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Io Gerardo padre di Carmine SPINA dopo quello che ho saputo leggendo testimonianza fatta sotto giuramento in tribunale mi chiedo e chiedo a Voi tutti che mi state leggendo:chi ha dato a queste persone quel senso di impunità che porta a offendere persino la memoria di mio figlio dicendo che non ci si era accorti della gravità dei fatti? Eppure era visibile a chiunque che un giovane era a terra e non si muoveva.

Se quel giovane fosse stato un loro figlio pensate che non se ne sarebbero accorti?

In questa vicenda non c’è stato nessun rispetto per le persone che invece dovrebbero essere tutelate, e neanche la verità è stata tutelata, se da nessun rapporto ufficiale risulta che l’automobile coinvolta nell’incidente è stata spostata. Se il caso fosse stato archiviato cosi come era stato richiesto dal P.M., questa enorme verità (O BUGIA) non sarebbe mai venuta fuori.

Inoltre mio figlio non trattato come una persona, ma come un fardello da utilizzare per farsi cinicamente una foto per soli scopi di pubblicità.

Forse non si accorgono che il sangue dei nostri figli è come il sangue dei loro figli e il nostro dolore non è da meno del loro dolore, quando per i motivi più svariati si ha la sventura di perdere un figlio.

 

VERGOGNA PER QUANTO ACCADUTO, E IMPARATE LA PAROLA RISPETTO, DI CUI MOLTI IGNORANO IL SIGNIFICATO.

 


in che paese viviamo - da edison72 il 03/08/2009 * 09:04


mia figlia e' stata travolta e uccisa a soli 5 anni proprio sulle strisce pedonali il 13 04 2008 ad oggi l'investitore nonche' ex carabiniere ed assessore comunale va in giro con la sua auto in tutta tranquillita' perche' non gli anno ritirato neanche la patente mi vergogno di essere italiano

AVERSA. Un appuntamento coi ricordi e, nel contempo, un monito alle Istituzioni ad avere più cura della vita umana.

La fiaccolata, svoltasi dopo la messa celebrata presso la chiesa di San Giovanni Battista del rione Savignano, in commemorazione di Luigi Ciaramella, il giovane aversano deceduto a seguito di un non ben precisato incidente stradale sulla provinciale Trentola-Ischitella il 31 luglio 2008, ha avuto un duplice significato. Ad avvalorare ciò la presenza all’evento dell’ “Associazione Vittime della Strada” della quale è entrato a far parte anche il padre del ragazzo, Biagio Ciaramella che, a quanto pare, dovrebbe diventare il responsabile del sodalizio per Aversa. 

Presente nella circostanza, ad esprimere la solidarietà al consociato Ciaramella, anche l’Ascom Confcommercio nella persona del vicepresidente Vincenzo Palmieri che ha ribadito la vicinanza dell’associazione di categoria all’amico Biagio e ha rimarcato la sensibilità del sindacato verso le problematiche per cui si batte e si batterà il padre del ragazzo morto lo scorso anno. 

Gremita fino all’inverosimile la chiesa di San Giovanni Battista  da cui si è sviluppata per diverse arterie cittadine la fiaccolata. Una fiaccolata che ha visto, ancora una volta, protagonisti gli amici di Luigi, numerosi e pronti ad esprimere il loro affetto al ragazzo, noto per la sua bontà ed il suo altruismo. Presenti e partecipi anche diversi bambini accompagnati dai genitori a dimostrazione del grado di coinvolgimento che la vicenda di Luigi Ciaramella e le battaglie di giustizia e di civiltà condotte dal padre Biagio  hanno determinato. 

La fiaccolata ha interessato diverse arterie cittadine, per quanto il percorso seguito sia stato diverso da quello precedentemente concordato, suscitando in ciò il disappunto di Biagio Ciaramella. In ogni caso, l’evento ha avuto un riscontro di grande impatto emotivo ed ha  suscitato la commozione di tanti, anche di chi, nell’osservare casualmente la fiaccolata, ha ricordato il sorriso di quel ragazzo gentile con il quale era sempre piacevole scambiare una chiacchiera. 

Giunta, nel corso della fiaccolata, anche la telefonata del primo cittadino Domenico Ciaramella che ha voluto sottolineare la sua vicinanza alla famiglia del giovane. Intanto prosegue l’iter processuale  che vedrà ora il gip valutare la richiesta di archiviazione delle indagini presentata dal pm a fronte del parere contrario dei legali della famiglia Ciaramella. 

Ma la battaglia di Biagio Ciaramella in ogni caso non si arresterà e prenderà da subito le forme dell’ “Associazione Vittime della Strada” affinché casi come quello che ha visto perire il giovane Luigi non accadano più.

Maggiori dettagli su      http://www.ciaramellaluigi.com/

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La fiaccolata del 2 agosto


 28 luglio 2009
"Lazio: L’ordine degli psicologi nomina una commissione per studiare il danno psichico e da pregiudizio esistenziale ed elaborare una tabella psicologica"

Nella commissione di esperti tre psicologi giuridici, uno psichiatra forense  e medico legale, un medico legale, due giuristi.
 
