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ALLE AUTORITA' COMPETENTI UN OMISSIONE GRAVE - da gerardo il 08/08/2009 * 23:05 Io Gerardo padre di Carmine SPINA dopo quello che ho saputo leggendo testimonianza fatta sotto giuramento in tribunale mi chiedo e chiedo a Voi tutti che mi state leggendo:chi ha dato a queste persone quel senso di impunità che porta a offendere persino la memoria di mio figlio dicendo che non ci si era accorti della gravità dei fatti? Eppure era visibile a chiunque che un giovane era a terra e non si muoveva. Se quel giovane fosse stato un loro figlio pensate che non se ne sarebbero accorti? In questa vicenda non c’è stato nessun rispetto per le persone che invece dovrebbero essere tutelate, e neanche la verità è stata tutelata, se da nessun rapporto ufficiale risulta che l’automobile coinvolta nell’incidente è stata spostata. Se il caso fosse stato archiviato cosi come era stato richiesto dal P.M., questa enorme verità (O BUGIA) non sarebbe mai venuta fuori. Inoltre mio figlio non trattato come una persona, ma come un fardello da utilizzare per farsi cinicamente una foto per soli scopi di pubblicità. Forse non si accorgono che il sangue dei nostri figli è come il sangue dei loro figli e il nostro dolore non è da meno del loro dolore, quando per i motivi più svariati si ha la sventura di perdere un figlio. VERGOGNA PER QUANTO ACCADUTO, E IMPARATE LA PAROLA RISPETTO, DI CUI MOLTI IGNORANO IL SIGNIFICATO.
in che paese viviamo - da edison72 il 03/08/2009 * 09:04 mia figlia e' stata travolta e uccisa a soli 5 anni proprio sulle strisce pedonali il 13 04 2008 ad oggi l'investitore nonche' ex carabiniere ed assessore comunale va in giro con la sua auto in tutta tranquillita' perche' non gli anno ritirato neanche la patente mi vergogno di essere italiano Fiaccolata per commemorazione di Luigi Ciaramella - da redazione AIFVS il 02/08/2009 * 23:57 AVERSA. Un appuntamento coi ricordi e, nel contempo, un monito alle Istituzioni ad avere più cura della vita umana.La fiaccolata, svoltasi dopo la messa celebrata presso la chiesa di San Giovanni Battista del rione Savignano, in commemorazione di Luigi Ciaramella, il giovane aversano deceduto a seguito di un non ben precisato incidente stradale sulla provinciale Trentola-Ischitella il 31 luglio 2008, ha avuto un duplice significato. Ad avvalorare ciò la presenza all’evento dell’ “Associazione Vittime della Strada” della quale è entrato a far parte anche il padre del ragazzo, Biagio Ciaramella che, a quanto pare, dovrebbe diventare il responsabile del sodalizio per Aversa. Presente nella circostanza, ad esprimere la solidarietà al consociato Ciaramella, anche l’Ascom Confcommercio nella persona del vicepresidente Vincenzo Palmieri che ha ribadito la vicinanza dell’associazione di categoria all’amico Biagio e ha rimarcato la sensibilità del sindacato verso le problematiche per cui si batte e si batterà il padre del ragazzo morto lo scorso anno. Gremita fino all’inverosimile la chiesa di San Giovanni Battista da cui si è sviluppata per diverse arterie cittadine la fiaccolata. Una fiaccolata che ha visto, ancora una volta, protagonisti gli amici di Luigi, numerosi e pronti ad esprimere il loro affetto al ragazzo, noto per la sua bontà ed il suo altruismo. Presenti e partecipi anche diversi bambini accompagnati dai genitori a dimostrazione del grado di coinvolgimento che la vicenda di Luigi Ciaramella e le battaglie di giustizia e di civiltà condotte dal padre Biagio hanno determinato. La fiaccolata ha interessato diverse arterie cittadine, per quanto il percorso seguito sia stato diverso da quello precedentemente concordato, suscitando in ciò il disappunto di Biagio Ciaramella. In ogni caso, l’evento ha avuto un riscontro di grande impatto emotivo ed ha suscitato la commozione di tanti, anche di chi, nell’osservare casualmente la fiaccolata, ha ricordato il sorriso di quel ragazzo gentile con il quale era sempre piacevole scambiare una chiacchiera. Giunta, nel corso della fiaccolata, anche la telefonata del primo cittadino Domenico Ciaramella che ha voluto sottolineare la sua vicinanza alla famiglia del giovane. Intanto prosegue l’iter processuale che vedrà ora il gip valutare la richiesta di archiviazione delle indagini presentata dal pm a fronte del parere contrario dei legali della famiglia Ciaramella. Ma la battaglia di Biagio Ciaramella in ogni caso non si arresterà e prenderà da subito le forme dell’ “Associazione Vittime della Strada” affinché