Lavori socialmente utili all’italiana
8/2/2012
Il quotidiano La Stampa del 5 febbraio, nell’articolo “Il contrappasso del vignaiolo” riferisce che il Tribunale di Alba ha sostituito la condanna di Giorgio Rivetti per guida in stato di ebbrezza con 0,60 di alcolemia, con 34 ore di lavoro di pubblica utilità.
Tale lavoro è stato svolto a Neive, comune convenzionato con il Tribunale, ed il sindaco Luigi Ferro ha proposto a Rivetti di “scontare la condanna tenendo sei lezioni ai colleghi vignaioli su come vendere vino in giro per il mondo e migliorare l’appeal del Barbaresco”.
La solita proposta all’italiana, carica di ambiguità: si condanna per un tasso di alcolemia oggi non più indicato come reato; il condannato non si oppone, anzi “la scelta è stata automatica”; il sindaco propone le lezioni ai vignaioli!
E che vogliamo di più: è proprio vero che il vino confonde le idee! Tant’è vero che il contenuto dei lavori socialmente utili non si sceglie con riferimento alla normativa che prevede attività “nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale…o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze”(art. 186 cds). No, si sceglie a ragion veduta per rafforzare gli interessi del vino. Rivetti infatti dice: “E’ stato paradossale, ma utile e divertente”.
L’AIFVS aveva già considerato il lavoro di pubblica utilità sostitutivo delle misure detentive e pecuniarie per la guida in stato di ebbrezza un espediente vantaggioso per annullare sanzioni consistenti, ma non adeguato a garantire la modifica del comportamento che sta alla base della trasgressione.
Non potevamo tuttavia immaginare che proprio una figura istituzionale, come un sindaco che ha la responsabilità di garantire la sicurezza dei cittadini nel territorio, potesse prendere una decisione in contrasto con il significato delle norme!
Una decisione che viola il buon senso, che dà ancora una volta un messaggio contrario alla sicurezza, che deprime l’autorevolezza delle istituzioni.
È abbastanza chiaro che la crisi in Italia non è solo economica, le istituzioni non possono destabilizzare il valore delle norme!
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS