“La Vita non è una corsa spericolata” ( Lic. Scient. “A.M. di Francia” ME – Premio V.M.)  AIFVS
         
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INCIDENTI STRADALI: 33 MORTI NEL WEEKEND, 48% UNDER 30

Nell'ultimo fine settimana sono 33 le persone che hanno perso la vita in 30 incidenti stradali: nel weekend precedente gli incidenti mortali erano stati 29 e le vittime 32, mentre nel weekend corrispondente dell'anno scorso (18-20 agosto 2006) gli incidenti mortali erano stati 24 e le vittime 28. A rendere noti i dati, basati sulle rilevazioni di Polizia stradale e Carabinieri, e' il dipartimento della pubblica sicurezza, che sottolinea come sul bilancio dell'ultimo fine settimana abbia influito negativamente il verificarsi di ben tre incidenti plurimortali. Tra il 19 e il 21 agosto del 2005 gli incidenti mortali erano stati 34 e le vittime 37, mentre tra il 13 e il 15 agosto 2004 gli incidenti mortali erano stati 32 e le vittime 33. Tra venerdi' scorso e ieri, il 30% dei sinistri con esito mortale ha coinvolto veicoli a due ruote, il 40% si e' verificato per perdita del controllo del veicolo da parte del conducente, il 17% si e' registrato in centri abitati. I sinistri mortali verificatisi tra le 22 e le 6 sono stati 12 con 15 vittime: dei 33 deceduti, 16 (il 48,4%) avevano meno di 30 anni. Nel complesso, il fenomeno infortunistico ha fatto registrare, sempre rispetto al corrispondente fine settimana dello scorso anno una flessione del numero dei sinistri: erano 1.044 nel 2006, sono stati 967 quest'anno. In calo - da 843 a 762 - anche il numero dei feriti. Nell'ultimo fine settimana Polizia Stradale e Carabinieri hanno impegnato nei servizi di prevenzione e vigilanza 33.352 pattuglie, che hanno proceduto alla contestazione di 22.786 violazioni al Codice della strada, con 33.842 punti decurtati, 1.144 patenti di guida e 1.284 carte di circolazione ritirate

Fonte notizia LA Repubblica


Tragedia inutile - da Redazione AIFVS il 17/08/2007 * 22:01

Modica, 17 agosto 2007  -
Un motociclista di 25 anni, Alfio Iacono
, è morto questa mattina, poco dopo le 4, in un incidente stradale verificatosi a Modica (Ragusa) in pieno centro cittadino. Il giovane era a bordo della sua Ducati 750 quando, in piazza Corrado Rizzone, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro il bordo in cemento della fontana che si trova al centro della piazza. 

L'impatto è stato devastante e il ragazzo, malgrado indossasse il casco, è deceduto mentre veniva trasportato all'ospedale 'Maggiore' di Modica. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Modica per gli accertamenti necessari a stabilire l'esatta dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità.

Da qualche giorno sono in ferie proprio a Modica e ho notato questa nuova rotatoria al posto di una fontana che era presente da decenni.
All'interno di questa rotatoria vi sono delle grate di ferro simili a banchine che nessuno può naturalmente usare, chiaramente  si vede  loro pericolosità per qualche malcapitato vi finiva addosso.

Se non ci fosse stata quella inutile grata oggi non avremo assistita a una tragedia inutile.

Ma come fanno a progettare certe cose?

da Modica (RG) Giorgio Giunta

 

 



Volevo segnalarvi una lodevole iniziativa che si e' svolta in Piazza Maggiore  a Montagnana  PD,purtroppo poco pubblicizzata, una serata all'insegna sella sicurezza stradale.

Erano presenti  Vigili locali, polizia, e guardia di finanza che spiegavano , con  alcool test, la nuova normativa in materia.

Sono intervenuti medici e personale della locale USL,  e poi sono stati proiettati filmati sempre inerenti ad incidenti.Peccato che non comparisse un qualche vostro logo,se solo fossi stato avvisato, si poteva organizzare qualcosa come AIFVS.
Saluti

Lucio Pasotto

Aderente-AIFVS

 

SAletto PD


Comunicato stampa 14/08/2007 - da AIFVS onlus il 15/08/2007 * 20:47

Scarcerazioni facili

Aifvs: su 5.000 casi monitorati per omicidio stradale mai pene severe

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada su 5.000 processi penali monitorati per omicidio colposo, ha riscontrato che i giudici applicano pene sempre vicine al minimo, e ciò fanno nonostante la legge preveda anche un limite massimo, proprio per permettere alla discrezionalità dei giudici di adeguare la pena alla gravità della colpa.

