Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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News


Manifestazione dell’AIFVS contro la riduzione dei risarcimenti e la criminalità stradale
 
Il 10 novembre a Piazza San Silvestro ha avuto luogo una manifestazione di protesta contro il Governo, organizzata dall’AIFVS, per i soprusi a danno delle vittime.


Striscioni di protesta contro la riduzione dei risarcimenti, la gravità abnorme della strage stradale e contro la sottovalutazione del reato e del danno. I familiari delle vittime si sono incatenati per rappresentare come l’inadeguatezza delle norme e della cultura dei magistrati, la supponenza ed il silenzio delle istituzioni incatenino la persona che, in qualità di vittima, oltre al danno deve subire anche la negazione della dignità e dei diritti.

L’indignazione delle vittime continuerà sotto la spinta dalla disperazione sino a quando non vi saranno risposte da parte del Presidente del Consiglio, del Ministro della Giustizia, della Commissione Giustizia e del Ministro delle Attività Produttive.

L’AIFVS incrementerà, nei prossimi mesi la propria azione di protesta con nuove e sempre più eclatanti iniziative.


Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS


Manifestazione 10 novembre.pdf - da AIFVS onlus il 19/10/2012 * 19:57

 

Manifestazione Nazionale 10 novembre 2012
Ore 10,30-16, Piazza S. Silvestro – Roma

Contro la riduzione dei risarcimenti e la criminalità stradale.

Abbassare i risarcimenti: ecco l’ennesimo sopruso a danno delle vittime della strada. A volerlo è il Governo, che sta procedendo con ferma determinazione. L’esecutivo dimostra di non tenere in alcun conto la volontà di adottare in via generale le Tabelle di Milano, su cui si era registrata una significativa convergenza tra la Cassazione, vertice del potere giudiziario, il Parlamento, titolare del potere legislativo, e la nostra associazione, rappresentativa delle vittime.

 


Programma manifestazione

 



Brescia  Una giovane ragazza di 30 anni è morta dopo un'agonia durata un giorno dopo essere stata investita da un pirata della strada: si cerca ora il colpevole, che sembra fosse alla guida di un furgone bianco. Nonostante tutte le precauzioni che vengono sempre lanciate ai guidatori nel momento in cui ci si mette sempre alla guida continuano a essere sempre numerosi i casi di pirati della strada, che senza alcun rimorso si rendono responsabili di morti innocenti senza nemmeno prova a soccorrere la povera vittima come avvenuto nell'ultimo caso due sere  fa Castrezzano, in provincia di Brescia a Michela Lupatini, una giovane di 30 anni investita proprio davanti a casa. Il destino crudele evidentemente asepttava proprio Michela al varco visto che la giovane era ormai vicina a fare ritorno a casa al fianco della mamma, che ha assistito impotente alla tragedia della figlia, investita e travolta alle spalle da un furgoncino bianco, che l'ha scaraventata a terra prma di scomparire lasciando dietro di sè poche tracce premendo senza grandi problemi il pedae dell'acceleratore. Si è comunque provato a fare di tutto per salvare la vita della sfortunata Michela, anche se tutte le speranze sono crollate definitivamente nella serata di ieri dove si è capito che le ferite gravissime che aveva riscontrato nel corso dell'incidente le erano state fatali. 
Oltre alla perdita di una ragazza che sognava proprio in questo periodo di andare a vivere da da sola in un angolo dell'abitazione che si era ritagliata dove ora stava con i genitori c'è ora la beffa che a essersene andata per sempre sia stata una come lei che si è sempre battuta proprio in favore dell'associazione delle vittime della strada e grazie al diploma ottenuto all'accademia d'arte aveva anche realizzato uno dei disegni che hanno composto la campagna dell'ente che da anni si occupa di difendere la memoria di chi è morto per l'incoscienza di un'altra persona. La polizia stradale di Chiari si sta comunque già occupando di ricercare l'uomo che era al volante del veicolo, che dopo il decesso di Michela oltre al reato di omissione di soccorso dovrà rispondere anche di omicidio, anche se a favore dell'indagine ci sono anche le testimonianze che hanno assistito alla tragedia oltre ad alcune tracce rinvenute sul luogo dell'incidente che potrebbero facilitare il lavoro degli inquirenti.

