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News


La nostra responsabile della sede AIFVS di Siracusa, Mirella Abela, attivamente impegnata per migliorare la sicurezza nella città

 
Siracusa, messa in sicurezza di viale Paolo Orsi: la lettera di sensibilizzazione dell’associazione italiana familiari vittime della strada
News Siracusa: sicurezza sentita, partecipata e condivisa da ciascun “attore” della strada. Sicurezza come stile di vita, un imperativo inderogabile. Rispettare le regole ed essere educati alla cultura della strada però, non è abbastanza. Urge suscitare maggiori interventi sulle strade, eseguire azioni repressive efficaci e acquisire sempre più coscienza.  Altrimenti, rischiamo di essere solo timidi e spauriti osservatori di stragi. Osservatori inermi, apprensivi e timorosi che la tragedia possa colpirci direttamente.
 
Imprescindibile trovare dunque il coraggio di essere protagonisti di un’impresa che prima ancora di essere civile, è umana. Solo così, possono essere arginati i dati delle stragi sulle strade.
 
Proprio l’A.I.F.V.S. (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada onlus), attrice di continue opere di sensibilizzazione, è mittente di una lettera che “pesa” e che torna ad affrontare l’irrisolto tema della sicurezza nelle strade aretusee a breve distanza dal terribile incidente in cui ha perso la vita il giovane Stefano Pulvirenti (leggi qui). Una lettera indirizzata agli Enti preposti dove si chiede a gran voce un incisivo intervento di messa in sicurezza del viale Paolo Orsi.
 
Una messa in sicurezza della quale l’amministrazione comunale pare si stia già occupando, ponendo allo studio di fattibilità la possibilità di realizzare un’eventuale rotatoria da allocare al viale.
 
“Ci preme – dichiara Mirella Abela, responsabile dell’associazione – portare a conoscenza degli organi preposti, ciascuno per la loro competenza, che dai nostri primi rilievi effettuati si è riscontrata innanzitutto l’assenza di segnaletica di uscita automezzi presso l’imbocco della stradella che si articola dall’area della ditta di materiali edili e che si inserisce nella pubblica via ovvero il viale Paolo Orsi; ed inoltre che la stradella all’interno dell’area della ditta di materiali edili si presenta particolarmente ripida e non sufficientemente in sicurezza, e che quindi riteniamo abbia necessità di essere addolcita nella pendenza e che nell’ultimo tratto sia realizzato una zona pianeggiante che permetta ai mezzi pesanti già in operazione di carico la temporanea sospensione della marcia prima di immettersi nella sede viaria del viale Paolo Orsi, nonché il segnale stradale di stop”.
 
L’associazione chiede inoltre, ai fini prettamente statistici, di conoscere in termini numerici gli incidenti di importante entità avvenuti negli ultimi dieci anni in viale Paolo Orsi, di rilevare se nello stesso luogo siano accaduti altri incidenti con la stessa dinamica di quello occorso a Stefano Pulvirenti (leggi qui) e di conoscere, infine, tutti gli interventi previsti affinché la strada in oggetto venga messo in sicurezza.
 
 
dal sito web: http://www.siracusatimes.it/siracusa-lassociazione-italiana-familiari-vittime-della-strada/
 

05.12.2015 - Obama-300x229.jpgNotizia 05/12/2015

Obama proclama il “Mese Nazionale per la Prevenzione della Guida Alterata”

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha proclamato dicembre 2015 come il Mese Nazionale per la Prevenzione della Guida Alterata: “Nessuno dovrebbe subire la tragedia di perdere qualcuno a causa di un guidatore ubriaco, drogato o distratto… per troppo tempo siamo stati privati della serenità di sapere che, quando noi o una persona cara usciamo da casa, vi faremo rientro sani e salvi”.

Auspichiamo che anche il nostro Governo abbia il coraggio di prendere una posizione forte contro tutte le ipotesi di guida alterata, tra le quali va annoverata anche la guida distratta, come proclamato dal Presidente degli Stati Uniti d’America.