La commissione è così composta:
-dott. Paolo Capri (coordinatore);
-avv. Gianmarco Cesari;
-dott.ssa Simona Del Vecchio;
-prof.ssa Anna Maria Giannini;
-dott. Fabrizio Iecher;
-dott.ssa Maria Emanuela Torbidone;
-avv. Luigi Viola.
 
Il lavoro della commissione sarà concluso per la fine di ottobre 2009.


Domenica 2 agosto 2009, alle ore 18.00, sul lungomare Duilio di Ostia all’altezza del Belvedere Carosio, nel luogo in cui “nonno Peppino” ha perso la vita travolto ed ucciso da una moto, mentre attraversava portando a mano la sua bicicletta sulle strisce, noi familiari incontreremo parenti, amici e chiunque voglia partecipare, per  deporre dei fiori in suo ricordo. Venite in bici, a piedi, sui pattini o anche in monopattino… 

Ci piace pensare che questo saluto al nostro caro possa diventare ricorrente, sperando che già per il prossimo anno qualcosa sia stato fatto affinché eventi così inaccettabili non si verifichino più. Una città non si dovrebbe gestire con qualche ritocco qui e lì in occasione di un evento sportivo né tanto meno risistemando alla meno peggio dopo i tanti accadimenti luttuosi che accadono nel XIII Municipio. 

Ostia si merita qualcosa di più, una pianificazione, una strategia omogenea che renda la città  più vivibile, che non cambi radicalmente con il cambio di “colore” delle amministrazioni che si succedono. Certo è che non ha senso ragionare solo nell’ottica di far guadagnare 2 minuti ai veicoli a motore nel percorrere il lungomare. Pedoni e ciclisti, soprattutto, dovrebbero poter attraversare la strada sicuri. Oggi invece si muore, sulle strisce, come se si attraversasse un’autostrada.  

Ringraziamo tutte le associazioni che ci sono state vicine, in particolare Ostia che cammina per la disponibilità totale dimostrata e poi ancora Jobike, Roma Pedala, Ostia in Bici e Pedalando.

 

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Le foto della manifestazione
del 2 agosto 2009

I familiari di nonno Peppino


 LA PROVINCIA - mercoledì 29 luglio 2009

 

Il primo cittadino di Frosinone replica alle recenti proteste dei residenti del quartiere Cavoni

Passaggi pedonali sulla Monti Lepini, il Comune corre ai ripari

I passaggi pedonali rialzati di via dei Monti Lepini, dossi a suo tempo installati per indurre gli automobilisti a transitare con prudenza su quel tratto di strada, continuano ad animare le polemiche tra i residenti di quella zona (giustamente indignati per il fermo dei lavori relativi alla cosiddetta "piastra") e il Comune di Frosinone.

 

CIOCIARIA OGGI - mercoledì 29 luglio 2009

Il Comune pronto alla marcia indietro per venire incontro ai residenti della zona Cavoni Monti Lepini, via i dossi

Clamorosa svolta dopo i dati dell'Arpa sull'inquinamento rumoroso di R.C.

Alla fine sembra che riusciranno a spuntarla.

Gli abitanti del quartiere Cavoni da tempo hanno intrapreso una dura battaglia per ottenere la rimozione dei dossi collocati nell'ambito dei lavori per la piastra sulla Monti Lepini. Infatti, soprattutto per il rumore provocato dai mezzi pesanti e per i gas di scarico dovuti alla ripartenza dopo aver superato l'ostacolo, si erano avute dure proteste con tanto di segnalazione al prefetto.


Occorre che anche le lesioni personali colpose gravi e gravissime siano perseguite d'uffico e non con denuncia entro 90 giorni,poichè come è successo a me quando uno soffre per un schianto frontale oensa solo a guarire e niente altro,ciao stefano
Come già succede in Svizzera,negli incidenti straali occorre che anche le lesioni personali colpose gravi e gravissime siano procedibili d'ufficio senza che il paziente che appunto è grave o gravissimo sia costretto per avere giustizia e pensare a quanti giorni uno ha per presentare querela.Infatti quando uno stà male come è successo a me il 01 10 2005 in uno scontro frontale,poichè una signora si è addormentata e mi è venuta addosso frontalmente,quasi uccidendomi,dai succssivi forti dolori derivanti e dalle lesioni invalidanti non ho certo avuta voglia se non di guarire e nient'altro.Mi auguro che possano modificare questa legge che tutela poco le persone che veramente ne hanno bisogno.saluti stefano


Sabato 25 e domenica 26 luglio almeno 40 morti sulle strade

Le cifre ufficiali minimizzano   "25 morti" 

 

Ultimi dati

26 luglio 2009
La Lenese ha fatto un'altra vittima, l'ennesima di una lunga serie. Intorno alle 19 di domenica sera, in località Belvedere, un quarantenne di Crema ha perso la vita mentre, in sella alla sua moto, stava procedendo da Montichiari verso Ghedi.
Nell'incidente sono stati coinvolti altri due veicoli: un'altra moto condotta da un uomo e un'utilitaria guidata da una donna, entrambi rimasti feriti, ma non in pericolo di vita.

