Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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incidente tratto G.R.A. 05/11/2008 - da lorymax il 02/10/2010 * 11:48


Salve a tutti.

Il 5/11/2008 percorrendo con la moto il tratto del G.R.A. lato interno,siamo caduti scivolando sui giunti metallici montati per la terza corsia che corrono parallelamente lungo la corsia,purtroppo ho perso mia moglie in quell'incidente.

La mia domanda è la seguente...quante vittime sono deceduti sul quel tratto del G.R.A. per colpa di quei giunti metallici??

Aspettando una risposta,ringrazio tutti voi


Convegno AIFVS 8 ottobre 2010 - da AIFVS onlus il 24/09/2010 * 08:56

Convegno AIFVS 8 ottobre 2010, su “Sicurezza stradale e Giustizia per le vittime, obiettivi europei dopo la riforma del codice della strada” – Palazzo Marini, Camera dei Deputati, Sala delle Conferenze

La nostra Associazione, nella ricorrenza del decennio di attività, organizza l’8 ottobre il convegno sopra indicato.
Sono previsti interventi brevi e molteplici, che indichino problemi e soluzioni per “fermare la strage stradale” o, come affermano alcuni paesi europei, per tendere alla “Visione Zero”. Il confronto è con gli obiettivi e le indicazioni del IV Piano Europeo della sicurezza stradale, anche per capire in che direzione deve muoversi l’AIFVS assieme agli altri settori per dare una spinta più forte alla soluzione del problema, visto che in Italia, pur se abbiamo conseguito qualche risultato, non abbiamo dimezzato entro il 2010 l’incidentalità!
Perché non abbiamo potuto fare di più? Dove si annidano le disfunzioni che impediscono il raggiungimento di risultati ottimali?  Possiamo ancora sentir dire, senza indignarci e senza fare proposte di cambiamento, che il guidatore in Svizzera è disciplinato, ma quando arriva in Italia diventa indisciplinato? Dal momento che il guidatore è lo stesso, vogliamo chiederci cosa lo spinge ad esercitare in modo scorretto la propria libertà?
Abbiamo bisogno di mettere a nudo le nostre convinzioni, specificando le carenze organizzative e le scelte fatte di mezze misure di prevenzione e giustizia che permettono il mantenimento della strage. Discutiamone insieme, chiamando tutti a partecipare, specie le associazioni e gli enti locali, per condividere prospettive di civiltà e di impegno. Al convegno parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni europee.
Abbiamo il dovere di fermare la strage stradale, e di non ingolfare la già inefficiente giustizia con le carenze della prevenzione, di non ledere la dignità delle vittime con la sottovalutazione del reato e del danno e con risarcimenti offensivi. Abbiamo il dovere di aiutare la giustizia a raggiungere risultati di pacificazione sociale, contrastati spesso da una professionalità che non interagisce con l’etica, o da incompetenze di periti che rendono inattendibili le indagini, o da procedure tortuose che logorano il processo ed esasperano il conflitto.
Abbiamo il dovere di riconoscere che obiettivi così grandi non si raggiungono da soli, ma attraverso un impegno condiviso e sinergico.
Per questo chiamiamo tutti a partecipare per costruire una forza comune.
Le adesioni per la partecipazione debbono essere inviate per email alla segreteria dell’AIFVS. Invitiamo vivamente le sedi a coinvolgere per la partecipazione gli uffici tecnici degli enti locali, i vigili urbani, associati ed associazioni e ricordare di partecipare anche agli avvocati.
Giuseppa Cassanti Mastrojeni
Presidente AIFVS

 

   _____________________________

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Comunicato Stampa AIFVS
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  Messaggio del
Presidente  del
Consiglio Berlusconi
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  Messaggio del
Presidente della
Repubblica Napolitano
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 Programma convegno
in italiano
 
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Conference program
in English
 
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 Galleria foto

 
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Comunicato stampa

 Scuole guida certificate, contro il malcostume documentato da  Striscia la notizia!

