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"MILLE PICCOLE LACRIME PER DALILA" - da Biby il 23/06/2009 * 18:27


San Pietro in Casale-BOLOGNA.  E' un silenzio assoluto,rotto all'improvviso la un pianto lungo e straziante.Il piccolo paese ha accolto così,ieri alle 16,30,davanti alla chiesal'arrivo del feretro di Dalila Ceresi,avvolto dalle corone di fiori.Un migliaio o forse più di persone,specialmente giovani accorsi per dare l'ultimo saluto alla 19 enne morta annegata giovedì scorso,dopo che la sua auto è finita fuori strada nelle acque del canale Emiliano Romagnolo.La folla davanti alla chiesa,ha accompagnatocon gli occhi umidi di pianto la bara bianca affiancata dal papà Francesco Ceresi,dalla mamma e dalla sorella Ludovica.La salma viene portata sulle spalle.Sotto centinaia di sguardi,lasciando un eco di dolore nel paese,un'eco impossibile da dimenticare.



Nella mattinata di lunedì 22 giugno 2009, il presidente Cassaniti è stata chiamata, dal conduttore di "24 Mattino" (Radio24), a commentare la sentenza della Corte d'appello di Roma, con la quale è stata dimezzata la pena inflitta, in primo grado, a Stefano Lucidi.

REGISTRAZIONI AUDIO


 

 «Così Lucidi tornerà presto libero»  

IL TEMPO 

20.06.2009 


È il legale dell'associazione familiari vittime della strada Cesari a criticare la sentenza contro il «pirata»
«Così Lucidi tornerà presto libero»

Indignazione«L'imputato non ha ancora pagato un euro per aver ucciso due ragazzi»


Erano tre ragazzi, tutti con un'età compresa tra i 20 e i 23 anni. Tutti «colpevoli» di essere passati nel posto sbagliato al momento sbagliato: all'incrocio tra via Regina Margherita e via Nomentana.
Tutti investiti e uccisi da due «pirati della strada».

Uno, Stefano Lucidi, due giorni fa ha ottenuto uno sconto di pena, da dieci anni di galera per omicidio volontario, a cinque anni di carcere per omicidio colposo.

Il secondo, invece, Ignatiuc Vasile, è stato condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Il suo difensore ha già presentato appello contro la sentenza di condanna e a giorni sarà fissata la data della prima udienza del processo di secondo grado.

Ora la speranza dei parenti dello studente di 20 anni Rocco Trivigno, ammazzato dal moldavo il 18 luglio del 2008, è di non sentire un verdetto come quello che hanno dovuto ascoltare i genitori di Flaminia Giordani e Alessio Giuliani. «La sentenza di due giorni fa deve far indignare tutto il popolo italiano, quella decisione non è altro che un mostro giuridico, è un passo indietro per la civilità del diritto, è ingiusta e pericolosa», ha tuonato l'avvocato Gianmarco Cesari, legale dell'associazione italiana familiari vittime della strada. Il legale, che negli ultimi anni è riuscito a ottenere le più alte condanne nei confronti dei pirati della strada drogati e ubriachi, non usa mezzi termini per condannare la sentenza della Corte d'assise d'appello che ha dimezzato la pena contro Stefano Lucidi. «L'aspetto ancor più preoccupante è che questa persona nel migliore dei casi potrebbe ottenere gli arresti domiciliari a breve, nel peggiore, invece, è che tra un anno possa addirittura ottenere la libertà e tornare in circolazione. Sono possibilità che devono indignare. Ricordiamoci che dopo aver ammazzato due ragazzi è anche scappato, lasciandoli in terra senza vita». A mandar su tutte le furie il legale  dell'associazione è anche il fatto che Lucidi non ha pagato ancora un solo euro da quando è stato condannato in primo grado dal gup a dieci anni di galera. «È un irriducibile, basta pensare che dal 2001, quando gli fu sospesa la patente, Lucidi non ha più effettuato gli esami necessari per riottenere il documento, quindi per sette anni ha continuato a guidare la macchina indisturbato per le vie della Capitale». L'avvocato ha già annunciato che farà di tutto per convincere il procuratore generale a impugnare la sentenza che non esita a definire un «mostro» giuridico.

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Rassegna stampa


 In Corte d’Appello la civiltà del diritto fa un passo indietro
Processo Lucidi: ha ucciso due giovani

