IRLANDESI UCCISE: PM ROMA, GIUDIZIO IMMEDIATO PER VERNARELLI
(AGI) - Roma, 28 mag. - Nella richiesta si elencano le fonti di prova: i verbali di arresto in flagranza e sequestro dell’auto, gli accertamenti sullo stato dei luoghi, il test alcolimetrico sull’indagato, i verbali di persone informate sui fatti, l’interrogatorio di Vernarelli che ha ammesso il fatto, la consulenza tecnica sulla dinamica del sinistro, che ha confermato l’impianto accusatorio, e la consulenza medico-legale sulle vittime. Parti offese sono alcuni parenti delle due ragazze e l’Associazione italiane familiari e vittime della strada’.

Inizialmente per Vernarelli erano stati disposti gli arresti domiciliari perche’ agli inquirenti non era risultato nell’immediatezza lo stato di ubriachezza elevato (dagli accertamenti effettuati all’ospedale Santo Spirito, dove l’indagato era stato portato, e’ emerso poi un tasso di etanolo di 2,85 g/l). Da qui la richiesta della misura piu’ grave del carcere avanzata dal pm Mosca e accolta, il 20 marzo scorso, dal gip Luisanna Figliolia dopo aver interrogato il giovane a Regina Coeli. Il giudice aveva sottolineato nel provvedimento come l’indagato “presentasse pupille miotiche, circostanza questa che sia pur ipoteticamente potrebbe far presupporre l’assunzione pregressa di sostanze stupefacenti”. Il tribunale del riesame aveva poi confermato l’ordinanza della Figliolia ricordando, tra l’altro, che Vernarelli era stato gia’ sanzionato per infrazioni al codice della strada: una prima volta il 18 novembre del 2000 per eccesso di velocita’: procedeva a 105 Km/h mentre vi era il limite di 50 km/h. La sospensione della patente - ritirata nell’immediatezza e restituita il 15 dicembre del 2000 - non era stata adottata soltanto perche’ erano decorsi i relativi termini, come si legge nella nota della prefettura di Roma del 21 marzo 2008.

All’indagato venne sospesa la patente il 31 marzo del 2005, per due mesi, per avere percorso una strada viaggiando nella corsia riservata ai mezzi pubblici, sorpassando veicoli fermi a un semaforo e invadendo la opposta corsia di marcia. (AGI) 
 

TRANI, INCIDENTE STRADALE:QUATTRO MORTI E UN FERITO GRAVE

UNA VERA E PROPRIA STRAGE, CAUSATA DALL’ALTA VELOCITA’, CHE CHIUDE UN FINE SETTIMANA FUNESTATO DA INCIDENTI STRADALI.
L'ENNESIMA DISGRAZIA SI È CONSUMATA IN NOTTATA, SULLA STRADA STATALE 16, NEL TRATTO CHE COLLEGA LE CITTÀ DI TRANI E BISCEGLIE.
UN IMPATTO FRONTALE TREMENDO TRA DUE AUTO DI GROSSA CILINDRATA, CHE NON HA LASCIATO SCAMPO A QUATTRO GIOVANI, MENTRE UNA QUINTA È RICOVERATA IN GRAVISSIME CONDIZIONI, ALL’OSPEDALE ‘VITTORIO EMANUELE’ DI BISCEGLIE.
A CAUSARE IL SINISTRO SAREBBE STATA L'ALTA VELOCITÀ SU UN TRATTO DI STRADA RETTILINEO E CHE IMPONE COME LIMITE I CINQUANTA CHILOMETRI ORARI.
A PERDERE LA VITA SUL COLPO, ANDREA PAPAGNI DI 34 ANNI, SERGIO RUGGIERI DI 35 E GIOVANNI PELLEGRINI, POCO PIÙ CHE 30ENNE, E MICHELE MENGA, 48ENNE DI BISCEGLIE.
TUTTI INCASTRATI TRA LE LAMIERE DELLE AUTO RIDOTTE IN ROTTAMI.

fonte www.telenorba.it

Ed eccoci qui con altre due famiglie che hanno perso un bene prezioso ed inestimabile: un figlio.

La superficialità,  la trasgressione di un uomo senza patente e sotto l'effetto forse di stupefacenti o di alcool ancora una volta ha fatto delle vittime ma ancor di più la sua mancanza di coscienza ha fatto si che non si fermasse neanche a prestargli soccorsi.

E noi genitori con gli occhi pieni di lacrime ed il cuore impietrito dal dolore aspettiamo che giustizia sia fatta ma una giustizia vera che punisca severamente e subito.

A tutti gli angeli della strada.

La mamma di Claudia Perri         

AIUTA RAGAZZA FERITA, CARABINIERE TRAVOLTO  (ANSA)

 CAGLIARI - E' morto cercando di proteggere una ventunenne ferita che era rimasta incastrata nella sua auto, ribaltatasi nel tentativo di evitare un cane e rimasta sulla carreggiata, rischiando di essere travolta dalle altre vetture che sopraggiungevano. "E' stato un vero servitore dello Stato" ha sottolineato il comandante regionale dell'Arma, Carmine Adinolfi,mentre si recava a rendere omaggio alla salma dell'appuntato Francesco Deias, di 35 anni (li avrebbe compiuti proprio domani), in servizio nella Compagnia di Dolianova, investito e ucciso ieri notte da un'autovettura, guidata da un giovane di 24 anni ubriaco.

