Roma, 7 mar. Si va dall’arresto fino a sei mesi a maxi multe in caso di guida in stato d'ebbrezza, dall'innalzamento a 16 anni per le 'microcar' all'estensione dei punti anche ai motocicli. Sono queste alcune delle 15 misure d'immediata attuazione contenute nell'atto di indirizzo sulla sicurezza stradale approvato questa sera dal Consiglio dei ministri. Tra le novita' piu' rilevanti, il rafforzamento dell'azione di contrasto ai comportamenti di guida ad alto rischio. In pratica e' previsto l'inasprimento del sistema sanzionatorio con l'introduzione di nuove e diversificate pene al fine di aumentare la capacita' dissuasiva nei confronti delle infrazioni piu' gravi e pericolose e che sono la causa ricorrente di molti incidenti stradali. In particolare, e' prevista la predisposizione di nuova normativa che prevede arresto fino a sei mesi e ammenda fino a 12.000 euro in caso di ebbrezza alcolica o assunzione di sostanze stupefacenti, con eventuale confisca del veicolo in caso di tasso alcolemico superiore a 1,2 g/l. Inoltre sono previste pene alternative come l'obbligo a svolgere servizi di utilita' sociale e fornire assistenza alle vittime di incidenti stradali che siano rimaste inabili. Inoltre, verranno effettuate modifiche al codice della strada e avvio della revisione dell'impianto della patente a punti. La misura prevede un miglioramento dello strumento della patente a punti con estensione del sistema di sottrazione dei punti anche alle patenti per i ciclomotori o quadricicli leggeri; innalzamento a 16 anni per la guida dei quadricicli leggeri; un intervento sulla tabella dei punti patente con focalizzazione specifica sui comportamenti di guida ad elevato rischio (guida in stato di ebbrezza, mancata precedenza al pedone, guida contromano, inversione di marcia, mancato rispetto dei tempi di riposo); - una ridefinizione del percorso della perdita / riacquisizione dei punti; una procedura di riassegnazione piu' rigorosa e basata su esami e valutazioni. E’ anche prevista la messa in sicurezza delle dodici strade piu' pericolose, dove si concentrano gran parte dell'incidentalita' e la stesura di linee guida per la formazione e l'attivita' dei centri di monitoraggio di Regioni e Province, lo sblocco dei finanziamenti gia assegnati dal secondo programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della sicurezza stradale e l'istituzione di una conferenza permanente dei centri di monitoraggio previsti dallo stesso piano nazionale della sicurezza stradale (PNSS). Tra le altre misure, e' inoltre prevista una apposita norma che anticipi i contenuti del nuovo Codice della Strada e che sia coerente con gli indirizzi comunitari in materia. La nuova norma dovra' tendere a migliorare, ampliare e rendere piu' rigorosa la formazione per l'accesso alla guida degli autoveicoli. Questa non dovra' piu' riguardare solo l'abilita' alla guida e le norme del codice ma anche, e soprattutto, la sicurezza stradale, il riconoscimento delle situazioni di rischio, la consapevolezza dei comportamenti che possono determinare un aumento del livello di rischio (guida in stato di ebbrezza alcolica, sotto effetto di sostanze stupefacenti, stress, stanchezza, guida in stato di malessere o di debilitazione. Altra misura, quella della messa in sicurezza della mobilita' su due ruote. L’obiettivo e' il miglioramento della capacita' di contrastare l'incidentalita' a carico di questo specifico comparto predisponendo un piano di azione dedicato da compendiare in un documento di indirizzi e linee guida. |