18/6/2009
Il mancato rigetto dell’appello avverso la coraggiosa sentenza del Giudice Marina Finiti di Roma, la derubricazione del reato da omicidio con dolo eventuale ad omicidio plurimo con colpa cosciente ed addirittura il dimezzamento della pena da 10 a 5 anni con le attenuanti generiche, rappresenta un grave arretramento della civiltà del diritto, che delegittima l’opera dei magistrati che riconoscono la sussistenza del dolo eventuale nel crimine stradale.
La Corte di Assise di Appello di Roma manifesta con questa sentenza di non sapere ancora uscire dalla sottovalutazione del reato e del danno, e di non riconoscere in chi guida con aggressività ed effettiva percezione del rischio mortale, e di fronte a particolari caratteristiche della personalità del pirata della strada, la sussistenza dell’omicidio volontario, sostenuto sia dal Procuratore Generale e sia dai familiari dell’AIFVS che rivendicano la dignità dei due giovani uccisi, delle famiglie e della stessa AIFVS quale ente collettivo di difesa della vita sulla strada.
La sentenza d’Appello crea disorientamento sociale, perché fa venir meno il monito sociale contro la guida connotata da spregiudicata noncuranza nei riguardi della vita umana e nella possibilità di trasformare un’auto in un’arma per uccidere.
L’AIFVS si chiede come lo Stato possa giustificare uno sconto di pena del 50% a un criminale della strada e senza patente!
Se l’art. 133 del codice penale stabilisce che il giudice, per applicare una pena congrua, nell’esercizio del suo potere discrezionale, deve valutare la gravità del reato desumendola dal grado della colpa, dalla gravità del danno e dal comportamento  del reo; e se per l’omicidio colposo da incidente stradale l’art. 589 del codice penale prevede – per morte di una persona e ferimento di altre o per morte di più persone – pene fino a 12 anni, non riusciamo a capire come può un giudice, in una situazione di danno massimo (è un danno minimo uccidere due giovani?), di colpa addirittura cosciente e di un comportamento riprovevole e trasgressivo dell’imputato (addirittura guidava senza patente, ritirata nel 2001!) diminuire la pena! Il buon senso ci porta a pensare che il giudice debba partire dal massimo nell’applicazione della pena, e cioè da 12 anni, applicando i diminuenti di rito riferiti ad un terzo, e quindi la giusta pena, tenuto conto della rubricazione del reato, doveva essere di anni otto! Dai giudici ci aspettiamo il rispetto della legge nella giusta valutazione del danno conseguente al comportamento di trasgressione dell’imputato, e non decisioni che sanno di arbitrio e di discriminazione!
L’AIFVS ha incaricato l’avv. Gianmarco Cesari di fare istanza immediata al Procuratore Generale affinché impugni la sentenza avanti alla Corte di Cassazione, per la sua riforma ai fini di verità e di giustizia.
Noi familiari delle vittime vogliamo una società più civile e più giusta, rispettosa della legalità, a partire dagli stessi operatori della giustizia.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS


Il conducente era ubriaco alla guida:

Frontale, muoiono una donna e un bimbo

Terribile scontro tra due auto sulla statale 121 Palermo-Agrigento. Un conducente era ubriaco e senza documenti

Corriere della sera

PALERMO - Una donna di 21 anni e un bambino di 3 sono morti in uno scontro frontale tra due auto, lungo la statale 121 che collega Palermo ad Agrigento, vicino allo svincolo per Misilmeri. La 21enne, Sonia Versaggio, era di Belmonte Mezzagno ed era parente del bimbo, morto poche ore dopo l'incidente in ospedale.

FERITI - Si sono scontrate una Mercedes diretta a Palermo e una Opel Corsa che viaggiava in direzione opposta. Secondo la Polstrada l'incidente sarebbe stato causato da un sorpasso azzardato di una delle due vetture. L'impatto è stato terribile. I sette feriti, tra i quali due bambini - entrambi gravi - di 5 anni e 3 mesi, sono stati trasportati negli ospedali Civico, Cervello, Buccheri La Ferla e nel pediatrico Di Cristina. Il piccolo di 3 mesi è stato operato nella notte dall'equipe della rianimazione ed è in prognosi riservata; la bambina di 5 anni ha un edema celebrale e i medici sperano di poterle salvare la vita. Tra i feriti anche la madre del bimbo morto: ha 18 anni ed è in coma.

UBRIACO - Il conducente della Mercedes, Epifanio Cammarata, non aveva documenti con sé ed è risultato positivo al test etilico, con un tasso di tre volte superiore alla media. Il giovane ha riportato gravi ferite ed è in prognosi riservata all'ospedale Civico di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La statale Palermo-Agrigento viene chiamata «la strada della morte» per il grande numero di incidenti che si verificano.


in Toscana:weekend nero - da carla il 15/06/2009 * 00:09


Weekend nero: sulle strade quattro vittime in poche ore

In Toscana giornata di sangue sulle strade: quattro morti, ad Avenza, in provincia di Massa-Carrara, sull'autostrada A11 Firenze-Mare ( dove è morto un imprenditore in un terribile tamponamento) e sulla Tosco-Romagnola vicina a Cascina, altezza dell'incrocio per San Frediano. Nel tardo pomeriggio, infine un motociclista di Castelnuovofiorentino ha perso la vita sulla Siena-Firenze.Anche ad Avenza è morto un centauro che ha perso il controllo della moto ed è stato trovato senza vita sull'asfalto dopo una serata con gli amici.