casi come quello che ha visto perire il giovane Luigi non accadano più. Maggiori dettagli su http://www.ciaramellaluigi.com/ Nomina Commisione per studiare il danno psichico - da AIFVS onlus il 01/08/2009 * 11:41 28 luglio 2009 Nella commissione di esperti tre psicologi giuridici, uno psichiatra forense e medico legale, un medico legale, due giuristi. Pedalando e camminando in ricordo di Nonno Peppino - da dumil il 31/07/2009 * 10:32 Domenica 2 agosto 2009, alle ore 18.00, sul lungomare Duilio di Ostia all’altezza del Belvedere Carosio, nel luogo in cui “nonno Peppino” ha perso la vita travolto ed ucciso da una moto, mentre attraversava portando a mano la sua bicicletta sulle strisce, noi familiari incontreremo parenti, amici e chiunque voglia partecipare, per deporre dei fiori in suo ricordo. Venite in bici, a piedi, sui pattini o anche in monopattino… Ci piace pensare che questo saluto al nostro caro possa diventare ricorrente, sperando che già per il prossimo anno qualcosa sia stato fatto affinché eventi così inaccettabili non si verifichino più. Una città non si dovrebbe gestire con qualche ritocco qui e lì in occasione di un evento sportivo né tanto meno risistemando alla meno peggio dopo i tanti accadimenti luttuosi che accadono nel XIII Municipio. Ostia si merita qualcosa di più, una pianificazione, una strategia omogenea che renda la città più vivibile, che non cambi radicalmente con il cambio di “colore” delle amministrazioni che si succedono. Certo è che non ha senso ragionare solo nell’ottica di far guadagnare 2 minuti ai veicoli a motore nel percorrere il lungomare. Pedoni e ciclisti, soprattutto, dovrebbero poter attraversare la strada sicuri. Oggi invece si muore, sulle strisce, come se si attraversasse un’autostrada. Ringraziamo tutte le associazioni che ci sono state vicine, in particolare Ostia che cammina per la disponibilità totale dimostrata e poi ancora Jobike, Roma Pedala, Ostia in Bici e Pedalando.
I familiari di nonno Peppino Frosinone / Monti Lepini / I dossi dei Cavoni verranno rimossi dal Comune? - da claudiomartino il 30/07/2009 * 11:23 LA PROVINCIA - mercoledì 29 luglio 2009
Il primo cittadino di Frosinone replica alle recenti proteste dei residenti del quartiere Cavoni Passaggi pedonali sulla Monti Lepini, il Comune corre ai ripari I passaggi pedonali rialzati di via dei Monti Lepini, dossi a suo tempo installati per indurre gli automobilisti a transitare con prudenza su quel tratto di strada, continuano ad animare le polemiche tra i residenti di quella zona (giustamente indignati per il fermo dei lavori relativi alla cosiddetta "piastra") e il Comune di Frosinone.
CIOCIARIA OGGI - mercoledì 29 luglio 2009 Il Comune pronto alla marcia indietro per venire incontro ai residenti della zona Cavoni Monti Lepini, via i dossi Clamorosa svolta dopo i dati dell'Arpa sull'inquinamento rumoroso di R.C. Alla fine sembra che riusciranno a spuntarla. Gli abitanti del quartiere Cavoni da tempo hanno intrapreso una dura battaglia per ottenere la rimozione dei dossi collocati nell'ambito dei lavori per la piastra sulla Monti Lepini. Infatti, soprattutto per il rumore provocato dai mezzi pesanti e per i gas di scarico dovuti alla ripartenza dopo aver superato l'ostacolo, si erano avute dure proteste con tanto di segnalazione al prefetto. Perseguite d'uffico le lesioni gravissime - da StefanoGalgani il 27/07/2009 * 17:02 Occorre che anche le lesioni personali colpose gravi e gravissime siano perseguite d'uffico e non con denuncia entro 90 giorni,poichè come è successo a me quando uno soffre per un schianto frontale oensa solo a guarire e niente altro,ciao stefano Sabato 25 e domenica 26 luglio almeno 40 morti sulle strade - da redazione AIFVS il 26/07/2009 * 19:49 Sabato 25 e domenica 26 luglio almeno 40 morti sulle stradeLe cifre ufficiali minimizzano "25 morti"
26/7/2009
Nel pomeriggio una nuova tragedia nelle strade del Ragusano. Una coppia é morta in un incidente avvenuto sulla provinciale Santa Croce Marina di Ragusa. Per cause ancora da accertare una Peugeout 106 e una Ford Fiesta si sono scontrate frontalmente. I coniugi, che viaggiavano nella Peugeout, sarebbero morti sul colpo. Le vittime sono Giuseppe Lucifora, 59 anni, e la moglie, Paola Gurrieri, anche lei 59enne. Portati l'uomo alla guardia medica di Santa Croce e la donna all'ospedale di Ragusa, sono morti poco dopo. Con i coniugi viaggiava la figlia disabile di 30 anni che è rimasta incolume. Feriti i passeggeri dell'altra macchina.
