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Nicolas
abita a Boretto, piccolo paese in provincia di Reggio Emilia; nel giugno del '98, a 19
anni, si diploma ragioniere per poi iscriversi alla facoltà di psicologia
dell'Università di Parma.
Ama la musica, in particolare il gruppo degli U2, frequenta l'oratorio, gioca a calcio con
gli amici: è un ragazzo con tanti interessi, che si sta appena affacciando alla vita.
Il 15 agosto 98 va con dei compagni di scuola a festeggiare la "maturità" sul
lago di Garda; partono verso sera, la gita è allegra e spensierata come sempre a
quell'età, per tornare al mattino; e al mattino Nicolas riprende, per rientrare, la
"Uno" che ha lasciato in un parcheggio non distante da casa.
Sono le 5, quando accade.
In un rettilineo, senza segni di frenata, L'auto si schianta contro un ponticello in
cemento; quando arrivano i soccorsi è ormai troppo tardi.
Ancora duecento metri e sarebbe rientrato; "un colpo di sonno" hanno detto, ma
non saprò mai se è vero; se non si è reso conto; per chi è stato il suo ultimo
pensiero.
Era il mio unico figlio, era tutta la mia vita; adesso mi resta questo dolore immenso e la
sensazione di impotenza a vedere quanti altri giovani continuano, ogni giorno, a morire
come lui, quante altre famiglie cadono ogni giorno in una disperazione infinita.
Sol Maria Montano
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