dal Tirreno 14 Giugno 2009


 Ubriaco investe e uccide tre persone

 (AGI) - Cosenza, 14 giu. - Sta proseguendo, presso la camera mortuaria dell'ospedale di Rossano (CS), la mesta processione dei parenti e degli amici dei giovani che questa notte sono morti, falciati da un'auto sulla Strada Statale 106, in localita' Ponte Cino, tra Rossano e Corigliano Calabro. Le vittime sono due diciannovenni di Corigliano Calabro, Francesco Pietrafitta e Dario De Luca, e un quarantaquattrenne di San Lorenzo del Vallo, Vincenzo Ciliberti. Ci sono anche tre feriti, ricoverati nell'immediato presso l'ospedale rossanese. Il piu' grave, Luigi Casciaro, 19 anni, e' stato poi trasferito in mattinata al nosocomio di Cosenza. Altre due persone sarebbero praticamente illese. Secondo la Polizia Stradale, che sta ancora studiando la dinamica del sinistro, due auto con a bordo 8 persone, una Fiat Punto e una Audi A5, si sono scontrate nei pressi di una curva. Ma non ci sarebbero stati feriti. Mentre gli occupanti delle auto erano in strada, per controllare i danni, e' arrivata la BMW X5 guidata da Natale Aloe, 49 anni, di Rossano, già noto alle forze dell'ordine. La sua grossa auto avrebbe investito in pieno il gruppo di persone. Alla prova alcolemica, Aloe e' risultato avere un grado di alcool nel sangue quasi pari a 3, secondo le prime indiscrezioni. Sarebbe quindi stato giudicato, secondo gli inquirenti, quasi in coma etilico. L'uomo e' stato subito arrestato per omicidio colposo plurimo e portato nel carcere di Rossano.
 


 

 

Cancellato l'emendamento che permetteva la vendita di alcolici dopo le 2 nelle discoteche.

DROGA: GIOVANARDI, OK SENATO SU ALCOLICI NEI LOCALI NOTTURNI

(AGI) - Roma, 10 giu - “Il Senato ha giustamente cancellato con voto bipartizan una norma strampalata e surreale, inserita surrettiziamente alla Camera nella legge Comunitaria 2008, che prevedeva il divieto di somministrare alcolici nelle discoteche e nei locali da ballo dopo le ore 2 della notte e, contemporaneamente, la possibilita’ di interrompere tale somministrazione, dopo le 2 di notte, mezz’ora prima della chiusura del locale, anche se questo avveniva all’alba. Sono grato al Senatore Luigi Compagna per aver presentato questo emendamento, nel momento in cui per la prima volta, dopo tanti anni, si registra un forte calo dei morti e dei feriti negli incidenti stradali particolarmente nella fascia oraria notturna delle cosiddette ’stragi del sabato sera’”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.(AGI)



Ceprano (FR): Fiaccolata per ricordare le vittime della strada

Fiaccolata per ricordare le vittime della strada

Ceprano (provincia di Frosinone) / giovedì 4 giugno 2009

FOTO E VIDEO

Nella serata di giovedì 4 giugno 2009, con partenza ed arrivo nel piazzale antistante la chiesa di San Rocco, si è svolta, a Ceprano, in provincia di Frosinone, una fiaccolata per ricordare le vittime della strada e sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme stradali.

L'iniziativa è nata da un tragico incidente, occorso due anni fa sulla Casilina, in cui persero la vita Bruno Andreli e Daniela Siddi e la moglie di Bruno riportò delle gravi lesioni permanenti.

Ad aprire il corteo, gli striscioni dell'Associazione nazionale Carabinieri (sezione di Ceprano), della quale Andreli faceva parte, e dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada-AIFVS o­nlus (sezione provinciale di Frosinone). Fra i tanti presenti, Marco Colucci, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ceprano.

Al termine della fiaccolata, Caterina Andreli, figlia di Bruno, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti alla manifestazione, ribadendo l'importanza di essere continuamente attenti nella guida.

Qui di seguito, un commento lasciato da Caterina sul blog dell'AIFVS di Frosinone, per pubblicizzare la fiaccolata, inizialmente prevista per il 31 maggio 2009 e poi rinviata al 4 giugno per il maltempo:

Ciao sono Caterina, come sempre questi eventi mettono in risalto quanto sia importante non fermarsi per far in modo che anche chi non è stato toccato da questo tragico destino venga sensibilizzato, per dar voce davvero a chi non ne ha. Io, sfortunatamente, faccio parte di coloro che sanno bene ciò che significa e sto organizzando la seconda fiaccolata in memoria di Mio Padre Andreli Bruno investito il 31 maggio a Ceprano insieme alla moglie, e Daniela, morta dopo sei mesi di agonia. Sto lavorando affinché accorrano in molti, per gridare, per dire a tutti quanto è importante mettersi al volante di un'auto ed essere coscienti che basta solo un attimo di distrazione per far finire una bella passeggiata nel modo più tragico che si possa immaginare. Con la morte. Spero che questa mia lettera venga letta dal sig. Cocco. La fiaccolata partirà dalla Chiesa di S. Rocco alle ore 21 Ceprano (FR).


Fiaccolata per il mio Papà - da caterina69 il 04/06/2009 * 09:44


La fiaccolata prevista per il 1 Giugno è stata spostata(causa pioggia insistente) a stasera 4 Giugno, ore 21 Ceprano(Frosinone) piazzale chiesa di San Rocco.

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