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Contromano in tangenziale: tre morti
 

da Repubblica.it       Torino, 00:21-

TANGENZIALE CONTROMANO:GLI ERA STATA RITIRATA LA PATENTE

Tre morti sono il bilancio di un incidente stradale avvenuto questa sera su un tratto della tangenziale di Torino. Un automobilista, il cinquantacinquenne Diego Olivetti, cui era stata ritirata la patente e che poche ore prima era stato dimesso da una clinica di Bra per patoligie legate all'abuso di alcol, si e' immesso al volante della sua Golf sulla corsia sbagliata alla barriera di Villanova, tra Asti e Torino. La vettura ha percorso contromano circa 15 chilometri e, all'altezza del chilometro 6,2, ha incrociato un'altra auto il cui conducente, un settantaquattrenne, per evitare l'impatto e' finito in una scarpata ed e' morto sul colpo. Ancora proseguendo contromano, a forte velocita', dopo la barriera di Troferello, alle porte di Torino, la Golf ha investito una motocicletta guidata da un trentanovenne, medico all'ospedale 'Le Molinette'. In quest'ultimo schianto e' morto anche il guidatore contromano. Durante la lunga, folle corsa, molti automobilisti avevano dato l'allarme alla polizia via cellulare  


TGCOM ospita un commento di Domenico Musicco

Week-end di Ferragosto sulle strade

Per l’AIFVS vanno inasprite le pene

(Milano 14/08/2008 TGCOM ospita un commento di Domenico Musicco, legale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS, sugli ultimi tragici due week-end sulle strade italiane, che hanno riproposto in modo drammatico il tema della sicurezza e della scarsa capacità di intervento per ridurre lo stillicidio di incidenti e vittime)

La cronaca degli incidenti riportata dai giornali e dalle televisioni e i dati diffusi dalla polizia stradale sul numero dei sinistri e delle vittime dà purtroppo la misura della pressoché impercettibile diminuzione dell’incidentalità stradale dal 2005 ad oggi. Assistiamo addirittura a dati in controtendenza, con le 43 vittime dello scorso week-end (fra cui le 14 vittime della A4 e del Salento), come pure in controtendenza è, rispetto al 2007, la pirateria stradale, con un aumento del 97% dei casi di chi, dopo aver provocato un incidente, spesso con esito mortale, si dà alla fuga.

Veniamo dunque ai problemi posti dal tragico bollettino di morte che si ripete con cadenza fissa ogni giorno, ogni mese, ogni anno e soprattutto nei fine settimana d’estate. Gli ultimi spaventosi incidenti, con vittime giovanissime sulle autostrade e sulle strade d’Italia, ci dicono una cosa sola: nonostante i proclami, i cosiddetti pacchetti sicurezza, gli inasprimenti delle pene (più sulla carta che nella realtà dei tribunali), la situazione è di un desolante immobilismo. La proposta da me avanzata di procedere all’arresto obbligatorio immediato per 3 mesi e al ritiro della patente per 5 anni per i responsabili di incidenti stradali con esito mortale, quando vengano sorpresi sotto effetto di alcol o droghe o si diano alla fuga dopo l’incidente, non ha ancora fatto ingresso nella mente del “legislatore”. Questi preferisce proclamare pene esemplari piuttosto che applicare con ragionevolezza delle pene che, seppure contenute, appaiono certe.

Così facendo, si lascia al magistrato la più ampia discrezionalità su tempi, modi, sanzioni, avremo sempre una giustizia a spot. Può accadere che un automobilista killer viene arrestato, l’altro no; uno sta in carcere pochi giorni, l’altro ai domiciliari una settimana, un altro ancora circola liberamente. La gente, il cittadino chiede invece la “certezza della pena”, un deterrente forte per chi si mette alla guida con incoscienza e superficialità. Nei giorni scorsi persino il Vaticano, dalle pagine dell’Osservatore Romano, ha parlato di vera e propria guerra sulle strade: 7.000 morti l’anno e 25.000 invalidi, cifre che pongono l’Italia come fanalino di coda in Europa. I controlli sono ancora troppo pochi: 500 mila quelli sul tasso alcolemico contro i 10 milioni effettuati in Francia. Più pattuglie sulle strade, ma per davvero e soprattutto nelle fasce notturne, fuori dalle discoteche e dai locali. Resto scettico sul numero di pattuglie che, secondo i dati di Polstrada e Carabinieri, sarebbero sul territorio: 35.915 pattuglie nel fine settimana dall’8 al 10 agosto. Un dato che mi sembra del tutto sproporzionato e non rispondente al vero.

