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Conosci bene questa canzone di Morandi,
appartiene ai ragazzi della tua età. Vi è una parte che direttamente
coinvolge tanti che come te hanno perso la vita
ancora giovani e insieme i loro sfortunati genitori che hanno
dovuto subire questo dolore, del tutto impreparati a gestirsi la vita dopo
la vostra esistenza terrena. Se la memoria non mi inganna una strofa dice:
“Anche gli Angeli capita una volta che si spogliano
la sofferenza raggiunge il limite, ma dopo un fatto brutto
rinasce un fiore”.
In fondo è la tua storia e non è poi così
brutta. Il Signore nostro Dio ti ha scelto tra gli Angeli del cielo, ti ha
mandato sulla terra per conoscere le gioie e le pene della vita. Ha fatto
si che nascessi per atto d’amore ed è beato il seme di tuo padre che ti
ha generato e il grembo di tua madre che ti ha partorito; hanno permesso
ad un Angelo di spogliarsi delle sue vesti, di venire al mondo per dare
amore, conforto morale, aiuto nella sofferenza e compagnia nella
solitudine. Certo un fatto brutto per noi umani è quella morte
anticipata, al di là della causa che spesso si definisce destino. Noi
genitori tutto ad un tratto veniamo mutilati di una parte del nostro
essere, perdiamo per sempre “l’affetto del proprio figlio, la presenza
materiale a casa, tra le sue cose, nella sua stanza”.
La definizione del fiore è la
trasformazione della vita. Sei tornato nella celeste Casa del Padre, da
dove con la tua aura angelica vieni rimandato sulla terra in veste di un
meraviglioso Angelo Custode per seguire e confortare chi ne ha bisogno,
soprattutto i tuoi genitori. Il rapporto con loro si è modificato ma non
è perduto. Attraverso un intrigante gioco di pensieri comunichi e vivi in
loro, consapevoli che si ritroveranno insieme a te in eterno, in quel
giardino dove sboccia solo amore, dove
la sofferenza sarà solo un ricordo antico.
Con tanto affetto.
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