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Giustizia per il piccolo Jonathan? - da AIFVS onlus il 29/06/2014 * 17:41 Giustizia per il piccolo Jonathan? Nel marzo del 2014 il Tribunale di Ravenna conclude la vicenda giudiziaria per l’uccisione sulle strisce pedonali di Santina Minardi, irrogando all’imputato una pena di 6 mesi sospesa e il ritiro della patente per 5 mesi. È superfluo dire che tali pene irrisorie e derisorie non solo offendono le vittime ed i familiari ma delegittimano anche la stessa funzione pacificatrice della giustizia. Nella vicenda giudiziaria di Santina Minardi era p.m. il procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini, lo stesso magistrato che ha dichiarato “gravi e convergenti” gli indizi a carico di Dimitrov Krasimir per la recente uccisione del piccolo Jonathan. L’AIFVS riscontra che nella vicenda giudiziaria per l’omicidio di Santina Minardi il p.m., appiattendosi nel richiedere il massimo del minimo possibile della pena, non ha valutato la gravità del reato e soprattutto la condotta successiva dell’imputato che ha dichiarato che il pedone non stava sulle strisce, alterando così la verità ed addossando alla vittima la responsabilità della sua colpa. E poi, in udienza, non ha reagito all’assurda affermazione della difesa che l’omicidio di un pedone è una “fatalità della vita moderna”, ed ha subito accolto la richiesta di accordo ad un patteggiamento a soli 4 mesi di pena, opponendosi addirittura alla costituzione di parte civile dell’AIFVS, accolta dopo dalla giudice Antonella Guidomei. Vista la superficialità burocratica con cui è stata trattata una vicenda umana accaduta nello stesso territorio nel quale ha perduto la vita il piccolo Jonathan, l’AIFVS manifesta viva preoccupazione, ed auspica che l’esperienza negativa dei familiari della vittima, nella trattazione del caso di Santina Minardi, faccia riflettere i magistrati, perché siano attenti ai problemi umani che ogni caso implica e siano capaci di dare peso ai diritti distrutti, tanto da irrogare all’imputato non la pena minima ma la pena congrua.
29/06/2014
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