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News


attraversamenti pedonali - da RoncoGiuseppe il 26/03/2008 * 10:20

Cari amici:
Vi scrivo per segnalare un articolo apparso sul giornanale la Repubblica il 22 cm.;il presidente dell'ACI, fra le altre questioni ha affrontato il problema dei pedoni travolti durante l'attraversamento stradale.
Il giornale riporta testualmente alcune affermazioni  del nuovo presidente Enrico Gelpi  " trasformiamo le strisce pedonali in segnali di stop e intensifichiamo il trasporto pubblico".  Più avanti aggiunge  "nessuno tutela i pedoni.Per questo proponiamo anche di modificare l'attraversamento pedonale dando anche da noi, come avviene in molti paesi europei, la precedenza a chi si accinge ad attraversare sulle strisce ( e non solo a chi è gia sulle "zebre"). Inoltre proponiamo anche di rivoluzionare gli attraversamenti stessi, con sistemi che impediscano di parcheggiare le auto in prossimità delle strisce pedonali e altri che le rendano più visibili. Ma il punto centrale è trasformare le strisce in un vero segnale di stop. Oggi le "zebre" sono una terra di nessuno: chi ci passa sopra per primo vince. E il pedone è sempre l'anello debole del sistema, un sistema reso sempre più pericoloso dall'aumento del traffico.
Il presidente dell'ACI è fresco di nomina, e , se il buongiorno si vede dal mattino direi che il Sig. Gelpi è sulla buona strada ,ha affrontato una questione molto importante, sono 60 al giorno i pedoni travolti nel corso dell'attraversamento stradale,di questi oltre 600 all'anno perdono la vita e molti rimangono invalidi permanenti.


FERRARA , 20/03/2008-


Altre due giovani Vite innocenti faranno ritorno in Irlanda ,terra natale, in una bara e come unica colpa hanno quella di aver scelto di venire nel nostro Paese, probabilmente ignare del fiume di sangue che bagna le nostre strade.
Il copione si ripete, come in un film dell’orrore, a distanza esatta di un anno. Ma non è un film, è semplicemente la tragica realtà.
La responsabile A.I.F.V.S. DI FERRARA ,
Anna Barbieri , vedova di Cormac  Page ,nazionalità irlandese , ucciso in un incidente stradale il 14 marzo 2007 a Ostellato ( Ferrara ) , per mano di un ubriaco italiano di 32 anni che guidava a folle velocità un Mercedes. Il colpevole non è mai stato arrestato e la sottoscritta è ancora in attesa di processo.
Mi stringo al dolore delle famiglie di Elisabeth Anne e di Marie Clare ,dolore che non conosce differenze di lingua né di bandiera e come italiana chiedo umilmente scusa per il mio Paese.
Ringrazio l’Ambasciata d’Irlanda a Roma che mi è stata molto vicina con grande affetto e umanità  e l’A.I.F.S. che mi ha accolta come  soltanto chi vive sulla propria pelle ogni istante della vita simili tragedie può e sa fare. Altrettanto non posso dire delle Istituzioni del mio Paese che lasciano le vittime e i loro familiari nel più completo stato di abbandono.
Anna  Barbieri


