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Nota n°360 da Maria il 23/06/2006 * 15:34

 Stasera Vogliamo accendere tutte una candelina, per Stefania, la figlia di Caterina.

Sarà un modo per farle sentire   il nostro affetto.

Ti vogliamo bene Caterina


Nota n°359 da Alberto il 23/06/2006 * 01:28

x Topina.
Hei ciao. E' vero, è un pò che non ci si incrocia qui. Scusami se non ti ho scritto, pur avendo la tua mail. Lo farò.
Ho letto quello che hai scritto. Mi sono commosso. Le stesse sensazioni le provo anch'io, tutt'ora. Quando ti aspetti che la vita ti si sbocci davanti come un fiore, assieme alla persona che ami e con cui condividi anche il più banale dei gesti, il più silenzioso dei sospiri, il più spontaneo degli sguardi..... tutto sparito, finito, azzerato.
Quando passo per i posti che ci hanno visto, gli stessi luoghi, sono assalito dai ricordi. Ti devo scrivere quello che sto provando in questo frangente. Lo farò presto.
Un abbraccio. Ti sento molto simile a me. Resisti.


Nota n°358 da cate48 il 22/06/2006 * 23:04

Grazie di cuore Maria, ti ammiro, tu hai una parola buona per tutti nonostante il tuo dolore sia uguale a quello degli altri. Un abbraccio


Nota n°357 da Maria il 22/06/2006 * 22:35

Ciao Caterina,  ti  penso molto in questi giorni così duri per te,le due date così ravvicinate,acuiscono ancora di più il dolore.

Anche mio figlio è nato a giugno, il 28,ques'anno farebbe 31 anni invece si è fermato a 19. Anch'io ho visto i suoi amici crescere,qualcuno è anche già sposato.Mi fa piacere,sinceramente, sono molto affezionata a loro ma vederli è anche un colpo al cuore, con affetto, mi raccomando teniamo duro!

Un giorno di questi ti racconterò di mio figlio

 


Nota n°356 da cate48 il 21/06/2006 * 23:31

Che dirvi, ieri sera gli amici di Stefania hanno festeggiato i suoi 18 anni con una messa: bellissima,straziante. C'erano tutti, nessuno dimentica il giorno del suo compleanno anche perchè tre giorni dopo c'è l'anniversario dell'incidente e dopo altri due quello del suo volo lontano. Sono cresciuti gli altri ragazi in questi anni, sono cambiati nell'aspetto e nei pensieri, lei no, lei avrà sempre 15 anni, il suo tempo si è fermato e con il suo anche il mio. Sono immobile, ferma a quel maledetto 23 Giugno 2003 che ha sconvolto la vita di tutta la nostra famiglia. C'è anche un fratello in questa storia, Luca, più piccolo solo di un anno, che non è mai più riuscito a fare il nome di sua sorella nè ha mai parlato con nessuno del suo dolore.

Anche lui è cambiato: ha abbandonato da un giorno all'altro tutte le amicizie comuni,  ha rotto con tutto ciò che fuori potesse ricordargli sua sorella, in compenso si è installato immediatamentenella sua stanza e, a distanza di tre anni, non ha ancora spostato assolutamente nulla. E' sempre triste e taciturno e a volte molto nervoso. Non ha più nessuno col quale litigare ma anche condividere pensieri ed emozioni. E' sceso un silenzio opprimente nella nostra casa prima piena di vita. La sua presenza è importantissima  ed è l'unica ragione per continuare ma non è abbastanza, sono daccordo con Maria un figlio non compensa

l'altro ma ognuno di loro è tutto. Vorrei  dire a tutti i fratelli "deprivati" che non devono assolutamente sentirsi in colpa, nessun genitore preferirebbe un figlio all'altro ma ognuno di loro rappresenta per noi la totalità e il dolore sarebbe comunque identico, anche se a volte diamo l'impressione che non sia cosi. Perdonateci. Un abbraccio a tutti Caterina


Nota n°355 da BARBARA il 21/06/2006 * 18:09

Quanto dolore dobbiamo sopportare,spesso mi chiedo perchè?

A voltevorreinn essere mai nata perchè se questa è la vita che è stata scelta per me ne avrei fatto volentieri a meno,mi manca da tantissimo mia sorella Alice,avrei bisogno di confidarmi cn lei,e perchè no anche de litigare,sì !,di fare una bella e sana litigata tra sorelle, di quelle litigate che poi magari dopo ti fanno anche scappare una bella risata.

Invece niente,sento come se la mia anima si stesse "atrofizzando"!

Un giorno quando ci ritroveremo in Cielo tuuto questo dolore svanirà.

A volte mi immagino come sarà quel giorno in cui mi ricongiungerò cn Alice,la vedo arrivare da lontano mentre mi tende la mano e mi dice :"Ciao".

quel ciao che ancora aspetto dal 29/12/03 quando sn scesa dalla macchina e ci siamo salutate per l'ultima volta su questa vita terrena.

Mi manca tanto

Un saluto da Barbara sorella di Alice.