Mano più leggera per l’utente medio della strada che commette piccole infrazioni e pene severe per chi circola impunemente sulle strade, per chi guida ubriaco, drogato o a velocità abnorme in centro urbano. Infine le assicurazioni: i danni più gravi devono essere risarciti. La nostra associazione si batte da anni perché venga riconosciuto in pieno il danno esistenziale che consenta alle famiglie un risarcimento più dignitoso per la perdita di uno stretto congiunto. Non si può più speculare sulla vita delle persone. Pene certe, più controlli sulle strade, soprattutto quelle più pericolose e in orario notturno, risarcimenti più elevati per le vittime. In una parola il cittadino e l’AIFVS chiedono più giustizia.

 

Tra venerdi' scorso e ieri su strade e autostrade italiane si sono registrati 29 incidenti mortali con 43 vittime. Nel weekend corrispondente (10-12 agosto) dell'anno passato, gli incidenti mortali erano stati ancora 29 e le vittime 32, ma sul bilancio dell'ultimo fine settimana - ricorda il dipartimento della pubblica sicurezza - "ha influito sensibilmente il verificarsi di quattro incidenti plurimortali, tra i quali due con ben sette vittime ciascuno".

Tra l'11 e il 13 agosto 2006 si erano registrati 25 sinistri mortali con 29 deceduti, mentre tra il 5 e il 7 agosto del 2005 i sinistri mortali erano stati 26 con 31 vittime. Nell'ultimo weekend, gli incidenti mortali con coinvolgimento di veicoli a due ruote sono stati 10, pari a circa il 34,5% del totale: il 38% circa si e' verificato per perdita di controllo del veicolo da parte del conducente, mentre nessun incidente si e' registrato in centro abitato. I sinistri mortali verificatisi tra le 22 e le 6 sono stati 11 con 19 vittime, 20 delle quali avevano meno di 30 anni. Nell'insieme, il fenomeno infortunistico ha fatto registrare, rispetto al corrispondente fine settimana dello scorso anno, un dato totale del numero degli incidenti "pressoche' invariato": erano stati 1.149 nel 2007, sono stati 1.145 quest'anno, con il numero dei feriti sceso da 947 a 935. Sempre nell'ultimo fine settimana, in considerazione del tradizionale incremento degli spostamenti legati all'esodo estivo, Polizia stradale e Carabinieri hanno potenziato i consueti dispositivi di prevenzione e vigilanza stradale impiegando, in totale, 35.915 pattuglie che hanno proceduto alla contestazione di 23.339 violazioni al Codice della strada, con 37.296 punti decurtati, 1.248 patenti di guida e 1.315 carte di circolazione ritirate.
 (AGI) - Roma, 11 agosto -

comunicato stampa AIFVS - da AIFVS onlus il 12/08/2008 * 10:10

 FERMIAMO LA STRAGE SULLE NOSTRE STRADE

 Non anteponiamo gli interessi di profitto alla vita umana, i politici prendano decisioni adeguate,
 i  media  ci aiutino  a  fare chiarezza sulle cause per  risolverle

Un Agosto di sangue sulle nostre strade, un bilancio sconvolgente: in soli due giorni, quattordici persone uccise in due incidenti, sull’A4 e nel Salento, ed altre sette uccise in ulteriori cinque incidenti.

Sgomento, ribellione, bisogno di capire perché: perché un tir salta la carreggiata? perché due auto si scontrano con un frontale e a velocità elevata alle tre di notte? perché una moto ed un’auto si scontrano frontalmente e la moto finisce dentro la macchina? E i perché possono continuare per ciascuno dei moltissimi incidenti.

Le risposte si ritrovano non solo nei comportamenti imprudenti e scorretti dei conducenti, ma anche nelle corresponsabilità delle istituzioni e delle aziende, che mantengono le condizioni perché l’incidente si verifichi. Ed è su di esse che bisogna anche puntare l’attenzione.
La velocità, lo sballo da discoteca con alcol e droghe, il mancato riposo, l’inefficienza dei mezzi di trasporto, la scarsa preparazione alla guida, richiedono interventi nei settori interessati per rimuovere le cause: ci sono controlli adeguati nelle discoteche e dintorni e sulle strade per accertare lo stato psicofisico di chi guida un mezzo di trasporto, e specie un tir?

