L’omicida paghi anche per la morte della madre
04/06 2011
Vendramin Mirko guida contromano sotto l’effetto di droga ed alcol ed uccide Alex.
La madre di Alex non resiste al dolore e si uccide.
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada trabocca di dolore e di rabbia: dolore per la tragedia, con la perdita di un figlio e di una madre e con la distruzione per sempre della serenità di quella parte di famiglia rimasta, il padre Stefano e la figlia Martina.
Rabbia perché le istituzioni, a partire dalla giustizia, non prendono le misure adeguate per fermare la strage.
L’AIFVS dà rilevanza a tale problema e in questa gravissima circostanza chiede che i governi (centrale e territoriali) ufficializzino i loro piani per fermare la strage stradale, come sollecitato dall’ONU e dall’OMS per la decade 2011-2020. Nel contempo, l’AIFVS si aspetta che il criminale stradale passi dall’ospedale al carcere.
Adesso si tratta di riflettere sull’entità del danno e sulle conseguenze delle condotte criminose. Un figlio per una madre rappresenta un grande investimento affettivo, la sua stessa vita, e la sua uccisione determina un trauma psichico di portata così intensa da portare anche al suicidio: la vita non ha più senso per una madre.
L’AIFVS sottopone il problema all’attenzione dell’opinione pubblica per una disamina da parte dei media: l’omicida deve risarcire solo Alex o anche la madre che si è tolta la vita?
Chi pagherà per la vita della madre e per il dolore di quella parte di famiglia rimasta?
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
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