20/03/2008
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada difesa dall’Avv. Gianmarco Cesari del Foro di Roma è stata ammessa a partecipare al processo penale per l’omicidio di Sabato Caiazzo quale parte civile dal Giudice Flora Mazzero della II sezione penale  del Tribunale di S.Maria Capua Vetere durante la prima udienza dibattimentale, dopo la vana opposizione dei  difensori dell’imputato Di Siena Luigi Avvocati Rosanna Mazzeo e Enrico Monaco e dopo tre anni di ritardi causati da rinvii ingiustificabili dopo l’udienza preliminare prima al Tribunale di Caserta dichiaratosi incompetente e poi avanti al Got Avv. Carla Montanaro dichiaratosi a sua volta incompetente.
Il Giudice Flora Mazzero ha riconosciuto e dichiarato il diritto della AIFVS a costituirsi parte civile nei processi per omicidio colposo stradale quale associazione di promozione sociale ai sensi della legge n. 383 del 2000 per la tutela dell’interesse collettivo alla vita sulla strada.
Il processo riguarda la morte di Sabato Caiazzo, agente immobiliare di anni 41 investito la piovosa sera del 12 febbraio 2005 sul tratto di strada della Statale Appia in località Curti alcuni minuti dopo che era uscito dal negozio di prodotti caseari “La Baronia” dopo aver acquistato delle mozzarelle di bufala che vennero ritrovate pressoché intatte sopra il cofano della Fiat 500 che lo caricò mentre era in procinto di rientrare nell’auto parcheggiata e lo scaricò dopo aver percorso quasi trenta metri, il pedone morì dopo tre ore di agonia presso l’ospedale di Caserta. 
La Axa Assicurazioni ha proposto nel corso della udienza dopo tre anni di inerzia passiva alla richiesta di risarcimento avanzata dai congiunti superstiti nel corso della udienza per il risarcimento del valore umano perduto al Maresciallo Salvatore Caiazzo  fratello dell’ucciso costituito anch’egli parte civile la somma di € 28.000,00 oltre interessi e spese che l’Avv. Gianmarco Cesari ha dichiarato di poter accettare solo a titolo di acconto e mai a titolo di saldo del risarcimento perché non congrua, non seria nonché irrisoria ed derisoria del valore umano perduto. Il Giudice Flora Mazzero ne ha allora disposto la restituzione al mittente e l’Avvocato Francesco Napolitano della Axa ha quindi ripreso indietro l’assegno esibito. 
E’ la prima volta che l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada prende parte a un processo penale nella provincia di Caserta.
E’  l’avvocato Gianmarco Cesari,  con attività prevalente al tutela delle vittime, a rappresentare l’Associazione e a difendere gli interessi della famiglia Caiazzo nel processo.

"Quando si verificano omicidi stradali socialmente rilevanti, come appunto in questo caso, il lutto colpisce l’intera collettività  e l’omicidio assume una rilevanza sociale. La nostra associazione scende in strada al fianco delle vittime, per la tutela della famiglia ma anche dei diritti collettivamente lesi". Scopo dell’associazione, da anni in prima linea nella lotta ai crimini della strada, ottenere giustizia e combattere per una pena giusta. "La pena – commenta l’avvocato Cesari all’esito della storica ammissione a S.M. Capua Vetere della costituzione di parte civile della AIFVS -  non va considerata solo come rieducazione ma come conciliazione, nel senso che deve servire a conciliare il reo con la vittima, reo che purtroppo rimane sempre contumace ".
L’avvocato Gianmarco Cesari difende anche la Aifvs nel processo contro il pirata della strada di Roma Friedrich Vernarelli, ma oggi, non potendo parteciparvi per via dell’impegno della  udienza di S.M. Capua Vetere per difendere la Aifvs ed i superstiti di Sabato Caiazzo era sostituito a Roma dalla sua assistente Avv. Tania Garofoli.
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, nell’ambito della settimana mondiale per la sicurezza su strada ha lanciato di concerto con i politici la campagna di sensibilizzazione nazionale “Una notte per la vita”.
L’ 8 aprile prossimo, la AIFVS promuove presso la sala consiliare del Comune di Caserta con il patrocinio dello stesso  Comune e della provincia un convegno tematico sul tema della sicurezza stradale e l’obiettivo del dimezzamento degli incidenti stradali sul territorio della provincia di Caserta e sulla assistenza legale e psicologica alle vittime della strada. L’iniziativa verrà pubblicizzata attraverso tv, radio e web.

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Sembra impossibile leggere questa la notizia degli arresti dell'investitore delle due ragazze Irlandesi a Roma.

La speranza che esiste una giustizia efficiente ed efficace allora non è una cosa impossibile le leggi esistono basta aver il coragggio di applicarle.

Che questo episodio segni l'inizio di un percorso che ridia speranza, dignità e giustizia a tutte quelle famiglie che come la mia aspettano.

