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News


Video da rai 3 Report - da AIFVS onlus il 12/04/2010 * 21:07

report_rai.jpgDisponibile il video di Rai3 report del 11 aprile 2010.

 La trasmissione  si è occupata di giustizia e pirati della strada.
 Da segnalare l'intervento della nostra presidente dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni.
 
video1.gif
Video
 

 Alcol tolleranza zero per il Ministro  Zaia sono cazzate

 TASSO ALCOLICO ZERO? ZAIA: «UNA CAZZATA»

 

 

 

Così, ieri al Vinitaly: si possono bere due bicchieri di vino e poi guidare tranquillamente 
Verona - Due bicchieri di vino a pasto si possono bere tranquillamente senza poi aver problemi nel guidare l’auto. Lo ha affermato il governatore Luca Zaia ieri di fronte allo stand del Friuli Venezia Giulia al Vinitaly.

Per Zaia, dunque, affermare che il tasso alcolico dev’essere pari a zero è «una cretinata, un'autentica cazzata». Zaia ha voluto fare questa provocazione dicendo di essere stanco di sentirsi dire che bere due bicchieri a pasto significa essere degli ubriaconi e che gli incidenti non sono causati dall’alcool.

Ci permettiamo di dissentire. E’ vero, comunque, che non è solo l’alcol a causare sinistri. Il governatore ha spiegato che il 98 per cento degli incidenti stradali non sono causati dallo stato di ebbrezza ma da tutte le altre cose che nessuno ha il coraggio di affrontare. Ieri Zaia al Vinitaly ha anche incontrato nella Prefettura di Verona il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Al termine dell’incontro, Zaia ha riassunto ai giornalisti i contenuti del colloquio sottolineando in particolare che ”c’è intesa sul fatto che non c’è antagonismo tra autonomia e unità nazionale. Anche Napolitano riconosce che la nostra Costituzione è scritta per avere una interpretazione federalista estrema.
 



fate tutti una preghiera per mattia di brescia che ieri ha soli 17 anni e' entrato a far parte del regno dei cieli.

Io sono vicino ai famigliari di lui perche sientano che qualcuno che crede in Gesù in questo momento di prova non li lascia soli e lo sarò in modi migliori possibili per ogni occasione che succeda a brescia e dintorni di giovani e meno che muoiono in incidenti stradali.

chi vuole scrivermi per fare o avere parole di conforto e cercare la fede che in quei momenti si perde può farlo liberamente non sono un sacerdote e magari le mie parolo servono a poco.

manumed@tiscali.it

Se siete ha conoscenza di persone che si trovano in lutto per la scomparsa dei loro cari ditemelo pure io cercherò di starle vicino senza disturbo e con una semplice parola di conforto di un ragazzo di 39 anni che ha perso il suo migliore amico in un incidente stradale e che capisce come ci si trova forse molti di voi lo hanno già provato in quei momenti.

ciao a tutti emanuele 71



Salve a tutti. con oltre 100.000 km all'anno di esperienza in mezza Europa, stufo delle parole, stufo dei pianti, dopo essere anche diventato donatore di sangue per contribuire a salvare le vittime della strada, voglio dire basta a questo fenomeno devastante così diffuso in Italia: guidare con superficialità, con distrazione e senza rispetto uccide. Vorrei proporre un'azione a tutti quelli che credono, come me, che sia arrivato il momento di cambiare: quando vedrete ancora situazioni di pericolo, manovre intollerabili e folli di chi pensa che nel 2010 ancora si può guidare senza responsabilità provocando vittime e dolori immensi, siate svelti a prendere il numero di targa, se possibile anche marca modello e colore del veicolo e segnalatelo immediatamente al 113 (fatevi passare la Polizia Stradale). è un'azione concreta che, ho sperimentato, ha la sua utilità. Se non siamo soli allo sbaraglio ma cominciamo a fare qualcosa di concreto tutti insieme, potremo dire veramente di aver provato a salvare delle persone (dalla loro morte o disabilità e da quella degli altri). Chi è con me?

Nuova sede AIFVS - da AIFVS il 04/04/2010 * 19:14

Nuova sede AIFVS

 Avellino:
Gerardo Spina, Piazza De Marsico n. 5,  83100 Avellino  
Cell. 349/2358578

Giustizia per Alberto Benato

Oggi 30 marzo grande vittoria della nostra associazione che si e'presentata in corte di appello di veneZia parte civile nella causa che vedeva imputato Luca pinna per l'omicidio di Alberto Benato. Circa 30 persone fra amici di Alberto, familiari e associati delle vittime della strada si sono presentate davanti al giudice Rodighiero per l'udienza. La conclusione e' stata una vittoria senza precedenti. 

