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News


Ancora morti sulla A19 PA-CT - da Francesca il 27/05/2007 * 20:32


Nel secondo anniversario della scomparsa di mio fratello sulla A19 PA-CT, la tragedia si ripropone, esattamente lo stesso giorno. Non sto qui ad elencare il numero degli incidenti mortali che si sono verificati nell' arco di questi due anni. Però mi chiedo, tutto ciò è sufficiente per definire la A 19 "autostrada assassina"? E come si deve definire chi ha il dovere di garantire la sicurezza su quella autostrada?

Morti su autostrada Palermo-Catania

Impatto tra un'auto e altre due, una persona e' grave

27-05-2007 11:52

 

(ANSA) - CATANIA, 27 MAG - Due persone sono morte e 8 sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa sull'autostrada Palermo-Catania. Coinvolte tre automobili, dopo lo svincolo di Gerbini, sulla corsia di marcia in direzione del capoluogo etneo.Le vittime sono Federica Medico,di 17 anni,e Andrea Gattuso,di 19,originari di San Cataldo(Caltanissetta)che erano su un'auto che per cause in corso di accertamento si e' scontrata con altre due.Degli otto feriti uno e' grave,in prognosi riservata.

 

 


new.gif  Weekend oltre 53 vittime sulle strade, in 43 incidenti mortali
Invochiamo intervento Protezione Civile.
21/05/2007
Occorrono lo stato d’emergenza e i poteri della Protezione Civile
Il Ministero dell’Interno ha appena comunicato i dati sugli incidenti mortali e sulle vittime rilevate da Polstrada e Carabinieri: 53 vittime in 43 incidenti mortali. A queste cifre andranno poi aggiunti tutti gli incidenti in cui e’ intervenuta la Polizia municipale dei comuni italiani.
Il dato e’ allarmante. I giorni passano e ogni giorno in Italia il numero delle tragedie aumenta, invece di diminuire.
Questo weekend ha distrutto la vita di un numero maggiore di persone di quante possono essere contenute in un pullman turistico.
Se fosse esploso un pullman con 53 persone a bordo, soprattutto giovani, i giornali avrebbero dedicato un titolo a nove colonne in prima pagina.
Questo e’ successo, ma in 43 incidenti invece che in uno solo.
L’obiettivo di dimezzare le vittime entro il 2010 si allontana sempre piu’, ogni giorno che passa.
Occorre, tempestivamente organizzare un ufficio specialistico presso la Protezione Civile che, con i poteri gia’ assegnati, possa coordinare le forze di Polizia, le concessionarie di strade ed autostrade, le amministrazioni regionali, provinciali, comunali, e gestire con logica e visione dell’insieme le risorse destinate alla sicurezza stradale.
In Italia abbiamo 1 poliziotto ogni 173 abitanti ma sulle strade non si vedono.
Si percepisce solo la  duplicazione delle forze di polizia ( Municipale, Provinciale, Stradale, Carabinieri, Finanza) e senza nessun coordinamento tra loro.

20 maggio 2007 AIFVS: 20 morti, in circa 24 ore, Invochiamo intervento Protezione Civile.
20 morti e 13 feriti in incidenti stradali. Questi i numeri che abbiamo ottenuto solo leggendo le agenzie di stampa di oggi e ieri. Quindi il bilancio è molto piu' grave:

 Aifvs 20 morti in 24 ore Invochiamo intervento Protezione Civile
Comunicato stampa

Clicca qui per leggere il programma
Comunicato dibattito 17 maggio

Clicca qui per leggere il programma
Comunicato 2007 Al Presidente Napolitano


Dal Melarancio alla Pontina strage infinita sulle strade
Gite scolastiche in bus, accaddero entrambi nel 2004 gli incidenti più gravi. Era il 30 marzo di quell’anno quando un bus con 19 studenti dell’istituto Cattaneo di Roma si ribaltò sulla Pontina, vicino Aprilia: morì un ragazzo di 21 anni, 7 furono i feriti. Il 17 aprile, invece, un pullman con a bordo 50 studenti di Somma Vesuviana si scontrò con un’auto sull’A3. vicino Lamezia: morirono i tre occupanti dell’auto. Grave anche l’incidente che accadde il 3 aprile ’90 sull’A1, vicino Pontecorvo: un tir finì nella corsia opposta e si scontrò con un bus con a bordo 33 alunni e due insegnanti della media Errico di Secondigliano. Due i morti, 30 i feriti. Il 30 marzo ’90, un altro bus sull’A1, tra Caianello e Capua, si era squarciato contro il guard-rail provocando due morti e 62 feriti. Il 27 aprile dell’88 nei pressi di Volterra, sulla strada statale 68, un pullman con a bordo 50 studenti del liceo Plauto di Roma, uscì di strada e si capovolse. Il bilancio: due ragazzi morti, 5 i feriti. Ed era il 26 aprile ’83 quando sull’A1, nella galleria del Melarancio, fra Firenze Certosa e Firenze Signa, nello scontro tra un bus e un tir morirono 11 studenti della media Nicolardi di Napoli, 35 i feriti.


