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Giornata del ricordo - da A.I.F.V.S. onlus il 19/11/2006 * 17:07

(ANSA 19.11.2006)  IL PAPA RICORDA LE VITTIME DELLA STRADA
 
papa19.11.jpgCITTA' DEL VATICANO - ''Chiedo in maniera insistente agli automobilisti di rispettare con vigilanza le regole della guida e di essere sempre attenti agli altri''. Con queste parole, pronunciate in francese, Benedetto XVI ha ricordato l'odierna Giornata Mondiale Onu in memoria delle vittime della strada. ''Pregando il Signore di accogliere nella sua pace tutte le persone decedute a causa di incidenti nella circolazione stradale - ha detto il Papa dopo la recita dell'Angelus -, affido all'intercessione della Vergine Maria i numerosi feriti, spesso colpiti in maniera permanente''.

Giornata del ricordo - da A.I.F.V.S. onlus il 19/11/2006 * 17:02

(ANSA 19.11.2006)   SICUREZZA STRADALE: MANIFESTAZIONI IN RICORDO VITTIME

 ROMA - Giornata della memoria dedicata alle vittime della strada. L'iniziativa europea è stata sostenuta in Italia con messe e manifestazioni laiche in tutta Italia. Mentre il Papa, subito dopo l'Angelus, rivolgeva un pensiero alle vittime di incidenti stradali, Aifvs ha organizzato in 76 città occasioni di riflessione.

Ogni anno più di 7mila persone perdono la vita in incidenti stradali, mentre sono più di 20mila quelle rese invalidi permanenti, oltre ai feriti. Tra le manifestazioni più importanti quella delle croci, a Brescia: in piazza della Loggia sono state esposte 200 croci e su ciascuna è stata esposta la foto di una vittima della strada; in terra scarpe e un caso appartenuti a un ragazzo che ha perso la vita finendo con lo scooter contro un'auto.

A Maglie, in provincia di Lecce, sono state esposte alcune vetture accartocciate. Un impatto visivo forte - sottolinea l'Associazione italiana familiari vittime della strada - per una maggiore presa di coscienza sui rischi connessi a una guida poco responsabile. Infine questa mattina, a Roma, dal cimitero del Verano è partita la 'marcia del silenzio'. In testa lo striscione dell'associazione con le fotografie di chi ha perso la vita in incidenti stradali. 


RC AUTO INDENNIZZO DIRETTO.VITTIME STRADA CHIEDE ANNULLAMENTO TAR
16/11/2006 09:36
 
 
Roma, 16 nov. (Apcom) - Ieri mattina, l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, insieme ad altre associazioni, informa una nota è ricorsa al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento del DPR di attuazione dell'indennizzo diretto, previsto per i contratti assicurativi Rc Auto.
 
L'Aifvs ha denunciato "il conflitto d'interessi tra l'assicurazione e il cittadino, dato che, secondo le disposizioni contenute nel Dpr, sarà solo la compagnia a determinare l'entità del danno nell'interesse del danneggiato dovendolo assistere e consigliare sul giusto risarcimento e quindi tutelare, teoricamente, anche contro i propri interessi".
 
Denunciata anche "la compressione del diritto alla difesa degli assicurati che si vedranno negare il rimborso delle spese legali e peritali in caso di mancata accettazione della somma determinata unilateralmente dall'assicurazione. Il DPR, inoltre - continua la nota - nega l'accesso all'indennizzo diretto agli utilizzatori di veicoli in leasing".
 
L'AIFVS, oltre all'annullamento del Dpr, ha richiesto anche la rimessione alla Corte Costituzionale per l'eccesso di delega, sul riassetto dell'RC Auto, attuato dal Ministro Bersani, giudicandolo illegittimo.
 
L'atto notificato al Tar del Lazio è stato presentato assieme al Comitato di Tutela Cittadini, Utenti Assicurativi, Automobilisti e Danneggiati da Incidenti Stradali, alla Unarca, all'Aneis, all'A.Gi.For ed alla signora Erminia Persiani.
 
 
 
copyright @ 2006 APCOM

Ansa Quasi 2.900 morti in 10 mesi - da antonio il 16/11/2006 * 18:31


(ANSA) - ROMA, 16 nov - Quasi 2.900 morti in 10 mesi, 9 al giorno dall'inizio dell'anno, per incidenti sulle strade e autostrade italiane. Nonostante i dati rilevati da Polizia e Carabinieri siano ancora elevati, c'e' stato un calo di 37 vittime rispetto all'anno scorso. Le infrazioni commesse dagli automobilisti italiani sono 2.400.000. L'indisciplina rimane una delle cause principali degli incidenti stradali, che comunque sono in calo dai 121.601 del 2005 ai 119.376 di quest'anno.

apertura sede - da ileana il 16/11/2006 * 18:25


sono orgogliosa di poter aprire la sede della associazione

ma mi dispiace per l'ignoranza(o si chiama fare lo struzzo)

delle persone.

se vado in una autoscuola a chiedere se posso parlare con i ragazzi l'ingegnere mi risponde che gli porto via il posto.

lunedi ad un poliziotto a cui avevo chiesto se potevo fare i fari ad una macchina che si trovava a due chilometri per segnalare un incidente e quindi di rallentare e loro per paura che ci sia la pattuglia si allacciano le cinture e buttano sul sedile il telefonino.

il poliziotto si e' messo a ridere, poi per allentare un po' la tensione ho detto" non tirate mai giu i bambini dal lato dove arrivano le macchine"

il poliziotto mi guarda" quante volte l'ho fatto e non ho mai pensato al pericolo.

