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La
storia di Rita è iniziata il 9 giugno ’81 con la sua nascita, che ha
portato nella nostra famiglia la gioia: era per natura una bambina dolce e
crescendo ha dimostrato di essere sempre più dolce e socievole,
determinata ma allo stesso tempo semplice e umile.
Finite le medie si è iscritta al Liceo
pedagogico, svolgendo intanto volontariato all’Ospedale santa Maria
Goretti di Latina; e dopo il diploma si è iscritta all’Università
arrivando seconda ai test di ingresso; è giunta sino al secondo anno di
Scienze infermieristiche, facendo intanto un proficuo tirocinio in
Ospedale e finanziandosi lo studio con borse di merito e lavori
saltuari.
Mia moglie, io, il fratello, i nonni, così come
il suo ragazzo e tutte e persone che lei aveva intorno, godevano della sua
felicità, perché era così solare e vera nelle sue aspettative che
trasmetteva voglia di vivere: per lei le cose che più contavano erano
arrivare a finire l’Università, sposare il suo ragazzo, avere dei
figli, ma anche dedicarsi ad aiutare le persone in difficoltà, perché
voleva essere utile alla società.
Una società che diventa però sempre più
ingiusta, visto che l’artefice della nostra disperazione continua a
guidare, a divertirsi, a fare progetti per il suo futuro, mentre a Rita e
a noi lo ha tolto per sempre.
La storia terrena di Rita è finita alle
tredici di venerdì 11 gennaio 2002, mentre si recava all’Università
sul sedile posteriore dell’auto di una sua amica, che era alla guida con
la sorella a fianco, sulla provinciale che da Pontinia porta a Latina: un
fuoristrada sbucato a 130 all’ora da una stradina comunale, senza
rispettare lo stop debitamente segnalato, ha investito la loro auto
scaraventandola in un fossato, ferendo le ragazze sui sedili anteriori e
spezzando i sogni di Rita e della nostra famiglia.
Rispetto
alle persone che hanno causato l’incidente e che malgrado il fuoristrada
distrutto sono rimaste illese non vogliamo vendetta ma abbiamo certamente
il diritto di chiedere giustizia.
La aspettiamo da questa società che Rita
tanto amava.
il
papà, la mamma, il fratello
Carmine
– Grazia – Luigi
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