Nota n°354 da Topina il 21/06/2006 * 12:23

Un abbracio a te, Alberto. Anche se è parecchio tempo che non scrivo, tu e Cristina siete spesso nei miei pensieri. A volte immagino che lei e Francesco si siano incontrati e si raccontino la propria pena, proprio come casualmente ci siamo incontrati noi in queste pagine, nell'attesa di riabbracciarci.. Mi stupisce l'atteggiamento di qualcuno, che si erge a giudice di qualcosa che non ha conosciuto, emettendo il suo verdetto, che tuona di tempi e modi in cui la tragedia s'affievolirà e stabilisce limiti al dolore altrui.. Lo trovo inaccettabile ed offensivo, la conferma che il dolore non unisce. Anche fra chi ha subito perdite atroci, non ci si può comprendere, perchè i rapporti instaurati assumono valori diversi da persona a persona. Ogni legame è irripetibile ed ognuno ha la propria personale gerarchia d'affetti. La mia contava solo Lui, solo Francesco, e con Lui ho perso la Ragione, la mia Vita Interiore, l'Anima.. Ho sempre creduto e credo tutt'ora che ogni uomo nel suo passaggio terreno abbia il compito arduo di rintracciare la metà di se stesso che gli è stata strappata alla nascita per essere instillata in un altro corpo: un'Anima divisa a metà, ospitata in due esseri, che si ameranno fino alla fine dei giorni e poi torneranno ad essere un tutt'uno. Perchè il Destino mi abbia strappato questa pienezza due volte, non so dirlo.. Forse più di due volte, perchè con Francesco ha frantumato i giorni luminosi, un futuro felice, il privilegio di vederci invecchiare, il miraggio di un figlio nostro.. L'avremmo chiamato Filippo, l'avremmo amato sempre.. Pensavamo alle mattine di Natale, a quando l'avremmo osservato scartare i regali deposti poco prima, di nascosto, sotto un albero gigante, pensavamo al suo primo giorno di scuola, alle notti in bianco per rassicurarlo dopo un brutto sogno, alla prima ragazza che l'avrebbe fatto innamorare. Sapevamo che sarebbe diventate un uomo bellissimo ed affascinante come suo padre, da cui avrebbe ereditato l'oro dei capelli e l'oceano racchiuso negli occhi ridenti: Francesco sapeva di terre sconosciute, di emozioni primordiali, di un luogo aldilà del tempo e dello spazio, di perfezioni misteriose e arcane. Suo figlio non avrebbe potuto che assomigliargli.. Non lo conoscerò mai.. Anche se a volte mi piace pensare che anche lui mi aspetti oltre il Velo, insieme a Francesco.

Continuo ad amarti come il giorno in cui il Cielo ti ha strappato ai miei baci, ai miei occhi, alle mie mani, continuo ad aspettarti, seduta sul letto, tendendo le orecchie per scoprire in anticipo il rombo della tua auto in lontananza che ti riporta a me, continuo a collezionare riviste di abiti nuziali.. A volte vorrei entrare in quel negozio per bambini che conosci e comprare tante cose, ma al momento di varcare la soglia sento che i miei passi risuonano soli nella testa e allora il coraggio mi manca.. Perdonami. La vita senza di Te mi è insopportabile.


Nota n°353 da milenaboschetti il 19/06/2006 * 22:52
Vittime della strada......sono dell'opinione che non si debba puntare a risolvere solo gli  incidenti stradali nel senso stretto delle parole : auto-auto, auto-moto  ect.   Si deve pensare in maniera più ampia anche agli incidendi dove sono coinvolti pedoni e ciclisti soprattutto i ciclisti urbani. Nella ns. Nazione si pensa, si progetta, si costruisce STRADE al solo servizio del trasporto  veloce. Non si pensa che una strada senza marciapiede o percorso pedo/ciclabile è una strada senza anima,  senza futuro.
Dobbiamo assolutamente puntare affinchè i ns. amministratori  siano costretti/obbligati  a progettare, là dove lo spazio lo consenta,   un percorso pedo/ciclabile parallelo alla nuova strada.

VI  PREGO,  ATTIVIAMOCI  TUTTI  INSIEME PER UN FUTURO VIVIBILE DEL NS.  TERRITORIO; RENDIAMO ALE NS. STRADE UNA DIMESIONE UMANA.

Nota n°352 da Hadda il 19/06/2006 * 22:14
   http://www.casadihadda.org/pericoli

Salve, vi scrivo soltanto perchè vi voglio comunicare l'apertura del mio nuovo sito sulla SICUREZZA STRADALE e sui PERICOLI.
Ho inviato una e-mail al webmaster per chiedergli uno scambio di link (io inserisco il suo link nel mio sito e lui fa lo stesso con il mio link).

Intanto vi lascio il mio sito web:

http://www.casadihadda.org/pericoli

http://www.casadihadda.org/pericoli

Ciaoeekcool


Nota n°351 da maria il 18/06/2006 * 22:09

per Carmen, URGENTE !Signorina, cosa rimugini di domenica sera, non dovresti stare a casa  ma uscire con gli amici!

Posso sapere quanti anni hai e dove vivi?

Vorrei trovare  le parole giuste per consolarti ma forse hai bisogno solo di sfogarti.

Noi ci siamo

TVB,UN BACIO

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