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News


  23/7/2009
Stefano_Lucidi.jpgCaso Lucidi: un pubblico elogio al Procuratore Generale Salvatore Cantàro
Il suo ricorso in Cassazione ridà dignità alla giustizia,
fiducia e speranza all’AIFVS ed alla società

Con il nostro comunicato del 18/6/2009 avevamo espresso delusione e rammarico per la sentenza del giudice Antonio Coppiello, che in appello aveva negato validità alla coraggiosa sentenza del giudice Marina Finiti, derubricando il reato da omicidio volontario con  dolo eventuale ad omicidio colposo a carico di Stefano Lucidi. Avevamo parlato di arretramento della civiltà del diritto, ed avevamo espresso la volontà di fare istanza al Procuratore Generale affinché impugnasse la sentenza avanti alla Corte di Cassazione.

Il 2/7/2009 assieme ai giovani del Comitato XVII, dinanzi all’ingresso della città giudiziaria in Piazzale Clodio, abbiamo manifestato la nostra indignazione e la nostra protesta contro una sentenza d’appello che crea disorientamento sociale, perché fa venir meno il monito sociale della giustizia contro la guida da criminali della strada, connotata da spregiudicata noncuranza nei riguardi della vita umana e con la possibilità di trasformare un’auto in un’arma per uccidere.

Oggi apprendiamo con soddisfazione che il Procuratore Generale di Roma, Salvatore Cantàro, ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma contro Stefano Lucidi.
E lo ha fatto rivalutando non solo il ruolo del giudice, chiamato ad interpretare la norma per adeguarla al comune sentire e all’incessante mutare del vivere civile, ma anche la funzione della giustizia che, uscendo dalle strettoie di un immobilismo ragionieristico, concorre a  supportare ed a promuovere lo sviluppo della cultura della vita, delegittimando modelli di sfida e di morte anche  attraverso la deterrenza di sentenze e sanzioni adeguate alla gravità del reato e del danno.

Ritroviamo nel ricorso del dott. Cantàro contenuti pienamente condivisi e da noi sempre diffusi, quali la connotazione criminale dell’incidente stradale, la non condivisibile indulgenza della giustizia nei confronti del reo, quest’ultima utile solo a diffondere nella società il deleterio messaggio che si può delinquere impunemente, danneggiando così la civiltà.
Una sinergia che ci rende più forti nel continuare la nostra battaglia, con la consapevolezza che, come afferma il dott. Cantàro, “ricade sulla magistratura il dovere ineludibile di percepire l’intervenuto mutamento di sensibilità in seno alla società su questo tragico problema, con l’acquisizione di una nuova cultura della vita e della sicurezza stradale”.

Il nostro elogio ed il nostro grazie al dott. Cantàro, per l’apporto che ha saputo dare al cambiamento nella giustizia, promuovendolo dal suo interno, e sostenendolo con l’autorevole ruolo che egli riveste.
È per un cambiamento che assicuri una società più civile e più giusta che noi dell’AIFVS spendiamo con gratuità e spirito di solidarietà le nostre energie.
Per questo ci attendiamo che le sagge considerazioni del dott. Cantàro vengano recepite all’unanimità dalla Corte Suprema e diventino la voce nuova di tutti gli operatori della giustizia.

pdf.gif
Sentenza Corte di Appello
di Roma 18.06.2009
(documento in esclusiva)
 pdf.gif
Ricorso in Cassazione del
Procuratore Generale Cantàro
 (documento in esclusiva)

 

 

 dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS



 “Perditi in un bicchiere …d’acqua, aiuterai la vita”   Campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcolici


AIFVS-ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA STRADA                                                         
ALL’ATTENZIONE   SINDACO

DI OGLIASTRO CILENTO

MICHELE APOLITO

PROGETTI PER DEBY

 

OGGETTO- Campagna di sensibilizzazione contro l’abuso  di alcool. 19/07/2009

Milano vieta l'alcol agli under 16

Da lunedì 20 Luglio , a Milano i giovani sotto i sedici anni non potranno più acquistare né consumare alcolici in strada o nei locali. Se trasgrediranno i genitori, al pari dei commercianti, saranno sanzionati con una multa di 450 euro. Milano è il primo Comune in Italia a colpire non soltanto gli esercenti per la vendita e la somministrazione, ma anche gli under 16.

Perchè i giovani si ubriacano?
Vari sono i motivi: mancanza di ideali, mancanza di affetti, voglia di superare, sballando, le inadeguatezze dell' età, desiderio di mettersi in qualche modo al centro dell' attenzione, debolezza di carattere, il tentativo di sfuggire alle asprezze della vita. Ma anche la voglia di ridere e divertirsi in qualche modo; la ricerca del piacere momentaneo, se non della felicità, così difficile da raggiungere; il desiderio di stare più facilmente con gli altri o con qualche ragazza, che non si ha il coraggio di corteggiare.
Tanti motivi e tutti validi come si vede.
Però..c'è un però. Vale la pena di stare male? Su questi disagi giovanili si basa poi lo sballo organizzato nei locali, prima dal bar in centro, che vende birra fino all' ora di andare a ballare, poi dalle discoteche, che smerciano di tutto, dalle pasticche alla canna più o meno bis, mescolando il tutto a martellante musica techno.
Per non parlare degli incidenti automobilistici che avvengono al ritorno dallo sballo musicale e alcoolico della discoteca…(E NON SOLO DALLE DISCOTECHE..MOLTI NE FANNO USO ANCHE NEGLI ALTRI GIORNI)..
Di queste notti sballate siamo responsabili tutti: genitori che trascurano, professori che non educano, baristi non responsabili, gestori di locali da ballo che non controllano, autorità politiche che non pensano al futuro dei giovani.
Se i giovani meritano fiducia, dobbiamo dargliela.
Se i giovani non sanno trovare la strada, dobbiamo indicargliela noi.
Talvolta la strada non è facile, però forse un giorno i giovani si ricorderanno di noi—

L’alcolismo puo' distruggere il nostro futuro !

COME PRESIDENTE ASSOCIAZIONE AIFVS-PROGETTI PER DEBY-

CHIEDO-CHE IN QUESTO COMUNE SI FACCIA QUALCOSA PER I NOSTRI GIOVANI,TANTI DI LORO MINORENNI FANNO USO DI ALCOOL… I giovani sono una potenza, ma spesso non hanno abbastanza forza, sempre più spesso diventano le vittime dell’alcool e delle droghe per i loro effetti diretti o indotti. Diamo forza al nostro futuro, aiutando i giovani a riscoprire il valore di una vita sana e dei principi fondamentali per crescere e prosperare in armonia e serenità: la via della felicità è libera dalle droghe e dall’alcool…..VIETIAMO ANCHE NOI L’ALCOOL NEI LOCALI  ma fino ai 18 anni…NON SARA’IL MASSIMO ,MA SARA’ UN INIZIO, PER GUARDARE AL FUTURO CON MAGGIORE SERENITA’

                                                                                                                                                 

AIFVS-PROGETTI PER DEBY

       

CORDIALI SALUTI

PRESIDENTE AIFVS –SEDE OGLIASTRO CILENTO

TERESA ASTONE

 


commento - da patriziac il 19/07/2009 * 23:40


E' allucinante cio' che e' successo a Mazara del Vallo mi lascia senza parole e penso a quanti omicidi dovremo assistere ancora  affinche' le autorita' competenti facciano qualcosa per impedire questo massacro  perche' sembra che ormai appellarsi all' etica umana e senso civile di alcuni esseri "umani" sembra solamente un utopia.....

 

Sicurezza stradale: con una mano si mette e con l’altra si toglie.

