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News


Incidente a Frosinone: muoiono due fratelli di 16 e 18 anni, gravissimi due amici coetanei


FROSINONE (10 marzo) - Due fratelli di 16 e 18 anni, Carlo e Pietro Alonzi, sono morti nella tarda serata di ieri in un incidente stradale avvenuto in via Roma Alta nel Comune di Sora (Frosinone). Gravissimi altri due ragazzi, Manuel Cocco di 16 anni e Christian Di Ruscio, 18 anni, che erano nella stessa vettura. Manuel Cocco è stato ricoverato all'ospedale Bambin Gesù di Roma con la frattura della base cranica, mentre Christian Di Ruscio è ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma con un'emorragia celebrale. Ieri sera sul luogo dell'incidente, oltre alle ambulanze del 118, sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere i feriti.

Dalla ricostruzione effettuata, sembra che i ragazzi, a bordo di una Renault Twingo, stessero procedendo in direzione della superstrada per Frosinone, quando Christian Di Ruscio, che era alla guida, e aveva la patente solo dal primo marzo, ha perso il controllo del mezzo uscendo fuori strada. Sembra che l'auto si sia schiantata prima contro un palo dell'alta tensione e poi contro una centralina del gas. I quattro ragazzi avevano trascorso la serata in un pub di Sora e stavano rientrando a casa in località San Giorgio a Sora: l'incidente è avvenuto a 500 metri dalle loro abitazioni.

Carlo e Pietro Alonzi erano figli di un operaio edile e di una casalinga, lasciano una sorella di 12 anni. I loro cadaveri si trovano all'obitorio dell'ospedale di Sora, a disposizione dell'autorità giudiziaria: ancora non è stata fissata la data dei funerali.


A seguito della scarcerazione della pirata della strada di Ardea RAI NEWS 24 dedica uno speciale sulla giustizia per le vittime e le pene pe ri pirati della strada dalle ore 23,00 alle 24.00. Ospite in studio l'Avv. Gianmarco Cesari della AIFVS.
 
per seguire online in internet la trasmissione live
 
 
 
 
su you tube
 
 
e su live tv channel
 

-Milano, scontro tra auto: tre morti
Nell'impatto ferite altre due persone
Tre persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un incidente stradale a Robecco sul Naviglio nel Milanese: Due auto, una Seat e una Peugeot, si sono scontrate frontalmente sulla strada provinciale 117. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le ambulanze. La dinamica dell'incidente non è ancora stata accertata, ma lo schianto è avvenuto in un tratto poco illuminato.


Poco prima della mezzanotte, in base a quanto ricostruito dalla Polizia stradale di Magenta, una Peugeot 106 con a bordo tre kosovari si è scontrata frontalmente con una Seat Ibiza che trasportava due giovani italiani sulla strada provinciale 117, che unisce Robecco e la frazione di Magenta Pontevecchio. I tre, due già identificati mentre il terzo era privo di documenti, sono rimasti uccisi. I due italiani, un uomo e una donna, sono invece ricoverati e non sono in pericolo di vita. Le loro ferite sono state giudicate guaribili in 30/40 giorni.

Al momento la Polizia stradale è ancora al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente, che è avvenuto in un tratto di strada poco illuminato.


Trasmissione Rai news - da Redazione AIFVS il 07/03/2008 * 20:45

L'Avvocato Gianmarco Cesari della AIFVS sarà ospite questa notte dalle ore 23.00 alle ore 24.00 a RAINEWS 24 il quotidiano online con tutte le notizie in tempo reale RAI per uno speciale sulla sicurezza stradale e certezza della pena a seguito degli ultimi gravi incidenti stradali mortali.
 
 
per vedere lo speciale live online collegarsi a
 

Investita da auto,fermata una donna
Roma: nell'impatto morta una 13enne
Una giovane di 27 anni, di Ardea (Roma), è stata fermata dai carabinieri perché ritenuta responsabile dell'investimento di giovedì sera ai danni di una ragazzina. La 13enne, di origine tunisina, sarebbe stata urtata con violenza da una vettura che l'ha sbalzata nella corsia opposta. La giovane è poi morta per aver sbattuto la testa sull'asfalto. La donna, che avrebbe confessato, sarebbe fuggita dopo l'investimento per paura.