E tenuto conto che l’eccesso di velocità è responsabile della maggior parte degli incidenti, è stato fatto qualcosa per impedirlo all’origine, o preferiamo elencare ancora sempre le stesse cause  ma non abbiamo il coraggio di inserire in tutte le auto non solo la scatola nera – che ci fornisce i dati dopo il verificarsi dell’incidente – ma  anche i dispositivi tecnologici che permettono di adeguare il mezzo di trasporto alle diverse velocità consentite sulle nostre strade e contribuiscono a prevenire gli incidenti? E se l’incidente del Salento, avvenuto alle ore 3 di notte, è da collegare allo sballo da divertimento (in una strada con il limite dei 50 non è normale andare a 160km/h !) perché non coinvolgere nella responsabilità la discoteca e sanzionarla pesantemente?

Chiediamo che per tutti gli incidenti si accertino in modo approfondito tutte le possibili cause e si agisca su di esse per eliminarle non solo con informazione-formazione, controlli e sanzioni, ma anche con dispositivi di prevenzione da inserire su tutti i mezzi di trasporto che impediscano al conducente di trasgredire le norme!

Il Governo ha già preso delle misure per la sicurezza, ma non bastano, chiediamo che il problema venga affrontato con assoluta priorità, anche tenendo conto delle proposte sopra indicate al fine di garantire vita e salute, ancora oggi sottomesse agli interessi di profitto delle aziende ed all’impunito lassismo delle istituzioni. 

A tutti coloro che hanno responsabilità per la sicurezza nel territorio, a partire non solo dai politici e dagli enti locali ma anche dalle industrie automobilistiche, dalle aziende di trasporto e dai locali di divertimento, chiediamo di riflettere adeguatamente su queste gravissime tragedie da guerra civile sottovalutata, ed ai media chiediamo di aprire  un approfondito dibattito, specie in Tv, che permetta ampia diffusione e confronto, al fine di apportare chiarezza sulle cause e sulle possibili soluzioni, e  facendo partecipare al lavoro di analisi anche la nostra Associazione.

11/08/2008 

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente nazionale AIFVS


una strage inevitabile? - da SABINOPREZIOSI il 11/08/2008 * 06:20

Gli elenchi di morti sulle strade in questi giorni mi fanno pensare che sia necessario andare oltre questi tristi elenchi,augurarsi auto che viaggino su monorotaie o chiedere adozione si supporti tecnici per le autovetture che francamente non ho il piacere di conoscere...forse dovrebbe far riflettere che a fronte di provvedimenti eccezionali volti ad assicurare maggiore sicurezza nelle nostre città,esercito,vigili armati,sindaci con prerogative speciali non si tenga conto di un dato censis inconfutabile,mentre dal 1995 ai giorni nostri gli omicidi (problema di sicurezza ed ordine pubblico) sono calati del 34% nonostante i clandestini e problemi correlati,le morti bianche sono esattamente il doppio degli omicidi e gli incidenti stradali mortali sono 8 volte tanti,il trend in calo rispetto a paesi europei ben più popolosi del nostro è statisticamente insignificativo,se gli altri hanno fatto meglio non ci viene il fondato dubbio che stiamo sparando fuori bersaglio?Per altro anche gli organismi istituzionali opseudotali,dovrebberopiantarla di fare graduatorie di morti e feriti temporizzati sulla settimana  o sul mese,non si tratta di Osservatori attendibili,ma semplicemente di prestare una base pseudoscientifica a provvedimenti che non calano l'ingresso in cimitero di tanti nostri giovani.Mi scuso per l'asprezza dell'intervento,ma

non ritengo che rafforzando una coecizione di facciata otterremo molto abdicando invece ad una funzione educativa che non è più a carico di famiglie troppo impegnate,non è più a carico delle scuole impegnate con ben altri programmi,non è attribuibile al nonno che isoliamo nella casa di riposo e quindi chi dovrebbe essere il modello per i nostri bambini futuri giovani ed adulti? Sabinon

 


