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Testimonianza n°11

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Testimonianza n°11

Quando sui giornali finiscono certi ragazzi e si fa la conta dei morti e dei feriti mi sembra di aver fallito.
ognuno fa prevenzione nella sua provincia.
adesso al 5 dui marzo dopo l'incontro con il direttore dell'aci di como che mi ha promesso uno spazio in aprile in occasione della giornata della sicurezza  ho l'appuntamento con la direttrice generale della asl di como.
vuoi sapere la cosa strana?
giovedi a mariano comnese(como) mi hanno fatto un esame.
come una stupida ho avuto un malore.
mi hanno sdraiato per terra e il prelievo me lo ha fatto in ginocchio il medico.
quando mi sono alzata ho parlato con il primario.
visto che lui stesso lavora alla asl facendo parte della commissione invalidi
quando gli ho detto dell'incontro mi ha risposto"si penso che possa aiutarti visto quello che stai soffrendo"
" veramente volevo parlare con lei per la mia associazione, per salvare piu' persone possibili, per poter aprire il giornale senza vedere macchine distrutte,
il dottore" ma quando chiedi per te?
stessa scena con il sindaco di erba(como)
chiedo un incontro per l'associazione e durante la conferenza faccio una domanda al reumatologo.
data la risposta interviene il sindaco
"prima di in iziare la conferenza la signora ha chiesto di essere ricevuta da me per parlare .
saro' ben felice di darle tutta la assistenza di cui ha bisogno"
io e mio marito ci guardiamo
e passo un biglietto alla organizzatrice.
"non ho mai chiesto assistenza,. ma un piccolo spazio per poter dire agli altri
"fermiamo la strage"
una disabile e' inutile o fa solo ridere che una disabile diventi giovanna d'arco?
Ileana

Data creazione : 01/03/2007 * 18:47
Ultima modifica : 11/03/2007 * 12:32
Categoria :
Pagina letta 4664 volte

Opinioni su questo articolo

Commento n. 4 

da angeloantonio il 03/05/2008 * 22:39

Cari amici e' care amiche tramite la rete ho conosciuto questo caro ragazzo che vuole 
rimanere anonimo guardate che vi a risposto. Voglio vivere...acora
Sono passati anni oramai da quel giorno, da quella buia notte di Novembre che
ha cambiato per sempre la mia vita.
Avevo mille progetti e sogni che adesso non hanno più sapore ne’ consistenza...non
sapete quanto mi mancano! A dire il vero mi manca un po’ tutto, e mi manca
tantissimo ridere!
      Ero un ragazzino stupido e immaturo quella notte, anche se io pensavo di essere
il più intelligente e il più forte del mondo.
Avevo solo 22 anni e da allora la mia vita si è fermata.
Ora ne ho quasi 30 e le mie giornate sono tutte uguali: iniziano con le immagini
di quel tragico momento e finiscono con le mie lacrime, lacrime che non finiscono mai.
No, non è il dolore che mi fa piangere, le ferite più gravi oramai sono nel mio cuore.
Il mio mondo è diventato la mia stanza, i colori che mi circondano sono sempre
gli stessi e l’unico suono che riesco a sentire è il bip bip bip della macchina per il
monitoraggio, che sembra scandire il tempo...un tempo infinito.
Ma la cosa che mi fa più soffrire in assoluto è vedere voi soffrire,giorno dopo giorno,
anno dopo anno.
Non ho più la forza di combattere!
        Sono passati esattamente 7 anni e 6 mesi dal giorno del mio incidente e
sono 7 anni  che sono disteso nel mio letto, quasi completamente paralizzato.
Posso pensare, pensare tantissimo a tutto quello che voglio ma per comunicare sono
costretto ad usare un computer...ma non è come usare la propria voce.
Ma voi ve lo ricordate il suono della mia voce? Io non più.
       Mi chiedo che senso ha tutto questo. E’ una punizione, un castigo?
So solo che io la sto vivendo come una tortura incessante.
       Avevo bevuto il giorno dell’incidente in macchina e queste sono le conseguenze,
ma ora sono lucido e posso cambiare le cose, posse decidere del mio futuro.
Ecco perchè ho deciso di scrivere tutto questo, perchè vi voglio fare una richiesta,
chiedervi un ultimo sacrificio.
Mamma, Papà,
io voglio tornare a vivere...e l’unico modo che ho per farlo è che voi mi lasciate morire.
Vi voglio bene.

Commento n. 3 

da SABINOPREZIOSI il 03/05/2008 * 06:01

Siamo tutti disabili,ma la disabilità  veramente irrimediabile è quella della testa,sottoscrivo quanto già detto ma penso sia un concetto fondamentale,finchè vivremo in un mondo dove conta solo l'apparire noi diversamente abili,continueremo a patire pietismi,emerginazioni,etc.etc. ma la nostra testa,ben funzionante ed abile ci dice e si dirà sempre che dobbiamo esserci.D'altra parte tutti sappiamo quanto fatui siano i limiti e le caratteristiche della Normalità,personalmente ritengo,per fortuna,di essere fuori dal coro nel mondo attuale e per fortuna assai disabile nel districarmi in esso tutti i giorni,coraggio dai che siamo in tanti,dobbiamo solo fare come nel rugby "un bel pacchetto di mischia" tostissimo ed in grado di sfondare.Ciao andiamo in meta insieme.k

Commento n. 2 

da BLINDSIGHT il 02/05/2008 * 13:43

ciao ileana,
concordo con quanto dice karen, anche se però rimangono belle parole.
vivendo sulla pelle varie disabilità, la più grave la cecità assoluta da 5 anni per incidente, so bene cosa significa e succede quando una come noi chiede qualcosa di diverso dal solito assistenzialismo personale.
inutile girarci intorno: se visivamente non siamo "normali", disabili o non come dice giustamente karen, non ci si considera più di tanto, se non con pietismi e prese in giro.
dove trovo i test sulla velocità? ho un po' di difficoltà a navigare in questo sito, spesso non so nemmeno cosa c'è da scaricare, e se qualcuno mi volesse aiutare (per me è questa l'assistenza più importante) mi può inviare per posta un po' di materiale?
forse le persone che come noi reagiscono, spaventano un pochino, tutto qui, ma non molliamo, io almeno non ne ho nessuna intenzione, visto che il peggio me lo ritrovo addosso e inevitabilmente è vissuto anche da chi mi vuole bene, ad esempio un figlio, la mia famiglia, un caro saluto ileana

Commento n. 1 

da Denise il 01/05/2008 * 16:19

Cara Leana,
non sei disabile, in realtà lo siamo tutti, dato che come familiari vittime della strada abbiamo perso una parte di noi.
Tra l'altro anche i comuni cittadini che  non hanno ancora perso niente sono disabili nella mente, perchè incapaci di capire  ne percepire quanto è bello il dono della vita. Me ne rendo conto giorno per giorno, quanto chiedo alle persone di compilare i miei test sulla velocità.
 
Un saluto e ricorda che questa associazione ha bisogno anche di te.
Forse eri a Travagliato l'anno scorso, durante la giornata della vittime?
 
ancora tanti cari saluti
Karen.
Ps. Patrizia ho difficoltà ad inserire il mio nome perchè inizia con la Kappa!!!!!
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