La dinamica dell'incidente è al vaglio della Polizia stradale di Montichiari, intervenuta per i rilievi del caso. Da quanto è emerso da una prima valutazione, pare che le due moto procedessero in direzione Montichiari-Ghedi, mentre l'auto nella direzione contraria. Semrerebbe che le due moto siano entrate in contatto tra di loro; e poi contro l'autovettura che procedeva in senso contrario.
Quel che è certo è che, dopo lo scontro, il 40enne cremasco è rimasto a terra. I medici hanno cercato a lungo di rianimarlo ma invano.

 

26/7/2009
Un'altra vittima in una domenica segnata dagli incidenti.  Poco dopo le 22.30 il dramma si è consumato in via San Rocchino, all'altezza del semaforo che conduce al villaggio Pasotti. Un'auto, proveniente da nord e diretta verso il centro della città, ha investito un giovane, intorno ai 25 anni, che era in sella alla sua bicicletta.

L'esatta dinamica dell'incidente è al vaglio degli agenti della Polizia stradale che sono intervenuti sul posto, insieme ai soccorsi inviati dalla Centrale operativa del 118. Ai medici le condizioni del ciclista sono apparse subito disperate e, infatti, ha cessato di vivere poco dopo nella saletta del Pronto soccorso dell'Ospedale Civile, dove è stato trasportato.

 


26/7/2009
E' morto l'imprenditore di Lovere Giulio Bendotti, di 39 anni, vittima di un grave incidente nella mattinata del 25 luglio a Costa Volpino. L'uomo era stato ricoverato in Rianimazione agli Spedali Civili di Brescia ma le sue condizioni non era migliorate. E' deceduto nel pomeriggio del 26.
L'incidente si era verificato attorno alle 9 del 25 luglio. Giulio Bendotti percorreva la statale 42 per andare verso Costa Volpino. In via nazionale, verso il centro abitato di Costa, ha perso il controllo del suo scooter Yamaha 500, scivolato sull'asfalto per diversi metri. C'è stato poi lo schianto contro un muro di cinta. Le condizioni dell'imprenditore sono subito parse gravissime.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia stradale di Darfo Boario, ma anche un'autoambulanza. Il ferito è stato portato agli Spedali civili di Brescia.


 

26/7/2009
Un pensionato settantenne di Giustenice, Marco Borro, è morto stamani intorno alle 9 in un incidente stradale alla rotonda di via Borro a Pietra Ligure. Secondo i primi accertamenti della polizia municipale, l’uomo in sella alla sua Vespa, mentre percorreva la rotatoria, ha sterzato improvvisamente per evitare lo scontro con un’auto ma ha perso il controllo, è caduto ed è stato urtato da un camion della nettezza urbana che lo seguiva a breve distanza.

 L’anziano è morto sul colpo ed a nulla sono valsi gli interventi di rianimazione dei soccorritori del 118. I vigili non escludono che l’uomo possa essere morto prima ancora di essere urtato dal camion, forse per un malore o per il trauma riportato nella caduta.

 


26/7/2009
Incidente mortale sulla A14
Pescara, altre 5 persone ferite
Una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite in modo grave in un tamponamento che ha coinvolto tre autovetture lungo la carreggiata sud dell'autostrada A14 tra i caselli di Pescara Sud e Ortona. La vittima è un uomo originario di Potenza - M. G. di 58 anni - residente in provincia di Varese, il quale viaggiava su un'utilitaria che, per cause in corso di accertamento, ha sbandato ed è poi stata tamponata da altre due autovetture.

 

26/7/2009
incidenti stradali: auto contro moto in friuli, un morto
(ANSA) - CORMONS (GORIZIA), 26 LUG - Una persona - Salvatore Arena, di 54 anni, di Catania, residente a Cervignano del Friuli (Udine) - e' morta e due sono rimaste ferite nello scontro fra una moto e un'automobile avvenuto oggi a Giassico di Cormons (Gorizia). Arena era alla guida di una moto di grossa cilindrata che, per cause in corso di accertamento, si e' scontrata con una Fiat Punto mentre percorreva la strada regionale Cormons-Giassico, nei pressi del ponte sul fiume Judrio. Nello scontro e' rimasta gravemente ferita la moglie di Arena - Patrizia Reali, di 44 anni - che ha riportato l'amputazione di una gamba. Ferito in maniera piu' lieve il conducente della Punto, Alessandro Cera, di 52 anni, di Udine. (ANSA).


26/7/2009
Incidente mortale sulla Siracusa-Catania
Un uomo muore dopo un tamponamento
Grave incidente stradale la notte scorsa lungo la Siracusa-Catania, nel tratto compreso tra gli svincoli di Melilli e Sortino. Un uomo di 39 anni, alla guida di una Matiz, è morto dopo essere stato tamponato e aver perso il controllo della sua auto che ha colpito il guard rail ed è rimasta di traverso lungo la carreggiata. Inutile la corsa verso il pronto soccorso dell'ospedale Muscatello di Augusta. L'uomo vi è arrivato già deceduto. Ferite lievi, invece, per il coducente dell'altra auto, un ventiduenne di Avola, e per la diciannovenne di Villasmundo che era a bordo dello stesso mezzo.

