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Roma, resta in carcere Stefano Lucidi: respinta richiesta domiciliari


Secondo il giudice l'uomo ''appare soggetto cinico, privo di scrupoli, sprezzante delle regole, incline al ricorso, alla violenza fisica, incapace di contenere adeguatamente gli impulsi e di misurare le proprie reazioni''
ultimo aggiornamento: 01 dicembre, ore 15:35
Roma, 1 dic. (Adnkronos) - Resta in carcere Stefano Lucidi, l'uomo condannato a 10 anni per aver travolto e ucciso due ragazzi in motorino su via Nomentana all'incrocio con Regina Elena il 22 maggio scorso. Il giudice Marina Finiti ha respinto la richiesta di arresti domiciliari.

A respingere la richiesta di arresti domiciliari fatta dal difensore di Lucidi, Basilio Fiore, e' stato il gup Marina Finiti che la settimana scorsa ha inflitto 10 anni di reclusione all'imputato per aver ucciso, investendoli, i fidanzati Alessio Giuliani e Flaminia Giordani la sera del 22 maggio all'incrocio di viale Regina Margherita con via Nomentana.

Motivando il provvedimento il giudice sottolinea anzitutto che l'esame degli atti processuali ''evidenzia una personalita' inquietante'', aggiungendo che Lucidi ha precedenti penali e giudiziari per furto, lesioni volontarie e violenza privata, tanto che ''appare soggetto cinico, privo di scrupoli, sprezzante delle regole, incline al ricorso, alla violenza fisica, incapace di contenere adeguatamente gli impulsi e di misurare le proprie reazioni di talche non e' dato formulare quel giudizio di affidabilita' esterna necessaria alla concessione di una misura gradata''. Il giudice aggiunge poi che da oltre 10 anni ''e' assuntore di hashish e cocaina e non risulta mai aver responsabilmente affrontato le proprie problematiche tossicomaniche''.

Il giudice ricorda poi che l'imputato era privo di abilitazione alla guida da anni, essendogli stata sospesa la patente il 7 febbraio del 2000 in quanto era stato trovato alla guida in preda agli effetti di sostanze stupefacenti.

Valutando poi la personalita' e la pericolosita' di Lucidi, il giudice sottolinea che ''anche la condotta successiva al reato appare significativa: Lucidi dopo aver investito i due ragazzi ha omesso di fermarsi e prestare loro soccorso, dandosi alla fuga e preoccupandosi di nascondere l'automobile''.

''Emerge, dunque, -osserva il giudice- una personalita' estremamente inquietante, con conseguente impossibilita' di formulare un giudizio di affidabilita' esterna necessario alla concessione di una misura gradata sia pure nella forma di arresti domiciliari''.

SCHIANTO A VENEZIA


Pullman contro un'auto

Quattro morti, anche un bimbo
Le vittime sono l'autista del bus, suo figlio che viaggiava con lui e due persone che erano a bordo della macchina. Tra i feriti anche la moglie del conducente del mezzo pubblico
 

 Venezia, 29 novembre 2008 - Quattro persone, tra cui un bambino, sono morte in un incidente stradale che ha coinvolto un pullman di linea e un’auto, lungo la strada provinciale 42 a Sindacale, tra Concordia Saggitaria e Caorle.

 

Dalle prime informazioni sembra che il bus dell’Atvo, in servizio di linea tra Caorle e Portogruaro, sia finito contro la vettura che sopraggiungeva in senso opposto. Le vittime si trovavano due sulla macchina e due sul mezzo pubblico. Si tratterebbe dell’autista del mezzo e di suo figlio. A bordo dell’autobus, anche la moglie del conducente e madre del piccolo, che e’ rimasta leggermente ferita e subito e’ stata allontanata dal luogo del disastro.

 

Al momento dello schianto non pioveva ma la strada era resa viscida dalla pioggia caduta durante il giorno. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Mestre, Portogruaro e Latisana (Udine).



