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PROVO DISGUSTO - da renato il 05/04/2009 * 00:33


SEDE OGLIASTRO CILENTO

Vorrei rendere pubblica questa notizia alla aifvs.
Il dirigente scolastico Pietro Nese della scuola media Gino Rossi Vairo di Agropoli (SA)si e' rifiutato categoricamente, di far eseguire il corso di primo soccorso nel suo istituto...proposto da questa sede di Ogliastro Cil.il motivo?ci sono altre priorita',molto meglio piu' ore di matematica e inglese...non sto qui a raccontare il tutto,voglio evitare almeno a voi il disgusto che ho provato io....come Resp di questa sede..rendero' pubblica questa notizia ai giornali e al blog della citta' di Agropoli....la SENSIBILIZZAZIONE E LA PREVENZIONE deve iniziare dalle scuole,E DOVREBBERO ESSERE PROPRIO I DIRIGENTI SCOLASTICI I PRIMI A DOVER SOSTENERE QUESTI PROGETTI....
Resp.Teresa Astone

LETTERA APERTA AI GIOVANI.. - da renato il 02/04/2009 * 20:57


AIFVS sede di Ogliastro cil... ...           Il grande dono che c' è stato dato è il libero arbitrio, cioè il poter scegliere. Scegliere vuol dire

semplicemente avere due strade davanti e decidere di imboccarne una anziché l'altra. Vuol dire anche saper rinunciare: non so cosa c'era nell'altra strada, né mai lo saprò perché l'ho lasciata alle spalle e non posso più tornare indietro.
* Perché le scelte costituiscono un percorso. Un percorso che si rivela ben più aspro del semplice farsi trasportare dalla corrente. * Viviamo ormai da troppo tempo in una società che, come unica legge, riconosce il diritto. Tutti sono pronti ad alzare la voce e a ricorrere a ogni mezzo per fare rispettare i loro diritti. Nessuno sembra invece ricordare che i diritti esistono in quanto prima sono stati assolti dei doveri.
* Per quanto si giri intorno abbiamo sempre due strade tra le quali scegliere, una che ci porta al compimento dell essere uniche creature e l'altra che ci porta alla separazione di quella che era la nostra vita. Così, per prima cosa, devi avere in mente che tipo di amore vuoi conoscere nella tua vita. Quello della confusione o quello della comunione? o quello che coinvolge la profondità del tuo cuore? Naturalmente non c'è nessuna regola, nessun percorso prestabilito, perché ogni essere umano vive della ricchezza della sua diversità. Ciò che va bene per uno, può essere estremamente negativo per un altro. Non si è più capaci di ascoltare, e né di aiutare,questa è la verità....e senza costanza, senza dedizione non si raggiunge niente in nessun campo.c è chi crede che esistere sia stare in platea a guardare uno spettacolo, senza neppure fare uno sforzo per cambiare questo nostro mondo, noi familiari delle vittime della strada abbiamo scelto quest' altra strada...quella di farci sentire..quella di intervenire per far si' che altri non debbano soffrire quello che noi soffriamo,. una pianta , per crescere rigogliosa, necessita della giusta quantità di luce e di acqua, così la vita interiore, per procedere nella verità, ha bisogno dell'immobilità e della pazienza .noi familiari ci siamo caricati di tanta pazienza oggi nell aiutare gli altri,aiutare tanti giovani nel lungo percorso della vita..dopo che accadono queste tragedie la vita ti cambia in tutto,e non si riesce a vedere o capire con chiarezza cosa ci stà accadendo. Ci si sente persi, ma soprattutto soli, si perde la visione della vita, esiste solo tristezza, apatia e tutte quelle sensazioni che ti distruggono il cuore.
ed inizi ad interrogarti..questa è una battaglia contro se stessi, questo stato di confusione incertezza che ti fa sentire il vuoto sotto i piedi, dove tutto è fragile, dove non esiste un punto di riferimento.Ma poi ci si sveglia un mattino ed inizi ad interrogarti...Ma cos'è questa continua fuga? È paura, impazienza, non voler mettersi in ascolto. Piuttosto che affrontare il vuoto, corro. Pur di non fronteggiare il silenzio, salto. Per non stare fermo, per capire qual è la strada giusta, imbocco la prima via che trovo. Dove va? Non importa! L'importante è muoversi, non farsi prendere dallo sconforto di non essere da nessuna parte. Ecco, credo che il primo passo per intraprendere la strada della purificazione del cuore sia proprio quello di rendersi conto. Il cammino interiore è simile al lavoro che una volta facevano gli uomini per accendere il fuoco..
vi lascio con una frase di una nota scrittrice… la dedico a voi giovani che siete il futuro di questa società…
Si batte e si ribatte una pietra contro l'altra, senza stancarsi,
finché scocca la scintilla.
Per nascere il fuoco ha bisogno del legno
ma per divampare deve aspettare il vento.
Cercate dunque sempre il fuoco nella vostra vita, attendete il vento,
perché senza fuoco e senza vento i nostri giorni
non sono molto diversi da chi cerca
una mediocre prigionia." combattete sempre per le giuste cause e date esempio di responsabilità nel rispetto della vita propria e altrui.....