Leggi l'annuncio completo (link: https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2015/12/01/presidential-proclamation-national-impaired-driving-prevention-month):


Davide Cinanni della Sede AIFVS di Rivoli (TO)

Il progetto nasce dalla Mia esperienza personale e quella di Mia moglie, che travolti dalla tragedia della perdita di Mia Figlia Erika ci siamo torvati completamente soli a "cercare" una forma ed un sistema di sostegno al grave lutto,quindi con la Dott.ssa Cristina Smaniotto abbiamo lavorato da un po' di tempo per la realizzazione di un progetto che ad oggi è pronto e presentabile:

  • Il nome a questa iniziativa è " PANTA REI"
  • Progetto sul sostegno psicologico del lutto traumatico
  • Oggetto: Costruzione di un gruppo di sostegno terapeutico all'elaborazione del lutto traumatico,inteso coma spazio di ascolto,riflessione e condivisione della sofferenza
  • Metodo e denominazione scientifica: EMDR 
  • Destinatari: Genitori e famigliari delle vittime di incidenti mortali;persone che hanno subito la perdita di un legame significativo nel corso di un evento con caratteristiche di traumaticità
  • OBBIETTIVO. FAVORIRE L'ELABORAZIONE DEL LUTTO CON L'AUSILIO DEL GRUPPO TERAPEUTICO.

La presentazione verrà anticipata durante lo spettacolo "AMICI DI ERIKA" che si terrà 11/12/2015 con la presenza delle Istituzioni locali, che interverranno durante la serata.

Credo che possa essere un valido strumento per arricchire ciò che la Ns. associazione propone in aiuto a chi dopo una grave tragedia come la nostra non sa dove sbattere la testa,e parlandone con Assessori alla sanità Comunali di Torino e a Medici di competenza potrebbe essere molto positivo; Quindi la Mia intenzione era di utilizzarlo come progetto pilota e se dasse risultati positivi potremmo lavorarci con maggior approfondimento a livello Nazionale come supporto al Servizio Sanitario.

Ho cercato di sintetizzare molto l'iniziativa ma sono disponibile ad un approfondimento e incontro con l'invio del materiale preparato.

pdf_download_icon.gifprogramma Panta Rei

 

 


OmicStrad.jpg
APPELLO A TUTTI I SENATORI
#omicidiostradale: Senatori, non azzoppate il cambiamento!

In occasione dell’approvazione alla Camera, arrivata a fine ottobre, l’AIFVS ha espresso apprezzamento per il ddl c3169 #omicidiostradale.

Domani il testo sarà sottoposto all’approvazione definitiva da parte del Senato: è l’ultimo passo necessario perché la proposta diventi legge.
Se anche si rilevano delle criticità nel testo, riteniamo che si tratti di un significativo passo avanti perché il reato colposo non sia più considerato di serie B.

Facciamo appello ai Senatori per un voto unanime a favore della proposta: fallire un traguardo così importante, ormai in vista, sarebbe l’ennesima beffa per le vittime.
 
Eventuali criticità potranno essere sempre affrontate con successive modifiche migliorative.
02/12/2015
f.to prof.ssa Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS

AIFVS sede Taranto 

Programma nel territorio della  sede AIFVS di Taranto,  referente Cosimo Fungoso 

Domenica 6 Dicembre 2015 si celebra a Castellaneta  la XIX Giornata Europea del Volontariato la Protezione Civile nei Centri Storici.

Giornata Mondiale indetta dall’ONU , in memoria delle Vittime della Strada.
 

Progetto "strade da paura" - da Aifvs onlus il 25/11/2015 * 11:35

Articolo di di Caterina Puzello sede AIFVS di Viareggiostradedapaura2.png

Ciò che della nostra città dovremmo sapere per migliorarla.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione di due Associazioni FIAB Versilia BiciAmici ed AIFVS e dall’impegno dei due responsabili per Viareggio, Mario Andreozzi (BiciAmici) e Caterina Puzello AIFVS.

E’ volta a dare una coscienza alla cittadinanza in fatto di incidentalità stradale sul territorio, un argomento sempre attuale purtroppo, che molto spesso penalizza gli utenti vulnerabili, i pedoni e le due ruote oltre agli automobilisti in genere.

Abbiamo analizzato circa cinque anni di incidenti su Viareggio, li abbiamo suddivisi per tipo di danno e per mortalità, grazie alla preziosissima collaborazione dell Maggiore Lorenzino Amati della Polizia Municipale di Viareggio, che ci ha fornito i dati dal 2010 fino ai primi mesi del 2015. Abbiamo poi proseguito evidenziando gli incroci più a rischio, dove si dovrebbe o si potrebbe intervenire per migliorare la sicurezza.