Complimenti a “Striscia la notizia” per il servizio del 20 settembre 2010 riferito alla scuola guida “furbetta”  in provincia di Latina, e a Jimmy Ghione, che ha saputo dire le parole giuste a quel titolare senza scrupoli che, assicurando la patente in cambio di ottocento euro, incrementa il pericolo sulla strada causato dalla presenza di guidatori impreparati ed irresponsabili.

Plaudiamo, pertanto, all’impegno di “Striscia la notizia” che, dando riscontro alle  segnalazioni dei cittadini, svolge un servizio essenziale per far crescere il  comune senso civico.

Snidare la truffa ed il malaffare serve non solo alle persone per bene affinché non si lascino intrappolare, ma serve a quanti, dediti alla truffa, temendo la gogna mediatica siano indotti  a non  tenere comportamenti illeciti; infine, anche  alle istituzioni, stimolate ad essere  più responsabili, attente e reattive alle segnalazioni, sviluppando adeguate azioni  di controllo e sanzionatorie.

Da molto tempo l’AIFVS sul “rilascio facile” di patenti, chiede l’istituzione di  un archivio che leghi tra loro “Utente-Scuola Guida-Valutatore”, e registrare  non solo chi compie l’incidente ma anche la scuola guida di provenienza, ed estendendo gli effetti sanzionatori della patente a punti, previsti ora solo per il conducente, anche a coloro che hanno rilasciato la patente con palesi difetti di formazione e di valutazione delle reali capacità dell’utilizzatore.

La certificazione di qualità (o non qualità) della scuola guida, che può in questo modo essere stilata, deve  dare luogo a sanzioni fino anche alla sospensione delle autorizzazioni e/o degli incarichi ricoperti.

Secondo l’AIFVS questa scelta concorrerebbe efficacemente a ridurre  il numero di persone tecnicamente e psicologicamente inadeguate alla guida e conseguentemente contribuirebbe a diminuire il numero di incidenti stradali, incrementando l’etica nei comportamenti.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
 


Il Dolore e la protesta di una mamma - da Paolo il 18/09/2010 * 20:55


CORRIERE DEL VENETO (Treviso)

Se una vita vale solo 28 mesi «Una colpa punita col nulla»

Ubriaco l’uccise a 17 anni, il dolore della mamma.

Fojadelli: «Pena sconfortante»

PONZANO— Ventotto mesi di carcere e un anno di ritiro di patente possono risarcire una madre per la perdita di suo figlio? No, probabilmente nessuna condanna potrebbe farlo perché nessuna condanna riporterebbe in vita quel ragazzo. Ma a volte, una sentenza così rischia di amplificare un dolore già immenso. Ed è questo l’effetto che la sentenza emessa giovedì, ha avuto sui genitori e sul fratello di Marco Diacci, 17enne di Camalò investito e ucciso da un 43enne di Povegliano.

«Evidentemente la giustizia italiana non sa fare il suo dovere» commenta, senza rabbia e quasi rassegnata, Tiziana Graziotto dopo il patteggiamento dell’investitore di suo figlio Marco: «Non entro nel merito delle questioni giuridiche perché non sono un’esperta, ma da mamma penso che la persona che ha investito mio figlio, qualche giorno di carcere avrebbe dovuto farlo e soprattutto non dovevano ridargli mai più la patente per evitare che ciò che è successo a Marco succeda ancora. Mio figlio non ha colpe, l’automobilista, si è messo al volante avendo bevuto e lo ha investito provocandone la morte. Eppure, nonostante questo, non ha fatto e non farà un solo giorno di carcere. È sbagliato perché così passa il messaggio che è tutto lecito. Guidi avendo bevuto ed uccidi una persona, non importa tanto in carcere non vai e la patente te la restituiscono subito».

Il dolore per Tiziana, il marito Maurizio e il fratello 15enne di Marco è ancora fortissimo e non c’è spazio per capire chi sta dall’altra parte: «Quella persona - continua Tiziana -, non ci ha mai cercati, non ci ha mai chiesto perdono. Non so se l’avesse fatto come avremmo reagito, ma oggi, alla luce di questa sentenza, per noi va bene così».