La mamma di Claudia   


Comunicato Stampa
20.03.2008
 
 
                                        Due ragazze irlandesi uccise     
               
   L’AIFVS condivide l’operato della giustizia di trattenere in carcere l’investitore
 
 
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada esprime plauso per l’operato del p.m. e del Gip di arrestare Friederich Vernarelli che, ubriaco alla guida, ha ucciso due ragazze irlandesi mentre attraversavano sulle strisce pedonali ed è scappato.
L’AIFVS è stata presente tutta la mattinata all’udienza, esprimendo il dolore delle famiglie e collettivo ed impegnandosi a sostenere la propria parte perché sia tutelato il diritto alla salute ed alla vita sulla strada.
Censura nel contempo l’operato dell’avvocato dell’indagato Giovanni Marcellitti per aver violato la dignità umana delle due ragazze decedute, insinuando lo stato psicofisico alterato  avendone chiesto il controllo.
Il pentimento poi dell’imputato, se da un lato indica il riconoscimento delle proprie responsabilità e della gravità del danno compiuto, dall’altro non annulla l’espiazione della pena, che esplica la propria funzione rieducativa se è anche afflittiva.
La decisione da noi apprezzata del pm Andrea Mosca e del gip Luisanna Figliolia fornisce indicazioni efficaci, non solo per coloro che hanno bevuto, ma anche per gli altri magistrati: d’ora in poi nessuno potrà dire che non ci sono leggi per irrogare pene adeguate o strumenti in grado di contrastare la strage.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
 Presidente AIFVS
 

Irlandesi uccise: la AIFVS è nel processo penale.
19.03.2008
Depositata questa mattina in relazione al procedimento penale nei confronti di Friedrich Vernarelli presso la segreteria del PM Andrea Mosca della Procura della Repubblica di Roma la lettera di nomina da parte della Presidente della AIFVS Giuseppa Cassaniti dell'Avv. Gianmarco Cesari in rappresentanza della Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada per la lesione degli interessi collettivi lesi e violati .
 
La Procura di Roma ha chiesto la convalida dell'arresto e il trasferimento in carcere per l'uomo che nella notte tra lunedì e ieri, mentre guidava ubriaco, ha travolto e ucciso due giovani turiste irlandesi senza fermarsi a soccorrerle, e che attualmente è ai domiciliari.
 
Lo rendono noto fonti giudiziarie.
 
L'udienza preliminare per Friederich Vernarelli, 32 anni, si svolgerà domani alle 11 a Regina Coeli. Se il gip Luisanna Figliolia accoglierà la richiesta del pm Andrea Mosca, l'uomo resterà nel carcere romano.
 
Questo pomeriggio, intanto, si sono svolti nell'Istituto di medicina legale della Sapienza le autopsie sui cadaveri delle due ragazze - Mary Clair Collins, 29 anni, ed Elizabeth Anne Gubbins, 28 - affidate al perito Maria Rosaria Aromatario.
 
Vernarelli ha investito le due ragazze sulle strisce pedonali trascinandole per diversi metri mentre guidava una Mercedes nella zona di Castel Sant'Angelo. Prima di essere bloccato dai vigili urbani ha danneggiato cassonetti e auto in sosta.
 
L'uomo deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e danneggiamenti.

BOLOGNA: IMPRENDITORE SENZA PATENTE FUGGE DOPO INCIDENTE, DENUNCIATO =

Bologna, 18 mar. - (Adnkronos) - E' fuggito dopo aver tamponato
una Fiat 600 con a bordo due donne, madre e figlia, di 43 e 22 anni
entrambe residenti a Pegola di Malalbergo, in provincia di Bologna.
L'incidente e' avvenuto ieri pomeriggio in via Nazionale in localita'
Altedo di Malalbergo. Grazie alle informazioni fornite dai testimoni,
pero', poco dopo i carabinieri della Compagnia di Molinella e della
stazione di Altedo sono riusciti a rintracciare il responsabile del
sinistro nella sua abitazione di Pegola di Malalbergo dove c'era pure
la Bmw di proprieta' del padre.

      Si tratta di 33enne del posto, imprenditore, che non si era
fermato non solo perche' era ubriaco al volante (il suo tasso
alcolemico era quasi quattro volte superiore al limite consentito) ma
anche perche' non aveva la patente che gli era stata revocata nel
dicembre del 2006 per due volte. L'uomo e' stato nuovamente denunciato
per omissione e fuga in caso di incidente stradale con danni alle
persone, per guida in stato di ebbrezza e per guida con patente
revocata. Le due donne, invece, sono state trasportate al pronto
soccorso dell'ospedale di Bentivoglio e giudicate guaribili in 10 e 15
giorni.