Si ribalta Bus: vittime - da AIFVS onlus il 09/05/2007 * 20:18

Bus si ribalta: un bimbo morto
Rettificato il bilancio: un ferito gravissimo, tre gravi
 (ANSA) - TORINO, 9 MAG - La Polstrada ha rettificato il bilancio provvisorio dell'incidente in Piemonte: ci sono un bimbo morto e uno in gravissime condizioni. Altri tre sono in gravi condizioni e sono stati trasportati negli ospedali di Torino (Regina Margherita), Novara e Alessandria. I bimbi tornavano da una gita a Torino. Tra le prime ipotesi al vaglio della polizia stradale ci sono quelle di un malore o di un colpo di sonno dell'autista.


MODENA - da angeloantonio il 04/05/2007 * 00:22


Modena: Tir impazzito, due morti e quattro feriti

(ANSA) - MODENA, 3 MAG - Un Tir impazzito, forse a causa della rottura dei freni, ha provocato due morti e quattro feriti questa mattina sulla strada Nuova Estense. L'incidente e' avvenuto all'altezza di Torre Maina di Maranello, nel modenese. Le vittime sono una trentaduenne di Coscogno di Pavullo, e un giovane, pare straniero. L'autista del camion (49 anni, della Costa d'Avorio) e' stato arrestato per omicidio colposo plurimo e omissione di soccorso: e' stato infatti fermato solo qualche chilometro piu' avanti.


Incidenti lavoro: AIFVS, 50% vittime muore su strada.
(ANSA) - Roma, 1 mag - Il 50% degli incidenti mortali sul Lavoro avvengono sulle strade.
I dati dell'inail, relativi alla mortalita' sul lavoro, sono riferiti dalla presidente dell'AIFVS, l'associazione italiana familiari vittime della strada, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni.   
Dei circa 1300 morti totali, sostiene la presidente dell'aifvs, gli oltre 650 del 2006 e i 678 del 2005 sono "avvenuti nella pubblica via e causati da circolazione stradale.
Il settore trasporti e' al primo posto per quanto riguarda gli infortuni mortali.
Cio' desta preoccupazione alla nostra associazione, che rappresenta le vittime e l'interesse collettivo per la tutela della vita e della salute sulla strada,perche' continuando a non voler mettere in sicurezza le nostre strade significa non volersi occupare del 50% dei morti sul Lavoro".
Cassaniti Mastrojeni poi fa una critica alle alte cariche dello Stato, che "non spendono alcuna parola per fermare la strage stradale.
Il presidente della repubblica, ad esempio, ha ignorato, con nostra meraviglia, la recente settimana mondiale Della sicurezza stradale, ed anche nel suo precedente messaggio Di inizio d'anno ha ignorato le vittime della strada.
Il Presidente del consiglio ha detto che i morti sul lavoro sono Dei martiri; ci dovrebbe spiegare se tra i martiri sono compresi anche il 50% di lavoratori morti sulla strada".
Secondo l'associazione, i tempi sono maturi per passare dalla denuncia ad azioni concrete di "prevenzione sistematica e a tutti i livelli, e garantire cosi' i diritti per tutti".
(ANSA). com-vr
01-mag-07 23:06


Una notte per la vita calano le vittime della strada

Una notte per la vita che non sia l'ultima

Sono tanti i ragazzi che questa notte in diverse citta' italiane hanno scelto di lasciare l'auto a casa per andare in discoteca. E i risultati si sono visti: nel fine settimana c'e' stato un numero di morti piu' basso rispetto ai precedenti week-end. In Lombardia, Emilia-Romagna e Marche, dove piu' intense sono state le iniziative di 'Una notte per la vita', non ci sono stati morti. Quattro morti tra Sicilia e Campania mentre in tutto il Nord gli incidenti mortali sono stati un paio. 