Comunicato stampa
7 marzo 2008
I Politici della Regione Veneto fanno marcia indietro?

 Dopo aver letto che anche la Regione Veneto è disponibile a modificare la legge che limita la somministrazione di alcolici, verrebbe da dire che i politici non si smentiscono, qualunque sia il loro livello di appartenenza. Eppure, dopo aver criticato i componenti della Commissione Trasporti della Camera che hanno votato l'emendamento per l'abolizione del divieto di somministrazione di alcolici dopo le ore due nei locali di divertimento, e dopo averli esposti alla pubblica denuncia sul nostro sito www.vittimestrada.org, avevamo ancora di più apprezzato la decisionalità dei politici della Regione Veneto, ritenendoli uomini più affidabili. E invece hanno lo stesso tallone di Achille: lo scarso senso di responsabilità e la propensione alla connivenza che li porta a piegarsi agli interessi di parte, pur essendo consapevoli che il vino e gli altri alcolici fanno male, danneggiano la salute, fanno perdere la lucidità e l'autocontrollo, sono causa non solo di incidenti stradali, ma anche di risse, di uccisioni, di stupri. Una civiltà ridotta ad una poltiglia non può avere che politici da strapazzo. E tuttavia bisogna avere il coraggio di cambiare, per non essere, come diceva Sciascia, dei quacquaraquà.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Causò schianto col Suv,multatissimo

L'uomo era habituè corsie riservate
Marco Trabucchi, il procuratore calcistico che al volante della sua Porsche Cayenne provocato l'incidente davanti al tribunale di Milano costato la vita ad una donna, era solito utilizzare le corsie riservate a bus e tram pur non essendo autorizzato a farlo. E' quanto emerge da un faldone consegnato dai vigili urbani al magistrato titolare dell'inchiesta sullo schianto.


Trabucchi, subito dopo l'incidente nel quale rimasero ferite anche 21 persone, raccontò che aveva improvvisamente dovuto sterzare per evitare due pedoni che avevano attraversato improvvisamente la strada. Una delle tante telecamere disseminate per la città gli da ragione. Ma molte altre telecamere hanno ritratto l'auto del procuratore percorrere le corsie preferenziali, normalmente riservate ai mezzi pubblici e a quelli autorizzati. Negli ultimi sei mesi, secondo quanto emerso dalle ricerche effettuate dai vigili urbani, l'auto con targa svizzera posseduta dall'uomo avrebbe collezionato la bellezza di oltre cento multe.

La disinvoltura dello svizzero è motivata dal fatto che gli stranieri che commettono infrazioni in Italia, non pagano mai le multe. La sanzione gli viene infatti notificata passando per il consolato, ma se decide di non pagare le istituzioni italiane non hanno strumenti per costringerlo a mettersi in regola. E così molti ne approfittano.

Nell'inchiesta per stabilire le responsabilità dell'incidente, la storia di Trabucchi come automobilista avrà il suo peso e verrà attentamente valutata dai magistrati. Quel giorno, il 24 febbraio scorso, l'auto di Trabucchi sterzò improvvisamente urtando un autobus di linea che si schiantò contro un tram proveniente in senso opposto causando la tragedia. Trabucchi è accusato di omicidio colposo e lesioni gravissime plurime.