L’Aifvs ritiene che tale scelta dei giudici dia una visione distorta delle possibilità offerte dalla legge, e si appella al Ministro della Giustizia affinchè richiami i giudici ad applicare seriamente la legge esistente (art. 589 c.p.) che prevede pene fino a cinque anni per morte di una persona e fino a 12 anni per morte di una persona e ferimento di altre o per morte di più persone.

Su 5.000 processi monitorati dall’Aifvs il massimo di pena irrogato è stato di 2 anni e 8 mesi di reclusione, con carcerazione effettiva e rigetto dell’istanza di affidamento ai servizi sociali, da parte del Tribunale di Lanciano e del Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila per la strage di Guarenna del 12 maggio 2002, con morte di due persone e gravissima invalidità permanente di un superstite.

L’indagine rileva l’eccesso di garantismo per i criminali stradali e la sottovalutazione del reato. È necessario dare il giusto peso al reato, superare la tendenza a discriminare le vittime a favore del colpevole, essere effettivamente a servizio della legge e non utilizzarla in maniera riduttiva, recuperare significato alla discrezionalità affidata dalla legge ai giudici ed oggi recepita dal popolo come arbitrio.

Senza una giustizia effettiva e non di latta, come etichettata da Giuliano Vassalli, nessuna riforma sarà capace di tutelare lo Stato e i cittadini.

dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni


Intervista su TG RAITRE - da Redazione AIFVS il 08/08/2007 * 17:59

Oggi 8 agosto 2007 alle ore 19,00 c.a Nel corso del telegiornale su RAI3 vi sarà un'intervista alla n.s presidente dott.ssa Giuseppa Cassaniti.

rai3.jpg

Intervista alla nostra presidente dott. ssa Giuseppa Cassaniti del tg3 del 08 agosto 2007


Per fermare la strage stradale!

 incrementiamo il senso di responsabilità nelle istituzioni
 
Ciascuno faccia la propria parte per porre fine alle vittime innocenti che cadono ogni giorno sulle nostre strade per mano di chi guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe. Smettiamola con le interpretazioni benevole a favore di chi trasgredisce, e piuttosto esercitiamo il potere che ci conferisce la legge con rigore e determinazione. Non fermiamoci alla prima difficoltà, la Polizia accompagni  chi appare in condizioni psicofisiche alterate al posto di comando più vicino per essere sottoposto a controllo, e trattenga in carcere chi provoca un disastro, perchè può farlo, prima ancora che intervenga con tempi lunghi il pubblico ministero.
Non è vero che la legge non permette di applicare pene consistenti, sono coloro che controllano e che amministrano la giustizia ad esercitare spesso con superficialità il loro ruolo, sottovalutando il reato della trasgressione delle norme del c.d.s.  e scardinando così la civiltà dalla nostra società.
Sosteniamo la linea del rigore e della non sottovalutazione del reato che alcuni pubblici ministeri stanno intraprendendo: nel Tribunale di Bologna il pm Giovannini ha contestato l'omicidio doloso all'imputato che ubriaco ha ucciso una persona; a Roma il procuratore aggiunto Italo Ormanni ha arrestato un ubriaco che ha ucciso Renato Scovazzi; a Venezia è stata arrestata la donna che, sotto l'effetto di sostanze, ha ucciso una coppia di turisti.
L'AIFVS, quale ente esponenziale degli interessi collettivi, si costituirà parte civile in questo processo per la tutela della salute e della vita sulla strada.
E' tempo che la polizia ed i magistrati si decidano a riconoscere la gravità del reato compiuto con l'arma impropria del mezzo di trasporto e diano un chiaro segno di difesa dei diritti costituzionalmente garantiti. 
E' tempo che i politici si decidano ad affermare per legge che è obbligatorio sottoporsi all'accertamento dello stato psicofisico, quando esso appare alterato: la totale libertà individuale ha senso in un'isola deserta, non in una società organizzata.

dott.ssa
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente  AIFVS

Castello S. Angelo - 11 agosto 2007 - ore 21,30
Una notte per Francesca “Precedenza alla Vita”
La Sicurezza tra poesia e musica