La condanna a 28 mesi per l’investitore non fa discutere solo i familiari del 17enne, ma anche il capo della procura di Treviso Antonio Fojadelli: «Quando le norme giuridiche - spiega -, presenta un distacco così forte dal comune sentire significa che c’è qualcosa che non funziona più. La condanna è fra le più alte previste dalla legge ma, è inutile nasconderlo, è troppo poco per il sacrificio di una vita umana».

Fojadelli, che è anche presidente dell’Osservatorio sulla sicurezza stradale in Veneto, non ha dubbi: «Quando la colpa è così grave e ci sono aggravanti come la guida in stato di ebbrezza, nell’omicidio colposo deve essere previsto il dolo eventuale, perché si è consapevoli di quali danni si possono provocare. Chiunque è libero di farsi del male, ma non lo è di farlo agli altri e se lo fa è giusto che ne risponda concretamente. Poi, se mi chiede se basterà inasprire le pene per fermare questa strage di innocenti, mi sento di risponderle di no perché c’è un problema culturale di rispetto della vita e di ipervalutazione dell’io, in virtù del quale ognuno si sente di fare qualsiasi cosa senza preoccuparsi delle conseguenze».

 


La fiaccolata ed il Consiglio Straordinario al Comune di Qualiano (NA) per ricordare Ugo, Giudeppe e Gennaro
«Commemorare per non dimenticare»
L'11 settembre si è svolta con la partecipazione dell'AIFVS una fiaccolata ed un consiglio comunale speciale per commemorare Ugo, Giuseppe e Gennaro, vittime dell'incidente stradale dell'8 agosto scorso a Villaricca e tutte le vittime della strada.
“Commemorare per non dimenticare”: questo è stato l'argomento all'attenzione dell'assise consiliare che dopo una messa con la partecipazione di oltre 800 persone e dopo una fiacoclata con il Sindaco Salvatore o­nofaro in testa con i familiari delle vittime ed i rappresentanti delle sedi Aifvs del territorio di Napoli e Caserta si è riunito in seduta straordinaria l'11 settembre alle ore 20:30 presso l'emiciclo di piazza del Popolo. Un “consiglio comunale aperto” mirante alla partecipazione di cittadini che ha sottinteso ad una profonda riflessione ed all'analisi “di iniziative a sostegno dei familiari delle vittime della strada e per la sicurezza stradale”.  Al Consiglio straordinario è intervenuto l'Avv. Gianmarco Cesari in rappresentanza della Aifvs accanto ai rappresentanti delle sedi Aifvs per portare un abbraccio  di solidarietà alla città ed ai familiari delle tante vittime della strada, l'offerta dei progetti per la sicurezza stradale della Aifvs  e l'apporto di aiuto possibile per la domanda di giustizia ai superstiti.
Alla base della scelta dell'amministrazione comunale, il tragico incidente stradale avvenuto nella notte tra il 7 e l'8 agosto in via Enrico Fermi in Villaricca nel quale hanno perso la vita tre giovani : Ugo Grande, Giuseppe Russo e Gennaro Pennacchio. 
La straordinaria manifestazione di Qualiano contrassegnata dalla partecipazione della Aifvs inaugura una nuova sinergia tra cittadini, Comune ed Aifvs che dovrà coinvolgere tutti i Comuni limitrofi di Qualiano ed il Comune di Napoli.

senza parole..... - da valesirio il 04/09/2010 * 16:45


il 28 luglio 2010 sulla Roma -Fiumicino, perdono la vita Alessandro e Giorgia cadendo da uno scooter e travolti da più auto! ci sarà mai giustizia per chi è scappato e per chi consapevole di ciò che ha fatto è rientrato a casa trascorrendo una normale notte??!!
e nel frattempo loro vivono la loro vita aspettando anni e magari dimenticandosi di un eventuale processo! mentre noi continuiamo a vivere nel dolore che per anni ci accompagnerà pensando al vuoto che i nostri cari ci hanno lasciato!
ci sarà mai giustizia? o sarà come purtroppo spesso accade, una giustizia ingiusta?!
sono profondamente delusa!



