Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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Roma 02/01/2007 15:19
CODICE DELLA STRADA: OBBLIGO SOCCORSO ANCHE PER FERITI NON GRAVI


Roma, 2 gen. (APCom) - Tempi duri per i pirati della strada. Infatti, è omissione di soccorso fermarsi a verificare i danni riportati dalla macchina coinvolta nel tamponamento senza prestare assistenza ai feriti, anche lievi. E' quanto emerge dalla sentenza n. 41962 depositata dalla IV Sezione Penale della Corte di Cassazione il 21 dicembre scorso che, a una settimana dalla pronuncia contro i bulli della strada, torna sull'argomento censurando gli atteggiamenti di leggerezza spesso assunti dagli automobilisti. Insomma, chi verifica soltanto le ammaccature dell'automobile senza accertarsi delle condizioni dei passeggeri delle macchine coinvolte, rischia fino a un anno di reclusione. In poche parole non ci si può sottrarre al dovere, anche se giudicato da molti "fastidioso" di prestare assistenza. E' stato dunque respinto dalla Cassazione il ricorso di un automobilista che aveva tamponato la macchina che lo precedeva ed era sceso per accertarsi soltanto dei danni all'automobile, ripartendo poi in tutta fretta per non avere la scocciatura di assistere i feriti, non gravi. "Orbene - si legge nelle motivazioni - nel caso in esame i giudici di merito hanno accertato che l'imputato, sceso dalla propria autovettura e limitatosi a constatare i danni provocati alla sua auto dal tamponamento di quella che lo precedeva, immediatamente dopo si dileguò senza averne giustificazione dal luogo del sinistro, in tal modo dando la prova che la fuga sia stata voluta per sottrarsi al dovere, ritenuto fastidioso, di prestare l'assistenza occorrente alle vittime dell'incidente, essendo irrilevante ai fini della responsabilità che le lesioni patite da queste ultime fossero gravi ovvero lievi, come ex post si è accertato". A pesare sulla decisione è stata, fra l'altro, la nuova formulazione dell'articolo 189 del nuovo Codice della strada. Infatti tale norma "descrive in maniera dettagliata la condotta che l'utente della strada deve tenere in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento. Così è previsto per quanto qui interessa, l'obbligo di fermarsi in ogni caso, cui si aggiunge, allorché vi siano persone ferite, quello di prestare loro assistenza". quanto qui interessa, l'obbligo di fermarsi in ogni caso, cui si aggiunge, allorché vi siano persone ferite, quello di prestare loro assistenza".


