Lungo la via…prudenza e cortesia”: riscopri il piacere di…guidare con calma!  A.I.F.V.S. onlus
         
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Nota n°654 da Giorgio il 06/03/2007 * 12:23
Mi chiamo giorgio,ho perso mio figlio sei mesi fa per un banale incidente,16 anni di serenità e di felicità,fatti di affetto ,di tenerezza e di amore.Sembra una delle solite frasi fatte,ma con lui è morta la più grande parte di me.Ancora oggi e non sò per quanto tempo,non c'è avvenimento bello o brutto che mi coinvolga,ho avuto il raro privilegio di aver conosciuto 16anni di felicità e anche nella certezza che la mia felicità è stata la sua,e nella consapevolezza che nulla di quanto io potessi fare per rendegli felici questi anni è stato da me omesso o dimenticato.Ora con l'accettazione serena di quanto è avvenuto spero giunga una maggiore resistenza all'angoscia e una maggiore assuefazione alla solitudine...ciao a tutti.

Nota n°653 da Massimo il 04/03/2007 * 11:33

Io non credo che il problema sia quello di non conoscere le regole o non sapere guidare; inutile conoscere le regole se poi si decide di trasgredirle. Molti incidenti sono causati da chi sapendo guidare si sente sicuro e rischia inutilmente non avendo alle spalle sufficiente esperienza in situazioni di pericolo.

Ma in molti casi questa sicurezza è causata da stati di alterazione da alcool o/e droghe.

Ci ha avuto l'esperienza del ritiro della patente e di tutte le conseguenze ci penserà due volte prima di ripetere l'errore, ma non bisogna fare l'errore di pensare che inasprendo le pene si risolva il problema, le pene per guida in stato di ebrezza sono gia molto severe ma i controlli non sono capillari. Una tendenza degli ultimi tempi è quella di inasprire le pene per fare pagare a uno per tutti ma non è vero che prenderne uno e rovinargli la vita dia lo stesso risultato di prenderne dieci e dargli una bella strigliata. E' la altissima probabilità di essere fermati che funziona da deterrente. Ovviamente sto parlando di guida spericolata o in stato alterato, non di chi ha appena causato un incidente.

Bisogna lavorare sulla prevenzione con i fatti, non solo con gli spot.

1/ Rendere i genitori consapevoli dai rischi, molti incidenti sono causati alla guida della potente auto di papà. I genitori devono sapere che molto probabilmente il figlio non sarà come lo vedono loro quando è con gli amici e che ci sono due possibilità su tre che guidi dopo avere bevuto, e ancora che ce ne sono due su cinque che una delle volte che prende la loro auto abbia anche sniffato.

2/ La Polizia deve essere anche in grado di rilevare l'assunzione di droghe, non credo che l'etilometro faccia questo ma forse mi sbaglio. Il rischio piu grande si ha dal mix di alcol e droghe. Il solo alcool allenta la tensione e mantiene abbastanza bene la consapevolezza di non essere in stato ottimale per la guida, mentre l'assunzione di droghe rimuove questa consapevolezza e rende sicuri spingendo a rischiare. Se veramente l'etilometro serve solo a rilevare l'uso di alcol siamo inadeguati ai tempi, oggi i giovani (e non solo) fanno uso di cocaina in quantità industriale.

3/ Prevenire prima di punire. Vigili urbani e polizia dovrebbero stazionare in prossimità dei locali dove si beve e sottoporre il giovane ad un controllo mentre sale sull'auto. Il giovane che ha bevuto ovviamente non si metterà alla guida e non avrà conseguenze ma riceverà una stampa con i risultati del test e una lunga lista di conseguenze al quale sarebbe andato incontro se fosse stato fermato alla guida (spese avvocato, processo, fedina penale, ritiro patente ecc.)

In una sera si riescono a controllare centinaia di giovani anzichè prenderne solo uno alla guida e tenerlo li per due ore mentre gli altri passano indisturbati.

Se queste cose sono in grado di capirle io dovrebbe esserlo anche chi fa prevenzione, invece oggi si punta tutto su azioni che fanno notizia e adatte a battere cassa. Non mi meraviglierei se questi accorgimenti venissero ignorati per istituire semplici corsi di scuola guida o spot pubblicitari

Massimo

 

 


Nota n°652 da Alberto il 03/03/2007 * 15:37

I genitori devono fare molto. Come molto, anzi moltissimo deve fare la scuola. Per non parlare delle scuole-guida, che a tutt'oggi sembrano non fare altro che sfornare patenti a ttutto andare: è il loro business.

A livello istituzionale mi sembra sia una buona cosa obbligare i patentati a revisionare la patente periodicamente così come già avviene per i veicoli, magari con dei test specifici.

Anche le compagnie di assicurazione dovrebbero agire. Sarebbe doveroso e giusto.


Nota n°651 da Massimo il 28/02/2007 * 12:50

Salve,

io credo che la campagna di sensibilizzazione debba essere condotta anche nei confronti dei genitori.

Non si puo lasciare ad un ragazzo una auto di grossa cilindrata per andare a ballare, lo ritango un atto irresponsabile. I giovani si ritrovano al bar o vanno fuori a cena, poi dopo mezzanotte si spostano per andare a ballare, ma lo sanno i genitori che basta un bicchiere di vino per essere fuori dai limiti?  Quale è quel genitore che puo garantire che il figlio è astemio?

Purtroppo dobbiamo riflettere sul fatto che a molti genitori piace fare fare bella figura ai figli dandoli la loro auto di lusso, piace viziarli, fare vedere che sono di buona famiglia, metterli in condizione di primeggiare nel gruppo.