Video sui semafori spenti a Roma - da Diego Orlandi il 02/09/2010 * 16:48

Sono vostro membro nonchè recente vittima di un incidente stradale per il quale sto avviando una battaglia legale, che avete avuto la gentilezza di publicarne la testimonianza (n°25) recentemente. Vorrei rendervi presente un filmato che ho girato oggi, 1 settembre 2010 all'incrocio di viale Manzoni, nel caso possa esservi utile.
 
 
Saluti,
 
Diego Orlandi

Ucciso dall’insicurezza stradale il Comandante della Polizia Stradale di Palermo

 Non basta un uomo in prima linea, la sicurezza è frutto di un impegno sinergico
Abbiamo il dovere di fermare la strage stradale, non farlo è segno di degrado morale e di inciviltà
L’AIFVS con tutte le sue sedi partecipa al grave lutto che ha colpito la famiglia del primo dirigente dott. Giovanni Messina, Comandante della Sezione Polizia Stradale di Palermo, che ha perduto la vita assieme al proprio padre nel sinistro stradale del 28 agosto sulla SS 640 Agrigento Caltanissetta conosciuta come la strada killer e per la quale l’AIFVS ha manifestato ed ha avanzato richieste alle istituzioni da circa dieci anni, la moglie e la madre hanno riportato ferite.

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Comunicato stampa e
Lettera di condoglianze
alla famiglia



Il 26 Agosto mia figlia avrebbe compiuto 19 anni

Non è facile scrivere a chi mi ha distrutto l’esistenza,o facile parlare di cio’ che mi porto dentro da 26 mesi,ma oggi lo faccio ,per FARTI COMPRENDERE COS’ ERA MIA FIGLIA PER ME…

Debora il 26 Agosto avrebbe dovuto compiere 19 anni,avremmo festeggiato come sempre,non c è stato mai nessun compleanno senza una torta , e candeline poi da spegnere,ma, a mia figlia tutto questo è stato privato di poterlo continuare a fare.,perche’ tu hai deciso per lei,hai deciso, con una folle corsa , in moto, di stroncare tutti i suoi, e i nostri progetti futuri, i suoi sogni e ,desideri, il mio cuore è stato distrutto, provato dal grande inesprimibile, indefinibile, impossibile, inaccettabile grande dolore, Un argomento difficile questo. Solo chi ha provato può capire chi non l’ha patito non può arrivare a comprenderlo, Un genitore muore quando il figlio muore, perché il futuro, con tutti i sogni e le speranze, va in frantumi. …L’amore piu’ grande che possa esistere nella vita e’ l’amore per un figlio. e per me non esiste dolore piu’ grande a questo. nulla mi puo’ colpire ormai.

Addormentarsi con un solo pensiero…tutte le notti lo stesso…
Girarsi e rigirarsi nella notte perchè è proprio nel buio e nel silenzio di una stanza che i ricordi si fanno vivi prepotenti e si prendono possesso della tua mente del tuo sonno!

Durante questi 16 anni con lei , tutto è stato meraviglioso…
…anche le cose più scontate, le cose più comuni che si vivono nella quotidianità,
sono state meravigliose…
Fare colazione, preparare il pranzo e la cena, andare a fare la spesa…
tutto era stupendo solo perchè c’era lei al mio fianco…
Il suo sorriso ha accompagnato le mie mattine, i miei pomeriggi e le mie sere..
Il suo respiro mi faceva sentire sicura e protetta
Le ore passate a scherzare, a giocare o a parlare di cose serie fino a tarda notte..
…anche questo è stato meraviglioso…
…andare al lavoro e sapere che al mio ritorno l’ avrei trovata lì, ad aspettarmi.
Il dono più grande che potessi ricevere per questa mia vita è stata lei…