Il lavoro di osservazione ci ha resi più consapevoli sui rischi che presentano le infrastrutture del territorio nel quale viviamo, ed ha creato in noi il bisogno di comunicare e condividere con altri le consapevolezze raggiunte per rafforzare la partecipazione, ed insieme impegnarci per rendere più sicura e vivibile la nostra città.

Si tratta anche, per tutti coloro che sono alla guida, di alzare la soglia dell’attenzione per prevedere il pericolo ed evitarlo, per riscontrare e segnalare le criticità di tratti stradali che magari percorriamo tutti i giorni, e suggerire successivamente alle Istituzioni eventuali modifiche a favore della sicurezza, perché una viabilità sicura preserva le Vite umane e riduce il dolore su questa nostra terra.

Il Progetto ha compiuto un primo passo nell’osservazione del territorio, ci ha, pertanto, posto l’ulteriore obiettivo di confrontarci con i nostri gruppi associativi per socializzare le conoscenze e rafforzare la partecipazione ai problemi che ci appartengono. Ma ci fa intravvedere la necessità di un confronto più ampio, con esperti ed istituzioni, al fine di definire una visione complessiva per il miglioramento della mobilità nella nostra città.

Il colloquio con la presidente Giuseppina Cassaniti,(AIFVS) ci ha portato a maturare l’idea di collegarci con altre sedi dell’AIFVS, che si trovano in città paragonabili con Viareggio per popolazione ed estensione territoriale, per comparare i dati di incidentalità e la loro riduzione negli anni, sviluppando considerazioni e proposte in ordine agli obiettivi da raggiungere in vista del decennio europeo della sicurezza stradale 2011-2020.

È un’iniziativa che riteniamo importante, perché attraverso il confronto ci permette di rafforzare la rete associativa e ci fa sentire più uniti, ci auguriamo che anche FIAB continui a starci accanto.

Siamo tuttavia convinti che per far diminuire la strage stradale bisogna agire principalmente a livello educativo, e perciò rendere consapevoli tutti coloro che sono alla guida che anche una distrazione può causare l’irreparabile.

Ci auguriamo che questo progetto venga recepito per quello che è: porre attenzione a ciò che succede nel proprio territorio, promuovere collaborazione tra cittadini per trasformare le strade della nostra città, in oasi di civiltà e porre fine alla jungla attuale, fatta di distrazioni, traffico disordinato e conseguente pericolo, stabilire rapporti collaborativi con le istituzioni perché ci sia più sicurezza, risparmiando sofferenza, denaro e spese sanitarie.

Sintesi:  Di cosa si tratta:

Abbiamo preso in considerazione gli incidenti stradali avvenuti sul territorio di Viareggio
dal 2010 al 2015e li abbiamo collocati su una cartina interattiva.
...

In questo modo abbiamo ottenuto una mappa della pericolosità delle strade di Viareggio.

Cosa abbiamo scoperto:

La rappresentazione su mappa degli incidenti stradali ci ha sorpreso per alcuni aspetti principali:
1.Prendendo in esame gli incidenti mortali (vedi mappa incidenti mortali 2004-2014) possiamo vedere che molti di quelli che coinvolgono gli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti) avvengono nei pressi di zone pedonali e ciclabili come la passeggiata e la pineta, oppure nelle vicinanze dei centri commerciali naturali di quartiere.
2.Considerando gli incidenti con feriti o danni (vedi mappa incidenti con danni o feriti) abbiamo rilevato che esistono veri e propri “punti caldi” (punti con 5 o più incidenti) e strade particolarmente pericolose (più di 30 incidenti). Da qui il nome dell’iniziativa “Strade da Paura”
3.Alcuni luoghi che istintivamente percepiamo come pericolosi non appaiono però sulla mappa. Dopo esserci interrogati sulla questione e chiedendo in giro, in particolare rivolgendoci agli utenti deboli, ci siamo resi conto che questi luoghi sono meno rappresentati perché vengono evitati.

È la percezione di un luogo come pericoloso a diminuire il rischio ma allo stesso tempo assistiamo ad una diminuzione della libertà di movimento.