Finalmente per un incidente stradale si esce dal luogo comune dell'omicidio colposo e si dichiara omicidio volontario. Quando una persona si mette al volante deve essere coscente del rischio che può avere arrecare a se stesso e agli altri per una giuda spericolata e non prudente. Questa sentenza rende giustizia a tutti noi genitori di vittime della strada che in sede di udienza per le cause dei nostri cari abbiamo assistito a sentenze di uno o due anni di imputazione.Grazie all'impegno della Presidente Dott.ssa Cassaniti e a tutti gli Avvocati dell'Associazione. La mamma di Claudia Perri    

 


Lucidi: 10 anni, omicidio volontario

AIFVS: una sentenza di monito sociale
26/11/2008
 
 
Si è concluso oggi il processo per rito abbreviato a carico di Stefano Lucidi, che il 22 maggio ha investito ed ucciso a Roma sulla via Nomentana i due giovani Flaminia ed Alessio.
 
La sentenza della giudice Marina Finiti, che ha inflitto a Lucidi 10 anni di carcere riconoscendo l’omicidio volontario, è stata di conforto per i familiari delle vittime e per tutta l’AIFVS, che si batte strenuamente perché abbia fine la sottovalutazione del reato e del danno.
 
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si è costituita parte civile nel processo con l’avv. Gianmarco Cesari per sostenere la richiesta di giustizia per le vittime e per dare la propria solidarietà ai familiari. Nel contempo esprime un pubblico elogio alla giudice Finiti, una donna capace di decisioni innovative e coraggiose, che promuovono nella società maggiore rispetto per la vita.
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Commento alla sentenza
 
 
 
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Sul caso della condanna Lucidi a 10 anni per omicidio volontario l'avv. Cesari sarà ospite di alcune trasmissioni Rai per commentare la sentenza.

- Il 26 novembre ore 23,00 rainews 24

- Il 27 novembre dalle ore 9,30 Rai Unomattina

- Lunedì 1 dicembre ore 9,40 Rai news 24, in coolegamento da Milano Elena Valdini, e da Roma Patrizia Quaresima e l'avv. Cesari.


convegno 30 novembre elmepe erba - da ileana il 25/11/2008 * 20:28


so che è troppo tardi ma domenica 30 novembre ore 10,30 nel corso del convegno "young" promosso dal comandante dei carabinieri di erba dall'elmepe, dal prefetto di como ci sarà una occasione d'oro per la associazione stessa.

io sarò presente il giorno 29 novembre e il giorno 30 sarò fra i relatori

in questi giorni farò un giro di telefonate ma vi voglio numerosi.

ileana


In manette Abdallah Icoaal, 35 anni, immigrato regolare. Dopo l'urto era fuggito
è accusato di omissione di soccorso, omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza


 Pavia, marocchino ubriaco al volante
sperona auto e uccide due pensionati
In un altro incidente ha perso la vita un uomo di 86 anni e la moglie di 49

 

 PAVIA - Omissione di soccorso, omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Sono le pesanti accuse da cui deve difendersi Abdallah Icoaal, 35 anni, marocchino regolarmente residente in Italia. L'uomo è fuggito subito dopo aver centrato in pieno con la sua auto la Fiat Panda sulla quale viaggiava una coppia di pensionati morti sul colpo. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri all'altezza del comune di Sommo (Pavia).

Sulla Panda viaggiavano Gianni Calzati, 70 anni, e la moglie Carolina Vercesi, 68 anni, entrambi di Sommo. L'impatto tra la Citroen C1 guidata dal marocchino e la Panda è stato violentissimo. I due coniugi sono morti sul colpo. Abdallah Icoaal, che ha riportato ferite lievi, ha abbandonato l'auto e si è dato alla fuga a piedi ma gli agenti della polizia stradale, in base anche alle testimonianze raccolte, lo hanno ben presto intercettato ed arrestato. Ora si trova nel carcere di Torre del Gallo a Pavia.

 

Sempre ieri, in provincia di Pavia, si sono registrate altre due vittime della strada. A perdere la vita sono stati un uomo e una donna residenti a Montù Beccaria (Pavia), in Oltrepò pavese. Le vittime sono Ferdinando Labò, 86 anni e la moglie Concetta, 49 anni. I due viaggiavano su un'auto che, per cause ancora da accertare, si è scontrata con un'altra vettura. Un impatto molto violento. Nell'incidente sono rimaste ferite altre tre persone.