Nessuno sconto di pena. Confermati  i 3 anni di reclusione e i 4 anni di ritiro della patente. Alle vittime della strada 10 mila euro confermati più le ulteriori spese legali. Sentenza che diventa esecutiva. La soddisfazione più grande oltre a questa esemplare sentenza e' stata quella di vedere come l'impatto della nostra associazione sia stato importante questa mattina. La nostra presenza contribuisce in modo determinante ad aumentare la pena e a fare in modo che gli appelli non sviliscano le sentenze di primo grado riducendole. E' stato anche toccante sentire il giudice, alla fine del procedimento, porgere le condoglianze più sentite alla famiglia e dire che e' rammaricato che a questo colpevole la patente non sia stata revocata per tutta la vita. Adesso l'associazione se necessario fronteggerà il ricorso in cassazione e interverrà presso il tribunale di sorveglianza per fare in modo che il colpevole debba affrontare il carcere come stabilito dalla legge invece di essere affidato in prova ai servizi sociali.

E' ora di finirla di considerare i crimini stradali dei reati minori per i quali tanto non si finisce mai in carcere.


conforto - da amalia il 29/03/2010 * 15:31


Si cerca conforto da chi ha avuto familiari morti in incidenti stradali perchè solo così si può capire il dolore che si prova nel perdere una persona cara che è uscita per una passeggiata e non è più tornata.

Pena dimezzata all'uomo che investì e uccise Rocco TrivignoL'appello riduce da 16 a 8 anni e 6 mesi la condanna del moldavo Ignatiuc Vasile. Non più omicidio volontario ma colposo
 

19/03/2010

di Manuela Boggia Il quotidianoweb della basilicata


ROMA - Non più omicidio volontario ma colposo, non più sedici anni ma otto e sei mesi. La prima sezione della Corte di assise di appello di Roma, ieri, ha ribaltato la sentenza di primo grado a carico di Ignatiuc Vasile, il moldavo che il 18 luglio 2008 travolse l’auto su cui viaggiava il giovane di Accettura Rocco Trivigno, uccidendolo e ferendo gravemente gli altri due ragazzi a bordo, la sorella di Rocco, Valentina, e il fidanzato, Nicola Telesca.
Ad emettere la sentenza la stessa Corte, in diversa composizione salvo per il giudice a latere, De Crescenzio, che nel giugno dello scorso anno dimezzò la pena a Stefano Lucidi, il trentacinquenne che investì e uccise i due fidanzati Alessio Giuliani e Flaminia Giordani.
Stesso il luogo dell’incidente, l’incrocio tra via Nomentana e viale Regina Margherita, a Roma, stesso il periodo, l’estate del 2008, e stessa la riflessione della giustizia che, nella discussa differenza tra dolo e colpa, infligge in primo grado una condanna per omicidio volontario, sotto il profilo del dolo eventuale, per poi, in un secondo momento, derubricarla in colposo.
Da dieci a cinque gli anni che Lucidi dovrà scontare, sei anni e sei mesi quelli addebitati ieri a Vasile per omicidio colposo con previsione dell’evento, più altri due per ricettazione, perché il furgone su cui viaggiava risultò rubato.
Un precedente, il caso Lucidi, confermato dalla Cassazione esattamente un mese fa, che è stato il terreno su cui ieri si sono confrontate accusa e difesa.
Il risultato è che la Corte ha seguito quella linea che aveva già tracciato accogliendo in sostanza la posizione della difesa, rappresentata dall’avvocato Gianzi, che ha sostenuto con forza come le modalità del caso Lucidi fossero «analoghe» a quelle del caso in esame.
Un confronto durato circa quattro ore in cui il procuratore generale La Rosa e gli avvocati di parte civile, Niello Costanza e Adelmo Manna, hanno ripercorso punto per punto il racconto di quella notte.
La folle corsa di Ignatiuc Vasile che, tentando di sfuggire all’inseguimento della polizia, superò senza fermarsi tre semafori rossi, scontrandosi, infine, a mezzanotte e mezza, con l’auto dei tre ragazzi, travolgendola e facendola sbalzare contro un palo.
Un racconto in cui ogni parola pesa come un macigno sulla famiglia Trivigno, presente in aula, che non dà pace a un dolore che non può trovare pace, come può essere quello per la perdita di un figlio, un dolore che diventa concreto ogni volta che la mamma di Rocco scuote la testa e si nasconde il volto tra le mani quando sente pronunciare il nome del suo ragazzo, un racconto che diventa angoscia nel guardare il ritratto di una famiglia che le si stringe attorno con sguardi e carezze che cercano una consolazione. Una mancanza di consolazione che appare chiara nel ritratto di Rocco che il padre ha voluto consegnato ieri alla Corte.
Intorno alla famiglia l’aula è gremita di ragazzi, gli amici di Rocco, i compagni di università. Una platea attenta e silenziosa che si lascia sfuggire qualche timido brusio solo quando l’avvocato di Vasile fa il suo ritratto descrivendolo come «un giovane onesto, venuto nel nostro paese per mantenere la sua famiglia» con una moglie in attesa di un figlio, il giorno dell’incidente, e che lavorava «fino a mezzanotte». Dall’altra parte Ignatiuc ascolta stretto in un giubotto scuro, sempre a testa bassa, senza mai guardarsi intorno, porgendo solo l’orecchio, di quando in quando, all’interprete che gli siede accanto. Una scena che rimane uguale anche nel momento in cui, dopo essersi consultata per un’ora, la giuria torna in aula e il presidente Catenacci legge la sentenza.
Un silenzio pesante e composto avvolge i presenti, le stesse forze dell’ordine ferme all’ingresso dell’aula, non hanno nessun ordine da dover mantenere perché, dopo i primi sguardi smarriti, gli amici di Rocco e la famiglia si allontanano, qualcuno con le lacrime agli occhi, qualcun altro sussurrando «non è possibile» o «non è giusto», senza alcuna protesta plateale ma mantenendo quella stessa dignità e compostezza nel dolore con cui avevano ascoltato le parole degli avvocati.
Ora la loro speranza è che quel filo sottile che lega la vicenda di Rocco a quella di Alessio Giuliani e Flaminia Giordani si spezzi in Cassazione e il ricorso che le parti sono pronte a presentare abbia un esito questa volta diverso dalla storia di Stefano Lucidi.