Stampa Nazionale

(ANSA) - ROMA, 29 APR - Sono tanti i ragazzi che questa notte in diverse citta' italiane hanno scelto di lasciare l'auto a casa per andare in discoteca. E i risultati si sono visti: nel fine settimana c'e' stato un numero di morti piu' basso rispetto ai precedenti week-end. In Lombardia, Emilia-Romagna e Marche, dove piu' intense sono state le iniziative di 'Una notte per la vita', non ci sono stati morti. Quattro morti tra Sicilia e Campania mentre in tutto il Nord gli incidenti mortali sono stati un paio.

 
(ANSA) Sicurezza stradale: stop stragi, ritirate 27 patenti
Nella 'Notte per la vita' molti hanno scelto il bus
(ANSA) - ANCONA, 29 APR - Sono state 27 le patenti ritirate in tutte le Marche per guida in stato di ebbrezza o eccesso di velocita' nella ''Notte per la vita''. La campagna e' stata lanciata dall'ex ministro Giovanardi e dall'Associazione familiari vittime della strada per arginare le stragi del sabato.Le pattuglie della stradale hanno controllato le vie che portano alle discoteche per fermare le auto per 8 ore, dalle 22 alle 6 di stamani,e invitare ad andare a ballare in bus.Molti giovani hanno accettato,molti no. 

(ANSA) In disco senz'auto: calano i morti
Successo per l'iniziativa di Giovanardi
E' stata un successo l'iniziativa "Una notte per la vita", l'invito ai giovani ad andare in discoteca senz'auto: in questo fine settimana il numero di vittime della strada è calato rispetto ai precedenti weekend. E in Lombardia, Emilia-Romagna e Marche, dove più intense sono state le iniziative, non si sono registrati decessi per incidenti stradali.


(TGCOM) Un'iniziativa nata da un'idea dell'ex ministro Udc Carlo Giovanardi e fatta propria dall'Associazione italiana familiari e vittime della strada. Lo stesso Giovanardi ha passato la notte tra le Romagna e le Marche sul "Pullman della vita" organizzato dal "Resto del Carlino", partito sabato sera da Bologna alla volta della riviera adriatica. Per Giovanardi ''la mobilitazione delle istituzioni, del Parlamento, degli enti locali, della Cei e di tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa ha avuto un buon risultato''.

Le vittime nel weekend sono state sei: due nella notte tra venerdì e sabato, altre quattro tra sabato e domenica. "Avremmo preferito una mortalita zero - prosegue Giovanardi - ma le cifre sono confortanti".

Anche i giocatori della serie A sono scesi in campo con uno striscione dell'Aci contro gli incidenti. Il manifesto, inoltre, invitava a sottoscrivere sul sito www.aci.it la petizione indetta dall'Aci e dalla Fia (Federazione internazionale dell'automobile) per impegnare il G8 e il governo italiano ad adottare provvedimenti concreti per la sicurezza stradale.

Secondo i risultati di un'indagine dell'Aci svolto tra il "popolo delle discoteche", comunque, resta il grave fatto che sono troppi i giovani al volante senza conoscere le regole elementari della sicurezza. Stando al sondaggio, quasi il 90% dei giovani intervistati non ha consapevolezza degli spazi di frenata: il 36,5% è convinto che arrestare la corsa di un veicolo che procede a 130 chilometri orari siano sufficienti 50 metri, mentre quasi la metà del campione pensa di cavarsela in 100 metri, quando ne servono il doppio. E ancora, ben pochi sono i giovanissimi che sanno quale velocità è sufficiente per rendere mortale uno scontro frontale: solo il 48% ha risposto correttamente (50 chilometri orari), mentre il 23% la colloca addirittura a 150 chilometri orari. La maggioranza dei ragazzi non usa le cinture nei percorsi cittadini e, anche chi le allaccia, ne sopravvaluta l'effetto: 77% del campione è convinto che salvino la vita nel 30 % delle situazioni di pericolo, mentre i dati statistici danno una percentuale del 20%.


Il messaggio dell'on. Carlo Giovanardi
-"Nell'imminenza della giornata del 28 aprile ringrazio l'AIFVS per l'iniziativa che avete avuto indicando e promuovendo la notte del 28 aprile quale notte per la vita di seguito alla mia proposta al parlamento; speriamo che la azione congiunta della AIFVS e di tutti i Parlamentari che hanno aderito alla unanimità dia il frutto sperato salvando vite umane".   
Carlo Giovanardi


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