16 luglio 2009

di Elena Valdini

Ci risiamo: con una mano si mette e con l’altra si toglie, e questo alla sicurezza stradale non fa bene, come non fa bene al nostro Paese che tra poco più di sei mesi dovrà dire all’Unione Europea se è riuscito o no a dimezzare il numero delle vittime – dal 2001 tutti i paesi dell’Unione sono impegnati a raggiungere il medesimo obiettivo entro il 2010.

Ci risiamo perché nel disegno di legge sul nuovo codice della strada in discussione in Parlamento da un lato s’interviene sull’abuso di alcol e droghe, mentre dall’altro si parla di elevare i limiti di velocità in autostrada (da 130 a 150), ma solo dove è presente il Tutor (l’unico strumento che ha dato risultati tangibili); giusto per capirci: nei tratti in cui è entrato in vigore i morti sono calati del 50%.

La domanda è: che cosa dovrebbe pensare il familiare di una vittima della strada (o anche un tecnico della sicurezza stradale) che ogni giorno si batte perché finalmente l’Italia scelga di lavorare in modo organico per fermare gli scontri stradali? La risposta molto probabilmente s’intreccerebbe con una storia personale che parla del vuoto dell’anima e dell’assenza istituzionale.

Non è la prima volta che accade: un anno fa il Governo con l’inasprimento penale del “pacchetto sicurezza” diceva ai cittadini che interveniva per combattere la strage stradale, contemporaneamente però trovava le risorse per detassare l’Ici sulla prima casa dimezzando i fondi al Piano nazionale di sicurezza stradale (decreto fiscale).

Un mese fa centinaia, fra cittadini e associazioni, hanno scritto lettere ai senatori per chiedere loro di non cancellare il divieto di vendere gli alcolici dopo le due di notte (come fatto dalla Camera in modo bipartisan), risultato: il divieto ha tenuto, ma non si sa ancora per quanto, visto quanto detto dal ministro Brambilla a Rimini qualche settimana fa: “Dobbiamo mettere mano al provvedimento che vieta la vendita di alcolici dopo le 2, altrimenti i giovani e i turisti andranno da altre parti”. E vista anche la crociata a favore del consumo di alcol portata avanti dal Carroccio (battaglia persa ieri nel braccio di ferro in Commissione Trasporti alla Camera).

E poi, diciamo la verità: il divieto è scomodo per molti, così come da altrettanti è accolta con allegria la notizia del possibile elevamento dei limiti di velocità (come dice Giordano Biserni presidente dell’Asaps: “Si potrà correre tranquilli a 200 all’ora con una sanzione di soli 155 euro e appena tre punti di patente. Se ci fate i conti alla fine costa quasi di più andare con la famiglia Gardaland o Mirabilandia. Uno schiaffo alla patente a punti, al Tutor e alla sicurezza”). Un passaparola neanche tanto bisbigliato, del resto se è lo Stato a dirti che puoi premere il pedale (certo, non dappertutto, solo dove c’è il Tutor, mi raccomando) significherà pure che si può fare. Allo stesso modo qualcuno potrebbe anche pensare che allora, forse, se prima li mettono e poi li tolgono, vorrà dire che questi limiti non sono poi così importanti… Dov’è allora la verità? Per quanto ne so io la velocità è, e resta, la principale causa degli scontri stradali mortali.

Esiste qualcosa che si chiama responsabilità, dei segnali e delle parole. Esiste qualcosa che si chiama “responsabilità condivisa”, delle azioni e degli strumenti d’intervento. Esiste qualcosa che si chiama credibilità, e mi hanno insegnato che si ottiene con la sobrietà, la precisione e il rispetto delle regole.
Ma, ancora di più, la speranza è che anche in Italia possa esistere un intervento organico (e pazienza se non troverà il plauso nelle immediate ventiquattrore), l’unico capace di dare delle risposte, e non solo all’Europa. Prima di tutto dovrebbe darle ai familiari delle vittime, e a noi con loro. 

dal cannocchiale.it


Strage a Mazara del Vallo (TP)