(Mea/Zn/Adnkronos)
18-MAR-08 17:55


18/03/2008
Comunicato

Ancora vite umane distrutte da chi guida ubriaco!
 
             Non vogliamo che i nostri comunicati assumano il significato di un rito.
Chiediamo ai media un fronte comune con i familiari delle vittime per fermare la strage.
 
Due ragazze irlandesi non possono più tornare a casa perché un giovane si è ubriacato, si è messo alla guida, le ha uccise, è scappato!
Un fatto che si è ripetuto già infinite volte sulle nostre strade, con vittime italiane o straniere, e richiama la responsabilità delle persone e delle istituzioni.
La nostra Associazione si è messa in contatto con l’Ambasciata Irlandese per dichiarare la propria disponibilità a dare un aiuto ai familiari nella tragica situazione del dopo incidente.
L’AIFVS ritiene che ormai siano maturi i tempi perché le istituzioni si decidano ad applicare con rigore le norme esistenti prima ancora di pensare a nuove norme, perché la strage è anche frutto di un modo superficiale di vivere i compiti di servizio.
Non lo diciamo solo per gli enti che gestiscono il territorio, ma anche per coloro che gestiscono il reato: la sottovalutazione del danno, della colpa e del comportamento del reo ad opera di professionisti della giustizia contribuisce a mantenere la strage, tanto che la stessa può chiamarsi STRAGE DI STATO.
Non possiamo accettare che i giudici applichino sempre la sospensione condizionale della pena, e né che questa nostra richiesta sia da molti di loro ancora considerata vendetta.
Deve esser chiaro che in Tribunale si chiede giustizia, e cioè la seria applicazione della legge per i diritti distrutti delle vittime. La vendetta non ha bisogno di richieste in Tribunale!
Non possiamo inoltre accettare che ci siano sanzioni per i cittadini che trasgrediscono e non ce ne siano per le istituzioni che con le loro inerzie ed omissioni mantengono le condizioni perché la strage si verifichi!
Chiediamo ai media e specie alla Tv, che ha la capacità di raggiungere larghe fasce di popolazione, di far fronte comune con l’AIFVS per costruire la cultura della sicurezza e del rispetto della vita umana: non interessarsi della strage stradale solo sull’onda della tensione emotiva, ma trattare in modo sistematico il problema per dare ampio spazio alle cause che la generano e la sostengono ed agli impegni da assumere per la sua soluzione.
La ritualità allorquando succede l’incidente non risolve il problema, trasformiamola piuttosto in un impegno sistematico per prevenirlo.
 
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
 Presidente AIFVS


STAMINALI PER GIORGIO - da BLINDSIGHT il 15/03/2008 * 10:31

Pubblico un articolo, è del fratello di una vittima della strada, con preghiera di diffusione, oltre l'aiuto per chi può (su www.myspace.com/blindsightproject ho aperto un blog per altre notizie in merito), grazie, Laura Raffaeli
da "L'Unione Sarda" del 12 marzo 2008