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SICUREZZA STRADALE: AIFVS, MISURE DECRETO COSTITUISCONO SOLO UN MONITO =
      ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME DELLA STRADA, INASPRIRE PENE NON
E' UN MODO INADEGUATO DI AFFRONTARE LA SICUREZZA
      ROMA, 3 AGO. - (ADNKRONOS) - "L'ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI
E VITTIME DELLA STRADA AVEVA GIA' APPREZZATO LA VOLONTA' DEL MINISTRO
BIANCHI DI INTERVENIRE CON UN DECRETO LEGGE PER MISURE URGENTI SULLA
SICUREZZA STRADALE E AVEVA ANCHE CONSEGNATO E DIFFUSO PROPOSTE
EFFICACI. MA RISCONTRIAMO CHE LE MISURE INDICATE NEL DECRETO
COSTITUISCONO PIU' UN MONITO CHE UNA CENSURA DEFINITIVA, E RITENIAMO
CHE POTRANNO CONSEGUIRE DEI RISULTATI IN QUESTO PERIODO PER L'EFFETTO
PSICOLOGICO DELLA CAMPAGNA MEDIATICA CENTRATA SULLA SEVERITA' DELLE
PENE, COME AVVENUTO CON LA PATENTE A PUNTI". LO DICHIARA GIUSEPPA
CASSANITI MASTROJENI, PRESIDENTE AIFVS.
      "RISULTATI - HA PROSEGUITO MASTROJENI - CHE SARANNO DESTINATI AD
ESAURIRSI SE LE ISTITUZIONI NON SI IMPEGNERANNO A RAFFORZARNE
L'EFFETTO SUL TERRITORIO E SE NON SARANNO PRESE ULTERIORI MISURE.
INFATTI, AFFERMARE CHE CHI GUIDA UBRIACO FINISCE IN CELLA SIGNIFICA
SOLO PAVENTARE UNA PENA CHE NON SARA' MAI ESPIATA (SE FINO A DUE ANNI
DI PENA NON C'E' DETENZIONE, FIGURIAMOCI SOLO PER QUALCHE MESE) E
INOLTRE LE MISURE DI PENA ALTERNATIVE INDICATE NON POSSONO TROVARE
ATTUAZIONE IMMEDIATA PERCHE' HANNO BISOGNO DI REGOLAMENTAZIONE, E CIO'
E' IMPOSSIBILE IN UN DECRETO DI EMERGENZA, DI BREVE DURATA".
      "NOI - HA AGGIUNTO LA PRESIDENTE DELL'AIFVS - CONTINUIAMO A
RITENERE CHE INASPRIRE LE PENE SIA UN MODO INADEGUATO DI AFFRONTARE LA
SICUREZZA SE PRIMA NON SI E' PROVVEDUTO AD ASSICURARE I CONTROLLI E SE
NON SI E' SOLLECITATA LA RESPONSABILITA' DEGLI ENTI E DELLE AZIENDE IN
ORDINE ALLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI. PERTANTO - HA PROSEGUITO
MASTROJENI - SOTTOPONIAMO ANCORA ALL'ATTENZIONE LE EFFICACI MISURE DI
EMERGENZA A COSTO ZERO DA NOI INDICATE, E CAPACI DI PORTARE A
RISULTATI CONCRETI, CHE DURINO NEL TEMPO: PRIMO, INVESTIRE I PREFETTI
DELLA RESPONSABILITA' DI STABILIRE UNA EFFICACE E COORDINATA
REDISTRIBUZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE NEL TERRITORIO DI LORO
COMPETENZA ANCHE CON L'EVENTUALE E STRAORDINARIO INTERVENTO
DELL'ESERCITO. QUESTO PERCHE' SI EFFETTUINO CONTROLLI CAPILLARI PER
FERMARE UBRIACHI E DROGATI PRIMA CHE AMMAZZINO DEGLI INNOCENTI E CHE
CIO' RAPPRESENTI UNA CERTEZZA TALE DA SVOLGERE DAVVERO IL RUOLO DI
PREVENZIONE AFFIDATO DAI CITTADINI ALLO STATO, COME AVVIENE NEGLI
ALTRI PAESI CIVILI". (SEGUE)
      (MPI/CT/ADNKRONOS)
03-AGO-07 20:42
NNNN


