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Ciao Maurì,
che ne dici?..........vogliamo sentire il tuo parere, aderiamo all'invito del Comitato vittime della
strada per la pubblicazione del secondo opuscolo, inserendo una tua breve storia con foto insieme a quella
di altri protagonisti di questa strage che si consuma sulle nostre strade?
Siamo perplessi, pieni di dubbi: perchè parlare di Te, di noi, perchè rievocare e pubblicizzare
una storia che ci addolora, che ci fa esplodere di rabbia e ci rode dentro, forzando la nostra riservatezza?
Tu lo sai bene, non ci piace esibire i nostri stati d'animo, mostrare le nostre sensazioni, abbiamo pudore dei
nostri sentimenti.
Eppoi........già eppoi, non Ti è stato concesso nemmeno di riscuotere il credito che avevi maturato nella
tua pur breve vita, una maledetta inversione di marcia di un automobilista incosciente Ti ha tagliato la strada e
spezzato la vita.
Avevi il casco, usavi la moto senza idolatrie e fanatismi, solo per necessità di traffico, ma ciò a nulla è servito
di fronte alle abituali scorrettezze che si verificano sulle nostre strade.
Quando hai la sfortuna di pensare, di leggere l'amara trama di ciò che è successo, allora ti rendi conto che è giusto
aderire al Comitato, è importante non solo il primo o il secondo, ma altri opuscoli si dovrebbero fare,
vincendo ogni riserva e perplessità pur legittime, che ognuno può avvertire.
Le brevi storie con le foto sono atti di denuncia contro il fanatismo e la protervia di molti guidatori,
le lacune dei soccorsi e l'incapacità di individuare gli ospedali idonei, le carenze nella vigilanza e nella
segnaletica, l'indecente manutenzione delle strade, il cinismo delle compagnie assicuratrici,
l'inadeguatezza dei risarcimenti e la lentezza dei processi.
Fermiamoci perchè l'inchiostro della rabbia è inesauribile.
Eri molto schivo e riservato, ma capivi i problemi degli altri, e nella scia di un comune sentire civile che
tanto ci appartiene, sono certo della Tua adesione per contribuire ad opporci a questa assurda strage
che ha molti responsabili impuniti.
il padre Ignazio Cianfanelli
la madre Marcella Vanni
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