Senza amore non c'è vita né giustizia senza memoria.  A.I.F.V.S. onlus
         
Cerca nel sito
Ricerca personalizzata
Giornata mond. ONU
Menù principale
+ Iniziative nazionali
+ Attualità
+ Iniziative Sedi
+ Opuscoli Memorie
+  Giustizia
+  Prevenzione
+ Assistenza Psicologica
+ Filmati Media & TV
+ In caso di incidente
+ Le vergogne
+ Convegni nazionali
+ Libri & Poesie
+ Archivio
+ Appelli e ricerca testimoni
+ Collaborazioni
+ Comunicati stampa
+ Contatti & mail
+ Punto d'ascolto
+ Sondaggi AIFVS
+ Testimonianze
+ pages
L'Associazione AIFVS
Video AIFVS
+ Memorial
+ Servizi giornalistici 2015
+ Servizi giornalistici 2014
+ Video Memorie
Agenda
Galleria foto
+ Fiaccolata per Umberto e Daniele
+ Giornata Mond. Del Ricordo
+ Grosseto
+ I Corti di Mauri
+ La AIFVS dal papa
+ Manifestazioni delle croci
+ Memorial Stefano e Fabio
+ Mobility DAI
+ Motor Show
+ Riva-del-Garda
+ Sede Cinisello B
+ Sede Matera
+ Sede Torino
+ Sede di Potenza
+ SicilyAwards
+ Una notte per la vita
+ UnioneNazionaleCavalieri
+ articoli stampa nazionale
+ calcio
+ fossalta
Questo sito non utilizza cookie di profilazione. Il sito consente l'invio di cookies di terze parti. Se vuoi saperne di piu' e/o disabilitarne l'uso, leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookies. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'utilizzo dei cookies.  Privacy policy e cookies policy     Policy-socialnetwork
 

Chiudi

Altri Video

fermer Mettici la testa 2006 parte 1

fermer Mettici la testa 2006 parte 2

fermer Mettici la testa 2009 parte 1

fermer Mettici la testa 2009 parte 2

fermer Sensibilizzazione

fermer Video della vergogna

fermer Servizi TG

fermer Servizi giornalistici

fermer Sicurezza stradale

fermer Video shock

Giornata del ricordo
POLICY socialnetwork
Policy blog, Forum, Chat, Social network e motori di ricerca.
Connessione...
 Lista utenti registrati Utenti : 1734

Username:

Password:

[ Password persa ? ]


[ Registrazione ]


Utente online:  Utente online:
Anonimi online:  Anonimi online: 6
News


Titolo.jpg
«Mia figlia uccisa da una supercar»

di
GIUSEPPA CASSANITI MASTROJENI*
 
Mia figlia Valeria aveva solo diciassette an­ni quando fu travolta da un macchinone lanciato a tutta velocità contro di lei che si trovava, a piedi, di fronte al portone di casa. Come presiden­te dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada, dal Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi mi sarei aspettata la proposta di in­stallare sulle auto il limitatore di velocità e la sca­tola nera. La riforma che vuole introdurre, invece, non mira a ridurre gli incidenti ma, attraverso un esame di verifica effettuato dopo tre anni di gui­da, ad abilitare i giovani a portare auto di mag­giore potenza!
 
Non solo il doppio esame
Togliere i neopatentati dal volante di auto di grossa cilindrata è il primo passo per ridurre gli incidenti. Ma non basta. E’ troppo semplice, trop­po facile dire: per guidare una Porsche o una Ferrari è necessario superare un esame più severo. Anzi, due esami. Bisogna piuttosto partire da una seria e profonda riforma delle scuole guida che dovrebbero disporre di adeguate strutture per la formazione, dovrebbero verificare non solo le ca­pacità di guida su strada, ma anche la formazio­ne generale raggiunta dall'aspirante automobilista. II diciottenne deve, inoltre, dare garanzia di un equilibrato rapporto con gli altri e deve avere idea della differenza che esiste tra libertà e limite. Bisogna lavorare sul senso di responsabilità di chi sta per mettersi alla guida di un'auto (utili­taria o bolide che sia) e inculcare il rispetto profondo per la vita umana.
È necessario non solo il miglioramento della formazione degli istruttori, ma anche l'inseri­mento di uno psicologo nelle scuole guida, utile sia per il conseguimento della patente e sia per il recupero dei punti.
 
Niente recupero dei punti
Per questi ultimi, anzi, proponiamo l'annullamento del recupero e, se si vuole dare realmente precedenza alla vita, serve un intervento carat­terizzato dalla "tolleranza zero". Cioè dotare la patente di "punti a vita": di mano in mano che si perdono, non potranno essere più recuperati. Perdere i punti, dimostrando con ciò comportamenti trasgressivi ed altamente pericolosi, deve significare perdere la pa­tente. L'Associazione torna a riproporre al Mini­stro Bianchi l'istituzione di un tavolo unico con la partecipazione delle forzesociali interessate, per ripensare ad un progetto globale per la sicurezza stradale che dia priorità assoluta all'obiettivo di prevenire gli incidenti stradali.
 
* presidente Associazione italiana familiari e vittime della strada

Social

^ Torna in alto ^