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News
AIFVS La Repubblica - da AIFVS onlus il 15/04/2012 * 17:37 Uccide con un tasso alcolemico di 1,35 e alla velocità di 160 km/h e non deve espiare alcuna pena! - da AIFFVS onlus il 05/04/2012 * 16:12
COMUNICATO STAMPA
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Esposto di AIFVS ed AICAT, apprezzata risposta del Tribunale di Alba - da AIFVS onlus il 09/03/2012 * 19:19
4° Memoria Federico Rizzi - da AIFVS onlus il 07/03/2012 * 23:16 Federico Rizzi Music Contest 2012 – Fondi (Latina) Iscrizioni aperte fino al 30 aprile 2012 Decreto legge contro la pirateria e la criminalità stradale - da AIFVS onlus il 04/03/2012 * 17:22
Frosinone / Fiaccolata per le vittime della strada - da AIFVS Frosinone il 01/03/2012 * 23:40 Frosinone / Fiaccolata per le vittime della strada / domenica 4 marzo 2012
COMUNICATO INTEGRALE
------------------------------------------------------------------------------------------------------- Frosinone, 4 marzo 2012 / Svoltasi fiaccolata sulla "Monti Lepini" in ricordo delle vittime della strada Nel tardo pomeriggio di domenica 4 marzo 2012, presso il quartiere Cavoni di Frosinone, si è svolta una fiaccolata, seguita da una messa presso la chiesa di San Paolo, in memoria di tutte le vittime della strada. Si è trattato di un appuntamento, divenuto ormai abituale da quando, il 20 febbraio 2004, sulla "Monti Lepini", morì in un incidente stradale il giovane Roberto Cocco ed i suoi familiari ed amici decisero di dar vita, ogni anno, attorno a quella data, ad una manifestazione, in ricordo di lui e di tutte le vittime della strada. Intorno alle ore 18, il corteo, scortato dagli agenti della polizia municipale Giuseppe Rea e Massimo Compagno, è partito da viale Madrid, raggiungendo il cippo posto sulla "Monti Lepini", a ricordo del giovane Renato Fabrizi, deceduto nel 1999 a causa di un incidente stradale colà verificatosi. Sul piccolo monumento è stato posto un mazzo di fiori dalla madre di Roberto Cocco. Presenti, tra i numerosi partecipanti, il sindaco di Frosinone Michele Marini e l'assessore comunale Massimo Calicchia.
Bando di concorso Giacomo Massoli - da AIFVS onlus il 08/02/2012 * 18:53 Automobile Club Prato e Ufficio Provinciale ACI di Prato
ORGANIZZANO IL 1°PREMIO LETTERARIO:
Lavori socialmente utili all’italiana - da AIFVS onlus il 08/02/2012 * 12:04 Lavori socialmente utili all’italiana 8/2/2012
Il quotidiano La Stampa del 5 febbraio, nell’articolo “Il contrappasso del vignaiolo” riferisce che il Tribunale di Alba ha sostituito la condanna di Giorgio Rivetti per guida in stato di ebbrezza con 0,60 di alcolemia, con 34 ore di lavoro di pubblica utilità. UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE RISPONDE AL SENTIRE POPOLARE - da AIFVS onlus il 02/02/2012 * 16:11 COMUNICATO STAMPA UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE RISPONDE AL SENTIRE POPOLARE
L’AIFVS plaude alla sentenza della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Milano (pres. Maria Luisa Dameno), che – condannando a 14 anni Alessandro Mega per la morte della giovane Roberta Caracci – ha riconosciuto che la condotta di chi uccide una persona guidando in maniera spericolata costituisce un omicidio volontario. Non è la prima volta che i magistrati milanesi dimostrano una particolare sensibilità al tema: già il Tribunale, con una precedente importante sentenza del giudice Guido Salvini, aveva riconosciuto che i casi di colpa grave non sono assimilabili alla fatalità, in quanto evidenziano un difetto di percezione sociale del valore della vita. Con l’odierna pronuncia, la Corte d’Assise d’Appello riconosce che chi tiene una condotta di guida spericolata fa una precisa scelta, della quale è pienamente responsabile. Ciò, del resto, è quanto avviene nel caso del lancio dei sassi dal cavalcavia, che ormai da anni ricondotto all’area dei reati dolosi. Certo, sono molte le resistenze culturali ancora da vincere: emblematico il fatto che, nel caso di specie, la condanna a 14 anni sia stata emessa nonostante il sostituto procuratore generale, Gianni Griguolo, rappresentante della pubblica accusa, avesse richiesto una mera conferma della sentenza di primo grado, estremamente riduttiva e basata su motivazioni prive di alcun riscontro oggettivo: “non si può ritenere che il Mega fosse in condizioni di non poter assolutamente porsi alla guida”, aveva scritto il gup, e comunque, se si era messo al volante sotto l’effetto di un sonnifero e di uno spinello, “aveva evidentemente ritenuto di riuscire a rimanere sveglio o comunque vigile”!!! La sentenza d’appello riesce a riavvicinare la ricostruzione giudiziaria dei fatti alla verità storica e alla loro percezione sociale, colmando il divario che si verifica ogni qual volta reati di estrema gravità vengono frettolosamente liquidati come “incidenti”. Come se ci fosse un legame meramente accidentale tra l’assumere un micidiale cocktail di cannabis e tranquillanti, il guidare in maniera spericolata e l’investire frontalmente un’automobile dopo aver invaso la carreggiata opposta. Il tutto, naturalmente, guidando senza la patente, che al Mega era stata ritirata perché già sorpreso al volante in condizioni psicofisiche alterate. La sentenza conferma che non occorre attendere nuove riforme per applicare una pena congrua: già con le leggi vigenti si può fare.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Presidente AIFVS Conferenza stampa sulla pirateria - da AIFVS onlus il 30/01/2012 * 23:34 Social
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