 


25/7/2009
INCIDENTI STRADALI:FRONTALE NEL RAGUSANO
Sono salite a due le vittime dell'incidente avvenuto questa mattina, poco prima delle cinque, sulla strada provinciale 67, Pozzallo-Santa Maria del Focallo, nel ragusano. Questo pomeriggio, infatti, e' deceduto, all'ospedale "Maggiore" di Modica, anche il giovane che era rimasto gravemente ferito. Si chiamava Andrea Bongiovanni, 25 anni, di Pozzallo. Era alla guida della Mercedes Classe A sulla quale viaggiava un'amica, Consuelo Susino, anche lei di Pozzallo, deceduta sul colpo. La Mercedes, per cause ancora da accertare, si e' scontrata con una Renault Clio alla cui guida c'era un ventenne che ha riportato ferite giudicate guaribili in 40 giorni. Sull'incidente stanno svolgendo indagini i carabinieri. Per estrarre dall'auto i corpi di Consuelo Susino e di Andrea Bongiovanni e' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Modica.

Nel pomeriggio una nuova tragedia nelle strade del Ragusano. Una coppia é morta in un incidente avvenuto sulla provinciale Santa Croce Marina di Ragusa. Per cause ancora da accertare una Peugeout 106 e una Ford Fiesta si sono scontrate frontalmente. I coniugi, che viaggiavano nella Peugeout, sarebbero morti sul colpo. Le vittime sono Giuseppe Lucifora, 59 anni, e la moglie, Paola Gurrieri, anche lei 59enne. Portati l'uomo alla guardia medica di Santa Croce e la donna all'ospedale di Ragusa, sono morti poco dopo. Con i coniugi viaggiava la figlia disabile di 30 anni che è rimasta incolume. Feriti i passeggeri dell'altra macchina.



26/7/2009
Un gravissimo incidente stradale, nel Veronese, ha coinvolto un gruppo di amici tra i 19 e i 21 anni. Tre giovani sono morti e altri due sono rimasti gravemente feriti dopo che l'auto sulla quale viaggiavano è uscita di strada, rovesciandosi più volte prima di finire in un fossato. L'incidente è avvenuto poco dopo le 4 a Ca' degli Oppi di Oppeano. I due giovani feriti sono ricoverati all'ospedale Borgo Trento e all'ospedale Borgo Roma.



26/7/2009
BARI – Tre persone sono morte in un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio sulla strada provinciale 240 che collega i comuni di Capurso a Noicattaro, nel sud barese.
Nell’incidente sono morti un uomo e una donna che erano in sella ad una moto e l’automobilista al volante della Mercedes contro la quale si è schiantato il motoveicolo dopo aver urtato un’altra vettura.
Le vittime sono due motociclisti – Aurelia Di Bari, di 23 anni, e Francesco Dello Spirito Santo, di 25, residenti a Rutigliano (Bari), e il conducente della 'Mercedes classe A', Raffaele Perniola, di 24, di Cellamare (Bari).
Secondo gli accertamenti della polstrada, la Mercedes ha prima tamponato una Fiat 500 guidata da Diego Tanzi, di 67 anni, che ha riportato ferite giudicate guaribili in tre giorni, quindi si è ribaltata ed è finita sulla corsia opposta dove ha travolto la moto. Le vittime sono morte sul colpo.



26/7/2009
Incidente stradale: un morto e tre feriti
Auto contro guard- rail poi contro muretto nella Marsica
(ANSA) - L'AQUILA, 26 LUG - Un morto e tre feriti e' il bilancio di un incidente stradale avvenuto la scorsa notte a Luco dei Marsi (L'Aquila).La vittima, un uomo di 29 anni, viaggiava con altre 3 persone a bordo di un'auto che ha sbandato, per cause in corso di accertamento, finendo prima contro il guard-rail e poi contro un muretto. I feriti sono i compagni di viaggio della vittima, la sorella, 26 anni, un'altra donna e un uomo, entrambi di 31 anni. Il gruppo di amici era diretto a Civitavecchia. 



25/7/2009
Incidenti stradali: due morti su A1, code in direzione sud
Auto tampona camion fra Valmontone e Colleferro
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Due giovani sono morti in un incidente stradale avvenuto all'alba sull'autostrada Roma-Napoli, tra Valmontone e Colleferro. L'incidente e' avvenuto tra un'auto, dove viaggiavano i due giovani deceduti, uno di 29 anni l'altro di 27 entrambi di Ceccano (Frosinone), e un mezzo pesante. Secondo i primi rilievi della polizia stradale, l'auto ha tamponato il camion, forse a causa della distrazione dovuta alla stanchezza. L'incidente ha provocato code in direzione Sud. 



