Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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 Il prefetto di Pavia vittima della strada-
Incidenti stradali: A26, morto il prefetto di Pavia
Vicino ad Alessandria, l'auto finisce contro il guardrail

ANSA) - SAVONA, 8 MAR - Il prefetto di Pavia, Cosimo Vincenzo Macri', 60 anni, e' morto stamani in un incidente stradale sulla A26 dei Trafori tra Masone e Ovada. Il tratto autostradale e' stato chiuso al traffico per circa tre ore. Si traterebbe di un incindente autonomo: l'auto della vittima avrebbe urtato con violenza il guardrail e l'uomo sarebbe stato sbalzato fuori dall'abitacolo.La notizia si e' sparsa intanto a Savona, dove Macri' era stato prefetto prima del suo incarico nella citta' lombarda.

L'ultimo appello del prefetto di Pavia per limitare le vittime della strada in provincia

 Da la Provincia Pavese del  03 marzo 2007

Pagina 13 - cronaca

 

di Adriano Agatti

 

Sempre più morti, l’autovelox non basta

 

Ora sarà posizionato a Pavia sulla tangenziale nord e sui tratti Mortara-Cassolnovo e Gravellona-Vigevano

 

 

 

«Ma questi strumenti vanno utilizzati principalmente per fare prevenzione»

 

 


 PAVIA. Morti e feriti in aumento sulle strade della provincia ed il prefetto riconferma le strade dove è possibile “piazzare” autovelox ed altri strumenti tecnici per rilevare a distanza le violazioni del Codice della strada. Non tutte, ovviamente, ma solo l’eccesso di velocità ed il sorpasso. Una decisione scontata. Il prefetto, Vincenzo Macrì, ha aggiunto al lungo elenco anche la SP 192 Mortara-Cassolnovo e direzione Gravellona-Vigevano ed il nuovo tratto della tangenziale nord di Pavia. Ma il prefetto raccomanda anche le forze dell’ordine di usare gli strumenti tecnici per fare prevenzione e non per colpire indiscriminatamente gli automobilisti. L’obiettivo è solo di diminuire il numero di morti sulle strade pavesi.
 Dal 2002 al 2006 la strada con il maggior numero di morti in incidenti stradale è la ex statale 596 dei Cairoli. 24 persone decedute in 23 incidenti e 435 feriti. Numeri veramente preoccupanti.
 Il maggior numero di incidenti è stato invece rilevato sulla ex statale 35 con 667 scontri che hanno provocato 17 morti ed anche la bellezza di 613 feriti. Due strade a rischio dove possono essere utilizzati gli strumenti tecnici per rilevare la velocità esatta, autovelox oppure il telelaser.
 «Il prefetto - si legge in un comunicato stampa - ha disposto la rivisitazione del decreto del 25 novembre del 2002 con cui furono individuate le strade extraurbane secondarie ed urbane di scorrimento su cui si possono posizionare i dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico. Devono essere finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento stabilite dagli articoli 142 (limite di velocità) e 148 (sorpasso). Questi dispositivi consentono di legittimare la contestazioni in differita delle violazioni. Modalità di contestazione che non è possibile utilizzare su quei tratti di strade provinciali che attraversano i centri abitati senza la presenza di operatori di polizia. L’indagine non ha portato a risultati confortanti. Pur con tutte le migliorie degli interventi effettuati, nel periodo tra il 2002 ed il 2006 il numero degli incidenti non ha subìto una significativa diminuzione. Si deve dire altrettanto per i decessi che nel 2006 sono in crescita».
 Il prefetto ha quindi deciso la linea per cercare di ridurre il numero dei morti sulle strade pavesi.
 «Bisogna mantenere alto il livello di attenzione - conclude il comunicato della Prefettura - per ridurre il più possibile i costi sociali che conseguono ai sinistri e le impagabili perdite di vite umane. L’Italia con gli altri paesi della Comunità europea si è impegnata ad adottore tutte le iniziative necessarie per ridurre del 5O per cento, entro il 2010, il numero delle vittime della strada. La prefettura non mancherà di verificare specifiche situazioni segnalate al fine di garantire che l’impiego delle apparecchiature e l’attivià delle forze di polizia siano rispondenti alla legge per salvaguardare l’interesse generale ma anche il singolo utente della strada».
 «Mi ha scritto il presidente della Federconsumatori Spadini - spiega ancora il prefetto Vincenzo Macrì - e colgo l’occasione di questo approfondimento per rassicurarlo. Le sue osservazioni saranno infatti tenute in considerazione. L’utilizzo di questi strumenti deve avvenire soltanto per motivi di prevenzione. Continuerò ad insistere con i sindaci affinchè li usino in modo corretto».


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