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"PER ROBY NON C'E' GIUSTIZIA" - da Biby il 11/04/2008 * 20:36


Dal settimanale OGGI 16 aprile.

"PER ROBY NON C'E' GIUSTIZIA"

Non parla,non si muove.La ragazza che lo ha investito e lo ha ridotto così è stata condannata,ma l'indulto l'ha lasciata in libertà.Il grido di dolore della mamma Maria Grazia.

Roby è stato investito all'uscita della scuola sulle strisce pedonali.La conducente del veicolo è stata condannata a 80 giorni di permanenza domiciliare per lesioni e guida in stato d'ebbrezza e di alterazione per uso di stupefacenti,non ha scontato nemmeno una giorno della pena."Sono indignata!!" protesta la mamma "anche a nome delle altre vittime dei "pirati della strada".Roby ha 13 anni..ed è chiuso in un silenzio che ha spento da tempo il sorriso alla mamma..deve essere accudito 24 ore su 24 7 giorni su 7..era un bambino solare,sano,dolcissimo.."Questa è la mia missione..curarlo!aggiunge mamma Maria.La mamma non demorde:"Vorrei che si riaprisse il processo,non per chiedere vendetta,ma una condanna esemplere per chi si droga e beve e poi si mette alla guida falciando chi gli capita davanti.Quale condanna chiedo?Che i colpevoli assistano portatori di handicap.Una pena alternativa al carcere e certamente utile nella nostra società!!Ci ammazzano i figli e i responsabili,ne escono tranquilli!!Il giudice di pace aveva previsto una provvisionale di 200 mila euro come risarcimento,aggiunge la mamma con rabbia..ma non è mai stata pagata perchè la signorina è nullatenente!!!Ora a lei è rimasta la libertà..mio figlio l'ha persa..non mi rimane che pregare tutte le sere per lui..sperando in un miracolo.

Ho voluto inserire nel sito questo articolo per ricordare ed essere vicino anche a quelle mamme che vivono tutta una vita al fianco dei loro figli privati di una vita normale!!Cari politici..pensate che non sia giusto pensare anche a QUESTE REALTA'!!!!! con affetto a chi può capire Biby


Pirateria in aumento - da SABINOPREZIOSI il 10/04/2008 * 11:02


I dati dei primi mesi 2008 ci danno un ulteriore incremento di questo fenomeno,anch'io 2 anni fa ne sono stato colpito perdendo un fratello ed essendo anche impegnato come medico rianimatore sulla strada tutti i giorni ho deciso di impegnarmi particolarmente su questo triste fenomeno oltre che sulla sicurezza stradale in genere.Nel nome di mio fratello falciato il17.4.2006 da un pirata di 60aa di ottimo censo e medico  ho aperto un piccolo sito che spero possa fornire nel futuro un piccolo aiuto specie sulle tematiche del primo soccorso( attualmente questa parte è in via di allestimento) www.rosariopreziosi.it

Trasmissione televisiva RAI3
RAITRE del 10 Aprile 2008

Giorno 10 aprile la nostra presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni parteciperà alla trasmissione di Rai Tre "Cominciamo bene", ore 10


( Psicologia e Sicurezza Stradale) - da carla il 09/04/2008 * 15:48

Da Kataweb  MOTORI ( 8 Aprile 2008)

Si sono svolte a Bari due giornate di studio
sul tema "Psicologia e sicurezza stradale" Gli psicologi in campo
per la lotta agli incidenti stradali


La lotta gli incidenti stradali passa anche attraverso l'Ordine degli Psicologi della Puglia che ha voluto dedicare due giornate di studio a Bari sul tema "Psicologia e sicurezza stradale".

D'altronde le statistiche sono sempre più simili a bollettini di guerra con un bilancio in termini di vite umane che ha superato il milione di morti annualmente nel mondo. Di queste almeno ottomila vittime all'anno sono italiane (+ 0,4%), mentre in Europa diminuiscono di circa il 3%. Spesso le cause degli incidenti sono da ricondurre alla guida sotto il condizionamento di alcol o di sostanze psicotrope, mancato rispetto del codice della strada, utilizzo di apparecchiature elettroniche durante la guida, eccesso di velocità e molte altre cause compongono lo spaventoso elenco di fonti di incidenti stradali.

A condurre quindi la due giorni sulla sicurezza stradale e sugli aspetti psicologici dei conducenti d'auto è stato Max Dorfer, psicologo, vicepresidente della Società Italiana di Psicologia della Sicurezza Viaria, e autore di numerose pubblicazione nell'ambito della psicologia del traffico.