Sanzione di 310 €uro per la sede AIFVS di Santhià


Sanzionata la Raccolta Firme per Corso S. Ignazio

Al Signor Sindaco Canova non è bastato aver chiamato i Vigili per farci spostare all’altezza del condominio Apollo (c.so S.Ignazio) per la distribuzione di volantini che riguardano la sicurezza stradale, ha addirittura disposto di farci fare 2 verbali da ben 155 euro per occupazione abusiva di suolo pubblico.

Quali sono le nostre colpe?

Esserci messi per 2 volte a 50 metri dal posto che il Sindaco ci aveva indicato e cioè al Condominio Apollo, tutti comprenderanno che mettere un banchetto nel posto indicato dal Sindaco nei giorni del mercato cittadino equivale a mettersi fuori dal mercato, addirittura in mezzo al traffico cittadino nella giornata di sabato; una vera e propria offesa per un’Associazione ONLUS (che, ricordiamo, è senza fini di lucro!) formata da Volontari che ad oggi ha “solo” distribuito volantini inerenti il tema della Sicurezza Stradale.

Come facciamo ad informare i cittadini e a raccogliere le loro segnalazioni se non riusciamo a stare in mezzo a loro ?

Naturalmente avevamo inviato una lettera al Signor Sindaco Canova in cui si chiedeva di poter sapere le ragioni per cui la richiesta di poter allestire, per una serie di date, un nostro banchetto informativo all’imbocco di Corso Nuova Italia ci veniva concessa ma solo in Corso S’Ignazio nei pressi del Condominio Apollo. Ad oggi però non ci è pervenuta nessuna comunicazione scritta…se non i 2 eloquenti verbali!

Come farà la nostra Associazione - ONLUS a pagare 310 euro ?

Da metà di febbraio e fino alla fine di marzo oltre alla distribuzione di volantini è partita anche una raccolta firme pro marciapiedi con scivolo e pista ciclabile per Corso S.Ignazio, raccolta di firme che ha coinvolto moltissimi cittadini Santhiatesi, oltre 1020 al momento, cittadini che come Associazione ringraziamo. L’intento era, e rimane, solo la speranza che si riesca a rafforzare la volontà espressa dall’Assessore al Bilancio Massimo Simion nel voler realizzare quello che alcune settimane fa aveva dichiarato sui giornali locali, e cioè dare priorità al rifacimento dei marciapiedi di Corso S. Ignazio.
Nel caso in cui la petizione dovesse riuscire nel suo intento il merito andrà giustamente all’Amministrazione Comunale e a tutti i cittadini che con convinzione hanno sostenuto la nostra petizione, a noi basta aver fatto da tramite.
Nonostante i verbali il nostro lavoro continua, anche la raccolta firme fino alla fine di marzo.

La nostra buona fede è riscontrabile nelle iniziative che quasi quotidianamente facciamo nelle Scuole di ogni ordine e grado del Vercellese in collaborazione con Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Operatori Sanitari e altre Associazioni.

Non saran certo la poca sensibilità ed ostilità del Signor Sindaco a farci distogliere dalla convinzione che la prevenzione è il cardine di ogni progetto, specie nel campo della sicurezza stradale.

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art. "La Stampa"
del 20.03.2010
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Altre info




Angelo Cappuccio


Onorificenza a Pierina Guerra sede AIFVS Venezia


In allegato copia della comunicazione inviatomi dal Prefetto di Venezia,  l'onorificenza mi è stata conferita dal Presidente della Repubbllica per riconoscimento dell'attività svolta nel territorio da questa associazione.

l’Ordine al Merito della Repubblica nacque con lo scopo di «ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere

Un caro saluto a tutti, Pierina Guerra

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L'onorificenza


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