11 ottobre 2012: una data storica per l’AIFVS
La Presidente dell’AIFVS invitata da Benedetto XVI all’apertura dell’Anno della Fede

 

L’11  ottobre  2012  il  Santo Padre  ha  presieduto in  Vaticano la  solenne  concelebrazione  eucaristica  di apertura  dell’Anno  della  Fede, in  coincidenza  con  i  cinquant’anni  del  Concilio  Ecumenico  Vaticano  II. Durante la celebrazione, Sua Santità Benedetto XVI ha riconsegnato al Popolo di Dio i Messaggi espressi allora, a conclusione dei lavori Conciliari.

Tale data segna anche, nel percorso dell’AIFVS, un chiaro riconoscimento della validità dell’impegno associativo per la difesa del valore della vita: le vittime della strada sono state scelte quale emblema del mondo della sofferenza, e la Presidente dell’AIFVS è stata invitata alla celebrazione, per ricevere dalle mani del Santo Padre il messaggio per i sofferenti.

L’invito è, anzitutto, una conferma della sensibilità della Chiesa rispetto al doloroso problema della strage  stradale, in passato più volte testimoniata dall’attenzione verso le nostre richieste. In questo senso, ricordiamo con gratitudine  la  risposta  a  un nostro appello inviataci nel
2005 dal Santo Padre Giovanni Paolo II: “Non rassegnatevi mai a considerare le vittime della strada come un fatale ed inevitabile pedaggio da pagare al progresso”. E ci invitava ad incrementare le iniziative per affermare il valore della vita.

Ma nell’ottobre del 2012 si è verificato un fatto nuovo:
non  siamo  stati  noi  a  chiedere,  bensì  il  Santo  Padre,
 
tramite la lettera inviata da Monsignor Rino Fisichella, a venirci incontro, riconoscendoci il grande valore di rappresentare il mondo della sofferenza.
 

Un riconoscimento che non solo ci onora e ci commuove, ma anche ci sostiene nell’impegno, poiché, nell’indicare la sofferenza, ha scelto il peso del nostro dolore, dovuto alle offese arrecate alla vita e alla salute sulle strade.

Un invito che, provenendo dalla più alta autorità morale, conferma l’AIFVS quale interlocutore credibile delle istituzioni sociali, un ruolo che la nostra Associazione ha saputo guadagnarsi nel tempo, attraverso una scelta radicale: porre il sacrificio a servizio della vita, trasformare il dolore in una proposta di cambiamento, perché la società sia più civile e più giusta.

Diciamo di cuore GRAZIE al Santo Padre, la Sua chiamata rafforza la nostra speranza e, pur nelle difficoltà del cammino, ci incoraggia a non desistere nella scelta di porre al primo posto i valori.

 
comunicato stampa


 

Convegno di Studi - Venerdì 12 ottobre 2012 – ore 15.00
IL RISARCIMENTO DEL NUOVO DANNO NON PATRIMONIALE
Onere della prova, integralità e personalizzazione
Università Degli Studi di Teramo – Sala delle Lauree
Facoltà di Giurisprudenza


Teramo - Convegno Danno Non Patrimoniale 12.10.2012

 


 

Roma, 28 settembre 2012.

La Cassazione conferma la condanna penale per i dirigenti amministrativi e tecnici del Cas per la Strage Viadotto Ritiro di Messina del 2 maggio 2003.

Sbagliato non procedere all’ammodernamento viario per ragioni economiche. Per la sostituzione delle infrastrutture stradali con nuovi mezzi di protezione ed evitare incidenti mortali non serve una norma, specifica, basta il buon senso.