26/7/2009
Incidenti stradali: un morto nel siracusano
Auto vittima tamponata da altra vettura urta guard- rail
(ANSA) - SIRACUSA, 26 LUG - Un uomo di 39 anni e' morto la scorsa notte in un incidente sulla Siracusa-Catania nel tratto tra gli svincoli di Melilli e Sortino.Secondo la 1/a ricostruzione della Polstrada, l'auto guidata dalla vittima, tamponata da un'alta vettura, ha urtato il guard-rail ed e' finita di traverso sulla carreggiata. Per lui non c'e' stato nulla da fare: e' morto prima che arrivasse in ospedale. Feriti lievi l'altro automobilista di 22 anni e la sua compagna di viaggio una 19enne. 



25/7/2009
Incidenti stradali: uccide pedone e scappa, fermato
Pirata della strada rintracciato dai carabinieri a Pomezia
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Un uomo e' stato travolto ed ucciso da un'auto pirata mentre camminava lungo il ciglio della strada a Torvaianica, vicino a Roma. L'investitore dopo l'impatto e' scappato. Inutili i soccorsi del 118: l'uomo, che per la violenza dell'urto era stato sbalzato in un vicino campo agricolo, e' deceduto sul colpo. I carabinieri di Pomezia hanno rintracciato ed arrestato il conducente dell'auto pirata, grazie ad alcune testimonianze e ai rilievi eseguiti sul luogo dell'incidente. 



26/7/2009
Un uomo di 39 anni, Mario Martinelli di Pilastro, ha perso la vita a Basilicagoiano, attorno alle 22, nello scontro fra un'Alfa 147 e un trattore con rimorchio. L'incidente è avvenuto sulla strada vicino al cimitero della frazione di Montechiarugolo. Per cause che saranno accertate dalla Polizia stradale di Fidenza, Martinelli, alla guida della sua Alfa 147, si è scontrato con un trattore guidato da un 62enne di Traversetolo. Nel violento impatto, Martinelli è rimasto incastrato fra le lamiere. Sono intervenuti i vigili del fuoco per liberarlo, un'ambulanza e l'automedica della Croce Azzurra di Traversetolo. Ma per il 39enne non c'è stato nulla da fare.
Martinelli era dipendente della Provincia.



26/7/2009
Incidenti stradali:motociclista travolto da ubriaco a Torino
(ANSA) - TORINO, 26 LUG - Un motociclista e' morto la scorsa notte nel Torinese investito da un uomo ubriaco, di 66 anni, alla guida di un Suv. La vittima, Fulvio Fatibene, 28 anni, era in sella alla sua moto, una Honda Cbr 600. Svoltando a sinistra, il conducente del Suv non si sarebbe accorto dell'arrivo del motociclo. Il giovane e' morto sul posto per le gravi lesioni riportate. I genitori del deceduto sono giunti sul luogo del sinistro: la madre, colta da malore, e' stata portata in ospedale.
26 luglio 2009



26/7/2009
Auto contro trattore: perde la vita 39enne
Sembra che l'Alfa 147 nera, guidata da Mario Martinelli venisse dal centro di Basilicagoiano e si stesse dirigendo verso la frazione di Tripoli, quando appena superato il cimitero della frazione avrebbe sbandato colpendo le ruote posteriori di un trattore Same con rimorchio, condotto da Giuseppe Reverberi, 62 anni, agricoltore di Traversetolo. L'uomo stava tornando verso casa dopo una giornata di lavoro nel podere del figlio a Basilicagoiano. L'automobile si è girata su se stessa e ha finito la corsa in un campo di granoturco. Alcuni passanti hanno visto la scena e hanno attivato i soccorsi e sul posto sono arrivate le ambulanze del 118, un'automedica della Croce Azzurra di Traversetolo, i vigili del fuoco di Parma e la polizia stradale di Fidenza.


26/7/2009
TRIESTE (26 luglio) - L'ex campione italiano di tuffi dai dieci metri Renzo Petronio, di 80 anni, è morto ieri sera a Trieste in un incidente stradale avvenuto alla periferia della città.
Petronio era alla guida di una Punto che, per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri, è rimasta coinvolta in uno scontro con una BMW 520 touring.
Petronio è stato azzurro di tuffi nel 1948 a Roma e a Milstatt nel 1949; nel 1951 ha rappresentato l'Italia ai Giochi del Mediterraneo



26/7/2009
Un neopatentato di 19 anni che guida a tutta birra in un centro abitato, e un ventitreenne che si mette al volante senza l'assicurazione. Sono entrambi giovanissimi i pirati della strada che in due distinti incidenti stradali, hanno spedito ammazzato due persone: il primo una bambina di 5 anni a Gaeta, l'altro, un operaio di 39 a Torvajanica, il paese costiero a sud di Roma. Nessuno dei due è stato trovato positivo all'alcol e alla droga, ma entrambi hanno trasformato le loro auto in mezzi per seminare morte e dolore.