Da qui deve partire la campagna di sensibilizzazione, se i genitori non sono pienamente consapevoli dei rischi inutile tentare di convincere i figli con iniziative di tipo istituzionali.

Massimo

 

 

 


Nota n°650 da Alberto il 28/02/2007 * 00:14

Ciao a tutti. Sono ritornato a scrivere qui i miei saluti e a leggervi.

Avete visto che hanno parlato del sito al TG1 l'altra sera, purtroppo in occasione degli ultimi due gravi incidenti successi?

Che ne pensate?


Nota n°649 da Cecilia il 27/02/2007 * 12:48
Ho letto l'articolo sul Convegno Nazionale del 22.02.07. Va bene, si fa anche quello. Ma è necessario andare laddove i ragazzi si aggregano, è assolutamente indispensabile parlare con i giovani, nelle scuole, nelle scuole-guida, nei centri di aggregazione, con il sostegno di progeti di educativa di strada. Andiamo a guardare un pò l'iniziativa Nez Rouge!!! Confrontiamoci con altre realtà, facciamo tesoro delle esperienze altrui. Va bene il Convegno, meno bene e meno importante la giacca e la cravata per gli uomini al convegno. Non fa mica un favore la Presidenza del Consiglio di Ministri interessandosi al tema!!! Mettiamo i jeans e "mettiamoci in strada". La legge facia il suo, i vigili anche, i politici idem, senza dimenticare chi è al servizio di chi.

Nota n°648 da Cecilia il 27/02/2007 * 12:36
Oggi più che mai si rende necessaria la realizzazione di una campagna pubblicitaria massiccia, continuativa (sto parlando di una campagna pubblicitaria di almeno cinque anni come quella realizzata in Swizzera contro l'Aids e contro l'uso di alcolici) con l'uso di immagini e un logo associato al tema, con l'uso anche di macchine incidentate da collocare nei pressi delle discoteche. E' ora di scegliere tra gli interessi economici delle Assicurazioni e la vita dei nostri giovani; è ora di promuovere politiche di prevenzione serie rivolte ai giovani. Questi ragazzi fanno notizie solo quando muoiono!! Non c'è organizzazione sociale, politico, operatore sociale che non "parli" di questo dramma; ma solo quello si fa, si parla, si parla, si parla e mentre si parla, i ragazzi sfidano il propio destino in una corsa contro il tempo che noi adulti non siamo più capaci di interpretare da soli. Scelgano i governanti tra continuare a pensare solo il "qui ed ora" o investire in una politica di prevenzione a beneficio della nostra gioventù.

Nota n°647 da Maria il 26/02/2007 * 21:02

sono una ragazza ke in tre anni x 3 incidenti stradali ha visto morire 3 amici.....l'ultimo di questi il più caro l'ho perso 3 mesi fa......!!!sentire di nuovo la strage ke ha coinvolto ragazzi mi strugge.........nn è possibile.......!!!nn si può essere portati via così.......!!1penso ke spesso sia il caso......ma molte volte alcuni la cercano,correndo all'impazzata,bevendo e poi mettendosi in macchina........!!!!Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata
quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere
visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita
orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui,
dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di
quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo
consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a
guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con
la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi
aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sullasfalto e
sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato lincidente
era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è
sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la
farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dellaltra macchina non se
lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha
deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto
questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi
pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella
di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a
quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero
detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e
incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e
mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre
sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per
questo... Ti voglio bene e.... addio. Queste parole sono state scritte da un
giornalista che era presente allincidente. La ragazza, mentre moriva,
sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo
giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.
questo messaggio ci permette di avere l'opportunità di salvare la nostra vita anche se nn si BEVE!!!

NN DIMENTICHIAMO.......!!!


Nota n°646 da ENRICO il 26/02/2007 * 18:08
   http://digilander.libero.it/enricogallery/incident.htm
Immetto l'indirizzo web di una lettera scritta con l'intento di sensibilizzare le persone sugli incidenti stradali.

Nota n°645 da maria5312 il 26/02/2007 * 17:10
   http://www.gire.it

Riporto il messaggio che ieri abbiamo messo sul sito del GIRE per unirci al tuo,siamo stanchi di vedere sempre più genitori subire la ns stessa sorte, ogni volta sento una coltellata che mi trafigge il cuore e rivivo il mio dr4amma nel dramma di queste povere persone,perchè nonostante l'impegno che  ci stiamo mettendo tutti noi non riusciamo a sensibilizzare nè giovani,nè Istituzioni,nè e questo e anora più grave i genitori che non hanno più nessun controllo sui propri figli.Credono tutti che tocchi sempre agli altri, ma non è così

"vergogna per chi solo per denaro non si fa scrupolo di contribuire alle stragi del sabato:sera:gli open bar, dovrebbero chiudere questii locali DEFINITIVAMENTE,ma possibile che continuiamo ogni sabato ad assistere impotenti alla morte di tanti ragazzi e nulla si modifica tranne il numero dei morti che continua a salire in modo vertiginoso.
Queste persone così prive di scrupoli sono degli assassini con licenza di uccidere.
Le istituzioni non esistono, i genitori non capiscono che potrebbero non rivedere più i loro figli.E un attimo di leggerezza si paga con la propria vita o peggio ancora con la vita degli altri.
E intanto aspettiamo di contare quanti saranno a perdere la vita il prossimo sabato?"

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