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Brescia  Una giovane ragazza di 30 anni è morta dopo un'agonia durata un giorno dopo essere stata investita da un pirata della strada: si cerca ora il colpevole, che sembra fosse alla guida di un furgone bianco. Nonostante tutte le precauzioni che vengono sempre lanciate ai guidatori nel momento in cui ci si mette sempre alla guida continuano a essere sempre numerosi i casi di pirati della strada, che senza alcun rimorso si rendono responsabili di morti innocenti senza nemmeno prova a soccorrere la povera vittima come avvenuto nell'ultimo caso due sere  fa Castrezzano, in provincia di Brescia a Michela Lupatini, una giovane di 30 anni investita proprio davanti a casa. Il destino crudele evidentemente asepttava proprio Michela al varco visto che la giovane era ormai vicina a fare ritorno a casa al fianco della mamma, che ha assistito impotente alla tragedia della figlia, investita e travolta alle spalle da un furgoncino bianco, che l'ha scaraventata a terra prma di scomparire lasciando dietro di sè poche tracce premendo senza grandi problemi il pedae dell'acceleratore. Si è comunque provato a fare di tutto per salvare la vita della sfortunata Michela, anche se tutte le speranze sono crollate definitivamente nella serata di ieri dove si è capito che le ferite gravissime che aveva riscontrato nel corso dell'incidente le erano state fatali. 
Oltre alla perdita di una ragazza che sognava proprio in questo periodo di andare a vivere da da sola in un angolo dell'abitazione che si era ritagliata dove ora stava con i genitori c'è ora la beffa che a essersene andata per sempre sia stata una come lei che si è sempre battuta proprio in favore dell'associazione delle vittime della strada e grazie al diploma ottenuto all'accademia d'arte aveva anche realizzato uno dei disegni che hanno composto la campagna dell'ente che da anni si occupa di difendere la memoria di chi è morto per l'incoscienza di un'altra persona. La polizia stradale di Chiari si sta comunque già occupando di ricercare l'uomo che era al volante del veicolo, che dopo il decesso di Michela oltre al reato di omissione di soccorso dovrà rispondere anche di omicidio, anche se a favore dell'indagine ci sono anche le testimonianze che hanno assistito alla tragedia oltre ad alcune tracce rinvenute sul luogo dell'incidente che potrebbero facilitare il lavoro degli inquirenti.

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