(La Stampa) 18 luglio 2009
 

Quattro donne uccise, altre quattro persone, tra cui due bambini, in ospedale, una intera famiglia annientata da un assurdo incidente stradale avvenuto ieri sera alla periferia di Mazara del Vallo. Tutti travolti da un’auto impazzita, pare condotta da un giovane tossicodipendente che è fuggito e che per tutta la notte polizia e carabinieri hanno cercato. Le vittime sono una donna di 83 anni, Susanna Siragusa, le sue figlie Filippa e Alda Andreani, 50 e 48 anni, e la figlia di Filippa, Concetta Li Mani, 32 anni. Erano sedute, assieme ad altri familiari, davanti all’uscio di casa, in via Vaccara, nei pressi del porto nuovo di Mazara, per cercare di sfuggire al caldo soffocante di questi giorni. Lo fanno in tanti nei piccoli e grandi paesi del Sud, la sera si tirano fuori le sedie e tutti siedono sul marciapiede davanti casa, a parlare e a guardare la tv.

Era così anche ieri sera, davanti casa di Susanna Siragusa, quando all’improvviso è sbucata dal fondo della strada una Golf che procedeva, sulla corsia opposta, a velocità elevata. Proprio all’altezza della casa dell’anziana donna il guidatore ha perso il controllo del mezzo, l’auto ha invaso l’altra corsia e ha puntato dritto contro il gruppo di persone: le ha travolte tutte come birilli, lasciandone per terra otto. Due delle donne sono morte sul colpo, le altre due dopo il ricovero nell’ospedale Abele Ajello dove sono stati portati anche gli altri quattro componenti del nucleo familiare coinvolti nell’incidente e rimasti feriti: due bambini, figli di Concetta Li Mani, una delle vittime, il padre della donna, Giuseppe Li Mani, e il marito della sorella morta, Alda, Antonino Ranti. Nessuno di loro, secondo le prime informazioni giunte dall’ospedale, è in pericolo di vita.

Mentre i vicini di casa prestavano i primi soccorsi, polizia e carabinieri si sono messi sulle tracce del pirata della strada; pare che qualcuno sia riuscito ad annotare il numero di targa dell’auto che risulterebbe appartenere ad un giovane tossicodipendente della zona. Gli agenti sono andati in casa sua ma non l’hanno trovato. In tutta Mazara, il paese con la più importante marineria del sud Italia e culla della tolleranza razziale per l’elevatissimo numero di extracomunitari che vi lavorano, sono stati istituiti dei posti di blocco mentre alcune pattuglie hanno cominciato a battere il paese e l’hinterland. «È solo questione di tempo, lo prenderemo», dicono al commissariato dove ritengono che l’uomo, nella sua folle corsa per le vie del paese, avesse avuto poco prima un altro incidente. Nella zona, infatti, è stata trovata un’auto parcheggiata con gravi segni di una collisione con un altro mezzo


Travolte sulle strisce - da carla il 17/07/2009 * 23:19


Travolte sulle strisce

di Ernesto Ferrara
Attraversava la strada in bicicletta sulle strisce, l´ha investita un´auto guidata da un ubriaco. Ora lei, U.M.E., una ragazza di origini peruviane di 28 anni, è ricoverata a Careggi, ha entrambi i polsi rotti ma le sue condizioni non sono gravi.

Il guidatore, M.L., un fiorentino di 46 anni, non è scappato, è stato fermato e identificato dai vigili urbani, che l´hanno sottoposto al test di ubriachezza: il suo tasso alcolemico è risultato essere di 2 milligrammi per litro, 4 volte superiore al massimo consentito di 0,5. È accaduto ieri pomeriggio dopo le 18 all´incrocio tra viale Milton e via Angelo Poliziano.

La ragazza in bicicletta aveva attraversato il ponte diretta verso via Angelo Poliziano sulla pista ciclabile, mentre l´auto scendeva sul viale Milton diretta verso il Parterre. Non c´erano testimoni sulla scena dell´incidente, toccherà quindi ai vigili urbani, che hanno fatto i rilievi, fare luce sulla dinamica del sinistro.