Non riusciro’ mai a farmene una ragione…
Perchè ininterrottamente rivorrei la sua pelle,il suo respiro, il suo abbraccio…
Perchè la sua assenza è più forte di qualsiasi cosa a questo mondo
Perchè la quotidianetà continua a negarmi i suoi occhi e la sua voce…ed è la tortura più grande..
Perché non ci sono più sogni per noi, né speranze di riavvolgere il tempo..
Perché non mi è rimasto nulla, se non il suo ricordo,arma a doppio taglio con cui sorrido e piango… Perché a me, non resta che restarmene in silenzio ad attutire i colpi..
Perché i pomeriggi sono amari e opachi senza lei …
Perché cerco ancora la sua mano…ma so, che lei non lascera’ la mia..
Perché dalla terra al cielo, c’è troppa strada per poterla raggiungere…ed io vivrò per me e per lei ..
Perché mi ha amata, protetta, fatta sentire speciale..
Perché continuerò per il resto dei miei giorni a darle vita, pensandola ..
Perché mi manchera’ …sempre
Perché l’ amerò… sempre..
con tutto l’amore che posso,con gli occhi,la testa il cuore, con tutti i sentimenti del mondo…

E ora,è morire dentro ogni giorno, inesorabilmente ,lentamente.

I giorni passano…e io continuo a combattere contro la Sua assenza.
Non esistera’ mai una pena paragonabile alla morte innocente di un figlio… ,morta, per la tua incoscienza e superficialita’. tu condannato per omicidio, giri ancora libero,correndo ancora come un pazzo su un mezzo,senza pensare minimamente che con questo tuo fare ,potrai di nuovo a causare morte e disperazione ad altre vite innocenti.,e come madre che soffre per la perdita della mia unica figlia,non posso rimanere impassibile a questo tuo comportamento.
Non è vero che chi ammazza, si porta per la vita, la morte di un innocente….tu vivi libero,vivi la tua vita,con la tua famiglia,con gli amici, tu continui a vivere…siamo noi che non viviamo

piu’…progetti di una vita andati in frantumi per colpa tua ,solo tua….la nostra vita distrutta per sempre insieme alla sua.. Continuero’ ad urlare tutta la mia rabbia, finche’ avro’respiro ,DENUNCERO’ L’ IRRESPONSABILITA’ DI CERTI ATTEGGIAMENTI. Mia figlia meritava di vivere la sua vita come gli altri,meritava di andare a scuola,meritava di essere felice,meritava tutto,come tanti altri ragazzi della sua eta’.
ed io non incolpo il destino,come tanti altri fanno, solo per mettere a tacere la tua di coscienza,di te che ci hai causato morte e disperazione..non credo che Dio voleva questo per noi…perche’ la vita è sacra,e va rispettata,..ma questo rispetto non c è stato, tu non hai pensato di rispettare la sua vita.

Dopo una sentenza di condanna di 1 anno e 1 anno di sospensione di patente ,ti permetti ancora di guidare,e di trasgredire le regole stradali? Non hai ancora capito di aver distrutto una giovane vita…Ma non ti vergogni??? Non voglio che i sacrifici di tanti figli, di tanti genitori, di tante vite, straziate e stroncate per comportamenti irresponsabili di persone come te, e di istituzioni,che fanno poco e male , restino dimenticati ed improduttivi.
Voglio piuttosto che si risveglino le coscienze,anche la tua,se ne hai una,ma visto e rivisto il tuo comportamento ho seri dubbi. Con questo, voglio farti capire le deleterie conseguenze della superficialità e dell’egoismo, l’assurdità di un progresso che ha come contropartita la distruzione della vita umana.,sotto tutti gli aspetti, soprattutto ora, psicologici per noi.

Insieme ad altri stiamo impegnandoci con spirito di solidarietà, perché non succeda agli altri ciò che è successo a noi: una battaglia di civiltà che vorrebbe fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti.
Una battaglia giusta,ma non per chi come te è rimasto impunito, e il risultato è la tua effimera condanna che continui imperterrito a non seguire.

La mia è una denuncia ,che ha il solo obbiettivo di sensibilizzare le Forze Dell’ Ordine,le Istituzioni i cittadini tutti,affinche’ i comportamenti come quello che ha causato la morte di mia figlia,non si ripetano, e soprattutto che nessuno potra’ dire, che quello che capita sulle strade, sono solo, dei banali incidenti, o che in tanti definiscono disgrazie, per me hanno un solo nome, CRIMINI STRADALI.