Galatone (LE) morti sette giovani in un incidente; ormai è strage
 

L'incidente frontale è avvenuto alle tre di notte. Tutti tra i 18 e i 21 anni
Muoiono due fratelli. Due i feriti: se la caveranno in un mese circa
Morti sulle strade
Sette vittime nel Salento

 GALATONE - Tre di notte tra sabato e domenica, Salento, lo stradone che collega Galatone e Santa Maria al Bagno, il posto dei bar, delle birrerie, delle discoteche e dei locali. Quattro ragazzi sono una Mini cooper, altri cinque arrivano dalla direzione opposta su una Fiat Marea. Sono tutti giovanissimi, tra i 18 e i 21 anni, in una notte d'estate da vivere a mille. La Mini tenta un sorpasso, inutile, provocatorio, a grande velocità e si schianta in un frontale contro la Marea. Sono tutti morti, i quattro della Mini e tre dei cinque che viaggiavano sulla Marea. Tra loro anche un fratello e una sorella. L'ultima ad andarsene è stata una ragazza di 19 anni: ha lottato fino a stamani alle otto. Sopravvivono solo due: uno è in prognosi riservata, l'altro se la caverà in 40 giorni.

Ancora un bollettino di sangue dalle strade delle vacanze dopo i sette morti sulla A4 di soli due giorni fa (VIDEO). Questa volta il bollettino è, se possibile, ancora più drammatico per la giovanissima età delle vittime.

L'incidente è avvenuto sulla strada che collega Galatone con Santa Maria al bagno, località costiera nel territorio del comune di Nardò, cuore del Salento, la zona della Puglia sempre di più presa d'assalto nelle vacanze estive.

La polizia stradale ha rintracciato le famiglie prima di diffondere i nomi. Sono tutti ragazzi della zona. Ecco i loro nomi: Elisa Giurgolo, Matteo Maggiore, Enrico Mariano e Chiara Filieri, tutti di Galatone, e Mery Coviello e i fratelli Luigi e Stefania Moschettini, di Carpignano Salentino (Lecce). I due feriti sono Daniele Santoro, di Galatone, che guarirà in un mese, e Federica Baldari, di Carpignano Salentino, che se la caverà in pochi giorni.

(da Repubblica 10 agosto 2008)


Strage sull'A4, sette morti carbonizzati
09/08/2008 12:59
ansaAgosto2008.jpg VENEZIA - Pare l'effetto di una bomba cio' che resta sulla corsia per Trieste della A4 dopo lo schianto fra due Tir e tre autovetture: sette i morti tra le fiamme, in un groviglio di auto e camion che trasforma l'autostrada delle vacanze in un inferno. Una giornata di esodo verso il mare e' diventata un'altra strage da aggiungere alla lista dei piu' gravi incidenti stradali italiani. Ancora una volta e' stato il salto di carreggiata di un Tir ad innescare il finimondo sulla Venezia-Trieste, tra Cessalto (Treviso) e San Dona' (Venezia), un'arteria dove in giorni come questo passano anche 140 mila veicoli.

Terribile la scena che si e' presentata ai soccorritori, polizia e vigili del fuoco innanzitutto, che si sono trovati davanti due camion ed un camper sventrati, ed una delle due automobili completamente schiacciata sotto ad uno dei Tir. Finora sono state identificate con certezza solo sei delle sette vittime dello spaventoso incidente. I corpi carbonizzati e i documenti bruciati hanno reso difficile infatti l'opera di identificazione da parte della Polizia stradale di San Donà di Piave. Al momento le vittime identificate sono: Paolo Calista, 39 anni, bolognese, e il figlio Lorenzo, 10 anni, che erano a bordo di una Bmw insieme a una terza persona, molto probabilmente la moglie, non ancora identificata con certezza; Mirko Carta, 35 anni, di Thiene (Vicenza), e l'amico che viaggiava con lui su una Mercedes, Michele Carini, di 22 anni; Roman Barn, il camionista polacco al volante del Tir che ha saltato la carreggiata, e il marocchino Younes Alt Fatel, la cui data di nascita risulta illeggibile sul documento, che guidava il Tir investito.