 Resp.Teresa Astone


 Uccide guidando ubriaco, oltre quattro anni di carcere e deve risarcire per danni l’Aifvs

Tribunale di Ferrara, sentenza nella direzione del cambiamento

1/04/2009


L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, costituitasi con l’avv. Domenico Musicco parte civile nel processo penale per l’uccisione di Cormac Page, apprezza la sentenza pronunciata dal Giudice Silvia Marini del Tribunale di Ferrara, che ha inflitto a Marco Calura quattro anni ed un mese di reclusione, l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, la sospensione della patente per quattro anni e tre mesi, condannandolo inoltre alla refusione delle spese processuali ed al risarcimento danni in favore della nostra Associazione.

Era la sera del 14 marzo 2007 e Cormac Page stava tornando a casa, dalla sua famiglia, quando sulla Ferrara-Mare, all'altezza di Corte Centrale, verso le ore 22, la sua vita si è incrociata con quello di Marco Calura. Quest’ultimo sopraggiungeva alle spalle di Page e il suo piede premeva sull’acceleratore. Stava andando a 135 km/h in una strada con il limite dei 90, e nelle vene aveva un tasso alcolemico altissimo (3,80 mg/dl) quando tampono’ l’auto di Cormac Page, uccidendolo sul colpo.
La sentenza pur non applicando in modo pieno il massimo della pena – cosa che noi auspichiamo quando i comportamenti sono scellerati e le conseguenze devastanti – rafforza, tuttavia, l’attenzione ai diritti delle vittime.

Il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto all’AIFVS il merito di una battaglia a favore della civiltà e questa sentenza si pone come punto di riferimento per le ulteriori costituzioni di parte civile dell’AIFVS, vedendosi finalmente riconoscere una funzione sociale efficace nella difesa dell’interesse collettivo concernente la vita e la salute sulla strada, e quale unico ente rappresentativo delle vittime della strada in Italia.

Riteniamo che per i giudici degni di tale nome sia giunto il tempo di porre fine a sentenze aprioristiche con pene minime e sospese a fronte di danni gravissimi ed irreversibili, frutto di trasgressione delle norme e della sottovalutazione del diritto degli altri alla vita: non possiamo continuare ad accettare passivamente sentenze discriminanti pronunciate In nome del popolo italiano, che sottovalutano il danno arrecato alle vittime ed ai familiari e attenuano le responsabilità dei colpevoli! 

Tuttavia guardiamo con fiducia al cambiamento, poiché vediamo crescere il numero dei giudici che, nell’applicazione della norma, tengono conto del diritto alla giustizia delle vittime e considerano colpa grave il difetto di percezione sociale.

Auspichiamo che tutta la Magistratura, compresa la Corte di Cassazione, sappia realizzare un’inversione di tendenza, e si decida finalmente a non sottovalutare la gravità della distruzione del diritto alla vita ed alla salute sulla strada.
                               
