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News


Le conseguenze devastanti degli incidenti stradali e dell’ispessita inadeguatezza delle nostre istituzioni.

Dopo il caso di Eluana Englaro, ecco il dramma di Salvatore Crisafulli: morirà in Belgio con un’iniezione letale.
Il compimento di una decisione estrema segna la sconfitta delle istituzioni, della Chiesa, delle associazioni.
La nostra Associazione ha chiesto aiuto alla Croce Rossa, alla Chiesa, ed ha inviato alle istituzioni il comunicato allegato
.

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Comunicato stampa


PROCESSO BREVE: AIFVS, PRONTI A MANIFESTARE CONTRO

(AGI) - Roma, 21 gen. - L’Associazione italiana familiari e vittime della strada e’ pronta a protestare pubblicamente contro il “processo breve”.

In una lettera indirizzata, in primis, al presidente ed ai componenti della II Commissione Giustizia della Camera dei deputati, l’Aifvs chiede di essere ascoltata sul disegno di legge “prima che lo stesso venga discusso alla Camera”. In assenza di “urgente riscontro”, “provvedera’ ad indire a Roma una manifestazione nazionale di protesta contro l’applicazione del disegno di legge ai reati contro la persona, anche con riferimento al comma 10 dell’articolo 531 bis, che discrimina e lede il diritto alla giustizia delle vittime”.

“Tenuto conto - lamenta il presidente, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni - che la prima stesura del disegno di legge contemplava la non applicazione del processo breve ai reati contro la persona e che tale importante eccezione e’ stata annullata in Senato, l’Aifvs ritrova in questo comportamento un’inaccettabile bassezza morale, indegna dell’alta funzione ricoperta in rappresentanza del popolo italiano, che rischia di incrinare la fiducia ed il consenso dato dalla maggioranza degli italiani all’attuale governo. Non si puo’ accettare che la legge diffonda il messaggio di impunita’ per chi compie un reato contro la persona, alla quale viene invece tolta ogni possibilita’ di tutela. Ci si chiede come la legge possa assicurare alla persona offesa giustizia entro i tempi previsti dal processo breve, se non prevede misure di fattibilita’ ed anche misure verso i giudici inadempienti”. (AGI)

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Lettera di Fini alla nostra richiesta
di audizione sul processo breve


Foglio rosa ai 17 enni - da AIFVS il 21/01/2010 * 11:01

Sicurezza Stradale e Foglio Rosa ai diciassettenni

 

 Nella passata legislatura, per frenare o arginare la mortalità sulle nostre strade, era stato presentato il disegno di legge 1677, il quale prevedeva, fra l’altro, la possibilità per i sedicenni di munirsi di Foglio Rosa per potersi porre alla guida di autoveicoli, per i quali occorre la patente B. Tale norma prevedeva però che, preliminarmente, il giovane dovesse conseguire la patente di categoria A, e, poi oltre una serie di altri adempimenti, (fra i quali l’obbligo di essere addestrato a cura di una autoscuola per quattro ore in autostrada, due in guida notturna, per un totale di dieci ore), scegliersi un accompagnatore munito di patente B denominato TUTOR.

Ricordo in quei giorni, dopo che il testo fu approvato dalla Camera, le raccomandazioni di qualche deputato relatore ai colleghi del Senato, affinché non frapponessero ostacoli a dare il via libera alle modifiche di alcune norme del Codice della Strada, e, fra queste, appunto,” il piatto forte “, ossia la possibilità per i sedicenni di guidare con le condizioni di cui sopra.

Fortunatamente, con il “no” del Senato alle modifiche richieste, i genitori dei sedicenni hanno ottenuto un grosso risparmio in termini monetari e l’ Italia ha risparmiato sicuramente tante vite umane.

Ma ecco che, a distanza........... ./.

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leggi tutto

da:  www.utentistradali.com


Comunicato dell'Associazione sulla "Monti Lepini" - da Claudio Martino il 13/01/2010 * 20:14

Frosinone / Comunicato dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada sulla "Monti Lepini" (12 gennaio 2010)

Link correlati:

Gianfranco Pizzutelli intervistato da Claudio Martino e Fiorenzo Fraioli (video)

Rassegna stampa

 

Il grave incidente verificatosi sulla "Monti Lepini" pochi giorni orsono ripropone, ancora una volta, e sempre con la stessa drammaticità, il problema dei ritardi nella messa in sicurezza dell'importante arteria cittadina frusinate.