 

Sabato a Tromello (PV) Ha perso la vita un autotrasportatore di 56 anni.



Oggi, un marocchino 35enne ubriaco ha centrato in pieno la Fiat Panda sulla quale viaggiava una coppia di poveri  pensionati: i due anziani sono morti sul colpo.Subito dopo l`incidente l`uomo e`fuggito,ma fortunatamente e` stato individuato quasi subito dalla polizia e arrestato.Spero che prima o poi ci sia  GIUSTIZIA per tutte queste vittime innocenti.


Ferrara- prima che la Y10 lo falciasse vicino alla famosa via bologna,Daniel Goc,13 anni,aveva solo in mente una cosa:giocare a calcio e diventare come il suo idolo,Nelson Dida.E il pensiero ,venerdì sera mentre camminava con un amichetto sul ciglio della strada,oltre che al portiere del Milan era tutto per la partita che lo avrebbe atteso oggi: i novanta minuti di passione!!!!Ma la partita non si farà.E non solo quella.Nessuna delle squadre della società di calcio giovanile poggese scenderà in campo questa settimana.Il calcio era il suo sogno:e pre questo i genitori hanno deciso di vestirlo con la tuta della squadra di calcio,per i funerali."Daniel aveva un sogno e non ha potuto realizzarlo.Voleva andare all'ISEF.Il calcio era davvero la sua vita".         Sarai un CAMPIONE lassù piccolo!!!!!ne siamo tutti sicuri.Un abbraccio alla famiglia e ai tuoi amichetti...Biby

 

 



L'altra notte,intorno alle 23,una Panda nuovo modello percorre la provinciale 24 nel terrritorio di Recanati,quando slitta in curva.Testimoni vedono il conducente tentare di recuperare l'assetto controsterzando disperatamente per almeno un centinaio di metri.Polstrada e ambulanza accorrono ed estraggono doloranti dalle lamiere una coppia:Il SEDICENNE alla guida,e la sua amichetta di 14.La macchina era intestata alla mamma del ragazzo e occorrerà verificare se i genitori fossero al corrente della scappatella del figlio;di sicuro sarà inviata una relazione alla motorizzazzione civile sulla condotta del ragazzo,che causerà qualche problema quando,un domani,vorrà conseguire la patente.

Altra domenica di sangue sulle strade - da carla il 23/11/2008 * 18:21

Altra domenica di sangue sulle strade

Dalla cronaca  di  Repubblica.it
Sulla A1 l'impatto tra diverse auto dovuto ad alta velocità e colpo di sonno
A Roma perde la vita un carabiniere che con la moto ha travolto le persone coinvolte in un incidente

Un pedone investito e ucciso da un furgone lungo la ex statale della Val Bormida

 

ROMA - Colpi di sonno ma soprattutto alta velocità sono le cause di diversi incidenti avvenuti tra ieri sera e le prime ore della mattina: undici i morti e più una decina di feriti in scontri su strade e autostrade, oltre a un pedone investito e ucciso da un furgone.

Dieci vetture coinvolte sulla A1, due morti. Nell'incidente avvenuto all'altezza del tratto tra Parma e l'Allacciamento A1/A15 (in direzione Milano) ha perso la vita una coppia di coniugi albanesi residenti a Piacenza e sono rimaste ferite sei persone (due in modo grave). Secondo la ricostruzione della Polstrada, l'Audi A4 su cui viaggiavano le due vittime è uscita di strada, la donna è stata sbalzata fuori dall'abitacolo finendo sulla carreggiata e il marito, nel tentativo di soccorrerla, ha attraversato l'autostrada. L'uomo è stato investito da alcune auto in transito, i corpi straziati della coppia sono stati sbalzati più volte a distanza e alcune vetture coinvolte nell'incidente si sono tamponate nel tentativo, purtroppo vano, di evitare di investire i due corpi. Le vittime lasciano due bambini, due gemelli di sette anni.

Ragazza muore nel Parmense. Una ragazza di 19 anni, S.P. è morta nell'incidente avvenuto attorno alle 5.30 in località Viazzano sulla strada provinciale 28. La giovane era a bordo di una Y10 che procedeva in direzione di Varano de' Melegari. Si è scontrata con una Fiat Panda che era diretta verso Fornovo. Nell'urto la ragazza è morta sul colpo. E' rimasta ferita invece la conducente dell'altra auto, M.C.P., 40 anni.

