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Al Presidente della Regione Veneto
Al Presidente del Consiglio Regionale Veneto
Al Ministro Affari Regionali e Autonomie Locali
Al Gazzettino
Alla Stampa
 
 
L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada con comunicato del 5/01/2007 aveva espresso il proprio apprezzamento per l'iniziativa della Regione Veneto, che con il disegno di legge n. 117 sulla "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande" aveva deciso di mettere in atto azioni concrete per la prevenzione degli incidenti stradali, anticipando l'orario di apertura delle discoteche alle ore 22 e di chiusura alle ore 3 e, cosa ancora più importante, aveva stabilito la sospensione della vendita e somministrazione di alcolici a partire dalle ora 1.
La nostra Associazione considerava innovativa tale decisione e si augurava che altre Regioni ne seguissero l'esempio senza farsi disorientare da interessi di parte.
Non ci spieghiamo come mai la Regione Veneto tentenni nelle decisioni o voglia fare marcia indietro. Ha forse avuto assicurazione dagli scienziati che la somministrazione di alcolici e gli orari sballati delle discoteche, oltre che i suoni, non creino danni alla salute e non abbiano alcun addentellato con la strage stradale? O forse le pressioni delle lobby dell'alcol e delle discoteche hanno sortito effetto su coloro che, nell'esercizio del loro potere pubblico e pagato, sono chiamati a garantire i diritti costituzionali, tra i quali la salute e la vita?  O costoro hanno forse anche dimenticato che l'art. 41 della Costituzione impone all'iniziativa privata di "non arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana"? O vogliamo affermare che contribuire a ridurre la persona in stato di ubriachezza, con malessere fisico e perdita della capacità di autocontrollo con tutto ciò che ne consegue, esalti la dignità umana?
Ci auguriamo che il ritardo nello stabilire la data di discussione in aula del disegno di legge 117 sia solo motivato dal bisogno di un maggiore tempo di riflessione, perchè il dovere di dare priorità al diritto di vivere e alla tutela della salute porti a decisioni ancora più rigorose, dettate da responsabilità e... buon senso.
Bisogna aver chiari gli obiettivi da raggiungere e, se ci riferiamo all'obiettivo europeo del dimezzamento degli incidenti entro il 2010, obiettivo a nostro parere anche molto riduttivo, la Regione Veneto dovrebbe necessariamente prendere decisioni adeguate, poichè è ancora abbastanza lontana dal suo conseguimento, come si rileva dal confronto dei dati ISTAT del 2002 e del 2005:
 
Regione Veneto:  anno 2002 -   incidenti 19.012      morti 634      feriti 26.968
                               anno 2005 -   incidenti 17.425      morti 540      feriti 24.122
 
Come si vede, il decremento su quattro anni è poco significativo, mentre l'obiettivo del dimezzamento non solo deve essere raggiunto ma deve essere anche superato per raggiungere l'obiettivo di "nessun incidente", come ci suggerisce lo slogan della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale del 23/29 aprile 2007.
La Regione Veneto possiede competenze ed intelligenza per decidere, suggeriamo solo di non continuare a perdere tempo perchè ogni giorno muoino persone sulle sue strade. 
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

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