Un incontro di formazione è stato poi organizzato dopo la firma del protocollo d'intesa stipulato tra la Confederazione Titolari Autoscuole Agenzie d'Italia, il Consorzio Nazionale Guida Difensiva e l'Ordine Nazionale degli Psicologi, che prevede tra gli studi degli istruttori di guida anche la presenza dell'aspetto psicologico (10 ore su 150).

Un protocollo che apre interessanti prospettive di collaborazione tra le scuole guida e gli psicologi per l'organizzazione di corsi di formazione rivolti agli addetti delle strutture operative di sicurezza stradale e delle agenzie educative, con progetti mirati alla riabilitazione psicologica alla guida. Da questa collaborazione infatti potrà nascere una proposta di legge per la modifica dell'attuale Codice della Strada, visto che l'Italia è l'unico paese europeo a non prevedere nella preparazione alla guida la valutazione psicologica del candidato alla patente.

L'anomalia è stata sottolineata da Giuseppe Luigi Palma, presidente regionale e nazionale del Consiglio dell'Ordine degli Psicologi: "In Italia lo spazio e l'importanza all'aspetto psicologico di chi guida è assolutamente sottostimato rispetto alla mera conoscenza tecnica del mezzo o alla conoscenza approssimata del codice della strada. Lo psicologo interviene nella scuola guida per meglio coadiuvare l'educazione stradale, perché non basta saper guidare, bisogna anche usare il cervello in modo sano quando con il nostro comportamento possiamo causare danni a cose o persone".

Infine, Giovan Battista Tiengo, psicologo e psicoterapeuta esperto del settore, ha evidenziato l'aumento della mortalità sulle strade: tra il 1953 ed il 2005, si sono registrati 2,9 milioni di morti e 87,3 milioni di feriti, con un andamento sempre in crescita in proporzione al parco veicoli, al volume di traffico e all'accesso alla guida. Anche se l'introduzione della patente a punti ha ridotto gli incidenti per un paio d'anni, le recenti statistiche non promettono nulla di buono, come rilevato ache dal Centro di monitoraggio per la sicurezza istituito dalla regione Puglia nel 2004. (m. r.)
(8 aprile 2008)

Radio Bruno - da Redazione AIFVS il 07/04/2008 * 16:49

Radio Bruno http://www.brunonet.it/ nel corso della trasmissione "bruno mattina" condotta da Antonio Vagli e Clarissa Martinelli il giorno 8 aprile 2008 alle ore 10,10 manderà in onda una intervista all'Avv. Gianmarco Cesari della Aifvs sul tema della morte da ubriachi alla guida


“ 6000/7000 morti sulle strade
nel 2007” “1000/1500 morti
sul lavoro di cui il 50%
per incidenti stradali”
L’impegno di questa Associazione nasce dalla consapevolezza che queste
stragi sono frutto di una società consumistica che ha perso i veri valori
della vita ed la cultura del rispetto delle regole, cultura del rispetto delle
regole necessaria per una convivenza civile.
Al dolore per le tragedie che si consumano ogni anno sulle strade, circa
7000 morti di cui 700 per ragioni di lavoro, seguono: ingiustizie, soprusi,
disattenzione sociale, calvario della stragrande maggioranza dei genitori e
dei familiari colpiti.
L’’impegno istituzionale intrapreso dalla A.I.F.V.S., è motivato dalla convinzione
che:
se si impegnassero maggiori risorse finanziarie per la sicurezza stradale,
se i cittadini al volante fossero costretti ad essere più prudenti,
se i lavoratori in itinere o in servizio sulle strade fossero meno stressati da
turni o avessero in dotazione mezzi sicuri,
se gli Amministratori locali prestassero più attenzione alle condizioni delle
strade di loro competenza e alle condizioni di sicurezza sui luoghi e sui
mezzi di lavoro,
se Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale avessero mezzi, uomini e risorse
finanziarie per far una azione di prevenzione capillare sul territorio,
se l’acquisto di droghe e di alcolici non fosse così facile da parte di chiunque,
ovunque ed a qualsiasi ora,
se i nostri giovani avessero una educazione mirata e strutturata nei percorsi
scolastici,
migliaia di vite umane non verrebbero stroncate mentre percorrono le
strade a piedi, su un mezzo per recarsi al lavoro, su un mezzo di lavoro
o per esigenze personali.
L’impegno di questa Associazione è finalizzato ad evidenziare agli
Organismi Istituzionali preposti il bisogno di giustizia e di sostegno sociale
dei familiari che subiscono queste tragedie.
Ci chiediamo quanti sono a conoscenza che, mentre si legge, questo articolo
una persona al minuto perde la vita nel mondo per incidente stradale.
A fronte dei primi dati sulla mortalità delle strade della provincia di Torino
del 2007, sollecitiamo coloro che hanno incarichi istituzionali nella
Regione Piemonte ad un maggior impegno programmatico/finanziario per
il 2008, analizzando le scelte fatte sulla sicurezza stradale alla luce di dati
allarmanti,che dimostrano tragicamente che l’attenzione Istituzionale
posta in essere non è sufficientemente per raggiungere l’obiettivo Europeo
del 2010.
Rivolgiamo un invito in particolare a coloro che ricoprono incarichi
Istituzionali affinché impegnino ed impegnino le proprie Giunte esecutive
su un programma che pone al primo punto, per il 2008,la “sicurezza stradale”,
al fine di tutelare la vita dei cittadini, specie quella dei soggetti più
deboli, pedoni , ciclisti e genitori divenuti, questi ultimi estremamente
vulnerabili per la tragedia subita.
Sono note le responsabilità di queste morti evitabili, di ordine soggettivo
, ma ve ne sono altre meno note: “responsabilità morali e responsabilità
oggettive” che ricadono sull’intera collettività ed in particolare su chi ricopre
incarichi pubblici Istituzionali.
Una buca in mezzo alla carreggiata, un marciapiede che manca, un guardrail
che qui c’è ma là no o se c’è non è a norma di sicurezza, un semaforo
che non funziona o non c’è, un impegno ad educare i ragazzi, sono potenziali
cause di incidenti stradali, anche mortali.
Questa istanza si rivolge in particolar modo all’Uomo e alla Donna, che
hanno incarichi istituzionali, perché riflettano su queste tragedie che non
danno preavviso alcuno e quando giunge la telefonata, o suona il campanello
all’uscio della propria abitazione, è troppo tardi.
L’iniziativa educativa di questa Associazione, sperimentata nell’Istituto
Berti di Torino pubblicata nel precedente numero, potrebbe proseguire in
modo programmato per il 2008 con il concorso e patrocinio di Comune,
Provincia e Regione.
Giuseppe Santagada
ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA - ONLUS
Sede di Torino “Alessandro Santagada”
Via Villarbasse, 41 - 10141 Torino tel 0113835364 e-mail alessandro.santagada@virgilio.it

