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Articolo uscito su E Polis Roma: LA CAPITALE DEGLI INCIDENTI E LE TELECAMERE FANNO FLOP - da maria1956 il 21/11/2008 * 17:31 Vorrei ringraziare la Presidente Dott.ssa Cassaniti per l'intervento fatto in merito alla problematica di Roma che è stato come sempre preciso ed incisivo e che ha fatto evidenziare come basterebbe così poco come far funzionare le telecamere in registrazione e non solo in visione ad evitare incidenti e mancati soccorsi come ad arricchire con nuovi dispositivi di controllo tutte le strade più trafficate e ad alto rischio mortalità.la mamma di Claudia Perri
RESOCONTO DELLA FIACCOLATA IN ONORE DELLE VITTIME DELLA STRADA - da renato il 19/11/2008 * 23:43 AMICI CARI,ORAGANIZZARE QUESTA FIACCOLATA NON è STATO SEMPLICE,SPECIALMENTE PER CHI ,COME ME, DA POCHI MESI VIVE QUESTA TRAGEDIA ,MA IL MIO CUORE NON POTEVA RIMANERE IN SILENZIO,AVEVA VOGLIA DI URLARE,DI FARSI SENTIRE...TANTISSIMA GENTE HA PARTECIPATO,TANTISSIMI RAGAZZI,OGNUNO CON UNA CANDELA E UN PALLONCINO,TUTTI COMPOSTI ,IN ORDINE A RENDERE OMAGGIO AI NOSTRI ANGELI....PER TRE KM SI è CAMMINATO E RECITATO POESIE E CANTI RELIGIOSI...CI SIAMO FERMATI PER UNA MEZZ ORA IN PIAZZA AD AGROPOLI,DOVE TANTA GENTE SI è UNITA AL CORTEO,LI TANTI RAGAZZI A RECITARE UNA POESIA..POI IL MINUTO DI SILENZIO ...E POI TANTI TANTI PALLONCINI SI SONO INNALZATI AL CIELO ....OGNI PALLONCINO PER OGNI ANGELO...TUTTI CON LE LACRIME AGLI OCCHI....A CONCLUSIONE DELLA FIACCOLATA E ALL INIZIO DELLA S .MESSA HO RINGRAZIATO A NOME MIO E DI TUTTE LE FAMIGLIE DELLLE VITTIME DELLA STRADA PRESENTI SUL TERRITORIO PER LA PARTECIPAZIONE E LA SOLIDARIETà...LA LORO PRESENZA CI HA FATTO SENTIRE MENO SOLI NEL VIVERE QUESTA NOSTRA VITA CHE NN è PIU' LA STESSA SENZA I NOSTRI ANGELI..HO RINGRAZIATO L AVV.ALFIERI ,SINDACO DI AGROPOLI CITTà CHE CI HA PERMESSO QUESTA FIACCOLATA.CON LUI HO RINGRAZIATO TUTTI I SINDACI CONVENUTI CON LE RISPETTIVE DELEGAZIONI..HO RINGRAZIATO I GIOVANI E LI HO INCORAGGIATI A VIVERE CON SERENITà E IN MODO OCULATO LA LORO VITA, AD ACCOGLIERE LA VITA PROPRIA ED ALTRUI COME VALORE IMMENSO,POSSIBILITà CHE CI è STATA DATA DI VIVERLA SENZA SCIUPARLA...HO RINGRAZIATO DON ROBERTO GUIDA,IL NOSTRO SACERDOTE ,PER IL SOSTEGNO MORALE CHE HA DATO A ME E ALLA MIA FAMIGLIA E CHE CONTINUA A DARE ANCORA OGGI..HO RINGRAZIATO LE FORZE DELL ORDINE,CARABINIERI.GUARDIA DI FINANZA,POLIZIA PROVINCIALE,POLIZIA MUNICIPALE,118HUMANITAS DI SALERNO. E VOLONTARI TUTTI HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTA MANIFESTAZIONE...QUESTA GIORNATA è SERVITA A NON DIMENTICARE I NOSTRI ANGELI,ED ALLARGARE LO SGUARDO SUGLI ORIZZONTI DELLA PREVENZIONE,EDUCAZIONE FORMAZIONE..I NOSTRI FIGLI NON DEVONO SEMPLICEMENTE ESSERE INSERITI NELLA STATISTICA GIA COSI' LUNGA DELLE VITTIME DELLA STRADA,LA LORO TRAGICA MORTE DEVE PORRE DELLE DOMANDE,DEI PERCHè...I NOSTRI ANGELI VIVONO NELLA LUCE ED è LA FORZA DI QUESTA LUCE,CHE ILLUMINA L OSCURITà DEL NOSTRO DOLORE....ESSI VIVRANNO IN NOI NELLA MISURA IN CUI NON LI DIMENTICHEREMO...GRAZIE DI CUORE....TERRY E RENATO...MAMMA E PAPà DI DEBORA RADANO Giornata del ricordo agenzie stampa nazionali - da Redazione AIFVS il 17/11/2008 * 00:02 Comunicato stampa giornata del ricordo - da AIFVS onlus il 15/11/2008 * 08:53
16 novembre 2008 tutte le iniziative dell'AIFVS in Italia
