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Quella mattina del 22.11.97 Andrea aveva avuto una telefonata dagli amici per andare al bowling di viale
Regina Margherita; pioveva, ma dopo qualche incertezza (in realtà pioveva sempre in quei giorni) abbiamo detto di si.
"Torno per le 13, prendo il giornale per papà", aveva detto; salutandolo gli avevo ripetuto di mettere il casco
e fare attenzione alle rotaie e alle strisce pedonali, che con la pioggia sono scivolose, mi aveva risposto di
stare tranquilla.
Al bowling non è mai arrivato; c'era traffico, è passato sulla corsia preferenziale del tram,
il motorino ha perso stabilità, Andrea è caduto.
Ancora non si sa se per l'acqua, che era molta, per le rotaie o per i cordoli; mentre era a terra è sopraggiunta
un'auto in senso inverso.
Alle 12,30 la telefonata, siamo arrivati al Policlinico e il mondo ci è crollato addosso: sembrava dormisse,
ma Andrea non c'era più.
Non metteva sempre il casco; forse, se lo avesse portato ...
Sono passati quasi due anni, non conosciamo ancora la verità, tranne quella dei testimoni coi quali
abbiamo parlato; invece è arrivata una richiesta dell'ATAC che chiede i danni per l'interruzione del
servizio tramviario; è una prassi normale, ma vorrei non avere mai letto la motivazione riportata
all'inizio del foglio: "richiesta danni (ingombro)": è cosi che la burocrazia sbriciola in un secondo quel
difficile equilibrio che cerchiamo di ricostruire con tanta fatica.
Andrea era una persona meravigliosa, ricordato da tutti per la sua simpatia, il suo sorriso,
la sua disponibilità verso gli altri.
Andrea è sempre con noi, vicino a noi.
Andrea, un ragazzo
e la sua vita, gettata via in un soffio.
Eravate vicini, tu e il casco, ma separati;
e la pioggia ti ha portato via.
la mamma *
* Patrizia Quaresima è co-responsabile del Comitato per la provincia di Roma
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