SICUREZZA STRADALE - da MONICA65 il 07/04/2008 * 11:34


Con piacere voglio segnalare che sul mensile Altroconsumo di aprile ho trovato in prima pagina un articolo:Sicurezza stradale ancora pericoli.E' confortante che la tematica della sicurezza stradale sia trattata anche da alcune riviste con la dignita' e il rispetto che merita!smile


Matera: L'AIFVS onlus parte civile. 

L’ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA E’ STATA AMMESSA COME PARTE CIVILE A MATERA IN UN PROCESSO PER OMICIDIO STRADALE.

Matera – Morì a Montalbano Jonico nel corso del ritorno dalla processione del Corpus Domini il 29 maggio 2005 Maria Silletti di anni 55, travolta  da tergo  mentre camminava da una Fiat Panda condotta da Salvatore Donato Damato di anni 24 che viaggiava oltre 50 Kmh il limite di 30 posto all’ingresso del paese incurante dei numerosi pedoni che affollavano la strada di ritorno dal rito religioso celebratosi nella chiesa di S. Maria delle Grazie. Falciata e proiettata a distanza di quasi dieci metri la Panda proseguiva la folle corsa per circa 40 metri fino a fermarsi. I Carabinieri della locale stazione scambiavano l’evidente stato di alterazione del conducente allo stress emotivo derivante dal tragico evento e non a cause esterne di alterazione psicofisica e non procedevano ad alcun test etilometrico o di rilevazione di assunzione di stupefacenti ma a seguito delle indagini il Comandante Maresciallo Domenico Laviola nello scrivere le sue impressioni e considerazioni così affermava: “ Nell’occasione pensavo che il giovane fosse scosso dall’evento e che il comportamento tenuto fosse frutto del trauma subito… in occasione del secondo interrogatorio avuto nel pomeriggio dello stesso giorno costatavo che le condizioni del prevenuto non erano causate dall’evento per cui si procede.” L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada difesa dall’Avv. Gianmarco Cesari del Foro di Roma,  data la particolare gravità dell’omicidio tale da scuotere una intera cittadinanza si è costituita anch’essa parte civile a fianco delle nipoti affidatele  Carmela ed Annamaria Silletti quale associazione di promozione sociale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  avanti al Giudice Rosa Bia del Tribunale di Matera.
L’opposizione alla ammissione della costituzione svolta dall’Avv. Maria Rosaria Cipriano che ha preso le difese dell’omicida sono state inutili e ritenute infondate e non meritevoli di accoglimento, difatti l’AIFVS è stata ammessa  quale parte civile rappresentante dell’interesse collettivo alla vita sulla strada con rigetto di ogni eccezione sollevata.
Il processo si è concluso con un patteggiamento ad una pena minimale di soli 4 mesi di reclusione e 4 mesi di sospensione della patente, una pena ritenuta non congrua rispetto alla gravità ed alle conseguenze del reato e giudicata irrisoria non solo dall’avvocato della AIFVS che
ha protestato in aula ma anche dai familiari superstiti e dalla intera collettività di Montalbano Jonico offesa.


