Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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Opuscoli 2° volume 2000: Alessandro Carlomagno

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Alessandro Carlomagno, 18 anni - Rotondella (MT) - 3.8.1979 - 1.1.1998

Alessandro Carlomagno.jpgAlessandro era un ragazzo splendido ed unico, rispettoso e allegro, studioso e dolce, pronto ad aiutare gli altri in ogni momento, profondamente affezionato alla famiglia ed agli amici.

Frequentava il 5° anno del liceo scientifico con buoni voti (e i suoi compagni di classe hanno ottenuto poi per lui il diploma ad honorem) ma gli piaceva anche lavorare in campagna, perché della vita amava ogni aspetto.

Siamo partiti tutti insieme per Roma il 22 dicembre, lui non voleva venire quasi avesse un presentimento, insistetti dicendo che mi avrebbe aiutato nella guida; ma a Roma, la città nella quale era nato e si sarebbe iscritto all'università, non é mai arrivato.

A 30 chilometri da casa, in una galleria non illuminata della strada Sinnica che collega la statale 106 all'autostrada Salerno-Reggio Calabria, una Volvo invase in curva la nostra carreggiata investendoci frontalmente; dopo l'impatto le auto cominciarono a prendere fuoco, mia moglie e mia figlia estrassero dalle lamiere, nel buio, prima Alessandro privo di sensi, adagiandolo per terra, poi me, a fatica perchè avevo un braccio e una gamba spezzati.

Sopraggiunse proprio allora un'altra auto a velocità folle che malgrado 75 metri di frenata cozzò prima contro la Volvo poi contro la nostra auto, spingendola indietro fin dove Alessandro era a terra; fu così che mio figlio prese fuoco; mia moglie e mia figlia intervennero ancora per spegnere le fiamme, poi ci trascinarono fuori della galleria ad aspettare i soccorsi.

Alessandro, portato in elicottero al centro ustioni di Brindisi, non sembrava stesse così male; parlai con lui più volte per telefono, quando mi operarono disse che sperava potessimo rivederci presto, ma al mattino del 1° gennaio ebbi la straziante notizia che non ce l'aveva fatta; mi feci portare a Brindisi in ambulanza per vederlo all'obitorio un'ultima volta; e dovetti mentire sulla sua morte a mia moglie, ricoverata nello stesso centro e in gravi condizioni, per ben 27 giorni!

Non c'è nulla che possa consolarci, certo non la giustizia se dopo più di 2 anni il Tribunale di Lagonegro non ha ancora deciso nulla; e i tanti dolci ricordi che Alessandro ci ha lasciato rendono più crudele la coscienza di non averlo più con noi.


il papà Domenico

 


Data creazione : 01/01/2009 * 16:47
Ultima modifica : 03/01/2009 * 00:01
Categoria :
Pagina letta 3955 volte

Opinioni su questo articolo

Commento n. 1 

da cat il 25/03/2009 * 00:23

mammaia che brutta storia.... papa' gugliemo, sei stato fortissimo,,e  adesso come stanno, tua moglie e tua figlia?? spero tutti bene...almeno esteriormente..

si sa..... dentro...non si guarisce... quando manca un figlio, poi spendido....

perche' sono sempre le persone piu belle  ad  andarsene.....

vi mando un grosso abbraccio dalla mamma di cinzia ( memorie 10)

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