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Alessandro
Milanese era nato a Treviso 1'8.6.78 e quando è morto frequentava il quarto anno
dell'Istituto d'arte di Venezia, indirizzo "oreficeria e arte dei metalli
preziosi".
Questo dei monili, da creare in futuro in un laboratorio proprio insieme col più caro
compagno di scuola, era solo uno dei suoi interessi; il calcio ma anche la montagna, la
musica ma anche il progresso tecnologico, la natura e infine i motori, proprio quei motori
che lo avrebbero ucciso, erano le altre passioni di un ragazzo sensibile e generoso,
schivo tanto da apparire a volte isolato, innamorato degli animali specie se indifesi per
un naturale istinto protettivo, bisognoso nello stesso tempo di tenerezza e sicurezza che
trovava negli affetti autentici e profondi della famiglia e specie in uno scambio di
sentimenti intenso e quotidiano con la madre Marta.
Il 24 ottobre 97 Alessandro è andato in discoteca: non gli accadeva spesso, non amava
frequentarla, quella volta vi era stato spinto dalla distribuzione di biglietti di
ingresso gratuito effettuata per le vie di Treviso; comunque la sua morte non segue i
canoni della strage del sabato sera: alla discoteca Alessandro era andato in autobus.
E' accaduto proprio mentre si avviava, con altri due amici che lo precedevano in fila
indiana, alla fermata del mezzo che avrebbe dovuto ricondurlo a casa: un'auto di grossa
cilindrata a fari spenti, a folle velocità, condotta da un uomo risultato poi ubriaco e
che si dava intanto vigliaccamente alla fuga, lo ha travolto uccidendolo all'istante.
Al processo penale l'omicida non si è presentato; accolta la sua richiesta di
patteggiamento se l'è cavata con un anno di reclusione, pena sospesa, e 11 mesi di ritiro
della patente; citato davanti al Giudice civile con la sua assicuratrice ha avuto il
coraggio di definire esagerate e ingiustificate le richieste di risarcimento dei familiari
della vittima: questo dopo avere guidato sapendo di potere uccidere e per avere in effetti
ucciso un ragazzo di 19 anni che si affacciava alla vita.
Quanti hanno conosciuto e amato Alessandro lo ringraziano per tutto quello che ha saputo
dare; rimpiangono la purezza e la bontà del suo cuore e i suoi slanci insostituibili di
generosità e di umana fraternità.
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