Giudici ed assassini - da Catello Izzo il 05/04/2008 * 21:01

OGGETTO: Giudici ed assassini.    

Porto D’Ascoli, 4 aprile 2008  

La notte del 21 gennaio 2006, sulla Statale Adriatica in San Benedetto del Tronto, alla confluenza con la sopraelevata, un balordo, nella sua spavalderia da ubriaco, incrociava ed impattava con la sua macchina, spinta a velocità folle la Yaris di mio figlio Francesco che ivi perdeva la sua giovane vita insieme alla povera Cristina sua moglie.

Il 2 aprile 2008 si è esaurito in un “nulla” il macchinoso farraginare  che da oltre due anni ha visto impegnati Leggi e preposti mentre, nel frattempo, noi di famiglia siamo dovuti rimanere “alla finestra”, fino alla fine, proprio come soggetti interessati solo “marginalmente” (!).

Si è esaurito, come dicevo, perché in Ascoli, d’avanti al Giudice D.ssa Panichi il “balordo” è stato condannato esemplarmente (!?) ad 1 anno e dieci mesi di reclusione con tutti i benefici (!) e con tanto di …  sospensione della pena.

Insomma va tranquillamente a casa! …E può anche scordarsi di tutto visto che tutte “le altre incombenze” le disbrigheranno le assicurazioni. Insomma questa sua noia, forse soltanto un po’ dispendiosa (ma poi ci pensano i genitori!) è finita! Egli, che non ha mai avuto neanche il coraggio di manifestare un briciolo di pentimento, potrà persino festeggiare l’evento e, magari,…riubriacarsi!
Giovani drogati e ubriachi alla guida, datevi da fare, perché tanto poi, in Italia, è tutto lì…!

Il dolore per quelle vite stroncate resta soltanto di noi anziani genitori e dei fratelli; ed è un dolore che si rinnova ad ogni istante che passa senza che suoni il citofono di casa per farci esclamare, come una volta: - Eccoli, sono loro! E poi vederli, vivere della loro vitalità e rimanere coinvolti dalle loro divertenti “canzonature”.

Mentre i loro corpi sono lì a dissolversi nell’imperscrutabile, c’è una sola immagine che conservo, martellante e terribile nel cervello: è quella di un povero ragazzo che lascia il suo futuro di fortune e di gioia ed i suoi sogni dentro ad una macchina accartocciata e, da una posizione impossibile, pietisce per più di due ore, con i suoi rantoli, un aiuto che non gli si riesce a dare. Chissà quanto avrà sofferto –così solo!- e magari cosciente di trovarsi in una situazione così tremenda.

Ancora non mi dà riposo il sapere che, mentre tutto questo avveniva, noi eravamo tranquilli a casa nostra!

Adesso la condanna resta a noi perchè la "prassi"  vuole che noi si stia a “mercanteggiare” con le assicurazioni per stabilire cosa vale (…in soldi!) tutto questo!

Quanto scambierei la mia condanna con quella dell’assassino!

Vergogna Italia! …Con tutte le tue istituzioni.

Vi ringrazio per lo spazio anche se, oramai, c’è più nulla da fare.

Catello Izzo.


Personal Dance Love parade - da victor il 05/04/2008 * 20:35


Colgo l'occasione di ringraziare per l'ennesima volta ,per il supporto fornitoci da questa associazione  nella realizzazione dell'unico vero evento contro le stragi del sabato sera,creato da chi il mondo della notte lo vive sul serio e creato da giovani che  non fanno parte di nessuna schiera politica, la Personal Dance Love Parade.

Vorremmo comunicare che purtroppo quest'anno la manifestazione non avra' luogo in quanto dopo avere proposto a qualche politico della nostra terra l'iniziativa,non ha suscitato interesse proprio perche' un evento che destinato a fallire  perche' pone il divieto di uso di alcolici.

Dopo queste affermazioni abbiamo deciso di lasciar perdere il progetto per scarse disponibilita' economiche.

Ringraziandovi ancora sopratutto la signora Cassaniti vi invito a guardare i video della scorsa edizione su i seguenti link

Dj Ortiz Victor

www.ortizvictor.com   sezione video

www.myspace.com/djortizvictordj

www.pdlparade.com

NOI CI CREDIAMO E VOI::::::::::::::::::::::

 

 


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