Beti in carcere
La magistratura rimedia all’errore
18//08/2011
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada esprime soddisfazione per la carcerazione di Illir Beti che con il Suv contromano ha ucciso il 13 agosto scorso quattro giovani francesi.
Trova tuttavia riprovevole che a tale decisione la magistratura non sia giunta in prima battuta, ma è stata costretta, dall’indignazione suscitata, a cambiare parere dall’oggi al domani, con motivazioni che potevano essere cercate o evidenziate sin da subito.
Un comportamento che riconferma il punto di vista dell’AIFVS: più che di leggi nuove, per quanto riguarda il crimine stradale, c’è bisogno di una cultura migliore negli operatori della giustizia, perché quest’ultima non venga delegittimata dalle loro stesse decisioni, con ricadute negative sulla stessa civiltà: decisioni, per quanto ci riguarda e come indica il caso in questione, spesso frettolose e burocratizzate, frutto di un esercizio improprio del potere, per nulla interessato ad approfondire il problema e alla certezza della pena. 
|