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Fin da piccolo Luca dimostrava un carattere buono e mite; discreto nello studio, aveva conseguito il diploma di
elettromeccanico nel giugno '97 all'lstituto don Calabria.
Per premio decisi di comprargli un motorino Peugeot 50 che gli sarebbe servito anche per andare al lavoro:
dopo diverse domande, e grazie anche all'aiuto di docenti dell'lstituto, era stato infatti assunto da un'azienda
a 10 km. da Verona.
Gli dissi quale era il percorso più sicuro ma purtroppo non mi dette ascolto; il 9 ottobre 97 venne travolto
sulla maledetta strada 434 Rodigina da un autotreno che lo sorpassava: è una strada stretta, a due carreggiate,
molto trafficata; finito sotto le ruote gemellari del rimorchio, Luca morì sul colpo, non potei che abbracciarlo
per l'ultima volta sull'asfalto insanguinato.
Fino ad ora il processo penale non è stato fatto e né i conducenti del camion né i suoi proprietari si sono
mai scusati per la morte di un ragazzo di 17 anni; la strada è nelle stesse condizioni, chiunque ci passi
specie se in moto o in bici rischia la pelle; la speranza che la morte di Luca servisse almeno a sollecitare
un maggior rispetto per la vita non sembra destinata a diventare realtà.
il padre Adriano
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