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Aumento assicurazione RC - da AIFVS onlus il 30/06/2010 * 23:58

Comunicato stampa

SICUREZZA STRADALE: RIDUZIONE RISARCIMENTI ED ULTERIORE AUMENTO PREMI RC AUTO

 30/06/2010 

L’AIFVS e’ molto preoccupata per le dichiarazioni fatte dal Presidente dell’Ania Cerchiai, al convegno "Sicurezza stradale e giustizia" tenutosi oggi preso il Palazzo di Giustizia della Corte Suprema di Cassazione. Perche’ anticipa un possibile aumento dei premi rc auto visto che le tabelle utilizzate dal Tribunale di Milano hanno comportato un aumento dei risarcimenti del 15% ed un conseguente aumento del costo del sinistro del 5%. Ha spiegato che e’ vero che in Italia si pagano premi assicurativi doppi rispetto ai francesi ma e’ altrettanto vero che in Francia le richieste di risarcimento sono la meta’ rispetto al nostro Paese. Quindi, ha continuato, occorre fare uno sforzo per diminuire l’incidentalita’ e punire le frodi assicurative: aumentando il costo del sinistro inevitabilmente occorre aumentare il costo delle polizze.

L’Aifvs sostiene da tempo, e ribadisce anche in questa circostanza, che la diminuzione degli incidenti e’ possibile e anche in misura consistente se i gestori delle strade e delle autostrade facessero coscienziosamente il loro dovere. Lo ha dimostrato Autostrade per l’Italia che e’ riuscita ad abbattere del 70% le morti sulla sua rete dal 2000 ad oggi. Quindi per l’Aifvs il maggior esborso a cui sono chiamate le compagnie assicuratrici non deve mai ricadere sulle vittime della strada riducendo loro i risarcimenti e su i cittadini con l’aumento dei premi assicurativi. Questo maggior costo deve essere addebitato alle Amministrazioni e alle Società concessionarie responsabili delle strade e delle autostrade italiane che a tutt’oggi si rendono responsabili del 20% dei sinistri stradali per mancata manutenzione, per il mancato adeguamento delle infrastrutture stradali e per l’assenza di vigilanza e controlli. I comuni, le provincie, l’Anas e gli altri gestori che non riescono a diminuire gli incidenti sulle strade di loro competenza dovranno proporzionalmente sopportare l’aumento documentato dall’Ania. Perche’ gli utenti della strada virtuosi che non fanno incidenti devono vedersi aumentare ogni anno il prezzo della propria assicurazione?

Oggi il Ministro Fazio sempre al convegno "Sicurezza stradale e giustizia" ha annunciato, con soddisfazione, che le tabelle, che definiscono i valori medico legali da assegnare alla gravita’ del danno derivante dagli incidenti stradali, hanno gia’ ricevuto il parere favorevole dei ministeri del Lavoro e dell’Economia ed ora sono al vaglio del ministero della Giustizia. L’Aifvs non vuole spegnere l’entusiasmo del Ministro ma purtroppo quelle tabelle sono vecchie di cinque anni, dato che la commissione ministeriale le elaborò nel 2005, e sono state superate dall’evoluzione giurisprudenziale che da tempo ha riconosciuto un valore risarcitorio alla sofferenza, delle pronuncie della Cassazione sul danno biologico e dai contributi che la Psicologia Giuridica ha svolto sul danno alla persona con le linee guida sul danno psichico. In sostanza le tabelle annunciate dal Ministro Fazio non comprendono tutta una serie di danni attualmente riconosciuti dai Tribunali Italiani, quindi andrebbero riviste e migliorate riunendo di nuovo gli stessi esperti della commissione ministeriale del 2005. "Questo, ha dichiarato la presidente dell’Aifvs Giuseppa Cassaniti durante il convegno, per evitare che le tabelle invece di riconoscere dei diritti alle vittime, diventino solo un vantaggio per le imprese assicuratrici che potrebbero non risarcire piu’ i danni sino ad oggi riconosciuti dai tribunali".

"In Italia, ha continuato la Cassaniti, occorre approvare per legge una tabella unica nazionale dei risarcimenti, condivisa e non imposta, che rispecchi i valori monetari della tabella del Tribunale di Milano, adottata ormai dalla maggioranza dei Tribunali Italiani, in modo da evitare differenze di risarcimenti da sud a nord e da città a città".

La Cassaniti, inoltre, teme che l’elaborazione della tabella unica nazionale sostitutiva di quella dei Tribunali preparata dal Ministero delle Attività produttive senza la partecipazione di rappresentanti delle vittime, possa determinare una riduzione autoritaria dei risarcimenti e quindi si rivolge al Governo ed ai Ministri della Giustizia, del lavoro e della Salute affinchè la tabella unica nazionale sostitutiva di quella dei Tribunali sia condivisa da tutte le parti in causa, le assicurazioni, le vittime, lo Stato. Escludere le vittime corrisponde alla volontà di favorire solo una parte, quella potente e forte economicamente, le assicurazioni.


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