A Gaeta, nel sud della provincia di Latina, la movida venerdì notte si è interrotta bruscamente e la gioia dei molti vacanzieri è finita tra le lacrime all'incrocio tra corso Italia e via Genova, nel quartiere residenziale di Serapo. Tra i villeggianti c'erano anche Maria Di Fenza, 31 anni, e i figli Alessandra, di 5, e Gianluca, di due. La famiglia di Napoli, della zona del Vomero, aveva preso da alcuni giorni un appartamento in affitto a Gaeta. Maria aveva accompagnato i figli a un vicino parco giochi. I bambini si erano divertiti e, attorno alle 22.30, stavano tornando a casa. Gianluca era nel passeggino e Alessandra arrampicata dietro al fratellino. All'improvviso a Serapo è piombata una Volkswagen Golf grigia 1.9, condotta da un albanese di 19 anni, Ariel Gyeci, operaio presso un negozio di elettrodomestici del posto, in città da 15 anni.

L'auto è finita contro tre mezzi fermi a bordo strada ed è poi piombata sulla 31enne e i figli. I medici hanno subito accertato che la più grave era Alessandra e, dopo un intervento alla milza all'ospedale di Formia, la bimba è stata trasferita al «Bambin Gesù» di Roma. Tutto inutile. Ieri mattina il cuore della piccola ha cessato di battere. Ferite lievi per il fratellino. La mamma, ricoverata con una prognosi di quaranta giorni, ha preferito abbandonare subito l'ospedale, dove venerdì notte l'albanese è stato sottratto dai carabinieri al linciaggio. «Fatemi vedere mia figlia» gridava in ospedale, appresa la notizia del decesso.

Gli investigatori dell'Arma non hanno dubbi: «Il 19enne correva troppo». Si parla di una velocità di 80 chilometri orari, 30 più del consentito nella zona, in estate piena di pedoni. Anche lui avrebbe ammesso di aver pigiato un po' troppo sull'acceleratore, addebitando però l'accaduto a un motorino che si sarebbe allargato troppo e assicurando che vi sarebbe un finanziere pronto a testimoniare in tal senso. Il pm di Latina, Maria Eleonora Tortora, ha disposto una consulenza cinematica per ricostruire nel dettaglio l'incidente e l'autopsia sul corpo della bimba. L'albanese, indagato per lesioni e omicidio colposo, intanto è libero e a casa di amici. Sul fronte giudiziario sarà battaglia, ma quel che resta è il corpicino straziato di Alessandra, a cui la vita è stata negata per una corsa in auto, e il dolore dei familiari della bimba, a cui hanno voluto esprimere il loro cordoglio sia il sindaco di Gaeta, Antonio Raimondi, che l'arcivescovo Fabio Bernardo D'Onorio.

A Torvajanica, invece, l'incidente è accaduta verso le 23 dell'altra notte. David Muzzurro, 23 anni, alla guida di una Fiat Marea ha investito ed ucciso Davide Coppa di 39, mentre percorreva a piedi un tratto di Via dei Romagnoli alla periferia di Torvajanica, proprio nei pressi della sua abitazione. La vittima, operaio, è padre di un bambino di tre anni. Mentre il giovane italiano, che lo ha investito e sbalzato nel terreno agricolo adiacente la strada, si trova ora in carcere con la pesante accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Le indagini dei carabinieri della stazione di Torvajanica e della Compagnia di Pomezia, in poche ore hanno portato all'identificazione del pirata della strada, che ha confessato di essere fuggito perché non aveva l'assicurazione.




25/7/2009
E’ di tre morti (padre, madre e figlia) il tragico bilancio dell’incidente stradale verificatosi questo pomeriggio sulla strada statale 372 Benevento – Caianello nei pressi del bivio di Paupisi al km 49,800 nel territorio del comune di Vitulano. Si è trattato di uno scontro frontale tra un’auto e un autoarticolato che trasportava pomodori. Le tre vittime erano a bordo di una Audi A3. Il conducente del mezzo pesante, Costantino De Lucia, 54 anni, originario di Santa Maria a Vico, in non gravi condizioni, è stato ricoverato presso l'ospedale Fatebenefratelli di Benevento. Sul posto i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia Stradale di Benevento. Immediatamente chiuso il traffico su entrambe le carreggiate, poi riaperte a tarda sera.

I primi corpi estratti dall’auto coinvolta nello scontro sono di Tommaso Di Maina, 57 anni noto commercialista di Ariano Irpino, e della moglie Rosa Maria Paduano insegnante di lettere nella locale scuola media di 51 pure arianese. Successivamente è stata estratta anche la terza vittima: la loro figlioletta Rosangela del 1996. Nell'incidente è stata coinvolta anche una seconda auto modello Passat. La famiglia Di Maina tornavano da una settimana di ferie trascorsa in Sardegna. La salme delle vittime sono state trasportate presso la sala mortuaria dell'Ospedale "Rummo" di Benevento a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono in corso indagini per appurare la dinamica dell'incidente. Al momento si sa che l'Audi viaggiava in direzione Benevento per prendere successivamente l'autostrada verso Grottaminarda.




25/7/2009
(AGI) - Badolato (Catanzaro), 25 lug. - Un ragazzo di 15 anni, A.L., ha perso la vita questa sera in un incidente stradale che si e' verificato sul lungomare di Badolato Marina, in provincia di Catanzaro. Il giovane si trovava alla guida di uno scooter che, per cause in corso di accertamento, si e' scontrato con un camion. Inutili i soccorsi dei sanitari del servizio di emergenza 118. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della locale stazione e della compagnia di Soverato. E' il terzo giovane che perde la vita, nelle ultime ventiquattro ore, in Calabria. Ieri, un ragazzo di 16 anni e' morto a Borgia, dopo che l'autovettura su cui viaggiava insieme a due amici e' finita in un burrone, mentre questa mattina un giovane di 29 anni e' deceduto dopo uno scontro nel Cosentino.