Capodanno, record di incidenti nella Capitale (da Il Tempo 2 gennaio 2007) Sette morti sulle strade italiane nel weekend di San Silvestro. Ma oggi è il giorno da «bollino rosso»RIENTRO senza grossi problemi nelle grandi città ieri sera dopo le feste di San Silvestro. Traffico intenso previsto invece per oggi giornata contrassegnata tradizionalmente con il «bollino rosso», con una fascia critica di traffico tra le 14 e le 22. Anche quest’anno il Capodanno è trascorso portandosi dietro un tragico bilancio di vittime su tutta la rete viaria nazionale. Solo a Roma gli incidenti automobilistici, nella notte di San Silvestro, sono stati una sessantina. Per fortuna, tranne in un caso, senza gravi conseguenze. All’alba un uomo di 48 anni è deceduto a bordo del suo motorino nello scontro con un’auto in via Nomentana all’altezza di Porta Pia. Sempre nella Capitale, intorno alle 2,30, uno spettacolare incidente si è verificato sulla Tangenziale est dove una jeep è improvvisamente uscita fuori strada, ha sfondato il guad-rail e, dopo aver abbattuto il muro di cemento, è finita sulla rampa sottostante contro una Fiesta che sopraggiungeva. I conducenti delle due auto, entrambi feriti in modo lieve, sono stati portati all’ospedale Pertini. Più pesante invece il bilancio sulla A/24 dove, alle 7 di ieri mattina, una persona è morta e tre sono rimaste ferite in un incidente avvenuto all’altezza di Settecamini. Un giovane di Gioia del Marsi (L'Aquila), Federico Fazi, di 19 anni, è morto invece su una strada provinciale in località Madonna del Pozzo, nel territorio comunale di Ortucchio (L'Aquila). Nello scontro sono rimasti feriti due giovani che viaggiavano con Fazi: una ragazza di 16 anni e un ragazzo che ha riportato lesioni lievi. Fazi era alla guida di una Opel Tigra ed è uscito fuoristrada per cause ancora in corso di accertamento. Sempre in Abruzzo sabato notte alle 2 una giovane donna di ventuno anni è morta e altre 12 persone sono rimaste ferite in un tamponamento a catena avvenuto sull'autostrada A/25 nei pressi del casello di Magliano dei Marsi (L'Aquila). Nell'incidente, sono rimaste coinvolte sei autovetture. A causa dello scoppio di un pneumatico un'Alfa 146 è andata a finire contro il guardrail centrale: il conducente è sceso dall'auto per valutare i danni, mentre sulla corsia di emergenza si sono fermate altre due autovetture per prestare soccorso; un'altra auto, una Opel Corsa, è finita contro l'Alfa e poi carambolando contro una delle due auto in sosta, sulla quale c'era la Alfidi, deceduta sul colpo. Poi sono sopraggiunte altre due auto, provocando altri feriti, complessivamente 12, di cui una grave. A Pescara un uomo di 47 anni, Benedetto Claudio Pomposo, di Nocciano, ha perso la vita sabato sera in un incidente stradale avvenuto sulla ss 602 nei pressi di Villa Badessa, frazione di Rosciano. L'uomo era alla guida di una cinquecento che si è scontrata frontalmente, per cause ancora in corso di accertamento. In Umbria domenica mattina due giovani ucraini di 16 e 18 anni, residenti con la famiglia a Terni, si sono schiantati con l’auto contro un albero. Il conducente, un loro connazionale di 18 anni, è ricoverato in gravissime condizioni all' ospedale ternano. I tre giovani erano a bordo di una Opel Tigra che procedeva dal centro storico verso l' uscita della città. Per cause in corso di accertamento il conducente ha perso il controllo del veicolo, che si è schiantato contro un platano. In provincia di Chieti invece un giovane è rimasto tutta la notte intrappolato nella sua auto precipitata in una scarpata. Il ventiseienne di Casoli si è salvato, soccorso ieri mattina da Vigili del Fuoco e 118 dopo la richiesta di aiuto del padre. L'uomo, preoccupato per il mancato ritorno del figlio a casa, intorno alle 8 lo ha chiamato sul cellulare; il giovane ha risposto, ma non ha saputo dire dove si trovasse. Partite le ricerche, il veicolo è stato individuato in località Quarto da Capo, nei pressi del campo sportivo di Casoli. Secondo una prima ricostruzione, l'auto sarebbe uscita di strada intorno all'una. Dopo l'impatto, il ragazzo avrebbe perso conoscenza, per poi essere risvegliato dal suono del telefono. Infine, sempre domenica, un ragazzo di 18 anni, S. T., ha perso la vita nel Bresciano. La Smart, sulla quale viaggiava da solo, è uscita fuori strada.


Natale: 53 morti sulle strade
Nel ponte dal 22 al 26 dicembre anche 1. 436 feriti
ANSA.jpg (ANSA) - ROMA, 27 dic - Sono state 53 le vittime dei 48 incidenti stradali mortali avvenuti sulle strade italiane nel lungo ponte di Natale. Tra venerdi' 22 e martedi' 26 dicembre, secondo i dati rilevati da polizia e carabinieri, sono stati inoltre 1.436 i feriti. Il 54% degli incidenti con esito mortale si e' verificato per perdita del controllo del veicolo, mentre il 16% si e' registrato in centro abitato. Complessivamente, dei 53 deceduti 21 avevano un'eta' non superiore a 30 anni.