Muore contromano su A13. Proveniva in contromano dalla superstrada dei lidi ferraresi poco dopo la mezzanotte quando si è schiantato contro il casello di Ferrara sud sull'A13, a bordo di una vecchia Passat priva di un pneumatico anteriore. L'uomo, che è deceduto mentre veniva trasportato in ospedale, si chiamava Mauro Turra, 48 anni.

Ragazza muore ad Agrigento. E' di un morto e cinque feriti il bilancio di un incidente stradale accaduto verso le 4 lungo la strada statale 115 nei pressi di Siculiana (Agrigento). La vittima, 22 anni, era assieme al fratello trentaquattrenne, rimasto ferito in modo grave, e a un amico. Erano di Cilavegna (Pavia) e da qualche giorno erano in vacanza in Sicilia. La loro Opel Corsa ha sbattuto prima contro una Ford Fiesta e poi contro una Renault Clio. Cinque complessivamente i feriti, nessuno dei quali rischia la vita.


Due morti e due feriti nel Torinese. Due morti e due feriti in gravi condizioni: questo il bilancio di un incidente stradale avvenuto nei pressi di Lombardore, in provincia di Torino, sulla strada statale 460.

Una vittima nel Novarese. Un impiegato di 37 anni è morto la scorsa notte alla periferia di Cameri (Novara): Claudio Porto era alla guida della sua Lancia Y10 quando si è scontrato frontalmente con una Opel Corsa sulla quale viaggiavano tre giovani che sono rimasti feriti.

Scontro frontale nel Tortonese, un morto. Scontro frontale ieri sera nel tortonese. Un marocchino di 29 anni, El Hassan Aghbalou, è morto; un altro, Mohamed El Hakuat, 29 anni anche lui, è ricoverato all'ospedale di Tortona in prognosi riservata. I due extracomunitari viaggiavano su una Volkswagen Golf che si è scontrata con una Mercedes classe E guidata da un italiano. Quest'ultimo se l'è cavata con ferite giudicate guaribili in appena sette giorni.

Alessandria, pedone ucciso da furgone. Un marocchino di 56 anni è morto ieri sera, poco dopo le 22, lungo un rettilineo tra Strevi e Cassine. Camminava lungo la ex statale della Val Bormida, in provincia di Alessandria, quando è stato travolto e ucciso da un furgone.

Roma, vittima un carabiniere. Due incidenti stradali in rapida successione a Roma, poco dopo le 8 sulla via Ostiense, nella zona di Tor di Valle: complessivamente otto persone sono rimaste conivolte, una delle quali, un carabiniere di 33 anni, è morto poco dopo il ricovero. Secondo la ricostruzione del Nucleo radiomobile dei carabinieri, inizialmente c'è stato uno scontro frontale tra due auto; subito dopo, mentre si prestavano i soccorsi ai feriti e si svolgevano i primi rilievi sull'incidente, sulle persone che erano in mezzo alla strada è piombata una moto ad alta velocità. Il conducente dello moto, un carabiniere di 33 anni in quel momento libero dal servizio, nell'impatto, è stato sbalzato e, nonostante il ricovero al San Camillo ha perso la vita poco dopo.

 

Travolti in bicicletta
Dal Tirreno (23 novembre)

Prato,taxi falcia una coppia. Altra tragedia a Rosignano
Travolti in bicicletta:  due uccisi,  donna grave

PRATO. La morte è arrivata alle spalle, così rapida che il ciclista non ha potuto far niente per sfuggire al suo destino. L'impatto è stato fatale per un uomo di 56 anni, schiacciato ieri pomeriggio da un taxi impazzito mentre la sua compagna di 46 anni è in gravissime condizioni. Il conducente del taxi ha perso il controllo del mezzo, ha colpito un albero, ha fatto testa coda e ha travolto la coppia in bici..

 

Un'altra ciclista è stata travolta e uccisa da un' auto   ieri pomeriggio a Rosignano ( LI ) mentre stava tornando a casa lungo l' Aurelia.  

 


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