Aifvs: Vasco Rossi, un pericolo pubblico.
L’Aifvs esprime preoccupazione per le sconcertanti dichiarazioni del rocker Vasco Rossi pubblicate sul suo profilo Facebook, per il testo della del suo ultimo singolo “I soliti”, per il servizio di Vincenzo Mollica trasmesso dal TG1 l’8 agosto scorso e per la polemica ingaggiata pretestuosamente con il sottosegretario Carlo Giovanardi.
L’Aifvs è molto preoccupata per gli effetti distorti e devastanti che la comunicazione di Vasco Rossi sta insinuando nelle coscienze deboli degli adolescenti. Questi hanno un naturale trasporto ad imitare i loro miti e non hanno ancora sviluppato quegli anticorpi di esperienza necessari a decodificare e ridimensionare le frasi e gli slogan provocatori di coloro che si arricchiscono assecondando la voglia di trasgressione dei giovani.
L’Associazione Italiana dei Familiari e delle Vittime della Strada conosce sulla pelle dei propri iscritti, a partire dalla presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, gli effetti devastanti determinati da coloro che guidano dopo aver assunto droghe o alcol.
Vasco Rossi scrive sul suo profilo Facebook che “Non è mai morto nessuno a causa di uso o abuso di ‘maria!” Magari fosse cosi’. Per quanto riguarda il panorama europeo, abbiamo i dati della Francia: 230 morti all’anno per “ubriachezza da cannabis”, tutti sotto i 25 anni. Purtroppo la realta’ e’ quella che descrive il sottosegretario sui temi della droga Carlo Giovanardi: “Oggi sappiamo che gran parte degli incidenti stradali (oltre il 30%) sono ancora provocati da persone che guidano in quelle condizioni”, cioe’ sotto l’effetto di droghe, anche leggere, e alcol.
Nel suo ultimo singolo Vasco Rossi canta nel ritornello ““Siamo liberi di sognare, di non ritornare, abbiamo frequentato pericolose abitudini… siamo ritornati sani e salvi senza complicazioni”. Contestualmente pero’ confessa :”Assumo da tempo un cocktail di antidepressivi, ansiolitici, vitamine e altro, studiato da un’ équipe di medici, che mi mantiene in questo equilibrio accettabile. Se sono vivo lo devo a loro e a tutta questa valanga di chimica che assumo. Senza,non avrei superato le sofferenza e la profonda depressione nella quale ero sprofondato”. Il testo della canzone e’ in netta contraddizione, incoerente con la sua esperienza di vita vissuta.
Preoccupante, per l’Aifvs, e’ anche la programmazione della Rai che non solo sta abbandonando i temi della sicurezza stradale, anche sui canali a questo tema dedicato come Isoradio, ma si presta ad offrire la sua vetrina piu’ importante, l’edizione delle ore 20.00 del TG1, per trasmettere questi messaggi devianti e sconclusionati.

Lettera aperta al
Sottosegretario Giovanardi |