Cosa vogliamo fare

L’idea è quella di completare il quadro generale creando, con l’aiuto dei cittadini che vivono il territorio, una mappa della Percezione della Pericolosità, andando ad inserire quindi quei luoghi dove non avvengono incidenti proprio perché evitati o perché attraversati con maggiore cautela.

Questo tipo di analisi potrà essere utile per adottare soluzioni e miglioramenti, individuare priorità, pensare alternative ed andare verso l’obiettivo europeo ZERO Vittime.

L’iniziativa cade poi proprio nel momento in cui la città si accinge a ripensare il Piano Urbano del Traffico diventando quindi un utile strumento per la discussione.

 

LINK: http://www.biciamici.net/strade-da-paura/

https://www.facebook.com/groups/208769752791818/?fref=ts

 


PORTOGRUARO. Papa Francesco risponde alla lettera inviata ad ottobre da Susanna e Giorgio Rizzetto, genitori di Marco, il 24enne deceduto il 2 maggio 2014 a causa di un incidente stradale all’East Gate Park, per condividerne l’immenso dolore. Ad un anno e mezzo di distanza i genitori e il fratello Massimiliano stanno cercando di ottenere giustizia per la morte del giovane.

Sul terribile incidente non è ancora stata fatta pienamente chiarezza e la famiglia Rizzetto sta tentando tutte le strade possibili affinchè tutti i responsabili paghino per quanto accadde quella sera, pur consapevoli che niente potrà ridare indietro loro l’amato figlio e fratello. Susanna e Giorgio verso la metà di ottobre si sono rivolti al Pontefice.

«Abbiamo scritto al Papa per esternare il nostro grandissimo dolore per la perdita di Marco», racconta papà Giorgio, «dovrebbero essere i figli a portare i fiori sulla tomba dei genitori, il contrario non è naturale. Il nostro dolore è senza fine, aumentato dal dubbio che nessuno lo ha soccorso nell’immediato e che quindi, forse, si sarebbe potuto salvare».

Ieri a mezzogiorno nella casa di Portovecchio è giunta la lettera gialla dalla Città del Vaticano. «Con la posta di ieri è giunta la lettera del Pontefice», continua Giorgio Rizzetto, «siamo rimasti piacevolmente stupiti. Papa Francesco ci ha scritto che condivide le nostre lacrime». I coniugi Rizzetto custodiscono gelosamente la lettera del Pontefice, il cui contenuto preciso non vogliono rendere pubblico, ma vogliono dare speranza a quanti si rivolgono al Santo Padre. Susanna e Giorgio stanno portando avanti una dura battaglia perchè sia fatta giustizia per la morte assurda del giovane Marco, gran lavoratore, con tutto un futuro davanti.

 L’autista dell’automobile che quella sera ha investito Marco, la 44enne di Ronchis, Rosanna Tabino, ha patteggiato a marzo una pena per omicidio colposo a un anno e nove mesi con la condizionale e un anno di sospensione della patente. Per la condotta dell’imputata nell’immediatezza e nei giorni successivi all’incidente, il

giudice per le indagini preliminari non le ha concesso le attenuanti generiche. Nell’auto si trovava anche Daniele Colautto, 55enne di Ronchis, amministratore pubblico, dileguatosi subito dopo l’incidente senza accertarsi delle condizioni del guidatore dell’auto che avevano appena investito.

fonte:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/11/21/news/marco-mori-in-un-incidente-il-papa-risponde-ai-genitori-1.12485385?ref=fbfnv


Ban Ki-moon: «rendere le nostre strade sicure per tutti».

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Domenica 15 novembre è stata celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada(WDR), promossa dalla FEVR

In un comunicato pubblicato sul sito dell’ONU, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon ha affermato che la Giornata «è un momento per riflettere sull’insensata carneficina che si verifica ogni giorno sulle strade di tutto il mondo», ricordando che «quasi la metà di tutti i morti sono pedoni, ciclisti e motociclisti».

In coerenza con questo messaggio, in Italia abbiamo focalizzato l’attenzione sugli utenti deboli della strada, come i pedoni, organizzando la campagna “I segni di una guida distratta”, nonché numerose attività sul territorio, volte a stimolare la memoria e la riflessione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alle iniziative dell’AIFVS: responsabili di sede, soci, sostenitori e partner organizzativi, tra cui la Croce Rossa Italiana, la Lega Nazionale Pallacanestro e la Lega Pallavolo Serie A Femminile, l’agenzia di comunicazione The Others di Milano, le emittenti radio.

