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Comunicato stampa AIFVS - da AIFVS onlus il 02/01/2014 * 20:31
L'AIFVS in rappresentanza delle vittime della strada condivide e sostiene l'impegno del Ministro Cancellieri per la riforma del reato di omicidio stradale da inserire nel codice penale e non nel codice della strada.
Le pene minime attuali di 2 - 3 anni anche quando l'omicidio è commesso in stato di ebbrezza o sotto alterazione da stupefacenti o con azzardo e temerarietà' consentono ai criminali stradali di rimanere di fatto impuniti senza scontare nemmeno un giorno di carcere e di continuare a guidare ed ad uccidere per cui l’AIFVS chiede al Ministro di raddoppiare le pene attuali portandole da un minimo di 4 ad un massimo di 18 anni e revocare la patente in caso di omicidio con specifiche violazioni del codice della strada come ad esempio il sorpasso azzardato con linea continua o investimento di pedone sulle striscie con effetto cautelare sin dalla sentenza di primo grado.
L'AIFVS chiede al Ministro di garantire una corsia preferenziale penale e civile per i processi di omicidio stradale,di rendere competente la Corte di Assise e di applicare i parametri del Tribunale di Roma per il risarcimento e la liquidazione del danno da perdita parentale nelle sentenze penali di condanna evitando così alle vittime di dover attendere anche dieci anni per l'integrale risarcimento.
L’AIFVS assicura al Ministro la sua collaborazione all'Iter legislativo della riforma con i propri autorevoli ed insigni tecnici e giuristi per la massima compartecipazione sociale da parte delle vittime della strada.
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