Il sindaco Marini, anche difronte alla recente richiesta, avanzata dal consigliere comunale Gianfranco Pizzutelli, di tenere una riunione del consiglio comunale interamente dedicata allo stato dei lavori sulla "Monti Lepini", ha risposto come risponde solitamente quando gli si fanno presenti gravi ritardi nella realizzazione di opere pubbliche (tipo, tanto per rimanere in argomento, la "piastra" dei Cavoni): bisogna solo pazientare ancora qualche giorno, la conclusione è ormai vicina.

L'amico Marini non se ne abbia a male, ma le sue rassicurazioni, purtroppo, non rassicurano nessuno, visti i precedenti (potremmo parlare di altri cantieri pubblici, ma non vogliamo uscire fuori argomento, cioè la "Monti Lepini").

A nostro avviso, il sindaco di Frosinone dovrebbe seguire il suggerimento del consigliere Pizzutelli e convocare al più presto un consiglio comunale (aperto o non a forze esterne al consiglio stesso), in cui spieghi - con la massima chiarezza - a che punto stanno i lavori della "piastra" e l'iter complessivo per la messa in sicurezza della "Monti Lepini", ascoltando le osservazioni dei consiglieri, di maggioranza ed opposizione e, magari, anche di qualche cittadino ed organizzazione.

Franco Cocco e Claudio Martino, presidente e coordinatore provinciali dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada-onlus

 

Franco Cocco cell. 337-922004

Claudio Martino cell. 338-3465874


Autovelox di Ferentino (FR) / L'AIFVS di Frosinone dice la sua - da Claudio Martino il 11/01/2010 * 12:16

Autovelox di Ferentino (FR) / L'AIFVS di Frosinone dice la sua

Claudio Martino, membro del direttivo nazionale
dell'AIFVS, in data 2 gennaio 2010, ha inviato una e-mail a Piergianni Fiorletta, sindaco di Ferentino, chiedendo chiarimenti su un autovelox recentemente installato da quell'Amministrazione.
Non avendo avuto alcuna risposta, Martino, in data 10 gennaio 2010, ha di nuovo
scritto a Fiorletta, il quale, finalmente, il giorno successivo, ha telefonato a Martino, dichiarando la piena disponibilità ad un incontro e ad un'eventuale intervista video.

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Il presidente delle «Vittime della strada di Verona » investito da un’auto pirata a Verona

Lunedì la direttissima al moldavo che resta in carcere. Pallotti: «E’ un criminale»

 

VERONA - «Sabato sera, alla guida della Seat Toledo, non c’ero io ma Ni­colae, un mio conoscente romeno». Un autentico colpo di scena quello fat­to registrare lunedì pomeriggio in tribu­nale dal processo per direttissima che vedeva un moldavo di trent’anni, Fili­mon Vitalie, alla sbarra con l’accusa di aver investito, ferito e omesso di soc­correre il presidente dell’associazione «Vittime della strada» di Verona, Al­berto Pallotti. Un’udienza-fiume, protrattasi per ol­tre due ore senza sfociare, peraltro, in una sentenza definitiva: alla fine, infat­ti, il giudice Giuditta Silvestrini si è vi­sta costretta a rinviare la seduta a fine gennaio proprio per raccogliere o me­no eventuali conferme alla versione so­stenuta ieri in aula dall’imputato.