                                                                                 Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
                                                                                           presidente AIFVS


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Il commento alla sentenza di Anna Barbieri

Ferrara, lì 10/04/09
 
Oggetto: Sentenza a carico di Marco Calura per l’uccisione di Cormac Page
 

“Una sentenza nella direzione del cambiamento” ha scritto giustamente la Presidente della nostra Associazione in merito alla sentenza emessa dal Tribunale di Ferrara nel procedimento giudiziario a carico di chi, con un tasso alcolico superiore più di 6 volte a quello legale e guidando ad una velocità non inferiore ai 135 km/h (così ha stabilito la perizia) su una strada con il limite dei 90 km/h, ha ucciso la sera del 14/03/2007 mio marito Cormac Page, con una condanna a 4 anni e 1 mese di reclusione   continua.png

 


(LA VITA) - da renato il 27/03/2009 * 23:47


AIFVS sede di Ogliastro Cilento
PROGETTI PER DEBY
Ho il piacere di comunicare che la sede di OGLIASTRO ha promosso, una campagna per   sensibilizzare i giovani alla sicurezza stradale... negli istituti delle scuole medie e superiori..un corso di primo soccorso e prevenzione tenuto dalla Dott.ssa Elvira Serra di Agropoli e di qualche volontario della Misericordia di Salerno...il corso della durata di mezza giornata ,a gruppi di cento studenti,prevede altresi', la proiezione di filmati attinenti la problematica di cosi' scottante attualità..
L ' iniziativa è per far riflettere,sensibilizzare,far conoscere per cambiare..

(LA VITA)

“NON BUTTIAMO AL VENTO UNA COSA COSì PREZIOSA CHE CI è STATA DONATA”

INIZIATIVA CHE CONTRIBUISCE : AL  RISPETTO DELLA VITA.

resp.sede Teresa Astone.


Il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
 

"Servono misure urgenti"


Processi lenti, il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
L'Italia ha fatto dei progressi ma non ha ancora risolto in modo definitivo il problema della lunghezza dei processi: quasi 9 milioni i casi pendenti nei tribunali. Il monito del Consiglio d'Europa: "Servono misure ad hoc"

Il Consiglio d'Europa richiama ancora una volta l'Italia a risolvere il problema strutturale dell'eccessiva lungaggine delle procedure giudiziarie. In una nota pubblicata oggi, il Comitato dei ministri, organo esecutivo dell'organizzazione, invita le autorità italiane ad adottare celermente le necessarie misure per accelerare i processi civili, penali e amministrativi.

Il Comitato ritiene inoltre necessaria ed urgente l'adozione di misure ad hoc per ridurre l'elevato numero di cause pendenti davanti ai tribunali civili e penali (approssimativamente 5 milioni e mezzo le prime, e 3 milioni e 200 mila le seconde) e allo stesso tempo incoraggia fermamente le autorità italiane a rivedere la legge Pinto. Questa legge, emanata nel 2001 per risarcire le vittime delle lungaggini processuali, si sta dimostrando inadatta, secondo il Comitato ministri, a risolvere il problema, come dimostra l'elevato numero di italiani che si sono rivolti alla Corte di Strasburgo per indennizzi troppo ridotti o avvenuti in ritardo. Il Comitato invita quindi l'Italia a creare un fondo speciale per i risarcimenti e a semplificare le procedure per ottenere gli stessi.


Tragedia sul Raccordo anulare
Drogato in auto, centauro decapitato

Trentaquattrenne tamponato e poi investito sul Grande raccordo anulare da una Mini Cooper guidata da un coetaneo.
La testa è ruzzolata sull'asfalto per 150 metri, trinciata di netto dall'auto che lo aveva tamponato e poi travolto, guidata da un automobilista risultato positivo ai test di droga e alcol. È morto così l'altra sera, decapitato sul grande raccordo anulare, mentre rincasava in sella al suo scooter, Lamberto Maria Lauri, un romano di 34 anni, l'ultima vittima di una lunga serie di incidenti stradali causati dai pirati che si mettono al volante ubriachi e drogati. La tragedia si è verificata poco prima di mezzanotte, verso le 23.45 circa, al chilometro 41.600 della carreggiata esterna del Gra, all'altezza dell'uscita Romanina. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Settebagni, il ragazzo era in sella al suo Suzuki Burgman quando è stato tamponato da una Mini Cooper condotta da un romano di 31 anni, in auto con altre due persone.