Ubriaco investe e uccide 16enne
All'uomo era gia' stata ritirata patente

ubriaco-ansa.jpg (ANSA) - BOLZANO, 24 DIC - Ubriaco alla guida della sua Mercedes ha investito ed ucciso una ragazza di 16 anni, dandosi poi alla fuga. Un uomo di 40 anni e' stato arrestato dai carabinieri a Lasa, un paesino in Val Venosta poco distante da Merano. La disgrazia e' avvenuta la notte scorsa. I carabinieri hanno accertato che tempo fa all'uomo era gia' stata ritirata la patente per guida in stato di ubriachezza.


ancora vittime in provincia di Messina - da NINO il 23/12/2006 * 21:57

Articolo di giuseppe lazzaro.

sito web www.glpress.it 

Il triste elenco delle vittime della strada in provincia di Messina non si ferma e, anzi, si acuisce in dirittura dell'arrivo di un anno da dimenticare per le tragedie successe e sotto Natale. La notte scorsa a Spadafora, nello scontro fra due auto, ha perso la vita un giovane di 31 anni di Villafranca Tirrena laureando in farmacia e due persone sono rimaste ferite e si trovano ricoverate con la riserva della prognosi al Policlinico di Messina. Da accertare le cause del sinistro, forse provocato dal fondo stradale bagnato per la pioggia. Spadafora non si è ancora ripresa dallo choc della tragedia di Archi con due ragazzi del luogo ed uno di Venetico morti e adesso si unisce nel lutto e nel dolore alla vicina comunità di Villafranca...

Ancora Spadafora, un comune che in questo 2006 che va a concludersi ha conosciuto troppe tragedie e tante disgrazie. La notte scorsa ha perso la vita, in un incidente stradale, un giovane residente a Villafranca Tirrena, PASQUALINO MASSIMILIANO MERLINO, 31 anni, laureando in farmacia all'Università di Messina. Il solito agguato che la vita propone purtroppo e che ha annerito il Natale nella zona tirrenica e mandato in frantumi i progetti di un bravo ragazzo.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri il giovane stava percorrendo, a bordo della propria Lancia Y, la strada statale 113 in direzione di marcia Palermo-Messina quando, improvvisamente, al centro dell'abitato di Spadafora e, quindi, a tre chilometri da Villafranca, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato con una Fiat Brava che procedeva nel senso di marcia opposto. Il fondo stradale, in quel momento, era viscido a causa dell'abbondante pioggia caduta in serata. 
Nello scontro le conseguenze fisiche per lo sfortunato 31enne sono state gravissime. Malgrado gli immediati soccorsi prestati ed il trasferimento, con un'ambulanza del 118, all'ospedale "Fogliani" di Milazzo, il giovane è morto poco prima del ricovero. Nel sinistro i due componenti della Fiat Brava sono rimasti feriti e si trovano ricoverati al Policlinico di Messina in prognosi riservata per le ferite riportate nell'impatto anche se non corrono pericolo di vita. 
Sul posto, per effettuare i rilievi, si sono recati i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Milazzo e della stazione di Spadafora nonchè una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Milazzo che ha operato con la fiamma ossidrica per tagliare le lamiere contorte delle due auto ed estrarre i due feriti. Le due vetture sono state sottoposte a sequestro su ordine del sostituto procuratore di Barcellona titolare delle indagini.
Spadafora è ancora choccata per la tragedia di Archi di San Filippo del Mela dove, poco meno di due mesi fa, in un terribile schianto, hanno perso la vita due giovani del luogo ed uno di Venetico. Adesso una nuova tragedia e che accomuna due comunità vicine, Spadafora e Villafranca Tirrena, separate da 3 chilometri ma unite nel dolore e nel lutto.


Incidenti a Roma - da segreteria_AIFVS il 19/12/2006 * 10:53


Incidenti a Roma
martedì 19 dicembre 2006
 
Un giovane medico del Sandro Pertini è morto a causa di un incidente stradale a qualche metro di distanza dall'ospedale dove lavorava. Ieri mattina alle 9,30 in Via Monti Tiburtini, la vittima , 36 anni, era a bordo di una moto e avrebbe dovuto iniziare di lì a poco il suo turno di lavoro quando per cause da accertare si è scontrato prima con un'auto e poi con un'altra automobile, morendo sul colpo. il traffico è rimasto bloccato per ore.
Soltanto mezz'ora più tardi, in via della Pisana un altro centauro di 23 anni, a causa dell'asfalto bagnato finiva sotto un camion e moriva anch'egli, sul colpo.
A Maccarese invece un giovane di 28 anni, ha perso la vita intorno alle 7,45