MAMMA DI DEBORA RADANO

DDL Codice della strada - da AIFVS onlus il 28/07/2010 * 23:43

COMUNICATO STAMPA
CODICE DELLA STRADA: C’E’ ANCORA DA FARE.
RISCHIO CHIUSURA DI ISORADIO


28 luglio 2010
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si dichiara soddisfatta per l’approvazione del DDL sulla sicurezza stradale e di alcune norme inserite che aiuteranno a rendere meno pericolose le nostre strade, ma al tempo stesso nota l’incongruenza di alcune restrizioni.
Benissimo i test obbligatori antidroga e antialcol per i neopatentati e per gli autisti professionisti ma, ci si chiede perche’ gli utenti della strada esentati da questa prova possono conseguire e mantenere la licenza di guida anche se dediti all’alcol e alle droghe.
 
Il ritiro a vita della patente per chi abbia commesso per due volte un omicidio colposo causato dal mancato rispetto del codice della strada è considerato da noi un passo in avanti, anche se non del tutto adeguato, poiché l’AIFVS punta sull’incremento del senso di responsabilità del guidatore perché non ci siano vittime. Per questo riproponiamo la perdita definitiva dei punti della patente, la cui entità è da rapportare alla gravità della trasgressione delle norme: una misura adeguata a sollecitare il guidatore a cambiare comportamento se vuole mantenere la patente, e cioè ad osservare le norme e, perciò, a non provocare incidenti.
Sono necessari ulteriori passi per ottenere maggiori risultati di sicurezza: sulle auto la scatola nera deve diventare, da sperimentazione, misura di serie. Non solo, ma la tecnologia deve essere utilizzata per impedire che si superino i limiti di velocità sulle strade, e per permettere il controllo automatico della condotta di guida, visto che la maggiore responsabilità degli incidenti ricade sul comportamento del guidatore.
L’attenzione deve pertanto essere orientata a prevedere misure di aiuto al conducente, riferite alle auto, alle tecnologie, al miglioramento delle strutture, dei controlli e della formazione del guidatore, e perciò alla riqualificazione delle scuole guida, corresponsabilizzandole sulle conseguenze derivanti dall’inadeguata preparazione degli allievi patentati.
Da tempo l’Aifvs sostiene l’urgenza di destinare gli introiti delle multe per mettere in sicurezza le strade, per aumentare i controlli da parte delle forza di polizia e per effettuare campagne di sicurezza stradale sui principali mezzi di comunicazione dalla televisione alla carta stampata, dal cinema alla musica ecc. Al tempo stesso l’Aifvs ha sempre sostenuto, e continuera’ a farlo, che occorre premiare i gestori delle strade che ottengono risultati positivi in termini d’incidentalita’ e punire coloro che fanno registrare aumenti di morti e di feriti sulle strade di loro competenza. Le norme approvate oggi premiano tutti e destinano i proventi delle multe fatte con gli autovelox al 50 per cento agli enti da cui dipende l'organo che accerta l'infrazione e al 50 per cento all'ente proprietario della strada. Chi ci assicura che non andranno a colmare i buchi di bilancio dell’ente accertatore e del proprietario della strada?
 
Da una nostra indagine abbiamo scoperto che nei primi cinque mesi del 2010 sono diminuite le pattuglie sulle autostrade e contestualmente sono aumentate le vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per noi e’ la prova che le norme senza i controlli perdono efficacia.
 
Infine esprimiamo molta preoccupazione per il mancato finanziamento del canale radiofonico Isoradio a cui in un primo momento erano stati destinati 15 milioni e ora rischia di non avere i fondi visto il non rinnovato contratto con Autostrade per l’Italia e l’assenza di una nuova convenzione con il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo indispensabile un canale di pubblico servizio che si occupi di fornire informazioni di viabilità in tempo reale allertando gli utenti della strada delle numerose insidie presenti sulle strade e faccia inchieste e campagne sulla sicurezza stradale.
 
  Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
  presidente AIFVS


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