Fino ad allora, in ogni caso, il molda­vo dovrà restare dietro le sbarre: con­tro di lui pesano in particolare le al­tre due contestazioni, quella di resi­stenza a pubblico ufficiale per aver sferrato calci e pugni ai carabinieri che lo volevano sottoporre all’alcol­test, e il mancato rispetto dell’ordine di lasciare l’Italia. Non solo, perché contro Vitale incide pure un curri­culum - o meglio, una fedina penale ­di tutto «rispetto» (si fa per dire...): in passato, infatti, l’imputato era già incorso in una doppia resistenza a pubblico ufficiale, nel reato di evasio­ne e - particolare ancora più inquie­tante - in una duplice guida in stato di ebbrezza. Circostanze, queste, che non posso­no certo lasciare indifferente la vitti­ma dell’investimento: «Si tratta di un criminale, dopo avermi travolto l’ho visto fare retromarcia nel tentativo di colpirmi di nuovo. Anche mia moglie, a fianco a me, ha rischiato di essere in­vestita mentre gli urlava di fermarsi ­reagisce Pallotti, a cui è stato diagno­sticato un trauma cranico ma che, ieri pomeriggio, ha dovuto recarsi nuova­mente all’ospedale per il riacutizzarsi di un problema all’occhio provocato dallo schianto di sabato - . Altro che le­sioni colpose: dovrebbe rispondere di tentato omicidio, quel pazzo... Adesso mi aspetto che la giustizia faccia il suo corso e che quella persona lasci effetti­vamente l’Italia e non rimanga in circo­lazione nel nostro Paese. Quanto a me, nessun dubbio: dopo quest’esperien­za, continuerò a tutelare le vittime del­la strada con maggiore convinzione di prima».

La. Ted.
Corriere Veneto


Il responsabile AIFVS di Verona Alberto Pallotti Travolto assieme alla moglie sul marciapiede da auto che si dà poi alla fuga.

Il pirata viene rintracciato e arrestato dai Carabinieri.
In manette e' finito un moldavo 29enne. E' stato anche denunciato per guida in stato di ebbrezza, per essersi rifiutato di eseguire l'alcoltest e per guida senza patente.

Ieri sera sono stato investito sul marciapiede dove camminavo con mia
moglie da una macchina che poi si e' data alla fuga. La macchina in
contromano dopo avermi colpito alle gambe si e' schiantata contro un
muro . Io sono caduto dietro e la macchina ha fatto retromarcia per
fuggire colpendomi di nuovo. Mi ha portato via l'ambulanza e adesso
sto meglio anche se il dottore non ha ancora sciolto la prognosi . ma
me la sono vista brutta. E' solo grazie alla mia prontezza di riflessi
che sono ancora vivo quel pazzo pur di scappare non ha esitato a fare
retromarcia mentre io ero disteso dietro . Incredibile in che mondo
siamo finiti. Episodio avvenuto nel centro città di Verona. Stanno
indagando i carabinieri di Verona.
Alberto Pallotti

A 150 km/h saremo finalmente i primi in graduatoria in Europa!

Non riusciamo, purtroppo, a conseguire l’obiettivo europeo della riduzione dell’incidentalità del 50% entro il 2010, e per esso siamo infatti all’11° posto in Europa.
Ma a farci guadagnare il primo posto nella graduatoria europea, ci pensano i due senatori leghisti Roberto Murra e Piergiorgio Stiffoni, sostenuti addirittura dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli, con la proposta, anche se in zone limitate, dell’incremento della velocità a 150km/h
!

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Comunicato stampa


 

"Il limite a 30 dimezza gli incidenti" Storica scoperta a Londra

 E' durato 20 anni, ha coinvolto 20 grandi zone cittadine. Ma oggi questo studio, dettagliatissimo, e con una precisione statistica impressionante, fa scuola.  Si è calcolato che estendendo le zone a velocità limitata a tutta la città si potrebbero risparmiare 692 vittime ogni anno, con 100 morti in meno. Ecco perché si prevedono limiti più duri in tutta la UE. Altro che 150 orari...
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Articolo stampa "la repubblica"

Trasmiss. radiofonica, I. Cianfanelli sui limiti di velocità - da Claudio Martino il 08/12/2009 * 12:43

Ignazio Cianfanelli (A.I.F.V.S.) sui limiti di velocità

 

Nell'ambito della trasmissione radiofonica Rai  PRIMA PAGINA, martedì 8 dicembre 2009, è intervenuto telefonicamente Ignazio Cianfanelli, membro del direttivo nazionale dell'A.I.F.V.S. Argomento, la proposta di elevare a 150 chilometri l'ora il limite di velocità sulle autostrade italiane.


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