A differenza del caso di Carlotta Fondelli infatti, dove diversi testimoni hanno raccontato che l´auto che ha investito il motorino passava con il rosso, in questo caso non è chiaro se a non rispettare i segnali sia stata la ragazza o l´auto. L´impatto, spiegano solo per ora dalla centrale di Porta al Prato, non è stato particolarmente violento ma la ragazza è stata centrata in pieno e ha sbattuto la testa. In un primo momento le sue condizioni sono apparse preoccupanti (sul posto è intervenuto il 118), quindi il trasporto al pronto soccorso di Careggi: in serata si è appreso che non è grave.

Resta il fatto che il conducente dell´auto guidava in chiaro stato di ebbrezza: la vettura è stata sequestrata e nei suoi confronti i vigili, che hanno informato il magistrato di turno, potrebbero presentare una denuncia.

E sempre ieri un´anziana è morta a Careggi dopo essere stata investita da un´auto a Figline Valdarno. La vittima di chiamava Giovanna Cadau, e aveva 81 anni. In base a una ricostruzione dei carabinieri del radiomobile di Figline, la donna è stata investita intorno alle 8.30 di ieri vicino alle strisce pedonali, mentre stava attraversando via Galileo Galilei. L´uomo alla guida dell´auto, un cinquantenne del luogo, si è fermato e ha cercato di prestare i primi soccorsi. Il guidatore non aveva assunto alcolici o stupefacenti, come hanno chiarito i test. Sul posto è intervenuto l´elisoccorso del 118 Pegaso che ha trasportato la donna a Careggi dove i medici non hanno però potuto salvarle la vita.
(17 luglio 2009) la Repubblica Firenze.it

ROMA, AUTO SULLA FERMATA DEL BUS - da Sergio il 17/07/2009 * 16:14

ROMA, AUTO SULLA FERMATA DEL BUS: UNA VITTIMA E DUE FERITI

Altra strage a Roma. Stamane alle 07,00 circa, a Roma, sulla via Cassia, un automobilista è piombato su una fermata d'autobus uccidendo una donna e ferendo altre due persone di cui una trasportata in codice rosso presso Azienda Ospedaliera. Dai racconti dei molteplici testimoni, risulta che il giovane alla guida procedesse a velocità sostenuta e fosse in fase di sorpasso quando perdendo il controllo della vettura andava a tamponare una vettura che lo precedeva per poi finire sulle persone in attesa alla fermata. Dalle prime indiscrezioni sembra che il giovane non fosse sotto effetto di alcolici o di droghe.


Sicurezza stradale: no vendita alcol dopo le 2, stop a Lega

ANSA -15/7/2009

(di Teodoro Fulgione) 

 Locali pubblici e discoteche non potranno vendere alcolici dopo le due di notte. E' stato respinto, in commissione Trasporti alla Camera, l'emendamento della Lega al testo unificato sulla sicurezza stradale che delegava ai sindaci la decisione sull'orario, modificando una norma fortemente voluta dal sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi per limitare le vittime per guida in stato di ebbrezza all'uscita dei locali. La proposta di modifica del testo, presentata da Alessandro Montagnoli, ha ricevuto 8 voti contrari del Pdl, 7 a favore e 7 astenuti (tra i quali anche uno del Pdl), scatenando l'ira dello stesso deputato leghista: "Come al solito - ha detto il capogruppo del Carroccio in commissione - il Pdl si è dimostrato scorretto e non ha mantenuto un impegno preso. Ora continueremo la nostra battaglia al Senato". Immediata la replica di Giovanardi che definisce "davvero incomprensibile l'accanimento con il quale alcuni deputati della Lega portano avanti una crociata a favore del consumo di alcool nei pubblici esercizi, nel cuore della notte fin oltre l'alba, nelle ore maggiormente a rischio di incidenti". Soddisfatto Mario Valducci (Pdl), presidente della commissione: "E' stato un lavoro faticoso ma gratificante - dice - oggi, approveremo in commissione Trasporti le modifiche al codice della strada con l'accordo di tutte le forze politiche. Ora, ci aspettiamo che il Senato approvi anch'esso in sede legislativa il testo molto rapidamente, affinché le norme possano esplicare la propria efficacia in tempo per l'esodo estivo". Secondo Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione, "le misure vanno nella direzione giusta ma il governo deve chiarire cosa vuol fare". "Poco conta la linea dei proibizionisti contro gli antiproibizionisti, si deve ragionare senza emotività ", afferma Meta, sottolineando che l'emendamento non era una comunque soluzione perché "non si può scaricare sui sindaci la decisione sull'orario di vendita di alcolici". Le misure del nuovo codice della strada, a meno di intoppi, entreranno in vigore prima del grande esodo di agosto. Il testo sarà approvato oggi per poi passare al Senato, dove dovrebbe ottenere una rapida approvazione. Ma non è da escludere un blitz della Lega a Palazzo Madama per modificare il limite delle due di notte.

Pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe, multe più salate ma con sconti sui punti della patente, possibilità di alzare il limite di velocità a 150 km/h sui alcuni tratti di autostrada dove c'é il tutor sono soltanto alcune delle misure presenti nel testo, che puntano a garantire sempre di più la sicurezza e ad abbassare il numero dei morti sulle strade.



Il 26enne era rimasto vittima di un incidente ieri pomeriggio E’ morto poco dopo la scorsa mezzanotte Carmine Morena,il 26enne di Capaccio Scalo rimasto coinvolto in un incidente stradale ieri pomeriggio in Via Magna Graecia a Borgonuovo. Il giovane, che viaggiava a bordo di una moto, si è scontrato con una Fiat Uno guidata da un 70enne che è stato denunciato, come prevede la prassi, per omicidio colposo.
Trasportato in ospedale ad Agropoli è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico.
Carmine Morena era il secodo di tre fratelli. Giocava nella squadra di calcio dell’Heraion. I funerali si terranno domani mattina alle 9.30 nella chiesa di San Vito a Capaccio Scalo.
sede Ogliastro Cilento

AUTO PRECIPITA DA CAVALCAVIA: 3 MORTI - da Sergio il 11/07/2009 * 19:39

BARI, AUTO PRECIPITA DA CAVALCAVIA: 3 MORTI

TURI (BARI) - Tre persone sono morte e altrettante sono rimaste gravemente ferite nell'uscita di strada di una Fiat Panda che dopo aver scavalcato il guardrail ha fatto un volo di alcuni metri da un cavalcavia, finendo nella campagna sottostante. L'incidente è avvenuto sulla strada provinciale Sammichele di Bari-Turi alla periferia di quest'ultimo centro, a una quarantina di chilometri dal capoluogo.

Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e automezzi del 118. I tre feriti sono stati trasportati nei vicini ospedali di Putignano (due) e Acquaviva delle fonti.

E' una dodicenne californiana, della quale non è stata resa nota l'identità perché i familiari in Usa non sono stati ancora avvisati, una delle tre vittime dell'incidente stradale avvenuto nel pomeriggio in seguito al volo da un cavalcavia di una Fiat Panda con a bordo sei persone. La ragazzina statunitense era in vacanza in Puglia insieme con un'amichetta di origine italiana, la coetanea Alessandra Amati (rimasta ferita non gravemente), che vive anche lei in California. Nell'incidente sono morti la mamma di Alessandra, Teresa Terrameo, di 43 anni, e la madre di questa, Giuseppina Soricella, di 62, di Casamassima (Bari). Ferite gravi ha riportato il guidatore della Panda, Angelo Terrameo, di 74 anni (marito di Soricella), mentre non è in pericolo di vita la sesta persona a bordo dell'utilitaria, un'altra nipotina degli anziani coniugi, di 17 mesi. I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati compiuti dai militari della Compagnia carabinieri di Gioia del colle.


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