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Alex Trombini

A volte ci chiedono perché noi dell’Associazione siamo così poco accomodanti, perché non cerchiamo di “mediare” con le istituzioni e gli organismi preposti o interessati al traffico sulle strade, dal Governo al Parlamento, alla scuola, ai mezzi di comunicazione di massa e, già che ci siamo, con le industrie dei motori,delle discoteche, dell’asfalto, con le assicurazioni, con il vastomondo dei tecnici – carrozzieri, avvocati, periti ecc. - che lavora e prospera proprio a partire dagli incidenti stradali. La risposta è in questo opuscolo. Ci chiedono come possiamo pretendere che chi può domani uccidere o morire sulla strada ci pensi anche solo un poco, riduca la sua fretta anche solo di poco, quel tanto che basta per continuare a vivere e a far vivere. La risposta è in questo opuscolo. Ci chiedono perché siamo sempre così pieni di rabbia, perché insistiamo in richieste impossibili da soddisfare - una prevenzione vera, dall’educazione stradale al controllo a distanza alla responsabilità patrimoniale personale di chi uccide o ferisce – e una giustizia vera, che tenga conto della vittima oltre che del colpevole, che riduca lo strazio dell’attesa, che ripari invece di deridere. La risposta è in questo opuscolo. E’ il quarto - e come gli altri riporta volti e storie di una strage dalle proporzioni spaventose. Quanti dovremo farne ancora?

* Pina Cassaniti Mastrojeni
* presidente dell’Associazione


 


Data creazione : 23/08/2005 * 15:29
Ultima modifica : 25/10/2013 * 00:27
Categoria : Opuscoli Memorie
Pagina letta 31450 volte


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Opinioni su questo articolo


Commento n. 2 

da avvocatocesari il 16/09/2007 * 11:34

Un pensiero per Antonio e Anna Lerario nel decimo anniversario della scomparsa del loro ventiduenne figlio Luca campione di nuoto scomparso in maniera tragica con la sua moto a Roma in  Viale Somalia proprio dieci anni fa nei pressi del mio studio di Viale Libia dove passo quasi ogni giorno guardando quell'angolo di strada, quel mazzetto di fiori e poi a studio quel fascicolo di carte processuali per cui la Vittoria Assicurazioni ha ritenuto che la somma di 70.000,00 euro possa costituire un risarcimento equo per un genitore per la morte di un figlio...

Quella morte ha fatto scaturire un dolore immenso ...che solo chi è veramente amico può comprendere...  ed un grande e straordinario impegno sociale di solidarietà del papà Antonio per le vittime della strada che mi auguro sempre riprenda per amore di Luca e per gli altri   anche all'interno della associazione italiana familiari e vittime della strada ...dove c'è bisogno dell'impegno di tutti

Una preghiera con amicizia  - Gianmarco Cesari


Commento n. 1 

da annamariatommasi il 25/01/2006 * 16:36

hanno varato la legge della leggittima difesa,quindi chi ammazza con la pistola,da oggi non va in galera..questi nostri governanti devono sapere che una macchina, quando travolge una persona, e entra in una corsia di emergenza a 115 km all'ora, è peggio di un proiettile.Quindi stassero attenti  che ora forse qualkuno. la VERA GIUSTIZIA se la farà con le proprie mani.............................

UNA DONNA CHE HA  VISTO MORIRE DAVANTI I PROPRI OKKI 3 INNOCENTI.....

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