non ho parole

un bacio a tutti e grazie



La Sede di Boretto - RE
ha promosso la celebrazione della S. Messa nella Basilica di S. Marco, alle ore 10,30,
Saranno presenti oltre ai Familiari delle Vittime, le Associazioni e i Rappresentanti delle Istituzioni di zona.
Commemorare per cambiare,
una sensibilizzazione comune per arrivare alla riduzione degli incidenti


ore 10 - Raduno dei partecipanti nella p.za di S. Padre Pio, il corteo  proseguirà verso la Chiesa Madre con una S. Messa alle ore 11,15, in memoria delle Vittime della Strada.
L'invito a partecipare è rivolto a tutti coloro che nel rispetto della vita, chiedono più sicurezza sulle strade e dicono NO alla velocità e disattenzione alla guida.
Una, cento, mille ..........Vite da salvare!!!!!!!!!!!!

Tutela consumatori - da avvocatocesari il 15/11/2006 * 19:33


Articolo tratto da: Il Sole 24 Ore

Tutela dei consumatori

Le associazioni che tutelano gli interessi collettivi specifici, come il Siti sul risparmio, Telefono Blue le Vittime della strada, corrono il rischio di essere tagliate fuori dalla class action. E inviano il Governo a modificare il disegno di legge Bersani. Se la nuova legge sull'azione collettiva ricalcherà il ddl Bersani così com'è, solo le sedici associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentate nel Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti presso il ministero per lo Sviluppo economico), le "associazioni dei professionisti" menzionate dal Codice del consumo (ma difficilmente identificabili) e le camere di commercio avranno legittimità ad agire nell'interesse della classe dei danneggiati. Così ieri cinque associazioni per la tutela di interessi specifici hanno firmato una petizione invitando il Governo a modificare il ddl Bersani. L'azione di coordinamento delle associazioni "escluse" caldeggia l'adozione della proposta di legge di Donatella Poretti e di Daniele Capezzone (entrambi della Rosa nel pugno): in questo testo, la legittimità ad agire viene concessa a ogni soggetto che abbia interesse a richiedere la condanna al risarcimento dei danni e la restituzione di somme dovute ai singoli appartenenti alla classe, in conseguenza di illeciti plurioffensivi. Per contro il ddl Bersani circoscrive la class action alle 16 associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale,con oltre 30 mila iscritti (salvo l'eccezione del Centro tutela del Sud Tirol): lo scorso maggio Altroconsumoo è stata esclusa da questa rosa che ottiene finanziamenti pubblici per i suoi progetti. La richiesta di modifica è stata avanzata dal Siti (il Sindacato italiano per la tutela dell'investimento e del risparmio con 15 mila iscritti), dal Comitato 8 ottobre (l'incidente di Linate), dall' Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada), dall'Associazione familiari disastro aereo di Capo Gallo e da Telefono Blu. Queste associazioni rischiano di chiudere i battenti se non potranno occuparsi di class action.

Isabella Bufacchi


indulto le carceri si spopolano... - da veronika il 15/11/2006 * 19:32


2006-11-14 18:20 Indulto, usciti in 29. 000 Calcoli delle carceri inviati alla Commissione del Senato

(ANSA) - ROMA, 14 nov - Dal carcere, per l'indulto, sarebbero usciti in 24.543. Ai quali vanno aggiunti altri 4.964 che hanno ottenuto misure alternative. Per un totale quindi di 29.507 persone. E' quanto si legge in una lettera che il sottosegretario al ministero di Grazia e Giustizia Daniela Melchiorre ha inviato oggi alla commissione Giustizia del Senato. I dati sono stati forniti dal Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria.


da ATENEONLINE - da veronika il 15/11/2006 * 00:13


Decreto firmato dal ministro della Salute Livia Turco"No al carcere per uno spinello"
Alzata la soglia per l'uso personale

Passa da 0,5 a un grammo il limite massimo di cannabis, al di sopra del quale si incorre nel reato di spaccio. Secondo l'esponente del governo "non si intende liberalizzare la droga, ma reprimerne l'uso senza il rischio del carcere"

In attesa di potere modificare in modo sostanziale la legge Fini-Giovanardi, con la quale il precedente governo aveva regolamentato il consumo di droghe, l’attuale ministro della Salute Livia Turco alza il quantitativo massimo di cannabis consentito per uso personale. Con il decreto ministeriale presentato oggi in concerto con i ministri della Giustizia e della Solidarietà sociale, è stata innalzata da 0,5 a un grammo la quantità, espressa in termini di principio attivo, di marijuana che può essere detenuta. In base allo stesso provvedimento, chi venga trovato in possesso di un quantitativo minore al nuovo limite sarà soggetto solamente a sanzioni amministrative, senza incorrere in presunzione di spaccio e senza rischiare il carcere, come invece prevedeva la vecchia normativa.

A chi intravede in questo decreto un primo passo verso la liberalizzazione delle droghe, il ministro Turco risponde: "Si intende fare rientrare l’uso di cannabis tra gli atti da prevenire e non da reprimere con pene che possono arrivare fino al carcere”. Sempre secondo la responsabile alla Salute del governo, il problema della droga deve essere affrontato colpendo il traffico e il commercio illegale, senza attuare politiche punitive nei confronti del consumo personale, contro il quale “non servono né il carcere, né i ricoveri coatti”.   

Alessandro Teri (13 nov 06)

COMMENTO DA VERONIKA : CHI SI FA ANCHE SOLO, COME DICONO, UNO SPINELLO E GUIDA è UN PERICOLO...


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