 Dopo il tamponamento il centauro è finito prima sull'auto poi sull'asfalto ed è stato investito dalla macchina che lo ha decapitato. La testa è stata ritrovata 150 metri più in là. Il serbatoio della moto nell'impatto si è rotto facendo fuoriuscire la benzina che ha provocato l'incendio della Mini Cooper. Illesi i passeggeri della vettura. Su disposizione del magistrato sono stati richiesti gli esami del sangue del conducente dell'auto per capire se avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti, che sono risultati positivi. La mattanza continua. E il Parlamento accelera sulle modifiche al codice della strada. L'Associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs) rilancia: «chi guida in preda all'alcol o dopo aver assunto stupefacenti si accolla il rischio di ledere e uccidere, e accetta la previsione del rischio in piena consapevolezza.

Per questo se ci scappa il morto, il reato deve essere equiparato all'omicidio volontario» ribadisce l'avvocato Gianmarco Cesari di Aifvs, che ricorda che l'associazione «mette a disposizione tutte le armi difensive e l'esperienza acquisita per sostenere il dolo eventuale al processo». Sempre ieri, avviso di chiusura indagine e richiesta di rinvio a giudizio in vista per un avvocato civilista romano di 27 anni che lo scorso 13 dicembre, in largo delle Vittime del Terrorismo, mentre era in forte stato di ebbrezza alcolica travolse con la sua auto, uccidendolo, il pedone Franco De Angelis.


 Sanzioni durissime, fino a 15 anni di carcere, ma anche tanti soldi per segnaletica, pattuglie, educazione nelle scuole. E patente a 17 anni

Rivoluzione sicurezza stradale
Mai così tante novità

Pugno di ferro nella nuova proposta di modifica al codice della strada che prevede tante di quelle modifiche da rendere plausibile parlare di svolta. Una lunga serie di articoli predisposti dalla Commissione Trasporti della Camera e che poggiano, come base, sulle novità della proposta di legge del Partito Democratico, presentata da Meta, approvata alla Camera la scorsa legislatura e bloccata dallo scioglimento anticipato delle camere. Ma la sicurezza stradale non è una questione politica, non è né di destra né di sinistra, per cui ben venga la sua approvazione, ben vengano le modifiche apportate da questo governo e ben venga qualsiasi novità sul tema. E qui ce ne sono davvero tante...

Un esempio per tutti: in caso di incidente avendo provocato la morte ci sarà il ritiro immediato della patente, con una sua sospensione fino a quattro anni. Ma se il conducente è in stato di ebrezza o drogato si arriva al ritiro immediato della patente e sospensione provvisoria fino a cinque anni, ma anche la revoca del permesso di guida con impossibilità di conseguire una nuova patente prima di cinque anni, reclusione da tre a dieci anni (pena aumentata fino al triplo, ma non più di 15 anni, nel caso di morte di più persone) e dopo la sentenza di condanna, anche con condizionale, confisca penale del veicolo. Mentre un drogato al volante, anche se non ha provocato nessun incidente, fra le altre cose rischia un'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l'arresto da sei mesi ad un anno. Sono solo pochi casi, ma significativi di come il governo abbia deciso di usare il pugno di ferro per contrastare la strage di innocenti che ogni giorno avviene sulle nostre strade. "Ci sono tantissime novità in questo decreto continua Valducci, novità che faranno storia perché per la prima volta, ad esempio, introduciamo il concetto che o guidi o bevi. E l'efficacia che questa legge potrà avere sui giovani sarà enorme perché il loro stile di guida futuro ne sarà certamente influenzato".