La giustizia italiana lenta e ancora dalla parte di chi uccide prendiamo due esempi uno inglese e l'altro italiano.
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LONDRA - Quattro anni di prigione e patente ritirata per cinque anni a una donna che il 7 febbraio dell’anno scorso travolse e uccise un ciclista mentre era alla guida della sua Bmw e stava rispondendo a un sms. Kiera Coultas, 25 anni, direttrice di un albergo a Hyte, vicino a Southampton, stava guidando a oltre 70 km all’ora su una strada dove il limite era di 50 e, contemporaneamente, rispondeva a un messaggino inviatole dall’ex marito, da cui si stava recando per andare a prendere la figlioletta. La vittima era Jordan Wickington, 19 anni, che in bici era passato con il rosso a un semaforo. Il ragazzo, che non indossava il caschetto di sicurezza, è morto poche ore dopo in ospedale.
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03/10/2006
Uccisione Giovanni Rampinelli
l'AIFVS parte civile al processo
Costituzione di parte civile dell'AIFVS onlus a fianco dei familiari di Giovanni Rampinelli travolto e ucciso da Carlo Riefoli.
Giovanni Rampinelli,  viaggiava a bordo della sua bicicletta sulla s.s. 494 vigevanese, e dopo il fatto Carlo Riefoli si è dato alla fuga abbandonando la vittima agonizzante senza aver prestato soccorso o allertato i soccorsi.Giovanni Rampinelli è stato trovato morto dissanguato dopo alcune ore.
Lo stesso Carlo Riefoli nel 2002 in un analogo incidente aveva travolto e ucciso un'altro ciclista e anche in quella occasione si era dato alla fuga. clicca qui per continuare
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5 marzo 2007
Uccisione Giovanni Rampinelli
Carlo Riefoli riottiene la patente e torna a guidare. Questa è l'Italia clicca qui per continuare

Frosinone / Svoltasi la manifestazione per la sicurezza stradale nel quartiere Cavoni di Frosinone

 

Domenica 2 marzo 2008 ha avuto luogo una fiaccolata nel quartiere Cavoni di Frosinone. Il senso della manifestazione era di ricordare tutte le vittime della strada e di protestare contro l'insensibilità dei politici in tema di sicurezza stradale. Intorno alle 18.30 un corteo silenzioso, illuminato quasi esclusivamente dalle fiaccole, si è mosso dal piazzale antistante la chiesa di San Paolo, raggiungendo una lapide posta sulla "Monti Lepini", a ricordo di Renato Fabrizi e di tutte le vittime di quella pericolosissima arteria.

La manifestazione è stata indetta dall'Associazione Familiari e Vittime della Strada (A.I.F.V.S), una onlus che da anni si batte perché venga fatta una vera prevenzione e perché venga garantita un'autentica giustizia per le vittime di incidenti stradali. Troppo spesso - denuncia l'A.I.F.V.S - i magistrati sono portati ad identificarsi con i responsabili di incidenti stradali, negando alle vittime e ai loro familiari una sentenza che, affermando la verità dei fatti, possa lenire il loro dolore. 


Vedi anche: Frosinone / Manifestazione sulla "Monti Lepini" / Comunicato AIFVS

GALLERIA FOTOGRAFICA

RASSEGNA STAMPA

BREVE FILMATO SULLA FIACCOLATA

REPORTAGE TGR LAZIO DI LUNEDI' 3 MARZO 2008

REPORTAGE LAZIOTV DI LUNEDI' 3 MARZO 2008


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Oggetto: RICERCA TESTIMONI INCIDENTE DEL 16 MARZO 2007 (DECESSO)
MI CHIAMO ANGELA, MIO FRATELLO E’ DECEDUTO IN SEGUITO AD UN INCIDENTE IN VALTREBBIA. STO CERCANDO TESTIMONI.
16 MARZO 2007 – VENERDI – ORE 15.30, IN LOCALITA’ PONTE ORGANASCO – CERIGNALE, S.S. 45 DI VALTREBBIA KM. 77+700, DIREZIONE PIACENZA – GENOVA.
Veicoli coinvolti: motociclo AGUSTA BRUTALE colore rosso e TRATTORE CON RIMORCHIO carico di tronchi di legna. LA DINAMICA DELL’INCIDENTE NON E’ CHIARA. Il motociclista e’ stato trascinato dal mezzo agricolo per piu’ di 12 metri. E’ deceduto nell’ospedale di Piacenza alle ore 17.15.
Si cercano testimoni o chiunque abbia sentito parlare dell’incidente.
E’ molto importante. Grazie in anticipo.
POTETE SCRIVERE A: email.gif
Peruggini Angela

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