'Vorrei potermi legare le scarpe, da solo, senza l'aiuto di nessuno'. Un gesto semplice, anche per un bambino. Non per Giorgio Piras, che di anni ne ha 27 e da tre combatte contro un dramma: un'ischemia cerebrale in sede temporo-ippocampale ed occipito parietale, asettico termine medico per definire i tremendi effetti di una vena del suo cervello che, un giorno, d'improvviso, ha smesso di irrorare sangue alle cellule nervose e l'ha lasciato con tutto il lato sinistro del corpo insensibile e paralizzato. E con una vita ancor più difficile da affrontare. Ma Giorgio insegue l'ultima e flebile speranza di una vita normale: un viaggio in Cina per sottoporsi a un trapianto di cellule staminali, terapia su cui la scienza medica ufficiale nutre ancora molti dubbi. Un sogno per il quale chiede aiuto, un sostegno economico per affrontare le spese di un viaggio e di un intervento costoso e difficile.
La Storia. Il mondo per Giorgio è crollato un maledetto lunedì mattina. 'era il 21 novembre del 2005. Mi sentivo stanco, fiacco. La sera prima - racconta - ero andato a letto con un leggero mal di testa'. Nulla poteva far presagire cosa gli sarebbe capitato di lì a poche ore. I vestiti pronti, da indossare per un'altra giornata da manovale in un cantiere edile. Ma al lavoro Giorgio non ci andrà. La madre, quando rientra a casa da una notte trascorsa ad accudire un'anziana, si rende subito conto che il figlio non sta bene. Avverte il 118 e il giovane viene accompagnato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Sirai di Carbonia.
La madre: 'dopo la risonanza magnetica - racconta Luisella Arimondi, la madre - i medici ci dicono che gli esami hanno evidenziato un'ischemia vastissima'. Giorgio allora viene accompagnato al Brotzu dove la diagnosi non solo è confermata, ma è pure aggravata. 'Paralizzato, dalla testa al piede, tutto il lato sinistro, e con il campo visivo dell'occhio sinistro dimezzato', aggiunge il giovane. Per lui comincia il calvario della riabilitazione, prima a Oristano e poi a casa. Per lavarsi e vestirsi, per compiere anche i gesti più naturali, deve fare affidamento sulla madre e sui fratelli. Gli viene riconosciuta l'invalidità totale, ma con la famiglia deve lasciare Santadì e si trasferisce a Villaperuccio.
Il trapianto: Nella testa del giovane prende sempre più piede l'idea di sottoporsi ad un trapianto di cellule staminali. 'Per riprendere parte della mia vita, poter fare almeno in parte le cose che fanno tutti', spiega. Chiede ai medici: 'ma non mi danno grandi speranze. La medicina ufficiale ancora nutre forti dubbi su questo tipo di terapia', ammette. Trascorre ore al computer alla ricerca di siti e notizie in merito. Sino a quando non scopre che in Cina, da qualche anno, la terapia è praticata. Ma Giorgio, con la sua pensione d'invalidità da 248 euro al mese, una madre che si arrangia assistendo signore anziane a domicilio e un fatello alle prese con le conseguenze di un grave incidente stradale, di soldi per il suo viaggio della speranza non ne ha. Da qui, l'appello. 'Per un trapianto standard occorrono circa 24 mila euro a cui - conclude - bisogna aggiungere la somma per il viaggio di due persone, io ed un accompagnatore. Ma sono disposto a tutto pur di andarci. Rivoglio un po' della mia vita'.  


-Incidenti,quattro morti nel Salento
Terribile scontro frontale tra due auto
Quattro persone sono morte in uno scontro frontale avvenuto sulla provinciale tra Tricase e Andrano, nel basso Salento. Le vittime, quattro donne anziane (tre sono sorelle) che stavano tornando da alcune compere assieme, viaggiavano a bordo di una Fiat 500 scontratasi frontalmente con una Opel che proveniva in senso opposto e sulla quale c'erano una donna e suo figlio. Queste ultime sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale.


Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Tricase e i Vigili del fuoco. Nel pauroso schianto hanno perso la vita tre sorelle di Marittima, frazione di Diso (Lecce), Amalia, Maria e Damiana Tronci, di 77, 71 ed 80 anni, e la cognata di Maria, Michela Nuzzo, 62 anni. Le quattro anziane stavano tornando da Tricase. Il pm ha disposto che le salme siano condotte nell'obitorio di Lecce.

L'altra vettura, una Opel Zafira, era guidata da una donna che viaggiava insieme con il figlioletto di tre anni: ora sono entrambi ricoverate nell'ospedale di Tricase. Le loro condizioni però non sono gravi.

Sarebbe stata proprio la Zafira ad invadere l'altra corsia, dopo aver zigzagato più volte: dopo la sbandata, la vettura è finita in pieno contro la 500, che è stata sbalzata fuori dalla sede stradale, scaraventata contro un muretto e catapultata poi su una stradina privata in un campo agricolo.

Le quattro anziane donne sono rimaste incastrate nel groviglio di lamiere in cui, dopo l'impatto, si è trasformata l'utilitaria.


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