Ma la sicurezza stradale, si sa, non è solo una questione di sanzioni e senza soldi e numeri (le fondamentali statistiche per capire il fenomeno) non si va da nessuna parte. Così finalmente è stato creato un centro di coordinamento unico per avere dati di incidenti e viabilità in tempo reale e - soprattutto - si è costituita una Direzione Generale per la Sicurezza Stradale allo scopo di capire quanti sono i proventi delle sanzioni amministrative comminate per trasgressioni al Codice della Strada. Si sa che il Codice della Strada fa obbligo a tutti i Comuni con oltre 10.000 abitanti di comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il gettito delle sanzioni per destinarne la metà alla sicurezza , ma fino oggi era stato impossibile anche capire di cosa parlavamo. Invece ora si scopre che proiettando il gettito medio per abitante delle diverse fasce demografiche all'intero gruppo dei comuni, per il 2007, dalle sanzioni arriva gettito complessivo dell'ordine di 1.761 milioni di Euro. E se i comuni non stanziano i soldi per la sicurezza stradale in futuro lo stato avrà un arma micidiale: bloccare del tutto o decurtare i finanziamenti ai comuni. Non solo: è stato creato anche una specie di fondo presso il ministero solo per introdurre l'insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole, per l'ammodernamento della segnaletica e per l'aumento dei controlli su strada. Un fondo che avrà accesso diretto al 10 per cento di quel 50 per cento dell'introito totale delle sanzioni.

Ma torniamo alle modifiche perché ci sarà maggiore severità nei limiti per i principianti alla guida: nel primo anno dal conseguimento della patente B il testo prevede il divieto di superare i 90 kmh in autostrada (il limite attuale è 100) ed i 70 Kmh per le strade extraurbane principali (oggi 90). Mentre sale da 50 a 55Kw/t la potenza massima delle autovetture che potranno guidare i neopatentati. Nel testo c'é forte attenzione ai giovani, con la novità della possibilità di una sorta di foglio rosa a 17 anni: la cosiddetta ''guida accompagnata'' per fare esperienza prima dei 18 anni, che ha portato buoni risultati all'estero.

Nuove regole anche per le autoscuole, con criteri più severi soprattutto nella formazione degli istruttori. E per le lezioni di guida il testo prevede, per esempio, esercitazioni obbligatorie in autostrada o strade extraurbane, e anche di notte, con un istruttore qualificato. Potrebbe essere inserito anche l'obbligo dell'esame di teoria prima del foglio rosa. Più severità anche nelle revisioni della patente.

Tra le possibili novità, anche l'introduzione sperimentale della ''scatola nera'', con dispositivi elettronici che possono servire a ricostruire la condotta di guida o la dinamica di incidenti. Il testo prevede anche, tra molte altre modifiche, il rafforzamento di progetti di educazione stradale, e nuovi criteri di ripartizione dei proventi delle multe per destinarli a interventi per la sicurezza stradale (come l'ammodernamento della segnaletica) o per rafforzare le dotazioni delle forze dell'ordine (a partire dall'acquisto di auto).

Sul testo che il ministro Matteoli intende recepire in un decreto c'é già una sostanziale unanimità in Commissione Trasporti sulle proposte principali: il lavoro è stato portato avanti come approfondimento della proposta di legge presentata a inizio legislature dal capogruppo del Pd in Commissione, Michele Meta, e che riprende la proposta in discussione la scorsa legislatura, già approvata alla Camera dei Deputati e mai portata a termine a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.

Rimane però il problema legato alla composizione dell'attuale codice della strada, vecchio di 30 anni, revisionato 17 anni fa e appesantito da qualcosa come 70 interventi legislativi (71 con quello di ieri...). Per fortuna è in arrivo una legge delega per portare entro la fine del 2010 a una nuova edizione. Allora la rivoluzione sarà completata, anche se la strada per una chiarezza legislativa è ancora lunga: proprio ieri però la Corte di Cassazione ha stabilito che non basta essere ubriachi al volante ed aver falciato due persone sul marciapiede per meritare una condanna per omicidio volontario...