A Gaeta, nel sud della provincia di Latina, la movida venerdì notte si è interrotta bruscamente e la gioia dei molti vacanzieri è finita tra le lacrime all'incrocio tra corso Italia e via Genova, nel quartiere residenziale di Serapo. Tra i villeggianti c'erano anche Maria Di Fenza, 31 anni, e i figli Alessandra, di 5, e Gianluca, di due. La famiglia di Napoli, della zona del Vomero, aveva preso da alcuni giorni un appartamento in affitto a Gaeta. Maria aveva accompagnato i figli a un vicino parco giochi. I bambini si erano divertiti e, attorno alle 22.30, stavano tornando a casa. Gianluca era nel passeggino e Alessandra arrampicata dietro al fratellino. All'improvviso a Serapo è piombata una Volkswagen Golf grigia 1.9, condotta da un albanese di 19 anni, Ariel Gyeci, operaio presso un negozio di elettrodomestici del posto, in città da 15 anni. L'auto è finita contro tre mezzi fermi a bordo strada ed è poi piombata sulla 31enne e i figli. I medici hanno subito accertato che la più grave era Alessandra e, dopo un intervento alla milza all'ospedale di Formia, la bimba è stata trasferita al «Bambin Gesù» di Roma. Tutto inutile. Ieri mattina il cuore della piccola ha cessato di battere. Ferite lievi per il fratellino. La mamma, ricoverata con una prognosi di quaranta giorni, ha preferito abbandonare subito l'ospedale, dove venerdì notte l'albanese è stato sottratto dai carabinieri al linciaggio. «Fatemi vedere mia figlia» gridava in ospedale, appresa la notizia del decesso. Gli investigatori dell'Arma non hanno dubbi: «Il 19enne correva troppo». Si parla di una velocità di 80 chilometri orari, 30 più del consentito nella zona, in estate piena di pedoni. Anche lui avrebbe ammesso di aver pigiato un po' troppo sull'acceleratore, addebitando però l'accaduto a un motorino che si sarebbe allargato troppo e assicurando che vi sarebbe un finanziere pronto a testimoniare in tal senso. Il pm di Latina, Maria Eleonora Tortora, ha disposto una consulenza cinematica per ricostruire nel dettaglio l'incidente e l'autopsia sul corpo della bimba. L'albanese, indagato per lesioni e omicidio colposo, intanto è libero e a casa di amici. Sul fronte giudiziario sarà battaglia, ma quel che resta è il corpicino straziato di Alessandra, a cui la vita è stata negata per una corsa in auto, e il dolore dei familiari della bimba, a cui hanno voluto esprimere il loro cordoglio sia il sindaco di Gaeta, Antonio Raimondi, che l'arcivescovo Fabio Bernardo D'Onorio. A Torvajanica, invece, l'incidente è accaduta verso le 23 dell'altra notte. David Muzzurro, 23 anni, alla guida di una Fiat Marea ha investito ed ucciso Davide Coppa di 39, mentre percorreva a piedi un tratto di Via dei Romagnoli alla periferia di Torvajanica, proprio nei pressi della sua abitazione. La vittima, operaio, è padre di un bambino di tre anni. Mentre il giovane italiano, che lo ha investito e sbalzato nel terreno agricolo adiacente la strada, si trova ora in carcere con la pesante accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Le indagini dei carabinieri della stazione di Torvajanica e della Compagnia di Pomezia, in poche ore hanno portato all'identificazione del pirata della strada, che ha confessato di essere fuggito perché non aveva l'assicurazione.
I primi corpi estratti dall’auto coinvolta nello scontro sono di Tommaso Di Maina, 57 anni noto commercialista di Ariano Irpino, e della moglie Rosa Maria Paduano insegnante di lettere nella locale scuola media di 51 pure arianese. Successivamente è stata estratta anche la terza vittima: la loro figlioletta Rosangela del 1996. Nell'incidente è stata coinvolta anche una seconda auto modello Passat. La famiglia Di Maina tornavano da una settimana di ferie trascorsa in Sardegna. La salme delle vittime sono state trasportate presso la sala mortuaria dell'Ospedale "Rummo" di Benevento a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono in corso indagini per appurare la dinamica dell'incidente. Al momento si sa che l'Audi viaggiava in direzione Benevento per prendere successivamente l'autostrada verso Grottaminarda.
L'accertamento di morte cerebrale si è concluso nel pomeriggio. La famiglia ha dato l'autorizzazione al prelievo degli organi. L'incidente era avvenuto nella zona del Macrolotto 2 a Prato, in via Aldo Moro. Secondo una ricostruzione della polizia municipale di Prato lo scooter sarebbe andato a urtare il Tir, che il conducente, un serbo di 31 anni, aveva fermato per chiedere alcune informazioni stradali. L'amica, Eleonora Colzi, 17 anni, soccorsa dal personale del 118, è morta poco dopo l'incidente. Fabiana Bandinelli, invece, è stata trasportata in elicottero a Careggi, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico, che però non è stato sufficiente a salvarla.
IL TEMPO intervista la presidente AIFVS - da redazione AIFVS il 26/07/2009 * 17:08 Parla la presidente di "Familiari vittime della strada" |