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Opuscoli 1° volume 1999: Andrea Averardi

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Andrea Averardi, 16 anni - Roma  - 22 luglio 1981 - 22 novembre 1997

Andrea_Averardi.jpgQuella mattina del 22.11.97 Andrea aveva avuto una telefonata dagli amici per andare al bowling di viale Regina Margherita; pioveva, ma dopo qualche incertezza (in realtà pioveva sempre in quei giorni) abbiamo detto di si.
"Torno per le 13, prendo il giornale per papà", aveva detto; salutandolo gli avevo ripetuto di mettere il casco e fare attenzione alle rotaie e alle strisce pedonali, che con la pioggia sono scivolose, mi aveva risposto di stare tranquilla.
Al bowling non è mai arrivato; c'era traffico, è passato sulla corsia preferenziale del tram, il motorino ha perso stabilità, Andrea è caduto.
Ancora non si sa se per l'acqua, che era molta, per le rotaie o per i cordoli; mentre era a terra è sopraggiunta un'auto in senso inverso.
Alle 12,30 la telefonata, siamo arrivati al Policlinico e il mondo ci è crollato addosso: sembrava dormisse, ma Andrea non c'era più.
Non metteva sempre il casco; forse, se lo avesse portato ...
Sono passati quasi due anni, non conosciamo ancora la verità, tranne quella dei testimoni coi quali abbiamo parlato; invece è arrivata una richiesta dell'ATAC che chiede i danni per l'interruzione del servizio tramviario; è una prassi normale, ma vorrei non avere mai letto la motivazione riportata all'inizio del foglio: "richiesta danni (ingombro)": è cosi che la burocrazia sbriciola in un secondo quel difficile equilibrio che cerchiamo di ricostruire con tanta fatica.
Andrea era una persona meravigliosa, ricordato da tutti per la sua simpatia, il suo sorriso, la sua disponibilità verso gli altri.
Andrea è sempre con noi, vicino a noi.
Andrea, un ragazzo e la sua vita, gettata via in un soffio.
Eravate vicini, tu e il casco, ma separati;
e la pioggia ti ha portato via.

La mamma  Patrizia Quaresima

Avevo 16 anni, qui ho incontrato la morte ed io non ero attrezzato per respingerla,  avevo il casco appeso alla moto ma non in testa, la pioggia e le condizioni della strada hanno determinato la mia fine. Fai in modo che non accada anche a te.

 

 

 

 


Data creazione : 27/03/2007 * 00:45
Ultima modifica : 25/10/2015 * 20:05
Categoria :
Pagina letta 37232 volte


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Opinioni su questo articolo


Commento n. 9 

da Patrizia_Q il 01/11/2007 * 17:46

Dieci anni sono passati, possono sembrare secoli o attimi da quando sei andato via, chi vive la stessa situazione capisce bene ciò che dico.
Eri il nostro tesoro , il  futuro, la persona che contava di più per noi e non averti più accanto fisicamente è …………………..
Sei cresciuto bene pur essendo figlio unico, sapevi farti amare e apprezzare da tutti, eri fiducioso verso gli altri,  rimanevi  deluso se alcune persone che conoscevi erano scorrette  o opportuniste.
Cercavo di metterti sull’avviso quando lo capivo e tu le difendevi per poi ammetterlo se t’accorgevi che era vero.
Al liceo ti piaceva la matematica e avevi poca simpatia per l’italiano, non amavi scrivere i tuoi pensieri.
Nel  libro dedicatoti dai compagni di classe riprendo testualmente ciò che avevi scritto in un compito il 18 aprile del 1995:
il mondo:
Credere in un mondo migliore dove non ci sia egoismo, rancore.
Dove ci sia altruismo, amore.
Perché non farlo?
Perché non continuare a sperare?
Chi ce lo impedisce?
ancora scrivevi sulla morte:
Entrare in un tunnel buio e non uscirne più.
Per inseguire una luce che mai si fermerà ad aspettarti.
E’ la morte,
di cui tutti hanno paura e
di cui qualcuno aspetta l’evento per concludere la sua esistenza e
stare in tranquillità.
i compagni:
non vogliamo commentare le tue poesie, bensì esporre qualche pensiero suscitato in noi.
Esse esprimono dei sentimenti profondamente umani: il senso dell’amore e quello della fiducia in se stessi e negli altri; il sentimento d’incertezza, che domina la vita dell’uomo, temperato però dalla speranza.
Siamo orgogliosi di aver avuto un compagno capace di provare simili sentimenti.
alcune delle frasi dedicate ad Andrea dal suo insegnante:
Non ti ho mai sentito sovrastare con la voce quella di un compagno o mia.
Eppure, non era perché tu fossi estraniato dalle nostre discussioni, ma perché il tuo carattere era quello di una persona che rispetta sempre gli altri, anche con la voce.
No, non eri invadente, non prevaricavi la classe volendo imporre i tuoi argomenti preferiti, eppure non tacevi: esponevi il tuo pensiero con compostezza, ma con sicurezza.
Anche quando non parlavi con la bocca, parlavano per te i tuoi occhi, il tuo viso. Si intravedevano dei bagliori che testimoniavano la tua presenza anche in assenza di suoni
E poi, Andrea, vorrei ricordare la tua presenza fisica forte, protettiva nei confronti di Emanuele.
No, non eri solo un amico, ma un fratello maggiore per il tuo compagno di banco.
Voglio aggiungere per ultimo il sorriso, il tuo sorriso, fresco e disarmante, vivo ed espressivo, comprensivo ed ironico.
 
