Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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Opuscoli 6° volume: Osvaldo Ferrara

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Osvaldo Ferrara 22 anni Alcamo (TP) 14 agosto 1980 – 20 ottobre 2002

Osvaldo_FerraraEra la notte del 20 ottobre 2002, un sabato come tanti altri.
Io vivevo e continuo a vivere a Roma. Non avevo voglia di uscire, così spensi il telefonino e andai a dormire. L’indomani al risveglio un caro amico d’infanzia, con cui divido l’appartamento, mi chiama in disparte, dice che i miei genitori, che vivono ad Alcamo in Sicilia, avevano provato a chiamarmi tutta la notte; e che Osvaldo, mio fratello, aveva avuto un incidente e non ce l’aveva fatta.
Mi sono sentito morire dentro, ero completamente smarrito, non riuscivo a crederci: Osvaldo mi aveva chiamato solo la sera prima, mi aveva detto che era riuscito a trovare lavoro in un frantoio, che avrebbe messo un po’ di soldi da parte e che, finita la raccolta delle olive, mi avrebbe raggiunto a Roma: è stata l’ultima volta che l’ho sentito.
Prendo il primo volo e torno ad Alcamo per congiungermi con i miei genitori; e lì apprendo che Osvaldo quella notte era uscito di casa con alcuni amici passati a prenderlo in macchina e ad Alcamo Marina, località nella quale da sempre trascorriamo con la famiglia le vacanze estive, era sceso per comprare le sigarette; stava uscendo dal bar sulle strisce pedonali quando un’auto ad alta velocità lo ha travolto facendolo letteralmente volare in aria : è morto durante la corsa in ambulanza verso l’ospedale, su quella stessa strada dove qualche anno prima il ragazzo che l’ha ucciso lo aveva investito una prima volta mandandolo in ospedale per un mese con il ginocchio spezzato. Assurdo, il destino.
Ancora più assurdo quello che è successo dopo: all’investitore non è stato fatto nessun controllo, col motivo (leggo dal verbale dei carabinieri) che l’etilometro in dotazione non funzionava; nessun controllo neanche in ospedale perché (stavolta leggo dal referto medico) non c’erano i reagenti necessari.
Morale? L’indomani il responsabile era tranquillamente in giro per Alcamo, guidando un’altra auto. Non solo, né lui né nessuno dei suoi famigliari si è degnato di farsi sentire o vedere.
Dopo quasi un anno la sentenza penale patteggiata: sei mesi di reclusione con sospensione della pena per un periodo di cinque anni. Routine. Nient’altro.
Abbiamo dovuto essere noi familiari a sollecitare il nostro legale per avere almeno la sospensione della patente. Il prefetto non si è ancora pronunciato. E ancora irrisolta è pure la questione del risarcimento, con l’assicurazione che sembra giocare come il gatto col topo, che cerca di scoraggiarci ventilando la possibilità che la mancata accettazione di quanto offre porti a una condanna ancora inferiore: è insopportabile renderci conto che per loro la morte di Osvaldo rappresenta solo un costo da ridurre quanto possibile.
Così oltre al dolore immenso i miei genitori ed io dobbiamo subire l’umiliazione di chi, e fra questi anche i nostri legali, ci dice di lasciar perdere tutto. Tanto, dicono, Osvaldo non ritorna più. Assurdo anche questo, perché lui è ancora con noi, non è mai andato via dai nostri cuori.
Ti vogliamo bene.


Papà, Mamma e Fratello


Data creazione : 20/02/2006 * 10:52
Ultima modifica : 20/02/2006 * 10:57
Categoria :
Pagina letta 5915 volte

Opinioni su questo articolo

Commento n. 8 

da dario il 05/10/2013 * 04:41

Ciao Osvà, ti voglio bene e non ti dimenticherò mai.Il tuo migliore amico.

Commento n. 7 

da elena il 18/12/2011 * 22:40

Quanto ho pianto osvaldo... Se chiudo gli occhi sento ancora il buon profumo di sapone che avevi ... Ho ancora davanti gli occhi le collanine e i braccialetti che ti piacevano tanto... Ho pianto osvo .. Per mesi e mesi .. Fortuna che ti ho salutato prima di partire da Alcamo ... L'ultima estate ... Il tuo viso non me lo scordo più. 
Ha ragione tuo fratello. Non sei morto. Sei vivo piu che mai... 
Un abbraccio alla mamma, al padre e al fratello. 
E. 

Commento n. 6 

da carmilla il 21/10/2010 * 16:54

Ho letto un po' tutte le storie degli opuscoli, ma questa di Osvaldo non la ricordavo....probabilmente mi era sfuggita, perchè è una storia così tragicamente particolare che non l'avrei potuta dimenticare....lo stesso investitore dopo anni lo investe di nuovo....e poi la beffa della non-condanna...Non provo compassione per la morte del suo investitore dopo una nottata di cocktail di droghe, anzi!, se aveva così poca cura della vita (sua e degli altri) avrebbe potuto farlo prima. Un abbraccio alla famiglia


Commento n. 5 

da Patrizia_Q il 20/10/2010 * 23:51

Un pensiero per Osvaldo e per la sua famiglia.


Commento n. 4 

da dito il 20/10/2010 * 22:37

pur essendo un suo conoscente e amico di amici durante il funerale ho trasportato su spalla , insieme ad altri 3 amici, la bara dalla chiesa al cimitero. che dire , una disgrazia ....ma la stessa persona che lo ha investito è morta dopo circa 7 anni dalla morte di Osvaldo. trovata morta dopo una notte di miscugli  di droga.y

Commento n. 3 

da cat il 04/05/2009 * 21:12

hai ragione ... non andra' mai via dai nostri cuori.

un'altra assurda storia, con il solito finale..... niente scuse, i tuoi stessi legali  che " non ti tutelano"  perche' tu stai passando l'inferno  e  almeno  loro.... dovrebbero

aiutarti!!!!! ....................la mia principessa cinzia non c'e' piu dal 27/11/2002 e ancora continua in tribunale.... solo che contro la mia famiglia... c'e' la famiglia dell'amica  che mia figlia quel giorno accompagnava a casa ..... per colpa loro e' morta.... e chiedono un miliardo e mezzo a me.... perche' mia figlia ha ucciso  la loro.... quante' bella l'amicizia...... 

vi porto tutta la mia solidarieta'.... capisco molto bene cosa state passando...

saranno sempre  nei nostri cuori


Commento n. 2 

da antonella78 il 25/12/2008 * 00:56

BUON NATALE!!!

Commento n. 1 

da CIANA il 30/08/2008 * 22:27

ciao osvaldo sono la nipote di luciana , stasera è sabatoe nn avevo voglia di uscire e facevo un giro per il sito cn zia , nn ci sn parole per quello che vi è successo e so cosa vuol dire perdere un fratello , una persona cn la quale hai vissuto , scherzato , bisticciato ed amato , perchè i miei cugini per me sono come fratelli essendo cresciuta con voi ! NN CI SONO PAROLE davvero nn avere giustizia è una cosa che nn si manda giù spero di cuore che almeno voi l avrete noi ancora stiamo lottando...un fortisssimooooooooooooo abbraccio da claudia
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