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Convegno della Società Medico Legale - da AIFVS onlus il 30/05/2012 * 23:13 Iniziative dell’AIFVS del 23 maggio 2012 - da AIFVS onlus il 21/05/2012 * 20:57 Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. (Giovanni Falcone)
Amnistia per gli autori del reato…. …. Giustizia negata alle vittime!
GIORNATA DELLA LEGALITA’ E DELLA CERTEZZA DELLA PENA
e chiede ai parlamentari di istituirla in tale giorno per riproporre alla società, ai magistrati ed alle istituzioni, il tema della legalità e dei diritti delle vittime, proprio nella ricorrenza in cui il giudice Giovanni Falcone, la moglie e la scorta venivano uccisi nel 1992 in un feroce attentato, eseguito da mano criminale ma consentito – come la cronaca recente ha chiarito – dalla complicità, dalla connivenza, o a volte anche da un semplice ma colpevole silenzio delle Istituzioni. Giovanni Falcone è stato ammazzato perché testimoniava in prima persona che attraverso l’impegno responsabile di ciascuno e di tutte le forze migliori delle istituzioni si può davvero realizzare una società più giusta, abbandonando comode logiche di compromesso. Affascinato dalla “valutazione oggettiva dei fatti” in contrasto con certi meccanismi di giustizia “farraginosi e bizantini”, era portato ad affermare che “Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto” Uno stile professionale ed umano di reale attenzione ai problemi che vorremmo trovare nei magistrati impegnati nei processi delle vittime.
Nel ventennale della strage di Capaci, l’AIFVS ribadisce l’attualità delle parole di Giovanni Falcone e la loro validità in ogni settore: la silenziosa strage che quotidianamente si consuma sulle nostre strade, causando ogni anno oltre 4.000 morti e circa 20.000 disabili permanenti, è resa possibile non solo dalle gravi responsabilità di chi guida in maniera scriteriata, ma anche dagli interventi inadeguati delle istituzioni, compresi quei magistrati tornati – come diceva Falcone – alla “vecchia routine”. Indignati dal clemenzialismo dei giudici di fronte a gravi trasgressione delle norme che colpiscono i diritti inviolabili dell’uomo, vogliamo riaffermare il diritto alla giustizia per le Vittime di qualunque reato, eliminare le discriminazioni presenti nel nostro sistema processuale per garantire i diritti e le facoltà delle vittime dei reati e non solo e soltanto quelli degli imputati, far corrispondere alle richieste di amnistia quelle della sicurezza dei cittadini e della certezza della pena.
Promuoviamo a tal fine a Roma il 23 maggio dalle ore 15 alle 19 - la Conferenza presso la Sala della Mercede sul tema “Vittima ed imputato: parità delle parti nel processo?”, - la Manifestazione delle Croci a Piazza San Silvestro, chiamando a partecipare tutti coloro che hanno a cuore il problema, politici, cittadini, associazioni, per condividere un documento comune e sostenere l’istituzione della Giornata della legalità e della certezza della pena.
Senza certezza della pena e garanzie per i diritti e le facoltà delle vittime non c'è né giustizia, né libertà dal crimine, né democrazia.
AMNISTIA per gli AUTORI del ReATO... ...GIUSTIZIA NEGATA alle VITTIME! - da AIFVS onlus il 16/05/2012 * 11:52
Commissione trasporti: Comunicati stampa AIFVS - da AIFVS il 10/05/2012 * 18:28
Campagna siamo tutti pedoni - da AIFVS onlus il 05/05/2012 * 23:54
Torna dal 18 aprile "Siamo tutti pedoni". (TIM news) Si ribalta pulman, sei morti a Padova - da AIFVS onlus il 05/05/2012 * 12:17 (TIM news) Si ribalta pulman, sei morti a Padova
Roma, 5 mag. (TMNews) - E' al momento di sei vittime e una decina di feriti il bilancio, ancora provvisorio, del gravissimo incidente avvenuto sulla A13 Bologna-Padova, all'altezza di Terme Euganee, in provincia di Padova, dove un pullman di carabinieri in pensione diretto a Jesolo, dove si tiene il raduno dell'associazione nazionale carabinieri, è uscito - secondo le prime ricostruzioni - fuori strada per cause ancora da accertare, finendo la sua corsa contro il terrapieno della strada statale 516 Piovese. Il pullman era partito stamattina da Aprilia, in provincia di Roma, e a bordo c'erano 23 persone oltre all'autista. Non è ancora nota l'identità delle vittime. L'AIFVS sostiene la campagna salvaciclisti. - da AIFVS onlus il 29/04/2012 * 20:27 29.04.2012L'associazione Italiana Familiari e vittime della strada sostiene la campagna salvaciclisti.Lunedì 30, ore 9,15 sarà presente a Uno Mattina Piacentini dell’AIFVS. il video
Il messaggio del papa annuncio conferenza 8 aprile - da avvocatocesari il 26/04/2012 * 17:57 http://www.radiovaticana.org/105/Articolo.asp?c=582834
Dal Papa, le mamme delle vittime della strada
Ciao a tutti mi chiamo Cinzia e sono la sorella di Egidio che purtroppo è stato investito il giorno di Pasqua il 4/4/2010 di due anni fa. Mio fratello era un pedone e tornava a casa sulla strada Taranto San Giorgio Jonico alle 13.20 circa una moto ad altissima velocità perde il controllo invadendo la corsia opposta al senso di marcia e investe mio fratello provocandone la morte successivamente in ospedale. Morale della favola a distanza di due anni ancora nessuna giustizia, il motociclista gode di ottima salute lavora presso la marina militare gli è stata riconsegnta la moto dopo circa un mese e nessun ritiro di patente. Io e un altro fratello ci siamo costituiti parte civile nel procedimento penale ma udienze su udienze e nulla di fatto. L'assicurazione altra causa e nessun risarcimento. Tengo presente che sia il verbale della Polizia Stradale sia il P.M. danno colpa totale al motociclista e allora mi viene da pensare ...........all'assassino che ha investito mio fratello che cosa è cambiato? Dopo l'omicidio la sua vita è rimasta tale e quale a quella di prima mentre mio fratello la vita non l'ha più. Che differenza c'è tra un pirata della strada (sconosciuto)e un balordo con nome e cognome se alla fine vive tranquillo come se avesse rubato un pacco di caramelle al supermercato. Ma anzichè le foto delle vittime si possono pubblicare le foto degli assassini con tanto di nome e cognome così tanto per distinguere le vittime dai loro assassini. Perchè essere omertosi nei confronti di gente che meriterebbe di rimanere in galera per il resto della propria vita? Grazie e aspetto risposte. Cinzia La pagina sul quotidiano Il Giornale - da AIFVS onlus il 24/04/2012 * 18:09 Social
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