Trasmissione televisiva - da Redazione il 12/11/2008 * 13:43 Trasmissione televisiva ROMAUNO in diretta, mercoledì 12 novembre, dalle ore 13,45 alle 14,30 Ignazio Cianfanelli della sede AIFVS Roma, parlerà di domenica 16 novembre, Giornata del Ricordo per tutte le Vittime della Strada Investì e uccise una giovane - da Redazione AIFVS il 11/11/2008 * 19:24 Investì e uccise una giovane:si impicca in casa per il rimorso
Guidava ubriaco - Corrado Avaro, 31 anni, la sera del 15 luglio del 2007 guidava ubriaco la sua auto quando ha investito e ucciso una ragazzina di 16 anni, Claudia Muro, all’uscita di una discoteca a Pinerolo in provincia di Torino. Per l’omicidio è stato condannato a tre anni di carcere con il rito abbreviato, pena che dopo un periodo trascorso nel penitenziario di Saluzzo, in provincia di Cuneo, stava scontando ai domiciliari concessi per via delle precarie condizioni psicologiche che lo avevano portato anche alla depressione. Proprio a causa della depressione e della dipendenza dall’alcol, il giovane aveva tentato il suicido un’altra volta nel 2006 quando aveva cercato di buttarsi da un ponte sulla tangenziale di Torino, ma era stato salvato dall’intervento dei carabinieri.
Affidato a una comunità - Dopo che il tribunale del riesame di Torino trasformò l'accusa da omicidio volontario a colposo, Corrado Avaro venne affidato alla comunità di don Ilario Rolle, parroco della Santa Gianna di Venaria. "Ogni giorno mi faceva almeno due telefonate e mi mandava una ventina di sms, dice il sacerdote. "Mi ripeteva sempre: "Continuo a sognare l'incidente, Claudia sul parabrezza della mia macchina... ma don, credimi, io non l'ho proprio vista". Neanche il lavoro da muratore lo aiutava a riprendersi e le cose continuavano a peggiorare. Inoltre, secondo quanto raccontato dal don Ilario, ultimamente Corrado entrava e usciva dagli ospedali: «La depressione è una brutta bestia, qualcuno l'ha sottovalutata: mi chiedo come abbiano fatto a dimetterlo in quelle condizioni ».
Il dolore del padre - A trovare il corpo del figlio, impiccatosi a una trave del soffitto della sua camera, è stato il padre del giovane, Giuseppe, un agricoltore di 69 anni che stravolto dal dolore ha accusato la stampa: “Sono stati loro a ucciderlo, lo hanno dipinto come un mostro, un assassino spietato. Si sono accaniti contro mio figlio e ora qualcuno pagherà per questo”. Prima dell'incidente mortale, Avaro aveva già sulle sue spalle due precedenti per guida in stato di ebbrezza, uno del 1999 e l'altro del 2004. Nell'inverno del 2006 la patente gli venne sospesa per due mesi e quindici giorni.
Il cordoglio della famiglia della vittima - Addolorati anche i genitori di Clauda che alla notizia del suicidio dell’investitore della figlia hanno commentato: ''Non volevamo che finisse così, è un giorno triste anche per noi e, ne siamo sicuri, non lo avrebbe voluto neanche Claudia. Lo abbiamo detto subito dopo quel drammatico incidente, quando Avaro minacciò il suicidio”. “Crediamo nella giustizia e nei suoi valori, punitivi e rieducativi, e speravamo che Avaro riuscisse a rendersi conto di ciò che aveva fatto ricostruendosi, al termine della pena, una vita e un futuro nel segno del rispetto della vita'', hanno aggiunto e si sono detti ''vicini alla famiglia Avaro'' perché ''solo chi ci è passato può rendersi conto della sofferenza che si prova alla morte di un figlio e di un fratello''. ''Oggi, hanno concluso, è un giorno triste anche per noi. Oggi Claudia muore una seconda volta''.
Processo al pirata della strada - da redazione AIFVS onlus il 11/11/2008 * 09:43 Uccisione Giovanni RampinelliOggi l'udienza contro il pirata della strada Carlo Riefoli11 novembre 2008
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