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Definire mio fratello é facile ... uno dei fiori più rari e più preziosi che la natura ci possa dare.
E come un fiore in balia del vento vola verso il cielo senza rumore, cosi mio fratello é volato in Paradiso
tra gli Angeli, diventato Angelo a causa di un pirata della strada, di uno che non meriterebbe neanche un nome.
Il sorriso dolce di Diego ci ha lasciato per sempre in quella sera calma e calda del 17 giugno 97,
a cinquanta metri da casa, in un incrocio maledetto che non si cerca di rendere meno pericoloso.
A noi che resta da fare?
Pregare, prima di tutto, e ricordare Diego come se fosse qui non solo spiritualmente,
come è per certo, ma anche fisicamente, con le sue passioni, la bicicletta, la moto, l'elettronica.
Frequentava il 3° anno dell'lstituto tecnico industriale, "da grande" sarebbe stato un perito;
e in base a ciò il Tribunale ha "valutato" la sua vita ...
Chi lo ha ucciso continua a guidare la sua auto come nulla fosse; allora mi chiedo a che serve averlo
imputato di omicidio? Perchè tutta quella farsa in Tribunale? Cosa contano gli anni passati
aspettando invano giustizia? ... se poi Diego (e quanti altri come lui?) non c'è più mentre il suo
assassino gira libero e tranquillo?
La vendetta non serve ... però neanche la giustizia italiana serve a gran che; anzi non c'è proprio;
se non la legge del taglione qualche pena dovrebbe esserci per chi commette un crimine di questo genere,
una pena che in qualche modo compensi la nostra; e su questa stessa terra dove mio fratello ha vissuto per 16 anni,
6 mesi e 2 giorni; troppo poco per lui e per noi.
la sorella Franca
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