strage in autostrada - da SABINOPREZIOSI il 08/08/2008 * 22:44


La strage di questo pomeriggio è un pessimo esordio per la settimana di fuoco del mese di agosto,possiamo pensare ancora ad una terribile fatalità,ad un evento eccezionale,ma purtroppo non è così,al di là di messaggi incoraggianti da parte della società autostrade,di statistiche che parlano di trend favorevoli per l'incidentalità autostradale chiunque di noi abbia l'avventura di doverci operare per lavoro sa che la strage è sempre dietro l'angolo,che per portar soccorso non si è mai sicuri di portare la pelle a casa,le velocità sostenute sono notevoli,anche da parte dei mezzi pesanti,non esiste nemmeno il rispetto per le vite in pericolo,è imperativo far scorrere il traffico anche velocemente,troppo velocemente anche per chi ci è costretto a lavorare protetto da un solo sbandieratore che con il suo straccetto rosso è francamente anacronistico.

Leggere di Tutor che in pochi giorni su A14 cesena rimini beccano diversi folli che viaggiano a velocità incredibili,che per loro esistono solo delle blande sanzioni,ammesso che non salti il giudice di pace di rito,fa rabbia pensando a queste povere vittime e a quanti fra noi rischiano inutilmente la vita per una specie di lassismo generale.In qauesto caso possiamo solo dire che l'angelo custode,sempre impegnatissimo,si è distratto solo un attimo ed è bastato perchè otto persone  se ne andassero per sempre.


Dal Tirreno 8-8-2008 

Uccisi da un'auto mentre attraversano la strada

Dramma sulla Geodetica accaduto ieri sera intorno alle 21: le vittime due anziani che tornavano dal mare. Probabilmente erano diretti alla fermata del bus, con la strada avvolta nel buio. I rilievi dei carabinieri spiegheranno i dettagli, ma considerando la posizione dei corpi e quella della macchina ,la sensazione che l'auto non procedesse a velocità  particolarmente elevata.Certo è che di notte la Geodetica è una strada infernale, un nastro  d'asfalto buio e senza riferimenti, dove qualsiasi imprevisto -come raccontano altre tragedie accadute in quel posto- diventa difficile da rimediare.  


incidente otto morti. - da Redazione AIFVS il 08/08/2008 * 18:31

A4, tir invade altra carreggiata
otto morti e traffico paralizzato

Disastroso incidente a Cessalto: un camion ha travolto le auto che venivano nell'altra direzione. Otto vittime, di cui almeno due italiani. L'autostrada è bloccata, la polizia stradale segnala le uscite obbligatorie. Sulla tangenziale di Mestre già dieci chilometri di coda
 

Il traffico sulla barriera A4
Otto vittime e traffico bloccato. È il bilancio del disastroso incidente avvenuto a Cessalto (Treviso) sta paralizzando la circolazione tra Venezia e Treviso. Sulla tangenziale di Mestre si è formata una coda di una decina di chilometri, ed è in aumento. 


L'incidente è avvenuto poco dopo le 15. A innescarlo, secondo una prima ricostruzione della Polstrada, un Tir proveniente da Venezia che all'altezza dello svincolo di Cessalto (Treviso), subito dopo la stazione di servizio ha compiuto un salto di carreggiata. Il drammatico volo è terminato contro un'auto che sorpassava un altro Tir italiano, carico di farina, e contro quest'ultimo mezzo pesante. La folle corsa del camion ha finito per travolgere anche una Bmw che seguiva i due mezzi.

L'impatto ha provocato un violento incendio che ha coinvolto i mezzi pesanti e parte delle vetture.


18: Per chi proviene da Venezia ed è diretto verso il capoluogo giuliano c'è la deviazione obbligatoria già alla fine della tangenziale, verso la bretella dell'aeroporto Marco Polo. Qui pattuglie della polstrada deviano il traffico: chi deve raggiungere Jesolo o l'aeroporto viene fatto proseguire lungo la bretella, gli automobilisti diretti invece verso l'Alto Adriatico e verso il Friuli Venezia Giulia vengono deviati in direzione Treviso, Sacile, con ingresso in A28 e rientro in A4 dal casello di Portogruaro (Venezia).

Traffico congestionato anche nella direzione opposta, verso Venezia, dove in A4 l'uscita obbligatoria è a San Stino di Livenza (Venezia).
 
Per il traffico diretto verso est sulla A4 la società autostradale Venezia-Padova sta segnalando le uscite alternative con i pannelli a messaggio variabile già all'altezza di Vicenza.

(08 agosto 2008)

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