      SICUREZZA STRADALE: AIFVS, MISURE DECRETO COSTITUISCONO SOLO UN MONITO (2)
 =
      'SI INTENSIFICHI INFORMAZIONE SU TUTTI I MASS MEDIA'
      (ADNKRONOS) - "SECONDO - HA CONTINUATO LA PRESIDENTE DELL'AIFVS
- SANZIONI PER GLI ENTI E I FUNZIONARI CHE NEL LORO TERRITORIO NON
RAGGIUNGANO L'OBIETTIVO FONDAMENTALE DELLA DIMINUZIONE DEGLI INCIDENTI
STRADALI; TERZO, PERDITA DEFINITIVA DEI PUNTI DELLA PATENTE NEI CASI
IN CUI CHI GUIDA METTE A REPENTAGLIO LA VITA DEGLI ALTRI (UBRIACHEZZA,
DROGA, INVERSIONI AD U IN AUTOSTRADA), SINO A PREVEDERE L'ESTREMA
SANZIONE DELLA PERDITA DEFINITIVA DELLA PATENTE (SI PENSI A TUTTI
COLORO CHE HANNO UCCISO PIU' VOLTE DEGLI INNOCENTI GUIDANDO IN STATO
DI ALTERAZIONE PSICOFISICA)".
      "RICORDIAMO CHE IL MINISTRO BIANCHI SI ERA DICHIARATO FAVOREVOLE
A TALE MISURA IN UN RECENTE DIBATTITO CON UN RAPPRESENTANTE DELLA
NOSTRA ASSOCIAZIONE. QUARTO - HA AGGIUNTO MASTROJENI - SI INTENSIFICHI
L'INFORMAZIONE SU TUTTI I MASS MEDIA, E S'INTERVENGA SULLA RAI PERCHE'
RISPETTI GLI IMPEGNI SOTTOSCRITTI CON LO STATO: GARANTIRE IL PIENO
FUNZIONAMENTO DEL CCISS VIAGGIARE INFORMATI, CHE PER LEGGE DEVE
OCCUPARSI DI SICUREZZA STRADALE E, FINANZIATO CON DENARO PUBBLICO,
ASSICURA CORRETTA ED OGGETTIVA INFORMAZIONE. NON SI PUO' TOTALMENTE
LASCIARE L'INFORMAZIONE NELLE MANI DI SOCIETA' PRIVATE".
      "QUESTI - HA CONTINUATO MASTROJENI - SONO TUTTI PROVVEDIMENTI
CHE NON PREVEDONO ALCUN CAPITOLO DI SPESA, E ANZI, CON LA RIDUZIONE
DELLA STRAGE, CONTRIBUIRANNO A RIDURRE LA SPESA PUBBLICA; SONO MISURE
CHE I POLITICI SANNO E AFFERMANO SIANO IDONEE AD EVITARE CHE ALTRE
PERSONE SOFFRANO CIO' CHE NOI FAMILIARI DI VITTIME DELLA STRADA
CONOSCIAMO E TEMIAMO: NON RIUSCIAMO A CAPIRE PERCHE' NON SI DECIDONO
ANCORA AD ATTUARLE. NOI - HA CONCLUSO LA PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE
ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA - NON VOGLIAMO CHE UN
PROBLEMA COSI' GRAVE CONTINUI ANCORA AD ESSERE AFFRONTATO IN MODO
INADEGUATO O CON SOLUZIONI DI FACCIATA".
      (MPI/CT/ADNKRONOS)
03-AGO-07 20:55 


Nasce - da massimo il 03/08/2007 * 05:44

è nato un piccolo blog, oggi 2 agosto 2007 intitolato Saturday night crash.

 in questo sito verranno raccolte quante più foto di mezzi coinvolti in incidenti..

piano piano verranno aggiunti link indirizzi e consigli utili a chi guida.

questa è una piccola campagna di sensibilizzazione affinchè i giovani capiscano un minimo di quello che rischiano facendo bravate per strada

per tutti il sito è: http://saturdaycrash.splinder.com

 

 

Massimo Ricci


-30/07/2007
 
Utilizziamo responsabilmente le informazioni
                                                           
L’AIFVS riflette 
 
Il dibattito tra il Ministro Bianchi e Piero Ostellino sul Corriere della sera di oggi 30 luglio 2007, e sul Messaggero l’intervista all’on. Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, mettono in evidenza come in Italia si utilizzi l’intelligenza per boicottare qualcuno o qualcosa, trascurando di dare un reale apporto ai problemi: in Italia si muore, ogni giorno sulla strada perdono la vita più di 15 persone, più di 860 restano ferite e di esse più di 40 ogni giorno restano invalidi gravi. E Piero Ostellino con questi numeri da barbarie afferma, non al bar ma su un giornale nazionale di tutto rispetto, che siccome la velocità inciderebbe, a suo dire, solo per l’11-12% negli incidenti, non rappresenta una causa, bensì una teoria politica. Come dire che la velocità non è un problema da affrontare perché causa ogni anno solo 600 morti, 3.000 invalidi permanenti e 35.000 feriti!      Continua.... Clicca qui per leggere il programma


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