La pattuglia dei Nucleo operativo era stata chiamata ad intervenire, alle 23, sulla strada nei pressi del bivio di San Sperate, a 16 chilometri da Cagliari, dove era stata segnalata la presenza di un cane sulla carreggiata. E proprio per non travolgere l'animale, la giovane, alla guida di una Ford Fiesta, ha sbandato e la vettura si è ribaltata alcune volte finendo in mezzo alla carreggiata. I carabinieri vedendo che la Ford rischiava di essere investita dalle altre, sulla corsia di sorpasso, hanno posizionato l'auto di servizio di traverso una ventina di metri prima e dopo aver azionato lampeggianti e pannello luminoso con la scritta "incidente stradale", sono scesi con il giubotto catarinfrangente per soccorrere la ferita. In quel momento è giunta a forte velocità una Citroen guidata da Armando Moica (e non Modica come appreso in un primo momento), di San Giovanni Suergiu, risultato poi in stato di ebbrezza, che ha investito prima l'auto dei militari poi ha travolto il carabiniere il cui corpo è stato scaraventato a 50 metri, e quindi ha tamponato un'altra auto che procedeva nella stessa direzione. L'appuntato Deias è morto sul colpo mentre Moica è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo e con l'aggravante di guida in stato di ebbrezza.

Roma 23 maggio 2008
Arrestato il pirata della strada  che ha travolto e ucciso i due fidanzati.
Si chiama Stefano Lucidi il pirata della strada che ieri sera ha travolto e ucciso Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, Il giovane che era alla guida della mercedes pirata ha confessato alla polizia locale di Roma.
In serata è stato arrestato 33enne che ha investito la coppia giovedì notte a Roma. Per lui l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, guida senza patente, omissione di soccorso. Al ragazzo, che ha confessato, viene contestato anche di essere passato con il rosso, il giovane che faceva uso di sostanze stupefacenti ed è stato condotto a fare degli accertamenti tossicologici proprio per capire se avesse assunto droga anche ieri.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal procuratore aggiunto Italo Ormanni e dal pubblico ministero Carlo Lasperanza,

(fonte l'unione Sarda)

LA GIUSTIZIA ITALIANA

 Da Il resto del Carlino del 21 maggio 2008

Uccise uomo in auto: ora diserta il tribunale
Marco Calura era ubriaco, le rilevazioni rivelavano un valore sei volte oltre il consentito, alla guida quando tamponò l'irlandese Cormac Page sulla Ferrara-Lidi. Era il 14 marzo 2007

  Ferrara, 22 maggio 2008 - LA TRAGEDIA avvenne il 14 marzo del 2007: Page Cormac, 53enne cittadino irlandese, mentre stava rincasando al volante della sua Skoda, venne tamponato da un’auto ‘impazzita’, una Mercedes Slk guidata da Marco Calura, 43enne, imprenditore di Ferrara che al test alcolemico risultò poi ubriaco con un tasso di 380 mg/dl, cioè più di sei volte il valore consentito.
Page morì e ieri mattina in tribunale a Ferrara, l’investitore è stato giudicato dal Gip Silvia Migliori nell’udienza preliminare con l’accusa di omicidio colposo. 

L’Associazione italiana famigliari e vittime della strada si è costituita parte civile tramite l’avvocato Domenico Musicco del foro di Milano. Il giudice, accogliendo la costituzione di parte civile, si è opposta al patteggiamento richiesto dai difensori dell’imputato che non era presente un aula. Adesso l’udienza è stata aggiornata al 15 ottobre 2008. Ma indubbiamente l’assenza in aula è stata molto pesante, seppure Calura abbia avvertito di aver perduto un aereo. Page Cormac, originario di Dublino ma residente a Ferrara, venne sbalzato fuori dalla carreggiata e la Skoda finì nella scarpata che costeggia la superstrada Ferrara-Mare. 

La tragedia avenne qualche minuto prima delle 20 all’altezza del chilometro 28 in direzione città, non distante dallo svincolo di Corte Centrale. L’irlandese viaggiava sulla sua Skoda grigia quando di colpo venne tamponato dall’arrivo di una Mercedes Slk nera condotta dall’imprenditore ferrarese.

«La Mercedes andava veloce — raccontò un testimone — mi ha sorpassato e all’imbocco di una curva ha cominciato a sbandare paurosamente ed è finito addosso alla Skoda».
Le parole del testimone vennero verbalizzate dagli agenti della Polizia Stradale di Argenta intervenuti per I rilievi.
La macchina di Cormac volò letteralmente in avanti per un centinaio di metri prima di finire fuori strtada, disintegrandosi.

Lettera vedova Page

24 maggio 2008

Convegno-Dibattito: "Obiettivo Sicurezza 2010"

 Sede AIFVS onlus Salerno (resp. Luongo Testa Annunziata)
Il 24 Maggio alle ore 9,00 si terrà il Convegno - Dibattito " Obiettivo Sicurezza 2010" presso la Sala dei Marmi del Comune di Salerno, promosso ed organizzato dalla sede locale dell'AIFVS-ONLUS di Salerno in collaborazione con lo studio legale Marzano Avvocati Associati (convenzionato per fornire assistenza legale) e con il Centro Clinico Psicologico e Psicodiagnostico - Cli.Psi. - di Caserta / Salerno (convenzionato per fornire assistenza psicologica) .      

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