Eri e saresti diventato ancora più speciale crescendo, ma non ne hai avuto il tempo e neanche giustizia. Responsabilità al 100% scrivono…  Ti sei ritrovato non conoscendo quel tratto di strada dentro l’acqua raccolta dai cordoli… non segnalati in modo adeguato.
Uno dei testimoni mi diceva che il tuo sangue scorreva con l’acqua ed io non capivo…..ci sono tornata in altre giornate di pioggia e mi sono resa conto della situazione…..poi ad un certo punto è stato tutto diverso perché hanno effettuato le modifiche giuste… ora l’acqua non scorre più dove sei caduto .
Non ci sei per  chiedere giustizia….noi continueremo a cercarla perché non è giusto dare la colpa  solo a  te che non puoi difenderti…. anche altri hanno delle responsabilità e devono ammetterle.
Andrea, ci hai lasciato dei bellissimi ricordi… sono sicura che  sei sempre accanto a noi  dandoci la forza di continuare .
mamma

Commento n. 8 

da Rosy il 01/10/2007 * 19:15

Ciao andrea  oggi ti ho visto per la prima volta sono sicura che sei un bellissimo angelo che vola nel cielo stellato insieme al mio Stefano proteggi la tua mamma e il tuo papà e dai loro la forza di andare avanti  .

Commento n. 7 

da Biby il 25/08/2007 * 14:38

Caro Andrea.. ho conosciuto telefonicamente la tua mamma.. mi ha aiutato per un piccolo problema... Sei anche tu il suo angelo... proteggila sempre da lassù.. insieme a tanti angeli che come te ci hanno lasciato un vuoto troppo grande... un abbraccio da quaggiù. Biby

 


Commento n. 6 

da Patrizia_Q il 24/08/2007 * 01:31

Grazie Pasquale mi ricordo perfettamente di te , per Vincenzo sei stato e sei un amico con la A maiuscola. Un caro saluto


Commento n. 5 

da Pasquale il 23/08/2007 * 10:47

Caro Andrea sei fortunato ad evre una mamma così, gran Donna, l'abbraccio sig. Patrizia, son l'amico di Bove Vincenzo.op.7.

Commento n. 4 

da Patrizia_Q il 23/08/2007 * 00:46

Agosto sta finendo, ripenso con nostalgia alla nostra ultima vacanza al mare. Tutti e tre insieme felici e inconsapevoli  del dolore che avremmo provato dopo pochi mesi per la tua perdita.

Quanto vorrei tornare indietro nel tempo!


Commento n. 3 

da BSandy74 il 27/07/2007 * 10:45

BELLISSIMO ANGELO ANDREA ,

ANCORA UN'ALTRO ANNO SENZA TE , E LA SOFFERENZA DI CHI NON TI VEDE PIU' RIENTRARE A CASA E' TREMENDA.

LE NOTTI INSONNE , ORMAI FANNO PARTE DI TUTTI NOI CHE ABBIAMO PERSO I NOSTRI CARI.

CARO ANDREA , STA VICINO ALLA TUA MAMMA PERCHE' E' UNA PERSONA SPECIALE E FANTASTICA , VEGLIA SU DI LEI E SU TUTTI I TUOI CARI.

SANDY.

PS. TI ABBRACCIO FORTE FORTE PATRIZIA.


Commento n. 2 

da angeloantonio il 25/07/2007 * 22:31

Un pensiero per te Andrea e un abbraccio per i tuoi cari che vivono questa  ricorrenza. antonio nasti

Commento n. 1 

da Patrizia_Q il 24/07/2007 * 23:35

Andrea ricordo sempre il tuo sorriso, ridevano anche i tuoi occhi mostrando la felicità provata per le piccole gioie della giornata.
Ne parlavamo insieme la sera e confidavi ancora a me i tuoi pensieri.
Molti sono rimasti sorpresi nel sapere quante cose mi raccontavi ed io ero contenta di conoscere quali erano i programmi del tuo futuro.
Tutto cancellato in un attimo, niente più si potrà avverare!
Sembra impossibile ma sono passati quasi dieci anni da quei momenti felici.
Non riesco ancora a capacitarmi che non sentirò più la porta aprirsi per il tuo arrivo a casa.
Vedere il tuo posto vuoto a tavola è un tale dolore che la voglia di mangiare passa, come è passato il sonno da quando non ci sei.
Niente è di sollievo senza il tuo sorriso che scaldava il mio cuore e allietava le mie giornate.
Con la tua presenza hai portato la felicità nella nostra casa, ora siamo rimasti tristi e soli.
Hai lasciato un grandissimo vuoto e il rimpianto di tutti gli anni felici che avremmo potuto trascorrere ancora insieme.
Ora rimangono solo i ricordi e la mancanza di te!
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