Comunicato stampa


L’attenzione dell’Europa ai diritti delle vittime
Il Parlamento Europeo vota la proposta della Commissione Giustizia dell’Unione Europea di adottare una direttiva che fissi standard minimi per i diritti delle vittime, ovunque si trovino nell'UE. Un risultato sorico:  mettere le vittime al primo posto.
L'approvazione definitiva del Consiglio dei Ministri è prevista entro le prossime tre settimane. Gli Stati membri avranno poi due anni per attuare le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.

Standard minimi ITA

Minimum standards ENG

 



Il numero e la gravità degli incidenti della strada che si verificano nel nostro Paese costituiscono al solito uno dei tanti record negativi che ci connotano nel contesto europeo. 
I fattori che determino gli incidenti sono tre: comportamento umano, veicoli, infrastrutture.
L'analisi di questi tre fattori deve essere effettuata con rigoroso raziocinio, senza preconcetti emotivi.
1°) i veicoli oggi sono molto più sicuri di quanto non lo fossero pochi anni orsono, tuttavia per fare accettare alla gente tanti dispositivi di basilare importanza si è reso necessario imporli ope legis e irrogando sanzioni. Esempio l'obbligo di indossare le cinture.
A trenta anni di distanza dell'invenzione dell'ABS pochi sanno cos'è  e pochissimi sanno come si usa.
Gli pneumatici tubeless hanno faticato assai per imporsi.
Quello che ancora si può fare per rendere più sicuri i veicoli è eliminare le console centrali che obbligano il guidatore a distogliere lo sguardo dalla strada.
Le indicazioni per la guida devono essere poste al di sopra della corona del volante, poche, ben chiare, non devono generare incertezze. Molto utili i sistemi "head up" che proiettano i dati sul parabrezza.
Infrastrutture. Questo è un fattore determinante eppure non viene mai citato fra le cause degli incidenti.
La percentuale di incidentalità sulla SR 207 NETTUNENSE in provincia di Roma nel Lazio la colloca al primo posto soprattutto a causa dei platani che la costeggiano a pochi centimetri di distanza dal limitare delle carreggiate in difformità dalle prescrizioni di legge che indicano una distanza minima delle alberature in sei metri e che pertanto la connotano come una strada illegale tra l'indifferenza generale dei cittadini che anzi pensano che la vita di quegli alberi sia più importante delle vite umane che stroncano e delle istituzioni, in primis il Ministero delle Infrastrutture e l'ASTRAL. Il sottoscritto ha depositato per questo un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Roma.
3° Il fattore umano. Al primo posto la conoscenza delle regole. La fonte primaria sono le scuole guida che lasciano molto a desiderare. Occorrerebbe un costante controllo su cosa e come educano i futuri guidatori e soprattutto maggiore severità nella concessione delle patenti.
In occasione di un sinistro i guidatori coinvolti dovrebbero essere assoggettati ad una verifica del persistere della idoneità.
Polizia stradale e vigili urbani - Quanti etilometri hanno in dotazione? Quante contravvenzioni vengono elevate per guida sotto l'influenza di sostanze psicotrope? Quante contravvenzioni vengono elevate per l'uso del telefono durante la guida? Vedo normalmente moltissime auto rottami ambulanti che circolano impunemente e con le targhe rese illegibili fraudolentemente.
CESARE ZACCARIA

Tabelle del danno alla persona: lettera aperta al Ministro Passera
Venga rispettata la volontà del Parlamento:si utilizzino le tabelle di Milano! L’AIFVS promuoverà azioni di protesta contro l’ingiusta ed iniqua diminuzione del risarcimento alle vittime


lettera aperta al Ministro Passera

 


L’interlocuzione dell’AIFVS con il Ministero dello Sviluppo Economico relativa alle tabelle risarcitorie del danno biologico
1) Lettera al Sottosegretario Claudio de Vincenti: rispettare la volontà del Parlamento per l’adozione integrale dei valori monetari delle tabelle del Tribunale di Milano
2) Rapporto Tecnico: indicazioni dell’AIFVS al Governo in seguito all’incontro

 

 


Tabelle richieste AIFVS


Rapporto Tecnico tabella unica naionale ex art.

 


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