new.gif Tutti per Laura, il caso Laura per tutti

Spero con la collaborazione di tutti di fare di questo caso il caso per eccellenza, dell'evidente disprezzo per la Vita da parte dei gestori delle strade
Tutti per Laura, il caso Laura per tutti coloro assassinati dalle infrastrutture inadeguate
posizionare in quel modo il guard-rail significa condannare a morte chiunque si distrae
e loro dopo averlo sperimentato hanno deciso che non bastava, spero con l’aiuto di tutti
di farglielo capire
-Chi vuole scrivere alla Famiglia di Laura, scrive a me e io glie la inoltro Email
-Chi invece vuole scrivere ad Anas e Comune il seguente modulo sotto firmi quanto da me scritto e glie lo mandi mettendomi in conoscenza Clicca qui per scaricare il documento (form. DOC)


new.gif Tutto il caso Clicca qui (pdf 412 kb)

Tonino Morreale Sede AIFVS onlus Parma

A 15 in A1.jpgClay Regazzoni QUANTI ANCORA
Anche questa volta al solito km 101 ci sarà stato un camion che scende dalla Cisa (A 15), che immettendosi in A 1 a costretto tutti i veicoli della corsia di destra a spostarsi nella corsia centrale in maniera improvvisa, e i veicoli che procedono in corsia centrale o si scagliano subito in terza o si schiantano contro i veicoli provenienti dalla corsia di destra. Tutto ormai consolidato, ormai la dinamica degli incidenti al km 101 è prassi. Certo l’avvallamento che cera il 15 12 2006 alle 15.40 entrando sul ponte e una variante che può aver contribuito alla perdita di controllo del veicolo, ma la prassi no! Ormai la si conosce.

Come sempre nessuno parlerà della responsabilità dell’infrastruttura, cioè il fatto che in quel punto la corsia di accelerazione è cortissima, e che si tratta della fine di un altra autostrada sempre a pagamento, che la corsia di emergenza in quel punto non esiste e che quindi chi proviene dalla Cisa o si butta in corsia di marcia o finisce contro il guard-rail che lo protegge dal fiume Taro.
In quel punto quando è stata fatta la terza corsia doveva essere allargato anche il ponte di almeno due corsie, una per la corsia di accelerazione per chi proviene dalla Cisa e una come emergenza. Naturalmente mi direte che non ci sono i soldi, ( spero che i dividendi per gli azionisti finiscano nelle farmacie ). Voi delle Autostrade avete il controllo dei Media e degli Editori, e io sono meno di niente, ma se non mi dite a quanti morti volete arrivare prima di allargare quel ponte, mi impegno a fare una manifestazione contro la gestione delle autostrade in autostrada.
da Tonino Morreale

la morte di 3 ragazzi a Potenza - da lus il 16/12/2006 * 17:41

Conoscevo Giampaolo losasso e il fatto che non ci sia più mi fa star male. Sono passati  mesi,ma putroppo ancora è il mio pensiero fisso Giampaolo aveva un sorriso meraviglioso,e quando lo vedevi era impossibile non ricambiarglielo...anche se avvolte era silenzioso aveva la capacità di fare entrare la sua anima nelle persone.. A settembre Giamp a compiuto 18 anni,accanto alla sua tomba c'erano tantissimi fiori e oggetti che piacevano a Giamp. Era il compleanno più bello che lui,e ogniuno di noi vorrebbe festeggiare...ma non è stato possibile perchè la vita gli è stata spezzata.... Ragazzi non correte con l'auto e con nessun mezzo,perchè pensare che a noi  non possa mai accadere è sbagliatissimo. E sopratutto quando non siete voi a guidare chiedete a chi guida di andare piano non vergognatevi ricordatevi che potreste perdere la vita per colpa loro. Giamp la vita l'amava tantissimo. Era un ragazzo fantastico. Ragazzi la follia di una notte ti distrugge per sempre. 



Mi riferisco al camionista che ha già ucciso, con gli incidenti che ha provocato, decine di persone. Perchè non tempestare di email i ministeri competenti e l'unione europea affinchè si approvi una legge che preveda il ritiro automatico della patente dopo piu' incidenti ?

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