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Legalizzare i guardrail killer - da AIFVS il 29/11/2010 * 17:44 Al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli
Ogg.: Regolamento per i dispositivi di ritenuta stradale 29/11/2010
L’AIFVS, articolata con 120 sedi in tutta Italia, legittimata a difendere vita e salute sulla strada con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la presente intende comunicare il dissenso diffuso non solo tra gli associati ma anche tra tutti coloro che si sono rivolti all’AIFVS in merito ai guardrail che, con il decreto che la S.V. dovrà firmare, potranno essere montati senza alcuna garanzia di sicurezza per gli utenti.
Infatti, apprendiamo da Il Secolo XIX – art. di Francesco Bonazzi del 19 novembre, dal titolo “I guardrail killer saranno promossi” – che verrà applicata dal 1 gennaio 2011 la marchiatura europea “CE” che non fa più riferimento alle norme del 2004, che imponevano di omologare solo i guardrail che superavano i crash test sul contenimento dei veicoli e la limitazione dei danni alle persone, ma contempla solo la sicurezza della procedura di installazione (il cosiddetto “Requisito 4” e non il “Requisito 1” che riguarda l’effettiva “resistenza meccanica e di stabilità”)! Sono previste proroghe, regime transitorio, valutazione discrezionale affidata agli stessi enti appaltanti, come Anas ed Autostrade anziché al Ministero, tutti elementi che fanno pensare che sulla sicurezza si voglia abbassare la guardia, contrariamente a quanto da Lei affermato nel messaggio inviatoci in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime, che abbiamo apprezzato e per il quale ringraziamo. Ma ritrovando, ed apprezzando, nello stesso messaggio anche il Suo auspicio di ulteriori contributi alle Istituzioni, invio la presente ed allego l’articolo sopra indicato perché possano essere motivo di riflessione, al fine di non far diventare legali con la Sua firma l’installazione di barriere stradali non omologate e delle quali “nessuno sa come si comporterebbero in caso di incidente”. Infine, vista la pericolosità delle barriere, e non ritenendo giusto che nei processi le vittime debbano sopportare a loro danno l’incongruenza delle norme, l’AIFVS ha chiesto al proprio Comitato Scientifico – costituito da professori universitari, ingegneri e guidatori professionisti – un approfondimento del problema, di cui Le darò resoconto. Sempre con spirito di collaborazione per fermare la strage stradale, porgo cordiali saluti ed auguro un lavoro efficace. Social
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