(26 marzo 2009)


VINCENZO BORGOMEO Repubblica


Trasporto merci a zero morti - da anna il 26/03/2009 * 21:04


Presentato a Bruxelles il 9 marzo il futuro della tecnologia dei trasporti delle merci: il tubo PipeNet, che anche l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada aveva ospitato nel suo stand al Motor Show nel 2006. Al posto di mortali camion la merce fino a 50kg, che rappresenta oltre l'80 per cento dei pacchi che viaggiano, può muoversi a velocità impensabili: fino a 1500 km/h: ma in sicurezza! Con costi di installazione inferiori a molte opere autostradali, e un enorme risparmio di tempo e di vite umane. Ci auguriamo che i governi appoggino la costruzione di sistemi di trasporto progettati a zero morti e finanzino questo tipo di installazioni. Milano Napoli in 40 minuti! Quale camion può fare di meglio? Allora sì che la mozzarella arriva fresca e non sporca di sangue. http://www.pipenet.it/file/Stampa/Rassegna_Stampa_bruxell_2009.pdf

Bene Matteoli ma ritirate a vita la patente ai criminali stradali!

Ubriachi e drogati continuano ad uccidere i nostri figli.

 24/03/2009

Il diritto ad avere la patente deve corrisponde al dovere di rispettare le norme e l’incolumità dei cittadini: la loro inosservanza deve comportare l’affievolimento di tale diritto, fino a perderlo definitivamente. Questo per l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada significa preparare un articolato sulla sicurezza stradale su cui 'compiutamente ed efficacemente' sta lavorando la Commissione Trasporti della Camera. Questa la risposta alle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Matteoli e ai drammatici fatti che continuano inesorabilmente ad avvenire sulle nostre strade: ieri a Roma un guidatore ubriaco e drogato ha ucciso due giovani; tre giorni fa Lorenzo Mariolini di 14 anni è stato ucciso ad Alfianello da un guidatore ubriaco, al quale era stata tolta la patente per ben tre volte per guida in stato di ebbrezza.

 

L’Associazione esprime il proprio sconcerto ed invita le istituzioni a riflettere: ridare la patente a chi è ubriaco recidivo alla guida è come dare la licenza di uccidere.

 

L’Associazione continua a chiedere in questi casi la revoca a vita della patente. Occorre rivedere l’entità della perdita dei punti in rapporto alla trasgressione.

 

L’Aifvs sottopone all’attenzione del Governo la necessità di misure sanzionatorie adeguate ad incrementare il senso di responsabilità nel conducente. La perdita definitiva dei punti della patente, per i comportamenti che mettono a repentaglio la vita altrui, e’ un intervento a costo zero per salvaguardare il bene piu’ prezioso: la vita.

 

 

                                                                            Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

                                                                                       presidente AIFVS


Quattordicenne ucciso da un pirata sotto gli occhi dei genitori

22 marzo 2009

Un ragazzino di quattordici anni è stato travolto e ucciso da un pirata della strada mentre viaggiava a bordo del suo ciclomotore
Un ragazzino di appena quattordici anni è stato travolto e ucciso da un pirata della strada mentre viaggiava a brodo del suo ciclomotore. Il tutto è avvenuto sotto lo sguardo dei genitori del ragazzo che lo stavano osservando mentre erano fermi poco distante.

L’incidente è avvenuto ad Alfianello, in provincia di Brescia, ed ha portato all’arresto di S. N. il ventiseienne responsabile dell’incidente. Attraverso le analisi praticate all’uomo, è stato scoperto che il tasso alcolico riscontrato nel suo sangue era di circa tre volte superiore a quello normalmente consentito.

La dinamica dell’incidente è stata chiarita da diverse persone che hanno assistito all’impatto. Tra di loro anche i genitori del ragazzo.
Il quattordicenne stava apprestandosi ad uscire a bordo del suo scooter quando è stato investito in pieno dall’automobile guidata dal pirata che viaggiava a velocità elevata.

Il ragazzino è stato sbalzato a circa trenta metri di distanza ed è morto a causa di una frattura al cranio.


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