25/07/2009
Incidente sulla 106, un mortoScontro ad Amendolara, perde la vita un trentenne alla guida di un furgone
Un uomo è morto questa mattina in un incidente stradale avvenuto ad Amendolara sulla strada statale 106. La persona deceduta sul colpo, di età intorno ai 30 anni è un autotrasportatore di Amendolara, era alla guida di un furgone che si è scontrato frontalmente, per cause che sono in corso di accertamento, con un autoarticolato che procedeva nella direzione opposta. Sul luogo dell’incidente, al confine tra i comuni di Amendolara e Trebisacce in uno dei tratti della vecchia sede stradale, sono intervenuti i soccorsi del Servizio d’emergenza 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Trebisacce che hanno estratto il cadavere della vittima rimasto incastrato tra le lamiere. La Polstrada di Trebisacce ha avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.



25/7/2009
Prato, 25 luglio 2009 - E' morta a Firenze, nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Careggi, anche la seconda delle due giovanissime amiche pratesi coinvolte ieri in un incidente stradale mentre erano a bordo di uno scooter che ha urtato un Tir fermo su un lato della strada. La vittima si chiamava Fabiana Bandinelli, aveva 16 anni ed abitava a Prato.

L'accertamento di morte cerebrale si è concluso nel pomeriggio. La famiglia ha dato l'autorizzazione al prelievo degli organi. L'incidente era avvenuto nella zona del Macrolotto 2 a Prato, in via Aldo Moro. Secondo una ricostruzione della polizia municipale di Prato lo scooter sarebbe andato a urtare il Tir, che il conducente, un serbo di 31 anni, aveva fermato per chiedere alcune informazioni stradali. L'amica, Eleonora Colzi, 17 anni, soccorsa dal personale del 118, è morta poco dopo l'incidente.

Fabiana Bandinelli, invece, è stata trasportata in elicottero a Careggi, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico, che però non è stato sufficiente a salvarla.



25/7/2009
Si è allungata venerdì notte la lista delle vittime delle strade bresciane. Due diversi incidenti, a Ludriano e Castegnato, a poche ore di distanza, hanno di nuovo reso tragico un altro fine settimana.
Il primo incidente è avvenuto a Ludriano di Roccafranca, dove poco prima delle 4 della notte tra venerdì e sabato ha perso la vita la 25enne Anna Visini, abitante in via Borromeo a Comezzano-Cizzago, fresca di laurea con lode in Architettura.
La ragazza era alla guida di un Y 10 sulla provinciale 2 che porta da Orzinuovi a Chiari, stava tornando a casa quando a poca distanza dalla distilleria Valdoglio ha perso il controllo del mezzo, per cause ancora al vaglio degli inquirenti.
L'utilitaria ha sbandato verso destra, è finita contro un albero a lato della carreggiata ed è poi rimbalzata in strada, finendo contro una Citroen C3 guidata da una 19enne di Cologne. L'impatto tra i due veicoli è stato violento, ed è stato forse questo il motivo del decesso di Anna Visini, che è spirata sul colpo. Solo leggere ferite per l'altra automobilista.
Gli operatori a bordo dell'ambulanza del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte della giovane di Comezzano-Cizzago. Anna lascia i genitori, le sue due sorelle gemelle Roberta e Claudia e un'altra sorella maggiore. La salma è stata ricomposta all'obitorio dell'ospedale di Chiari. Indaga la Polstrada di Chiari.
Poche ore dopo, attorno alle 6,30 di sabato mattina, è stato trovato morto Giancarlo Gottardi, agricoltore 55enne di Castegnato. Probabilmente l'uomo era deceduto nella tarda sera precedente, mentre stava tornando a casa alla guida del suo scooter dopo essersi recato a irrigare i campi. Sorpreso dal temporale aveva atteso che spiovesse prima di rientrare.
Gottardi si trovava a bordo del motorino e procedeva per via Cavallera, dove abitava, quando ha perso il controllo del due ruote probabilmente a causa del ramo di un albero che, dopo il temporale della sera, occupava una parte della strada sterrata.
I fratelli vivono nella stessa cascina, ma nessuno si era preoccupato per il mancato rientro poiché il 55enne in questi giorni era solo in casa, essendo la moglie Elena all'estero. Il suo corpo è stato trovato la mattina da un passante in un fosso, con la moto per terra poco distante. Indaga la Polizia Stradale di Brescia.