Con il loro impegno hanno contribuito – come ha sottolineato Ban – a «rinnovare l’impegno a rendere le nostre strade sicure per tutti»

 


15 novembre 2015 Giornata mondiale ONU delle vittime della strada
manifestofevr2015.jpgIl 15 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata ONU 2015 del Ricordo delle Vittime della Strada (WDR), promossa dalla FEVR
A livello globale, il tema scelto per quest’anno è: “È tempo di ricordare. Dire NO al crimine stradale”.

In coerenza con questo tema, in Italia abbiamo focalizzato l’attenzione sugli utenti deboli della strada, come i pedoni, vittime della guida distratta e del crimine stradale.

In questa prospettiva di sensibilizzazione rientrano varie iniziative, come la campagna “I segni di una guida distratta”, che prevede anche vari flash-mob, e le tante attività promosse sul territorio.

Ringraziamo tutti coloro che, con spirito solidaristico, hanno contribuito anche quest’anno per l’organizzazione delle attività, compresi i numerosi partner, tra cui: la Croce Rossa Italiana, la Lega Nazionale Pallacanestro e la Lega Pallavolo Serie A Femminile, la società The Others di Milano che ha realizzato la campagna di comunicazione, le emittenti radio che trasmettono lo spot dedicato alla Giornata del Ricordo.

 

 


 

Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada – 3^ domenica di novembre 2015   

Giornata del Ricordo e della Luce

“Ricordare per cambiare”

Ufficializzazione Giornata Mondiale ONU

L’AIFVS, che opera per “fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti” sin dal 1998 come comitato e dal 2000 come associazione onlus e di promozione sociale, diffusa con 100 sedi in Italia e membro del direttivo della FEVR, ha sempre chiesto al Governo di fare propria la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada indetta dall’ONU, come indicato dal Parlamento Europeo il 27 settembre 2011.

L’onorevole Emiliano Minnucci, sentiti gli organismi sociali, ha richiesto al Governo di assumere tutte le iniziative necessarie per la sicurezza e di ufficializzare la Giornata Mondiale del Ricordo. Un’iniziativa che ci induce a ritenere che i tempi sono ormai maturi perché il Governo accolga la richiesta, così dimostrandosi aperto a sostenere i diritti delle vittime indicati dalla direttiva europea 2012/29/UE.

A tal proposito, nella Giornata del Ricordo delle Vittime della Strada, chiediamo che il Governo non faccia scadere per l’Italia la data del 16 novembre 2015, indicata dall’art. 27, per conformarsi alle disposizioni della direttiva.

Giornata del Ricordo – Iniziative nazionali e delle sedi

Per quest’anno l’attenzione dell’AIFVS è rivolta all’utenza debole con riferimenti alla guida distratta ed al crimine stradale, come sintetizza il nostro manifesto, sul quale emerge la collaborazione con la FEVR e con la CRI, sancita da un Protocollo d’intesa, per rendere più efficace la difesa della vita e della dignità umana. Il manifesto contiene anche il significato del Sacrificio, con il simbolo della candela che si consuma producendo luce, portatrice del messaggio “Accendimi di speranza”, perché si operi per il miglioramento della persona e della società.

Nella tradizione dell’AIFVS ci sta anche il significato “Ricordare per cambiare”, per modificare i comportamenti di trasgressione od omissivi, ma è pur vero che il primo ricordo va alle Vittime, per cui la Giornata inizierà dedicando alle Vittime la Santa Messa e successivamente, nelle diverse sedi, si attueranno attività di sensibilizzazione in collaborazione con la CRI: un flash-mob nelle piazze e poi riportato sul sito dell’AIFVS, un quiz a cui rispondere durante la settimana che precede la manifestazione, un radiomessaggio diffuso dalle radio collaboranti, la diffusione di materiale di sensibilizzazione sociale. Le sedi, inoltre, realizzeranno altre attività nel loro territorio, che saranno riportate sul sito dell’AIFVS www.vittimestrada.org

3/11/2015

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – presidente AIFVS

GiornataMondiale2015.jpg


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