25/7/2009
Incidenti stradali: due motociclisti morti in Piemonte
Un giovane di 24 anni e un uomo di 45
(ANSA) - TORINO, 25 LUG - Due motociclisti sono morti nelle ultime ore in due diversi incidenti accaduti in Piemonte. La scorsa notte sull'ex statale per Savona, alla periferia di Acqui Terme (Alessandria), e' morto Ottavio Carta, 24 anni, di Acqui. In sella alla sua Honda e' finito contro una Fiat Punto che lo precedeva ed e' morto poco dopo, in ospedale. A Novara e' invece morto un uomo di 45 anni, A. C., di Bareggio (Milano). L'uomo, sulla sua Suzuki, e' stato investito da una Lancia Y condotta da un settantaseienne. L'impatto e' stato molto violento.(ANSA). 

 


Parla la presidente di "Familiari vittime della strada"
"Neopatentati con licenza d'uccidere"

IL TEMPO 26/7/2009

"Non si nasce con il diritto a guidare". Così la presidente di "Familiari vittime della strada" spiega la crociata intrapresa da anni dall'associazione: "Basta con le patenti facili".
 

Senza l'assicurazione, con la revisione mai fatta, e magari anche con le ruote lisce, tanto chissenefrega se nessuno controlla. Ormai è chiaro, pirati della strada gonfi di birra o inebetiti dall'hashish sono in buona compagnia, come dimostrano i due giovanissimi investitori che ieri non sono stati trovati positivi ad alcol e droga, eppure entrambi hanno ucciso.

Basta un'auto senza documenti a spedirci all'altro mondo?
«Troppe patenti facili, sono una licenza a uccidere» reagisce alla domanda Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, cioè se la prevenzione cominci proprio col tenere la propria vettura in ordine, a cominciare dall'assicurazione in regola. Per la la presidente dell'Associazione italina familiari vittime della strada (Aifvs) si deve uscire da questa spirale di superficialità, di facile conseguimento della patente, e di mantenimento del documento, «e dopo le conseguenze si vedono sulla strada» dice.

Quali sono i punti fondamentali della prevenzione?
«Informazione e formazione, coordinamento e controlli. Ma bisogna agire su tutti e quattro, perché se puntiamo su un aspetto e poi manca il controllo ciascuno si sente autorizzato a fare quello che vuole».

Quale è il più importante?
«È molto importante puntare sulla formazione. Chi guida deve essere consapevole che ha in mano un mezzo di trasporto che può diventare un'arma per uccidere se non viene usata con senso di responsabilita. Per questo noi puntiamo sul discorso della formazione distinguendo l'educazione stradale che si deve dare sui banchi di scuola, dalla formazione alla guida che è specifica delle scuole guida, anche se questo impegno serio presso le scuole guida in Italia ancora non c'è, siamo ancora sul piano delle patenti facili, e poi le conseguenze si vedono sulla strada».

Cosa occorre fare?
«Sanzioni e controlli devono essere finalizzati a un cambiamento sul piano del comportamento del conducente, devono provocare un comportamento nel conducente, incrementare il senso di responsabilità, e questo è possile solo se, quando si compie un'infrazione, si toglie un punto che non si dovrebbe più riacquistare, in modo che la persona sa che se continua a trasgredire le norme rischierà a poco a poco di perdere la patente e per sempre».

Parla davvero di perdere la patente per sempre?
«L'Italia deve uscire dalla superficialità, dal banalizzare il reato e il danno. E si deve diffondere il concetto che non si nasce con il diritto a conseguire la patente: nasciamo con le gambe non con la patente, chi non manifesta equilibrio non deve conseguirla. Ecco perché servono psicologi nelle autoscuole, per capire chi deve averla e chi no».

 La patente per lei non è un diritto?
«Sì ma bisogna entrare nell'ottica che la si può anche perdere, a questo diritto di averla deve corrispondere il dovere di osservare le norme, se questo non avviene questo diritto si affievolisce fino a perderlo. L'attuale sanzione della perdita dei punti con il successivo recupero è inefficace. Le istituzioni si diano una mossa, o saranno corresponsabili insieme alle aziende di morti innocenti».

Grazia Maria Coletti

26/07/2009

 



Maria Josephine Giglio, responsabile sede di Palermo: volete sapere cosa ha risposto l'AMAT ( l'azienda municipalizzata autotrasporti,  con socio unico il Comune di Palermo) ad una PRECISA  nostra domanda, in conseguenza di un incidente mortale provocato dallo scontro tra un conducente un autobus Amat e Marco, uno dei nostri figli diciassettenni?

RENDIAMO PUBBLICO che:  

1) i Vigili Urbani intervenuti riconducono la responsabilità dell'evento al conducente l'autobus;

2) la  ns sede, nei primi di luglio 2009,   ha chiesto all'Amat ed al Comune di Palermo di sapere se è stato adottato qualche provvedimento nei confronti dell'autista del mezzo pubblico (certo in attesa della definizione del procedimento penale);

3) Il Direttore Generale dell'Amat, con nota del 24 luglio 09, ci ha comunicato che l'azienda non ha adottato nessun provvedimento disciplinare nei confronti dell'autista nè amministrativo poichè i VV.UU. non hanno adottato alcun provvedimento.

  Il Direttore ha altresì invitato la ns Associazione ad astenerci dal formulare "giudizi unitalerali di colpevolezza" dei dipendenti aziendali!!

Non ci fermiamo.


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